In questi anni di lavoro ho spesso ricevuto email e richieste informali di consulenza su se/come/perché intraprendere la professione di wedding planner. A seconda della mia disponibilità di tempo (e della cortesia della domanda, lo ammetto) ho risposto a tutti con qualche indicazione. Anche che fosse “non posso aiutarti, ma puoi rivolgerti qui <segue fonte più autorevole>” ho cercato di dare il mio contributo, ovviamente sempre con la convinzione che si trattasse di mie opinioni personali. Lo stesso ho fatto qui sul blog, nelle occasioni in cui ho affrontato l’argomento.
Se vi siete persi alcuni di questi post, o avete voglia di rileggerli, oggi ve li ripropongo qui:
Che servizio offre un wedding planner?
Ho espresso spesso le mie opinioni in proposito. Al cuore di tutto c’è la riflessione che offriamo un servizio non indispensabile ma utile, che la passione non basta per farlo bene, e che molto dipende dalle inclinazioni di ciascuno.
Da dove cominciare se state ancora studiando
Quali corsi privilegiare, a quali risorse attingere, se volete un mestiere creativo. E sì, per me occuparsi di matrimoni, anche se solo da un punto di vista logistico/burocratico è un mestiere creativo, perché vi costringe a interagire con una committenza (il cliente) e dei fornitori che si relazionano all’evento con le stesse logiche di qualsiasi servizio di creatività. Cominciate da qui.
Farsi un curriculum vitae
Se volete candidarvi a una posizione qualsiasi nel settore, dovete partire da un curriculum vita efficace, qui trovate alcune indicazioni.
Come specializzarsi
Leggere è un metodo di specializzazione semplice ed economicamente alla portata di tutti. Ma se volete qualche corso potete guardare all’estero per acquisire uno spessore internazionale, o puntare a sviluppare servizi “dalla parte degli sposi” con i miei workshop!