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Diventare wedding planner – alcune mie opinioni

12 Agosto 2014 by Barbara Lascia un commento

In questi anni di lavoro ho spesso ricevuto email e richieste informali di consulenza su se/come/perché intraprendere la professione di wedding planner. A seconda della mia disponibilità di tempo (e della cortesia della domanda, lo ammetto) ho risposto a tutti con qualche indicazione. Anche che fosse “non posso aiutarti, ma puoi rivolgerti qui <segue fonte più autorevole>” ho cercato di dare il mio contributo, ovviamente sempre con la convinzione che si trattasse di mie opinioni personali. Lo stesso ho fatto qui sul blog, nelle occasioni in cui ho affrontato l’argomento.

Se vi siete persi alcuni di questi post, o avete voglia di rileggerli, oggi ve li ripropongo qui:

Che servizio offre un wedding planner?

Ho espresso spesso le mie opinioni in proposito. Al cuore di tutto c’è la riflessione che offriamo un servizio non indispensabile ma utile, che la passione non basta per farlo bene, e che molto dipende dalle inclinazioni di ciascuno.

Da dove cominciare se state ancora studiando

Quali corsi privilegiare, a quali risorse attingere, se volete un mestiere creativo. E sì, per me occuparsi di matrimoni, anche se solo da un punto di vista logistico/burocratico è un mestiere creativo, perché vi costringe a interagire con una committenza (il cliente) e dei fornitori che si relazionano all’evento con le stesse logiche di qualsiasi servizio di creatività. Cominciate da qui.

Farsi un curriculum vitae

Se volete candidarvi a una posizione qualsiasi nel settore, dovete partire da un curriculum vita efficace, qui trovate alcune indicazioni.

Come specializzarsi

Leggere è un metodo di specializzazione semplice ed economicamente alla portata di tutti. Ma se volete qualche corso potete guardare all’estero per acquisire uno spessore internazionale, o puntare a sviluppare servizi “dalla parte degli sposi” con i miei workshop!

Categoria: diventare wedding planner Tag: consigli, corsi, curriculum vitae, specializzazione, wedding planner

Il vero galateo

1 Luglio 2014 by Barbara Lascia un commento

“Ma tutte queste sedicenti esperte di galateo, esattamente, che titolo hanno per professarsi tali?” Ecco, il post di oggi è partito così, da una domanda provocatoria postami da una donna parecchio in gamba, che non si occupa minimamente del settore, ma che a dirla tutta i titoli in questione ce li avrebbe. Oggi non vi parlo della risposta, ma di quale sarebbe, tecnicamente, la fonte a cui attingere per apprendere il vero galateo.

Vale la pena di aprire prima due parentesi.

Numero uno: io stessa insegno, in alcune occasioni, materie che ho imparato essenzialmente sul campo o da autodidatta, di cui sono ben lungi da essere un’esperta accreditata. Credo che chi mi ha ascoltato possa testimoniare che lo faccio sempre con onestà e trasparenza, fornendo comunque delle nozioni che padroneggio. Quindi questo post non vuole screditare chi insegna le regole del galateo, a ragion veduta o meno. Personalmente, ho qualcosa da ridire riguardo al fatto che a voi sposi vengano spesso imposti diktat di buone maniere da chiunque, che si professi esperto o meno. Ma quella è un’altra storia.

Numero due: quando parlo di “vero galateo”, mi invento ovviamente una definizione, per darvi il senso di un codice comportamentale finemente normato e adatto a specifiche circostanze, che varia da nazione a nazione, da non confondere con quel mix di regole, convenzioni, luoghi comuni che trovate nei vari portali di settore sul web.

Insomma, oggi vi racconto dove si apprendono le norme internazionali di etichetta e protocollo.

La fonte più autorevole al mondo di formazione in materia si trova in Svizzera, ed è l’Institut Villa Pierrefeu, vicino a Montreux. Fondato sessant’anni fa, l’Istituto è considerato l’ultima scuola tradizionale di perfezionamento al mondo e attrae ogni anno giovani donne dell’alta società, uomini d’affari, diplomatici e chiunque voglia perfezionare il proprio comportamento. Ci sono programmi intensivi di sei settimane o di cinque giorni, corsi generalisti o monografici o ritagliati sulle specifiche esigenze degli iscritti. Gli argomenti trattati coprono svariate aree del comportamento umano, dalle regole del cerimoniale pubblico, a quella dell’etichetta professionale, dalla decorazione della tavola alla comunicazione in pubblico, passando anche per tutto ciò che fa di un uomo o una donna un’ospite perfetto/a.

Se non avete il tempo (o la disponibilità economica) per un soggiorno all’IVP potete ovviamente affidarvi ai corsi dell’Associazione Nazionale Maggiordomi per contare su una formazione abbastanza autorevole in materia, in Italia. Altrimenti potete affidarvi ad alcuni autorevoli corsi di cerimoniale e protocollo internazionale, come quello tenuto dalla SIOI, in cui ovviamente però vi insegneranno ben poco di utile per il vostro ricevimento di nozze o la vostra vita da coniugi ammodo.

Tutto il resto ha la stessa autorevolezza del mio adorato Il Galateo di Brunella Gasperini.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: corsi, etichetta, formazione, galateo, protocollo

Diventare wedding planner – un consiglio da fata

25 Agosto 2011 by Barbara 9 commenti

Quelle tre paroline le leggerete spesso nei prossimi mesi, nei titoli dei miei post. E ne riparleremo. Oggi lasciate solo che dedichi questo post a tutte quelle persone che mi scrivono chiedendo consigli, suggerimenti e pareri nel loro percorso per diventare wedding planner.

Niemierko Wedding Academy

Se avete soldi da spendere e volete fare un investimento veramente utile, per me c’è un unico corso al quale valga la pena di iscriversi: la Niemierko Wedding Academy. Lo so, è a Londra, quindi c’è il problema dei costi di viaggio aggiunti. E sì, ovviamente bisogna parlare perfettamente inglese, ma visto che lo sbocco più redditizio per i wedding planner in Italia è curare gli stranieri in visita… be’, sarebbe il caso che quell’inglese venga almeno rispolverato, no? Poi, certo, costa un sacco di soldi. Non dirò neanche quanti (solo che ci vuole tanto per cominciare un anticipo di mille sterline, l’equivalente di circa 1.150 euro). Ma li valgono tutti. E forse anche di più.

Ecco perché:

NIEMIERKO WEDDING ACADEMY AT THE DORCHESTER from Niemierko on Vimeo.

E scusate se è poco. Lo so, sembra blasfemo dirlo da noi… ma… ‘Enzo Miccio, eat your liver!’

Categoria: diventare wedding planner Tag: corsi, Mark Niemerko, wedding planner

Consigli per chi vuole un mestiere creativo

20 Novembre 2010 by Barbara 3 commenti

Oggi piove, ho giurato di non uscire dal pigiama (giuramento prontamente infranto di fronte alla prospettiva di una camminata di famiglia fino all’edicola pusher ufficiale di riviste di stile e settore) e ho intrapreso il titanico progetto di riordinare l’archivio virtuale delle mie fonti d’ispirazione. Blog, siti, portali, riviste, la-qualsiasi…

Dopo quasi due ore di lavoro, eye candy vario e link condivisi su Facebook, sono ovviamente solo all’inizio! Però ho già scovato (o riscoperto) una serie infinita di spunti e cosette deliziose.

In particolare sono inciampata in un post di Jordan Ferney (Oh Happy Day) che lei intitola “Consigli che mi sarei data a 17 anni” e che mi hanno fatto accendere una lampadina sulla testa.

Non solo infatti condivido pienamente, e avevo già pensato a questi stessi consigli per mia figlia (e lo sventurato fratellino in arrivo) quando verrà il momento, ma trovo che costituiscano un ottimo spunto per tutte quelle ragazze che mi contattano chiedendomi come fare a intraprendere questo mestiere. Di solito vado nel panico e riciclo il mio “discorso del terrore” elencando le difficoltà di un mercato misconosciuto, i tranelli di una professione non normata e gli ostacoli del sistema imprenditoriale italiano. Ma non avevo mai pensato di fare un passo indietro e fornire dei consigli pratici di formazione. Ecco qui, dunque, una traduzione/rivisitazione del post di Jordan, per tutti quelli che hanno circa 17 anni e vorrebbero fare un mestiere creativo nell’organizzazione di eventi:

© Princess Lasertron

© Princess Lasertron

Numero 1. Non avere paura di chiedere
Nessuno ti offrirà mai l’occasione della vita su un piatto d’argento. Se vuoi ottenere qualcosa, comincia col chiedere. Il peggio che può succederti è sentirti rispondere no. Appena avrai superato la paura di chiedere la tua vita comincerà istantaneamente a migliorare.

Numero 2. La maggior parte dei mestieri creativi non hanno bisogno di una laurea, ma una laurea è indispensabile per imparare a pensare in un certo modo
Questa è ovviamente l’opinione di Jordan (e la mia). Ma credo sia vero che, a meno che tu non abbia una certa professione in particolare in mente (che è associata a un corso di laurea preciso), affrontare un corso di studi che ti appassiona ti aiuterà molto in futuro. Scegli un corso umanistico come storia dell’arte, letteratura, storia. Qualsiasi cosa che stimoli il tuo interesse e che possa approfondire la tua cultura e sviluppare il tuo gusto. I benefici creativi di questi studi saranno duraturi e insospettabili.

Numero 3. Fai un’esperienza di studio all’estero
Jordan non entra nel merito, ma per me l’esperienza all’estero (possibilmente non mediata dalle istituzioni italiane e senza reti di salvataggio) è estremamente formativa sotto ogni punto di vista. Ti permetterà di uscire dalle convenzioni sociali in cui sei cresciuto mettendoti in contatto con stili di vita diversi e offrendoti la libertà di scoprire chi sei veramente, esplorando le tue potenzialità e mettendo alla prova i tuoi limiti. Consiglio un periodo minimo continuativo di 6 mesi.

© Princess Lasertron

© Princess Lasertron

Numero 4. Segui sempre un corso extra-curriculare
Qualsiasi cosa tu stia facendo, studiando alle superiori, all’università, facendo uno stage sottopagato, ritagliati sempre un po’ di tempo per un corso che potrebbe aiutarti nella futura professione. Non deve essere per forza un corso accreditato (i pezzi di carta contano poco nel lavoro sul campo) ma assicurati che sia tenuto in maniera professionale. Scegli tra allestimento floreale, tecniche di stampa, fotografia, calligrafia, anche cartapesta se ti capita. Svilupperai la tua manualità, stimolerai la creatività e allungherai la lista delle capacità che puoi mettere al servizio dei tuoi clienti.

© Princess Lasertron

© Princess Lasertron

Numero 5. Seleziona le tue materie facoltative tra quelle più richieste sul mercato
Tecniche di vendita, marketing, economia aziendale (tra le altre) sono alcune di quelle competenze che tirano anche nei momenti di crisi del mercato. Questo significa che se le conosci puoi sempre aspirare a uno stipendio decente senza necessariamente farti assumere all’Ikea! Per non parlare del valore aggiunto che ne ricaverai quando aprirai la tua attività e saprai muoverti anche senza affidarti a consulenti esterni.

Numero 6. Lavora tutte le estati
Lo so, vorresti andare al mare. Ma le pause negli esami sono il momento migliore per mettere alla prova quello che hai imparato e acquisire esperienze che ti saranno fondamentali quando cercherai di entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro. Se hai la fortuna di essere mantenuto/a agli studi dai tuoi genitori approfittane per andare a caccia degli stage più belli e interessanti, che sono sempre NON PAGATI. Mira alto. Punta alle posizioni che hai sempre sognato, scegli le città più grandi e creativamente stimolanti. Arricchirai il tuo curriculum, potrai imparare dai maestri e se sei bravo/a (e fortunato/a) potresti anche essere notato/a.

© Princess Lasertron

© Princess Lasertron

Numero 7. Niente di tutto questo sarà determinante se non hai le conoscenze giuste
Questo punto è il mio personale contributo e un distinguo doveroso, trattandosi di consigli per i giovani italiani. La verità è che se vivessimo in un paese meritocratico i punti dall’1 al 6 sarebbero necessari e sufficienti a fare di voi dei professionisti creativi completi ed affermati. Ma non ci viviamo. Pertanto vi aiuteranno soltanto a diventare esseri umani creativi completi e professionali.
Perché avvenga il salto di qualità dovrete:
– imparare ad osservare i professionisti con cui lavorate carpendo loro i segreti che non vi rivelerebbero mai neanche sotto tortura;
– non farvi mai scrupoli di presentarvi autonomamente a persone importanti (per il vostro lavoro) che incontrate per caso. Girate sempre con un biglietto da visita creativo che parli di voi, siate pronti a sostenere colloqui estemporanei sulla pensilina del treno e quando partecipate a un evento assicuratevi di sapere sempre chi sono le persone più importanti presenti… e che qualcuno le presenti a voi;
– abituarvi a valutare quando il gioco dello sfruttamento (chiamato in Italia stage) vale la candela, quando cioè l’investimento di tempo e denaro che state facendo vale le competenze e le potenzialità che acquisirete in cambio. Appena il bilancio è in perdita non fatevi scrupoli di andarvene;
– imparare a vendervi bene a chi vi conosce da una vita (come figlio dell’amico, come parente di un dipendente ecc), che potrebbe a sua volta parlare bene di voi con le persone che conosce;
– cogliere al volo le opportunità che vi si presenteranno, senza pensarci troppo. Perché nessuno vi darà una seconda chance.

Tutte le foto di questo post sono tratte da questo post di Princess Laserton che fornisce ulteriori consigli su come avere successo in un mestiere creativo. Ci troverete molte analogie…

Categoria: diventare wedding planner Tag: consigli, corsi, creatività, mestiere creativo, wedding planner

ATTENZIONE! CORSO PROMESSISPOSI!

12 Febbraio 2010 by Barbara Lascia un commento

Vi scrivo in fretta e furia, tra pile di materiale da visionare e catalogare, cartellette portaprogetto ben ordinate per colore (ma pur sempre da lavorare!) e una collezione di agende tra cui barcamenarmi.

Speravo di non doverlo fare, ma per impegni di lavoro improrogabili sono costretta ad rimandare la seconda edizione del corso “promessisposi” che doveva tenersi il 18 e 25 febbraio prossimi.

La buona notizia è che il corso si terrà regolarmente nel mese di marzo, questa volta di martedì, per la precisione il 16 e il 23 di marzo 2010, a partire dalle 21 e per 1 ora e mezza circa.

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Per chi ancora non lo sapesse il corso è rivolto alle coppie che desiderano organizzare da sole il proprio matrimonio, ma vorrebbero informazioni su come farlo al meglio.

fatamadrina vi fa incontrare in una piacevole cornice conviviale, vi intrattiene per tre ore complessive fornendovi agili strumenti di lavoro, e vi manda a casa con un utile kit di sopravvivenza! Non è una consulenza personalizzata, ovviamente (che comunque fatamadrina può fornirvi privatamente, se lo desiderate), ma un orientamento generale agli aspetti fondamentali dell’organizzazione di matrimoni, che vi permetta, se non avete il tempo e la predisposizione, di creare e coordinare autonomamente ogni aspetto del vostro giorno speciale.

Per informazioni e iscrizioni potete scrivere a infoATfatamadrina.it o telefonare al 392 690 9156. Affrettatevi, il corso è aperto a un numero massimo di 10 coppie.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: corsi, news, promessisposi

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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