Se mi seguite su Facebook avrete letto che quest’anno non ho nessuna intenzione di fare bilanci. Il 2014 è stato un anno in cui sono cominciate tantissime cose e molte sono ancora in svolgimento, per cui non voglio mortificarle con un giudizio finale.
Quello che ho voglia di fare invece, è guardarmi indietro per pochi minuti, prima di rivolgere lo sguardo a tutte le eccitanti iniziative che mi aspettano nel 2015, e prendermi il tempo di ringraziare tutte le persone che hanno reso quest’anno uno di quelli per gli annali.
Il 2014 per me è stato un anno di prime volte.
Rendermene conto mi ha galvanizzato per tutte le prime volte che mi aspettano anche nel 2015, non saranno tutte belle (non vedere mio marito per un mese intero e più alla volta per esempio sarà difficilissimo…) ma so che tutte porteranno una crescita profonda per me e le persone che amo, e di questo sono grata. Così è stato per le prime volte del 2014:
- sono ritornata in fiera, e per la prima volta non è stata una delusione! Ma forse era fin troppo facile così, visto che le fiere in questione sono state l’Unconventional Happening e The Love Affair, due eventi che ormai non si può più neanche definire unici, visto che entrambi hanno avuto un successo tale da consolidarli come appuntamento fisso nel settore. In entrambe le occasioni ho incontrato per la prima volta colleghi e fornitori che ammiro a distanza da anni o con i quali ci sentiamo regolarmente. È stato bello scoprire un gruppo del quale sentirmi orgogliosa di fare parte, io che soffro sempre un po’ della sindrome della “diversa”, e ancora più bello trovare abbracci, sorrisi, sonori “finalmente!” laddove molti si aspettano di trovare solo competizione. Secondo me il segreto è aprire sempre la porta a chiunque (figurativamente parlando). A Milano Ilaria (Badalotti di Le Mille e Una Nozze, una di quelle colleghe con cui si chatta sempre su Whatsapp) mi prendeva bonariamente in giro “sei terribile, conosci tutti!”, che ovviamente non è vero. Ma diciamo che salvo dimenticanze di email nei momenti di caos lavorativo, non ho mai snobbato nessuno, e ho sempre cercato di trasformare i contatti in occasioni vere (creative e/o professionali) con me, se posso, o con altri. Un ringraziamento speciale a Valeria Viola e le ragazze dell’Officina Non Convenzionale che sanno sempre farmi sentire amata e capita, a Cristina e Sofia per avere saputo fare The Cream senza fargli il verso, realizzando così un sogno che mi portavo dietro da quattro anni!
- ho visto per la prima volta un mio matrimonio sulla carta stampata, senza che io avessi fatto nulla per farcelo finire (se non organizzarlo, ovvio!). Certo la maggior parte del merito ce l’ha Lelia Scarfiotti che ha saputo cogliere il meglio di quell’evento e renderlo memorabile anche per chi non c’era (se ve lo siete persi, il matrimonio è stato pubblicato anche sul mitico The Lane, uno dei siti di matrimoni più cool al mondo!). Lelia, rifacciamolo a maggio!
- per la prima volta ho condotto un’intervista live e a un personaggio che adoro, Matthew Robbins. Incontrarlo a Roma, in maggio, è stata un’esperienza splendida e istruttiva. Parte di ciò che ho imparato è finito nell’articolo che poi ne ho tratto per il numero di giugno di CasaFacile, ma tante altre cose le porto con me ogni giorno nel lavoro che svolgo con gli sposi. Scoprire che la gran parte dei processi creativi che metto in campo con voi sposi sono gli stessi che applica anche lui, uno dei wedding designer più famosi della costa orientale degli Stati Uniti (per dieci anni è anche stato creative editor di Martha Stewart Weddings), mi ha dato sicurezza e mi ha permesso di elaborarli ancora meglio. La perfezione è ancora un’altra cosa, ma mi piace pensare che l’empatia possa per il momento supplire! A Matthew va la mia gratitudine per la cortesia squisita con cui è sempre disponibile a parlare e confrontarsi.

Io e Matthew Robbins da Instagram
- ho realizzato per la prima volta un progetto creativo interamente in blu, il mio colore preferito di sempre. È stata un’esperienza memorabile, nata dall’invito di Paola Colleoni, con la quale ci siamo talmente “trovate” da un punto di vista creativo, che dopo aver detto “dobbiamo fare meno shooting, ma con più intenzionalità”, ci siamo arrese all’evidenza che ci piacciono i divertissement cromatici, così nel 2015, se tutto va bene, ne produrremo altri due! Paola, per quella prima mail dal titolo ‘Blu’, grazie.

da Instagram
- ho avuto la mia prima sposa vestita Jenny Packham, e lo so non è un mio traguardo personale, ma sapete quando chiedono alle wedding planner se hanno dei sogni da realizzare o un matrimonio ideale da organizzare?! Be’, nella mia bucket list lavorativa c’era (anche) questo, quindi l’emozione di vedere Chiara indossare Eden è stata davvero grande e per avermela regalata le sarò sempre grata.

da Instagram
- ho lavorato (sì, lavorato) per la prima volta al matrimonio di amici, ed è stato comprensibilmente stressantissimo e divertentissimo. Un abbraccio enorme a Enrica e Ivan, per esistere, essenzialmente!

da Instagram
- ho lavorato per la prima volta con una coppia americana, oltretutto (sempre per la prima volta) in una delle location feticcio, per me, l’Hotel La Badia di Orvieto, che con il suo refettorio scoperchiato con vista sulla rocca di Orvieto rimane uno dei luoghi più suggestivi per cerimonie all’aperto in Italia. Francesca è stata una sposa ideale (e lavora nel cinema! Un altro sogno avverato!) e lei e Tim sono tra quelle coppie che so continuerò a sentire molto a lungo…

da Instagram
- ho ricevuto la mia prima recensione “pubblica” su Tripadvisor (lo so, è dentro un’altra recensione, ma è persino meglio, no?!), e sebbene tutti i feedback positivi che mi lasciano gli sposi in privato siano quello che conta veramente (ogni volta cerco di lavorare al meglio per voi, non per la mia reputazione, se anche da fuori non si dovesse vedere il mio lavoro sarei perfettamente felice se sapessi che ha aiutato voi), la gratitudine per i complimenti pubblici di Jennifer è grandissima.
- ho compiuto i miei primi cinque anni di attività e sono sopravvissuta al mio primo anno fuori dal regime dei minimi. Son cose. Lo so, non l’ho festeggiato degnamente, ma vi assicuro che dentro faccio i salti mortali dalla gioia ogni volta che ci penso. Sopravvivere, anche in piccolo, facendo sempre la fattura, stando alle regole, si può!
- ho lavorato per la prima volta con una coppia russa, due ragazzi giovani e innamorati del nostro Paese che pur avendo le idee molto chiare si sono fidati dei mie consigli (in particolare sulla scelta della location) e mi hanno regalato una giornata emozionante e ricca di soddisfazioni in riva al Lago d’Orta, di nuovo un contesto da sogno in cui non avevo mai lavorato prima.

da Instagram
- ho creato il progetto di formazione per chi vuole lavorare nel settore, che secondo me mancava. Dalla Parte Degli Sposi ora non è più solo il mio motto, è anche una serie di workshop da portare in giro per l’Italia e arricchire (spero presto) di nuove collaborazioni con esperti. Per ora ci siamo io e Enrica Crivello, io ci metto tutto quello che ho studiato e imparato in questi cinque anni di attività (ma anche negli anni di lavoro in azienda), lei la genialità di rendere il social media marketing facile senza semplificazioni riduttive. A Marzo torniamo in Emilia Romagna, per cui se conoscete qualcuno interessato dirottatelo sul sito ufficiale e invitatelo a iscriversi alla newsletter.

da Instagram
- ho compiuto i miei primi 40 anni. Statisticamente ne dovrei avere ancora altri 40 davanti, se così non fosse… pazienza, questi primi sono stati notevolmente interessanti e ricchi, grazie all’amore che le persone intorno a me mi regalano ogni giorno.
E poi sì, sono successe tantissime altre cose: la prima frattura, il viaggio di lavoro in Olanda per costruire il futuro de Il Blog Lab, il rientro alla redazione di CasaFacile (con l’allegato di ottobre sull’organizzazione e con un incarico un po’ più dietro le quinte ma ancora più eccitante che durerà ancora fino a primavera inoltrata), l’avventura con C+B, che è solo all’inizio e che mi ha regalato delle amicizie che vanno ben al di là del lavoro…

da Instagram
Ma nel complesso direi che il 2014 si è fatto amare abbastanza, no?! È su questa nota positiva che chiudo e vi saluto, fino al 6 gennaio compreso sarò in ferie per dedicarmi alla ripartenza nell’anno nuovo. Se mi scrivete troverete un risponditore automatico, portate pazienza e mangiate un po’ di panettone, quattordici giorni passano in fretta!