Oggi è una giornata un po’ così… strettamente parlando ho concluso un sacco (la lista dei main tasks è tutta bella spuntata, che è sempre un bel vedere), eppure il progetto più pressante come scadenza e di più difficile completamento è ancora lì bell’e che appeso… Pensate un po’ voi che si tratta di una campagna di comunicazione completa (storyboard per lo spot tv, script per quello radio, manifesto, gadget ecc ecc) per un progetto europeo… perché ebbene sì, fatamadrina è anche questo, comunicazione a più ampio respiro!
Non c’è da meravigliarsi, dunque, se nello stallo del progetto importante ho deciso di andarmene un po’ a spasso per la rete a caccia di ispirazione. O se, parlando di ispirazione, io mi trovi a confessarvi una cosa: io la trovo nei posti più disparati!
Ci sono i blog, le riviste e i siti (soprattutto americani) che si occupano strettamente di eventi e matrimoni, e di cui trovate una selezione qui a destra.
Uno di quelli che tengo addirittura nella barra dei segnalibri è la galleria dei RealWeddings di Once Wed, e suppongo sia sufficiente mostrarvi una foto del matrimonio di Sonya e Davey per farvi capire perché…
Poi ci sono tutti i blog, le riviste e i siti di lifestyle… anche qui soprattutto americani. Perché non sarei neanche in grado di spiegare bene in italiano cosa si intende per lifestyle… quel misto di decorazione d’interni, architettura, arredo, accessori, abbigliamento, cosmesi, moda che definisce il nostro stile di vita (da un punto di vista consumistico, ovvio)?! Mmm, forse ci siamo. Però sembra miseramente riduttivo quando poi sfoglio la summa virtuale di questo concetto, Lonny. Lonny è nato dall’estro e della voglia di pubblicare di un sacco di bravissimi stilyst e giornalisti che erano rimasti orfani di una bellissima rivista americana (su carta), Domino, che il gruppo Condé Nast ha pensato bene di uccidere l’anno scorso…

© Condé Nast
Non so, avranno avuto i loro motivi, ma faccio fatica a vederli chiaramente. Io conservo religiosamente la mia preziosissima collezione e ci attingo continuamente per idee di abbinamenti colori e materiali per i matrimoni! Comunque, come ogni finestra che si chiude, la scomparsa di Domino ha aperto a tutti noi le porte del futuro, con la pubblicazione online disponibile a tutti di Lonny. Lo stile della rivista è decisamente particolare (se avete una predilezione per i colori, il romanticismo e lo shabby chic saprete sicuramente apprezzarla), ma per me è una fonte continua di idee, dagli allestimenti di oggetti nelle case fotografate (che copio per creare allestimenti ai matrimoni), alle combinazioni di colori (che uso anche per i progetti di grafica), passando per i riferimenti di negozietti virtuali su Etsy di oggettistica e accessori di cancelleria che possono essere utilissimi per trovare alternative fantasiose alle partecipazioni.
Per ultimo (nel mondo dell’editoria virtuale o cartacea), ci sono tutte le riviste che per qualche motivo mi passano per casa… settimanali femminili, mensili di arredamento (la mia passione per CasaFacile è arcinota… ed è stata ampiamente celebrata nel numero di agosto con la pubblicazione della mia casetta, ma se avete letto il numero di settembre forse avrete notato che c’era anche un servizio di copertina scritto da me!), mensili di moda femminile stranieri (soprattutto InStyle edizione UK e Glamour edizione US, solo quelle edizioni, il motivo c’è ma meriterebbe un post a parte e sarebbe comunque fuori tema), ancora mensili di arredamento stranieri (il sommo LivingEtc, Elle Decor UK e Vogue Australia), mensili di maternità e puericultura (si capisce che sono incinta?!) e via così discorrendo.

fatamadrina su CasaFacile di agosto 2010
Da questi attingo ispirazione come da Lonny, copiando abbinamenti cromatici, allestimenti, idee grafice e così via; le riviste di puericultura (in particolare Bimbisani&belli) poi sono speciali per fornire idee di tavolozze colori e dettagli adatti alle feste di compleanno o battesimo.
E dopo aver consumato i polpastrelli a sfogliare libri, riviste e pagine web, gli occhi non si riposano neppure quando sono in giro in macchina o a piedi. Ho il cellulare perennemente stipato di foto scattate a vetrine, manifesti pubblicitari, perfino persone vestite in modi che mi piacciono o che fanno scattare in me un’associazione di idee e colori speciale (non ho inventato niente, ovvio, e non raggiungo certo i livelli del mitico Sartorialist fonte di ispirazione per antonomasia), alla faccia della privacy.
Ma, direte voi, una volta raccolta questa mole sconfinata (e vagamente terrificante) di immagini e impulsi… che ne fai? E soprattutto, come fai a farne tesoro senza perderti o peggio accumulare scartoffie senza soluzione di continuità? He-he, la realtà è che è qui che la creativa lascia il passo all’organizzatrice. Per cui il mio studio è pieno di raccoglitori ad anelle e portalistini etichettati per argomento e pieni di ritagli, foto, scampoli. Il computer poi ha anche lui il suo bell’archivio di tutti i ritagli “virtuali”. Ancora non sono arrivata al punto di digitalizzare tutto il fisico o stampare il digitale, essenzialmente perché anche le mie giornate (come le vostre) sono di 24 ore, ma anche perché ho scoperto che mantenere in movimento gli occhi stimola la creatività e il pensiero laterale. Così, nelle fasi iniziali di un progetto (dopo che i miei sposini hanno firmato la lettera d’intenti e prima che sia stato prenotato il catering) mi troverete seduta sul divano, con una pila di libri a fianco, una pila di docs e riviste per terra, l’iMac aperto su una bella gallery, una scatola piena di post-it® e index segnapagina e un blocco d’appunti sulle ginocchia.
Ecco. Adesso sapete anche voi come e dove mi ispiro. Non so quanto sia un metodo che si può insegnare e apprendere… per certi versi non è molto diverso da quello che io usavo all’università per studiare e fare ricerche in biblioteca… ma suppongo che una facoltà umanistica richieda comunque metodi diversi da una tecnica. Quello che so è che non sarei in grado di aiutare nessuno (né di fare il mio lavoro) se non avessi imparato ad avere sempre in ogni momento la mente aperta ad assorbire quello che mi circonda. Non si tratta di lavorare non-stop anche nel tempo libero, quanto piuttosto di applicare al lavoro lo stesso spirito con cui si vive: aperti al mondo e disponibili al confronto.
Qualcosa mi dice che molti aspetti della nostra vita sarebbero migliori se più persone applicassero la stessa filosofia…
sono assolutamente d’accordo con le tua ricetta: l’apertura al mondo e la disponibilità al confronto! post molto generoso questo con tutti i tuoi segreti anche se, come dici tu, la differenza la fa la persona stessa con il proprio carattere e la propria personalità. grazie e un sacco di congratulazioni per la bella notizia …!!
Ecco, per esempio, a proposito di vestiti con o senza spalline, non trovi delizioso questo?
http://ckmetrophotos.com.au/?p=492
nadia
@ Claudia, grazie mille del commento e delle congratulazioni…
@ Nadia, hai ragione, quel vestito è adorabile… io poi ho un debole particolare per gli abitini vintage anni Cinquanta, quindi figurati se non ci impazzisco!
mamma mia! più leggevo il tuo post e più mi sembrava stessi parlando di quando (quasi ogni settimana) compro montagne di riviste di arredamento e interior design, le sfoglio e risfoglio, divoro i particolari, tengo ritagli, li classifico, ecc. ecc….. ma che bello, così mi sento meno paranoica (come pensa mio marito…. e in spiaggia i mariti delle mie amiche mi definiscono la pusher ufficiale delle riviste di arredamento che la fanno da padrone al posto delle riviste noisissime e inutili di gossip!!!!). cara fatamadrina, non mi deludi mai!!
@Valentina, hehe, come avrai intuito ti capisco benissimo!! Non siamo paranoiche, semplicemente abbiamo una passione… dici poco?! 😉