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Di tante cose che stanno succedendo e altre che succederanno

2 Luglio 2015 by Barbara 10 commenti

cambiamenti-di-fatamadrina-blog

La pagina di un “nuovo articolo” su questo blog mi faceva ormai paura quanto la prospettiva di un volo transoceanico. Poi ho scoperto che mi bastano due Xanax e riscopro la gioia immensa di volare. Perché io ero una che prima degli attacchi di panico amava volare, ma anche quando gli attacchi di panico sono spariti mi è rimasta la paura che tornassero, ed è diventata paura di volare. Così adesso, che sono andata e tornata dagli Stati Uniti godendomi un sacco l’aereo più grande del mondo, mi sono decisa a pubblicare anche questo post (che era in bozza da tempo).

Che poi la paura di affrontare questo processo di scrittura era più paura di non avere più niente di utile da dire, di finire a riciclare idee e pensieri, insomma paura di cascare nel trappolone dell’auto-referenzialità-e-basta proprio come la mia vertigine era soprattutto paura di voler cadere. Poi mi sono innamorata del percorso della Roosevelt Island Tramway sospeso sull’Hudson e anche quella vertigine si è ridimensionata e ho capito che alla fine posso pure cadere nell’auto-referenzialità ma so che insieme potremo trovarci una lezione utile anche a voi. Se così non è, ditemelo!

 “Leggi tutto”

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: fatamadrina, New York

Le lettere d’amore di fatamadrina

9 Dicembre 2014 by Barbara 1 commento

Ci sono mesi in cui sono talmente assente che mi sembra di essere fisicamente altrove. Sprofondata nell’immagine dei vostri matrimoni che sto creando, o persa tra le tante parole che compongono i corsi che insegno e le cose che scrivo per altri, sono talmente lontana che mi verrebbe da scrivervi una lettera! Per me le newsletter dovrebbero essere proprio questo: lettere che si scrivono con affetto, quando si ha qualcosa da dire, per fare piacere a chi le riceve.

Se siete abbonati alla mia newsletter avrete notato che ricevete un messaggio solo in casi davvero rari… Tipo una volta all’anno per gli auguri! Eppure le cose che potrei raccontarvi (dandovi accesso ad opportunità, facendovi scoprire piccoli dietro le quinte utili e interessanti) sono davvero tante.

Ciò che mi ha sempre frenato nello scrivervi più spesso è che tra chi mi legge ci sono persone con interessi disparati… Ci sono gli sposi alle prese con il proprio matrimonio, ci sono quelli che si guardano intorno in attesa di cominciare a organizzare, ci sono i colleghi e i fornitori (anche solo potenziali) e poi ci sono i simpatizzanti e i curiosi, o anche altri liberi professionisti incuriositi da come gestisco la mia attività. Avrei ovviamente qualcosa da dire a ciascuno ma non posso dirlo a tutti genericamente, no?

Così nelle prossime settimane passerò in rassegna le mie liste di distribuzione su Mailchimp, farò un po’ di pulizie e poi vi chiederò di esprimervi sui vostri interessi.

La mia idea è di creare tre filoni tematici:
– uno dedicato ai futuri sposi (a cui manderò consigli sull’organizzazione, indicazioni sui trend del momento, consigli su fornitori con cui lavoro o online…),
– uno per colleghi e addetti ai lavori del settore matrimoni (da tenere nel loop per Dalla Parte Degli Sposi, #ffair, considerazioni sul settore, casting per fornitori…),
– uno per simpatizzanti appassionati di business e organizzazione (a cui segnalare ciò che scrivo su C+B, qualche consiglio su libri utili per il lavoro e la produttività, qualche dietro le quinte di come mi organizzo).

Per ogni filone ci sarà circa un invio al mese, così da permettermi di aggiornarvi su eventuali occasioni interessanti (tariffe Early Bird o eventi) senza opprimervi. A voi non resta che farci un pensierino e decidere in quale gruppo d’interesse vi sentite più a vostro agio! Con gli auguri di Buone Feste riceverete la segnalazione per perfezionare la vostra iscrizione e dal 1 gennaio 2015 avrete la possibilità di iscrivervi direttamente alla newsletter che preferite.

La sorpresa finale?! Con gli auguri, e per tutti i nuovi iscritti, ci sarà un regalino scaricabile da usare per tutto il 2015. Per ricordarvi di me, tra un invio e l’altro.

Allora, cosa ne dite? Vi riconoscete in almeno una delle categorie a cui ho pensato? O avete in mente una vostra categoria dedicata che volete propormi?! Scrivetemelo nei commenti… Prometto di prendere in considerazione tutte le proposte!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: fatamadrina, matrimoni, newsletter

Tutto quello che ho imparato in cinque anni

18 Novembre 2014 by Barbara 2 commenti

Ho aperto la partita IVA nell’estate del 2009 (ci credete che non ricordo mai la data?! Sono pessima con i compleanni!) quindi tecnicamente fatamadrina quest’anno ha compiuto cinque anni. Non ho fatto feste, né particolari proclami, ma non c’è stato un vero motivo. Forse ero solo troppo impegnata. O forse è perché in fondo non mi sembra possibile che siano già passati cinque anni.

Ci pensavo ieri mattina mentre camminavo verso la casa-studio che presto sarà davvero solo casa. In realtà questi anni me li vedo addosso e li sento quando lavoro, perché mi hanno insegnato tanto. Riflettendoci ho pensato che il modo migliore per festeggiarli poteva essere proprio condividendo con voi le cose che ho imparato.

Quella più importante forse è stato scoprire che potevo essere una brava organizzatrice di matrimoni non per le mie capacità organizzative. Sì, quelle ci sono, ma lo ‘skill’ che mi ha davvero salvato la vita in questi anni è stato la mia capacità di “perdermi” nelle persone con cui lavoro. Stephen Covey lo chiama “ascolto empatico”, l’approccio di cercare di comprendere gli altri prima di pretendere di essere compresi. È quello che mi rende una pessima guardiana del galateo, perché basta che uno sposo mi dica che ha sempre sognato di mettersi lo smoking che bam! io sia completamente convinta che è la soluzione perfetta per la sua cerimonia mattutina! Se dovessi fare l’esperta di stile sarei rovinata, siccome però il mio lavoro è costruire ricordi felici, be’, questo approccio si è rivelato la chiave del mio successo.

Si può dire successo? Ecco, sì, un’altra cosa che ho imparato è che “successo” deve essere un concetto soggettivo. Alla fine consiste nel raggiungimento di certi obiettivi, e gli obiettivi (di carriera, di vita, di fatturato) sono diversi per ciascuno di noi. Svolgere una professione considerata frivola e inutile dalla maggior parte delle persone che conosco mi ha insegnato a tenere lo sguardo fisso sui miei valori e sulla mia personale idea di successo: essere brava in ciò che faccio e aiutare sempre più coppie a celebrare il proprio amore a modo loro.

Ho imparato anche che è MOLTO più facile gestire una maternità da dipendente che da lavoratrice autonoma. O forse è stato solo il mio caso. L’anno in cui è nato il mio secondogenito fatamadrina si è praticamente “congelata”. Un solo matrimonio e tanti sudori freddi al pensiero di non riuscire a recuperare il terreno perso sono stati compensati solo dalla scoperta di una rete di assistenza morale nelle professioniste intorno a me nel web.

Ho scoperto che anche se sono a mio agio nella condizione di one woman show, mi piace delegare e trovare persone brave con cui condividere progetti. Non nel senso che pensavo avesse questa frase (cerco un fornitore, gli passo un brief e via) ma proprio scrivendo una mail a una competitor o a una sconosciuta: “mi piaci, ho questa idea, ti va di parlarne?”. Divertendomi a far conoscere le persone e poi a vederle creare cose splendide insieme (e pensare presuntuosamente che è un po’ anche merito mio).

Infine ho imparato che in realtà non ho mai smesso di raccontare storie (non storie-bugie, storie-racconti) come facevo da piccola quando intrattenevo i bimbi degli amici dei miei genitori. Racconto le vostre storie quando orchestro i vostri matrimoni, racconto la mia storia quando scrivo questi post, racconto storie quando scrivo per altri. Insomma, in questi cinque anni sono diventata un po’ più me stessa. E questa è una cosa degna di essere festeggiata.

Un abbraccio a tutti quelli che ho conosciuto e a chi ha scommesso su di me, affidandomi la sua storia. You are a star.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: compleanno, fatamadrina

Matrimonio in 5 mesi

4 Novembre 2014 by Barbara Lascia un commento

Un matrimonio si può organizzare di solito in molto meno tempo di quanto non affermino i giornali specialistici e certi fornitori. La dimostrazione migliore forse è proprio in queste foto del matrimonio di Andrea e Chiara, che si sono sposati a Modena il 10 maggio scorso. Abbiamo organizzato questo matrimonio in 5 mesi scarsi eppure non credo gli faccia difetto nulla.

Come tante coppie che convivono da tempo, e che hanno già figli, Andrea e Chiara si sono rivolti a me chiedendomi di aiutarli a organizzare un matrimonio che fosse soprattutto una festa. Volevano avere intorno tutti i parenti e gli amici con cui sono cresciuti in questi anni e volevano che la giornata fosse per tutti occasione di gioia e ricordi felici per tanti anni a venire.

foto Elena Romani matrimonio di fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | composizione di Settedifiori

L’agriturismo che ha ospitato il pranzo di ricevimento e la festa danzante di tango in serata domina le colline dell’appennino, e coniuga la valorizzazione della natura circostante con un’estetica moderna che abbiamo voluto mantenere anche nell’allestimento e nei complementi. Giulia Marenzi di Settedifiori (autrice anche di parte delle installazioni fisse nell’agriturismo) ha saputo interpretare magistralmente un décor verde e minimale, allo stesso tempo informale e raffinatissimo.

foto Elena Romani matrimonio fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | composizione di Settedifiori

Le tovaglie di lino stropicciato e la splendida luce di quella giornata calda e assolata hanno fatto da cornice magica all’allestimento di Giulia e le foto di Elena Romani sono un capolavoro, secondo me.

foto Elena Romani matrimonio fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | composizione di Settedifiori

Il mio intervento grafico si è limitato a semplici cartoncini bianchi stampati in verde acido e marrone e fermati da mollette di legno. L’insieme credo sia davvero ben riuscito.

foto Elana Romani matrimonio di fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | bouquet di Settedifiori

Spesso le spose sono ossessionate dalla ricerca con grande anticipo dell’abito da sposa, ed è vero che per abiti complessi la lavorazione può arrivare a oltre 90 giorni lavorativi. Ma non ha senso generalizzare. Chiara adorava un abito di Jenny Packham (il classico modello Eden) che le stava d’incanto e che ha richiesto due prove solo per leggeri aggiustamenti a spalline e orlo. E contro tutte le sue previsioni è riuscita anche a ballarci con agio e maestria (ok, confesso di essermi commossa quando lei e Andrea si sono lanciati in un tango struggente alla sera).

foto Elena Romani matrimonio fatamadrina con Enoteca Zanoli

ph. Elena Romani | bomboniere di Enoteca Zanoli

Persino le bomboniere sono state scelte in pochissimi giorni e realizzate la settimana prima del matrimonio dall’Enoteca Zanoli di Modena, confezionando semplici scatoline bianche con nastri di cotone bianco e verde legati intorno a ciuffetti di muschio e tillanzia.

Andrea e Chiara testimonial per fatamadrina

Agli sposi non è rimasto che godersi una giornata di festa, con gli ospiti che andavano e venivano dalle vetrate spalancate dell’agriturismo, i parenti che giocavano a carte sui tavolini della terrazza, gli amici di tango che si sono scatenati la sera e tanti bambini che giocavano felici. A me resta la soddisfazione di un lavoro ben fatto e della loro felicità.

Credits
Foto: Elena Romani
Location: Opera02
Allestimento: Settedifiori
Bomboniere: Enoteca Zanoli
Abito sposa: Jenny Packham presso Boutique Alba
Organizzazione, direzione creativa e coordinamento: fatamadrina

Categoria: real wedding Tag: fatamadrina, festa, organizzazione, ricevimento, wedding planner

Nuovo orario studio

4 Marzo 2014 by Barbara 12 commenti

Oggi è stata una giornata davvero assurda, per cui mi ritrovo a terminare questo post soltanto molto tardi. Ma andava fatto, perché è dal novembre scorso che sto sperimentando un nuovo orario di lavoro ed era ormai tempo di parlarvene.

È davvero ironico farlo oggi, in parte perché sono ancora fresca dell’Unconventional Happening di sabato (di cui vi parlo presto, promesso) e darmi degli orari precisi di lavoro suona davvero convenzionale. In parte proprio perché oggi è una di quelle giornate in cui l’orario è funzionato peggio, tra commissioni e imprevisti. Ve ne sarete accorti anche dalla mia assenza su Facebook… Immaginate come è stato qui! Eppure se in giornate come questa riesco comunque a concludere tantissime cose e passare anche un po’ di tempo in famiglia è proprio grazie al proposito che ho fatto in novembre di lavorare meno. Ebbene sì, meno!

Chi ha lavorato con me sa che per il lavoro non mi risparmio, faccio notti e giorni di 18/20 ore quando la situazione lo impone, senza tirarmi indietro né lamentarmi. Però un lavoro organizzato e fatto bene richiede una fatamadrina riposata, serena e concentrata, e per ottenerla ci vogliono confini chiari e un ritmo regolare. Quello che avevo individuato (e che in parte vi raccontavo l’anno scorso nel post che ho ripubblicato qualche settimana fa) risultava troppo fragmentato, e spesso dispersivo, così ci ho rimesso mano.

Partiamo da un presupposto: lavorare meno ore è un potentissimo incentivo a lavorare meglio. Di più: gli studi più recenti dimostrano che la nostra ossessione per le giornate di lavoro infinite ha portato solo a un peggioramento della nostra produttività.

Insomma, più lavoriamo meno concludiamo.

Per me poi era diventato insopportabile trovarmi a lavorare sette giorni su sette, domeniche incluse senza soluzione di continuità. Mi sentivo svuotata e senza la minima traccia residua di creatività. Così, quando ho letto il programma di Lara Casey per istituire dei limiti al proprio lavoro, ho visto la luce. Come dice splendidamente lei: “Cosa credi pensino i tuoi clienti quando ricevono una tua mail alle 3 del mattino? Prima forse ‘grande, posso scriverle a qualsiasi ora, tanto mi risponderà’, ma subito dopo ‘cavoli però, non è proprio capace di gestire il suo tempo se lavora a quest’ora… O ha troppe cose da fare. O peggio, non ha una vita privata’.”

nuovo orario fatamadrina

Siccome vorrei darvi sempre il meglio di me, e coltivare il mio privato mi aiuta davvero a essere una persona migliore, da un lato ho tagliato il numero di progetti/lavori che accetto.

Dall’altro i nuovi orari d’ufficio di fatamadrina sono questi:
dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 15:30 orario continuato.

Organizzo appuntamenti con i clienti solo su prenotazione, se dopo le 19 e il sabato, non più di una volta a settimana e compensati da riposo infrasettimanale. Non ricevo potenziali fornitori se non in funzione di un progetto concreto e faccio sopralluoghi e perlustrazioni di negozi al massimo una volta al mese. Salvo progetti specifici in corso, ovvio.

Unica deroga all’orario di lavoro è l’uso del cellulare, rispondo a chiamate e messaggi fino alle 18:30, e incentivo l’uso di Whatsapp solo per emergenze sotto evento. Non scarico le email nel finesettimana e cerco di fare un digital detox completo almeno un finesettimana al mese.

Ovviamente se siamo nel pieno di un progetto ‘caldo’ non vi lascio a metà solo perché è finita la mia giornata lavorativa, e le giornate di 18 ore tornano realtà. Ma sono eccezioni motivate e che compenso con una bella giornata di riposo. Per essere pronta a ricominciare nelle condizioni migliori!

Allora, cosa ne pensate di questa rivoluzione? Nel vostro lavoro avete notato che lavorare di più raramente vi permette di rendere al meglio? E da clienti (o potenziali) di fatamadrina cosa ne pensate? Mi piacerebbe leggere la vostra opinione nei commenti… Ora vado a retrodatare il post! Ci vediamo qui venerdì!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: fatamadrina, orario, studio appuntamento

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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