Eccomi qui, oggi vi offro un digest di un utilissimo speciale redatto dal portale The Knot… con le mie considerazioni e i dovuti adattamenti alla realtà italiana.
Affrontiamo la spinosa questione di tutti gli imprevisti che si possono verificare al ricevimento, e come prevenirli e affrontarli.

© Artistic Imaging via theknot.com
Numero 1. il bambino intenibile, lo stesso adorabile piccolo gentiluomo che vi ha portato gli anelli durante la cerimonia, dopo una sana dose di zuccheri impazzisce e si mette a correre, urlare, disobbedire e in generale rovinare la festa per tutti quelli che hanno più di dieci anno. La questione si risolve ovviamente a monte, dal momento che è impensabile imporre a lungo un’atmosfera formale a bambini con meno di 8-10 anni. Il massimo sarebbe avere una persona dedicata a occuparsi di loro, magari un intrattenitore, ma se siete al risparmio va benissimo anche una semplice babysitter e lo spazio per fare andare un paio di DVD Disney. In ogni caso prevedete di fare sedere quelli autonomi in un tavolo a parte e “su misura”, senza centrotavola o segnaposti, senza argenteria e cristalleria, e magari con una tovaglia di carta da festa su cui possano disegnare con colori vari che lascerete a loro disposizione. Se tra i vostri ospiti ci sono anche bambini in fasce, allestite nei bagni un piccolo tavolo dove le loro mamme possano cambiarli comodamente e prevedete uno spazio un po’ raccolto dove possano allattarli. Sono tutte piccole delicatezze che costano poco o nulla ma aiutano i vostri ospiti a sentirsi a loro agio e tutti a godersi al meglio la festa, anche i bambini.

© Martha Stewart Weddings
Numero 2. il vestito rovinato, perché piove e tu hai ben pensato di scegliere un abito princesse con ampia gonna e sottogonna e crinoline varie e non c’è verso di arrivare al rinfresco senza ritrovarsi con 20 cm di stoffa fangosa e umidiccia in fondo al vestito. L’unica opzione è un grande ombrello. Anche di quelli promozionali in cui ci si sta sotto in quattro per intenderci. Sono di solito orribili a vedersi, ma mica vi ci farete fotografare, quindi fregatevene bellamente e pensate al fatto che vi copriranno ampiamente. Poi assicuratevi che la sarta monti almeno un paio di reggigonna sotto il vestito (quegli anelli di raso che vi permettono di sostenere la gonna senza che tocchi terra tenendo le mani libere), così per attraversare eventuali prati potrete sollevare tutto il vestito in un unico gesto…

© Martha Stewart Weddings
Numero 3. ubriachi al volante, non è ne intelligente ne divertente, oltre che essere illegale e pericoloso, ma avete mai visto un ospite che rifiuti il vino o anche solo il brindisi finale a base di spumante? Poi ci sono gli ammazzacaffè, l’open bar… e sappiamo tutti come finisce. Le soluzioni sono due: verificare voi stessi che un numero sufficiente di astemi sia a disposizione per dare un passaggio ai più festaioli o organizzare direttamente un pullman che porti tutti dalla cerimonia al ricevimento e poi a casa uno per uno. Il costo è decisamente meno oneroso di quello che si pensi e in ogni caso preferibile al rischio di incidenti.

© Tana Photography via theknot.com
Numero 4. fiori che sfioriscono, non è necessariamente un segnale che il fiorista ha fatto il furbo, più spesso si scelgono varietà rare e preziose che richiedono lunghi trasporti e sono della massima delicatezza… il caldo non aiuta certo. Cominciate con l’evitare varietà troppo delicate, come tulipani, mughetti e gardenie, e poi verificate che non siano mai esposti a calore eccessivo (teneteli lontani da ogni fonte di calore e dalla luce diretta del sole il più a lungo possibile). Per ultimo sfruttate tutti gli accorgimenti “della nonna” per la conservazione dei fiori recisi, facendo aggiungere all’acqua in cui vengono immerse le spugne una mezza aspirina o una bustina di zucchero semolato ben sciolta.

© Martha Stewart Weddings
Numero 5. sorprese nel conto o nel servizio, perché magari avete fatto qualche modifica telefonica agli accordi firmati, o all’ultimo momento avete dovuto cambiare qualche cosa. Qui non c’è pezza, bisogna che tutto venga messo sempre per iscritto. Se avete una villa su due piani di cui preventivate di usare solo un piano, chiedete comunque una quotazione anche delle alternative possibili, così se all’ultimo cambierete idea (o necessità) avrete comunque sotto controllo i costi. Per tutti quegli accordi verbali presi al telefono nel caos generale, ricordate sempre di dare loro seguito anche solo con due righe di e-mail in cui ricapitolate quanto detto e chiedete un cenno di conferma. Queste mail saranno poi il riferimento per eventuali diatribe al momento del saldo.

© Heidi Ryder Photography via theknot.com
Numero 6. ospiti persi per strada, tra cerimonia e ricevimento, che arrivano a piccoli gruppi anche a distanza di un’ora o che si perdono proprio, telefonano disperati e poi si deve mandare qualcuno a prenderli. A meno che le sedi di cerimonia e ricevimento non coincidano dovrete occuparvi voi di prevenire ogni disorientamento. Cominciate con l’allegare all’invito una mappa prima di tutto chiara del percorso che separa chiesa/Municipio/ecc dal luogo del rinfresco, così date modo a tutti di studiare in anticipo il percorso. Rinforzate il tutto allegando copia della mappa al programma della cerimonia (se lo prevedete) con magari i numeri di telefono di un paio di ospiti che si sono offerti di dare una mano e che conoscono bene il percorso e sono in grado di dare indicazioni chiare. Per ultimo prevedete lungo il percorso una segnaletica provvisoria fatta solo con fogli plastificati (così la pioggia non li rovina) da mettere in corrispondenza di incroci, semafori e cambi di direzione, il classico “freccia – sposo & sposa – data”. Se avete la possibilità, il percorso è eccessivamente complicato e volete occuparvi in un colpo solo anche del punto 3, noleggiate un paio di pullman e lasciate che gli ospiti si facciano trasportare allegramente.

© Martha Stewart Weddings
Numero 7. disastri metereologici, non se ne parla mai abbastanza se ancora ci sono sposi che ritengono il bel tempo un diritto acquisito! Ripetete con me “devo avere un piano B, devo avere un piano B, devo…” e così via, tutte le sere e fino alla nausea. Non stiamo parlando solo di una copertura sicura e solida in caso di maltempo, ma anche del noleggio di ombrelli da tenere a disposizione di tutti (non indispensabile, ma un gesto carino), della previsione di zerbini e stracci dove gli ospiti possano pulirsi le scarpe PRIMA di entrare nella tensostruttura, di sufficienti ingressi perché non si creino ingorghi, di pavimenti sollevati da terra per evitare l’allagamento della struttura… pensate a tutto! Per non dovere poi pensare più a niente.

© Sewell Photography via theknot.com
Numero 8: le candele che bruciano troppo in fretta. Se siete voi ad occuparvi dell’approvvigionamento di candele per il ricevimento notturno che avete sempre sognato, prima di ordinare in blocco 200 candele votive acquistatene qualche campione e fate delle prove. Accendetele e vedete quanto ci mettono a consumarsi del tutto, POI fate l’ordine. Non vorrete certo ritrovarvi al buio prima del taglio della torta!
E se vi sembra veramente troppo dover pensare a tutto questo…
ingaggiate un/a wedding planner per il coordinamento del grande giorno!
Con una cifra ragionevole vi assicurerete un professionista esperto con il cellulare pieno di numeri di emergenza, e l’istinto necessario a prevenire i problemi e predisporre soluzioni efficaci ed economicamente efficienti.
Alla prossima!
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