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Imprevisti e Probabilità all’Unconventional Happening

11 Febbraio 2014 by Barbara Lascia un commento

Oggi e martedì prossimo vi racconterò nel dettaglio i miei interventi all’Unconventional Happening di Roma per darvi un’idea di quello che vi aspetta se parteciperete. Perché parteciperete, vero?! Guardate che occasioni come queste non capitano spesso, anzi è proprio la prima volta che ci capita, in Italia, di avere un evento di questo tipo nel settore dei matrimoni.

Perché dietro all’Unconventional Happening non ci sono aziende o enti fiera che si organizzano con l’unico obiettivo di attirare clienti a cui vendere qualcosa, ma ci sono sposi come voi che quando hanno organizzato il proprio matrimonio si sono così stancati di non trovare risorse non-convenzionali, che appena finito si sono attivati per crearne di proprie! Ci sono sì fornitori del settore che vendono i propri corsi e presentano i propri servizi (ma non solo), ma più per la voglia di ritrovarsi insieme e dimostrare che SI – PUÒ – FARE! (cit.) un matrimonio diverso, secondo le proprie esigenze e i propri desideri, al di là delle convenzioni. Insomma, anche se non avete voglia di partecipare a un workshop, almeno un salto all’aperitivo dovete proprio farlo!

Oggi dunque vi parlo brevemente di ‘Imprevisti e probabilità’, una lezione di un’ora in cui insegnerò ai futuri sposi come affrontare gli imprevisti, gestirli superandoli e cogliere le probabilità che si nascondo dietro di essi.

Unconventional Happening imprevisti

Per chi conosce i miei corsi questa lezione è una specie di spin-off del mio classico corso promessisposi, perché ne approfitterò per darvi un po’ di ABC dell’organizzazione (lo sapevate che le priorità sono anche un ottimo strumento per gestire gli imprevisti?) e utili strumenti fai-da-te. Ma ogni elemento sarà declinato in funzione del tema principale.

L’assunto che ci sta dietro alla scelta di questo taglio è che, per quanto perfettamente oliata l’organizzazione delle vostre nozze, qualcosa (statisticamente) andrà sicuramente non come l’avevate previsto, se non proprio storta.

Il bello è che questa realtà non deve per forza spaventarvi o essere fonte di stress, anzi, se sarete preparati potreste trasformare questo fattore di imprevidibilità in un vantaggio!

Unconventional Happening probabilità

Già in passato su questo blog ho parlato di cose che possono succedere ai matrimoni e come risolverle, e la lezione mi permetterà di riprendere questi scenari e rielaborarli.

Ma non sarebbe interessante se non ne usciste avendo imparato qualcosa di pratico. Ecco perché nella lezione che terrò a Roma ci sarà tutto l’approccio pragmatico del corso promessisposi, con consigli concreti, tecniche da professionisti, ed esempi di azioni correttive. Insomma, ne uscirete armati di tutto quanto vi può servire per sopravvivere al Fato. Tutto a parte le benzodiapedine, of course!

Non vi basta questo come motivo per venirmi a sentire? Devo aggiungere le parole magiche?! Goody bag con gadget e buono per download gratuito della mia agendina wedding planner (una vera e propria consulenza base stampabile comodamente da casa). What else?!

Per oggi è tutto, non mancate di ripassare qui martedì prossimo per una descrizione del mio workshop su Pinterest (proprio così!) e mi raccomando, affrettatevi a iscrivervi ai corsi, i posti disponibili sono davvero pochi!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: imprevisti, unconventional happening

La predica del lunedì – gestire la perdita di controllo

2 Dicembre 2013 by Barbara 3 commenti

Non so esattamente quando è successo che questo lavorare in prioprio è diventato una cosa a tempo pieno, tutto l’anno e senza soluzione di continuità. Per una persona che ama avere tutto sotto controllo (lo so, non è possibile, è fonte di inesauribile frustrazione e blabla. Eppure son fatta così) l’idea di vedersi scippare l’esistenza da un’attività che dipende (sulla carta) esclusivamente da me e dalle mie decisioni è abbastanza demoralizzante.

Se avete cominciato a organizzare il vostro matrimonio da alcuni mesi scommetto che sapete esattamente di cosa parlo. È cominciata come una cosa solo vostra, è la celebrazione del vostro amore, dopo tutto. Vi siete imposti di non farvi condizionare eccessivamente da amici e parenti, e fin qui ci siete anche riusciti abbastanza bene. Poi scoprite che vostra zia ha deciso e prenotato una sopresa per quel giorno, e ovviamente non vuole dirvi di cosa si tratta “se no che sorpresa è?!”, e per quanto siate zen e sereni che sarà sicuramente qualcosa che vi piacerà (spoiler: non è mica detto) il tarlo vi rode e vi ritrovate a correre come trottole cercando di prevedere qualsiasi scenario e la relativa soluzione.

Bene (più o meno). Ora che sappiamo di essere in situazioni molto simili, come ce la caviamo?!, chiederete voi. Posso dirvi come me la cavo io e quello che dico spesso ai miei sposi. Al fondo è tutta una questione di elaborazione del lutto. Lutto per la perdita di controllo sulla nostra vita. Inevitabilmente ci sono cinque fasi da affrontare:

negazione

All’inizio facciamo finta di niente, non si sa mai che sia solo un’impressione la sensazione serpeggiante di perdita di controllo. Magari è solo perché siamo stanchi o sotto stress… No. Non è solo questo. Se vi ritrovate a dirvi “ma no, dài, non importa se la zia ha prenotato una sorpresa di cui non so nulla” a denti stretti, sappiate che è fatta, avete appena perso il controllo sull’organizzazione del vostro matrimonio.

rabbia

Ora che ve ne siete accorti potete arrabbiarvi. Sfogatevi con la vostra dolce metà, tirate accidenti (innocui, se possibile) alla zia e a chiunque le abbia fatto capire che era accettabile che si intromettesse nel vostro matrimonio in questo modo. Io ho momenti di assoluto furore in cui piego furiosamente i vestiti lavati immaginando conversazioni roventi con chi mi ha incastrato in un’attività che non volevo veramente intraprendere o costretto a gestirla in modo secondo me inefficiente. I miei armadi non sono mai in ordine come quando sono nel panico per dei programmi saltati!

negoziazione

È il momento di cercare di riprendere in mano la situazione! Telefonate a vostra madre e la assoldate come spia per scoprire che cavolo ha fatto esattamente la zia, con nel retro della mente ancora un barlume di negazione: “magari è uno scherzo! O la zia mi ha regalato un paio di Jimmy Choo Bridal!”. Io di solito tiro fuori Things e rimetto mano alle mie liste. Non si sa mai che spostando gli impegni ci stia ancora tutto… non si sa mai…

depressione

Le indagini di vostra madre confermano il peggio. La zia ha già ordinato un volo di colombe per l’uscita dalla chiesa e annullarlo costerebbe quanto prenotarlo, per cui dovete rassegnarvi. La vostra cerimonia semplice e personale sarà coronata da un momento eccessivo e del tutto avulso da chi siete e cosa desiderate voi. Non c’è nulla che potete fare. Io questo finesettimana ho dovuto annullare una gita fuori porta per gestire un paio di imprevisti tecnici che si sono sovrapposti a un lunedì pieno di scadenze (mentre leggete questo post io e la fatamobile siamo in autostrada, direzione Torino, per assistere a questo corso e poi partecipare alla prima riunione di redazione LIVE di C+B!). E poi la chiamano domenica!

accettazione

Solo quando avrete completato questo percorso potrete consapevolmente (quindi veramente) affrontare la soluzione, che è poi un classico: ‘fare buon viso a cattivo gioco’. Fatevi una ragione di non poter controllare ogni momento del matrimonio, e fatevi una ragione anche del fatto che non tutto si sistemerà. Mettete le vostre energie in ciò che potete influenzare e cercate di preoccuparvi il meno possibile dell’imponderabile (del tempo atmosferico, tanto per cominciare). Io mi getto a capofitto nel lavoro sul progetto in corso che è più in alto nella mia scala di priorità, e poi lavoro a testa bassa fino ai piedi della lista. Se qualcosa non ci sta, prendo in mano il telefono (o la mail) e mi faccio viva per scusarmi personalmente, offrendo una tempistica di rientro. Non è gran che, e sicuramente è una sconfitta professionale. Ma non ci sono alternative. Ricordate cosa vi dicevo alla fine di agosto? Non si può fare tutto. Ma si può scegliere consapevolmente cosa fare e cercare di dare il massimo con le carte che la vita ci distribuisce.

inspired by Emily Ley

inspired by Emily Ley

Novembre è stato il mese dell’eliminazione, e come previsto il lavoro da fare per raggiungere l’obiettivo è ancora tanto.

Ma l’unico modo per terminarlo è perseverare con grazia, fregandomene/fregandocene della perfezione.

Ecco il mio mantra per dicembre e fine anno! Se volete condividetelo, ma sappiate che non ho inventato nulla, anzi, mi sono limitata ad adottare il principio sponsorizzato da Emily Ley e Lara Casey.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: consigli, imprevisti, organizzazione, priorità

Imprevisti e probabilità, 5 consigli per affrontarli

4 Giugno 2012 by Barbara 4 commenti

Questo post sedeva da mesi nella cartella delle bozze, in attesa di un’occasione per essere rivisto e pubblicato. Gli eventi di questi ultimi giorni mi hanno convinto a recuperarlo, aggiornarlo e proporvelo.
Mi piacerebbe che questa lettura aiutasse quanti di voi stanno organizzando le proprie nozze in condizioni ‘normali’ a recuperare la serenità e ristabilire le giuste priorità, per affrontare con tranquillità gli imprevisti piccoli e grandi che vi si parano davanti. Perché se è poco probabile (e per fortuna!) che i vostri progetti siano funestati da tragici imprevisti, i consigli per gestirli sono sempre validi, anche per gli ostacoli di piccolo conto.

La realtà è che in questo mestiere gli imprevisti sono il pane quotidiano. In effetti, gli imprevisti sono la ragione numero uno per la quale assumere un wedding planner comunque alla fine conviene sempre (a meno che non vi siate messi nella mani di un incapace, ma quello vale per qualsiasi settore). Ci sono i blocchi dei TIR, c’è la neve, c’è il maltempo, ci sono le malattie, ci sono gli imprevisti che derivano dal fatto che ogni fornitore cura tanti progetti contemporaneamente e tutti dipendono anche dalla capacità degli altri di organizzarsi e coordinarsi tra i propri mille progetti. Ci sono anche le pressioni psicologiche degli amici e dei parenti degli sposi.

E poi, in tutto questo delirio organizzato (perché ovviamente ogni bravo wedding planner ha piani B e rimedi last minute predisposti, quindi alla fine si tratta solo di correre appena un po’ di più), arrivano i terremoti, il simbolo della nostra impotenza. Il terremoto è così terribile perché ci ricorda che in realtà, molto semplicemente, non possiamo controllare e prevedere tutto.

Imprevisti di questa magnitudine (letteralmente) non sono comuni, ma succedono. E incidono sui futuri sposi quanto sugli addetti ai lavori. Se un wedding planner non è capace di mantenere la calma, sorreggere anche psicologicamente i propri clienti in questi frangenti, ammortizzare il carico di stress che piomba sui futuri sposi, tanto vale che cambi lavoro. In questi giorni di piani B fatti e disfatti ad ogni scossa superiore a magnitudo 5 (quindi circa una volta alla settimana) mi sono chiesta come offrire un distillato di questa esperienza che potesse essere utile a tutti. La risposta sono questi cinque consigli, validi per tutti, preziosi per chi si trova ad affrontare situazioni del genere da soli:

1. cercate aiuto. Qualsiasi imprevisto di una certa gravità (cataclisma, lutto, terremoto) ha effetti devastanti sulla psiche e sull’equilibrio psico-fisico di chiunque. Non cercate neanche per un momento di affrontare tutto da soli. Chiedete sostegno morale ai parenti, interpellate il vostro medico curante e fatevi prescrivere qualsiasi rimedio ritenga adeguato, imparate a rispondere “sì” quando gli amici vi chiedono se avete bisogno di qualcosa, cominciate a delegare.

2. accettate ciò che non potete cambiare. Di fronte ai grandi imprevisti la prima reazione è il rifiuto, la negazione. La nostra (insana e irrazionale) aspirazione alla perfezione ci porta a non volere accettare che qualcosa sia al di fuori del nostro controllo. Così perdiamo energie preziose nei vari stadi del rifiuto, della rabbia, della ricerca di un colpevole. È umano, ma non risolve nulla. Molto meglio andare subito oltre e chiedersi direttamente “quali alternative ho?”

3. rivedete le vostre priorità. Gli imprevisti, piccoli o grandi che siano, vi offrono l’opportunità di ripensare ogni decisione che avete preso fino a questo momento. Approfittate della chiarezza con cui vi appariranno le cose veramente importanti, rispetto a quelle triviali, e scegliete con serenità a quali rinunciare e quali privilegiare. Nelle situazioni meno drammatiche potreste semplicemente scoprire che alla fine delle lanterne da lanciare nel cielo non è che ve ne fregasse poi così tanto, e ritrovarvi con qualche euro in più da spendere in viaggio di nozze.

4. non perdete la speranza. Siete vivi. Vi amate. Avete una vita da passare insieme. Rispetto a questo ogni cosa dovrebbe apparire ridimensionata e più gestibile.

5. infischiatevene delle convenzioni. Già in condizioni normali, lo sapete, ritengo che le convenzioni sociali siano sopravvalutate. Se non sono uno strumento per dimostrare affetto, considerazione e rispetto per i vostri invitati sono di per sé un elemento di pura apparenza e come tale sacrificabile senza troppi rimpianti. Di fronte poi a imprevisti piccoli e grandi le convenzioni hanno ben poco valore. Portatevi il vostro abito con strascico e il vostro velo da cattedrale sotto il gazebo di plastica bianca che la parrocchia ha allestito ai giardinetti per sostituire la chiesa inagibile, e portatelo anche con orgoglio e gioia. Nel bene e nel male, nella buona come nella cattiva sorte, le cose importanti sono sempre quelle: voi e il vostro amore.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: imprevisti, priorità, probabilità, problemi, terremoto, wedding planner

A #ffair questo mese si parla di…

26 Ottobre 2011 by Barbara Lascia un commento

Vi sembrerà strano leggere qui questo post, invece che qui, ma volevo essere sicura che vi ricordaste tutti di partecipare a #ffair domenica sera!

Per stuzzicare il vostro interesse vi anticipo che il tema scelto (la location, ricerca, scelta, studio, gestione, ecc) sarà trattato in una chiave un po’ particolare e con un pizzico di gossip. Mi piacerebbe infatti che partecipaste raccontando qualche misfatto a cui avete assistito, o qualche episodio in cui una location splendida ha poi magari causato qualche disagio nel corso del matrimonio.

Io vi racconterò come si sarebbe potuto fare per evitare quegli inconvenienti o per risolverli in corso d’opera.

Insomma, sarà la solita chiacchierata, ma anche una specie di consulenza online. Che ne dite? È sufficiente per convincervi a partecipare?!

La formula è la stessa che trovate sul blog ufficiale, io vi aspetto su Twitter domenica 30 ottobre alle 21.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: consigli, ffair, imprevisti, location

Disastri al ricevimento? Niente che non si possa evitare!

1 Settembre 2010 by Barbara Lascia un commento

Eccomi qui, oggi vi offro un digest di un utilissimo speciale redatto dal portale The Knot… con le mie considerazioni e i dovuti adattamenti alla realtà italiana.

Affrontiamo la spinosa questione di tutti gli imprevisti che si possono verificare al ricevimento, e come prevenirli e affrontarli.

© Artistic Imaging via theknot.com

© Artistic Imaging via theknot.com

Numero 1. il bambino intenibile, lo stesso adorabile piccolo gentiluomo che vi ha portato gli anelli durante la cerimonia, dopo una sana dose di zuccheri impazzisce e si mette a correre, urlare, disobbedire e in generale rovinare la festa per tutti quelli che hanno più di dieci anno. La questione si risolve ovviamente a monte, dal momento che è impensabile imporre a lungo un’atmosfera formale a bambini con meno di 8-10 anni. Il massimo sarebbe avere una persona dedicata a occuparsi di loro, magari un intrattenitore, ma se siete al risparmio va benissimo anche una semplice babysitter e lo spazio per fare andare un paio di DVD Disney. In ogni caso prevedete di fare sedere quelli autonomi in un tavolo a parte e “su misura”, senza centrotavola o segnaposti, senza argenteria e cristalleria, e magari con una tovaglia di carta da festa su cui possano disegnare con colori vari che lascerete a loro disposizione. Se tra i vostri ospiti ci sono anche bambini in fasce, allestite nei bagni un piccolo tavolo dove le loro mamme possano cambiarli comodamente e prevedete uno spazio un po’ raccolto dove possano allattarli. Sono tutte piccole delicatezze che costano poco o nulla ma aiutano i vostri ospiti a sentirsi a loro agio e tutti a godersi al meglio la festa, anche i bambini.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 2. il vestito rovinato, perché piove e tu hai ben pensato di scegliere un abito princesse con ampia gonna e sottogonna e crinoline varie e non c’è verso di arrivare al rinfresco senza ritrovarsi con 20 cm di stoffa fangosa e umidiccia in fondo al vestito. L’unica opzione è un grande ombrello. Anche di quelli promozionali in cui ci si sta sotto in quattro per intenderci. Sono di solito orribili a vedersi, ma mica vi ci farete fotografare, quindi fregatevene bellamente e pensate al fatto che vi copriranno ampiamente. Poi assicuratevi che la sarta monti almeno un paio di reggigonna sotto il vestito (quegli anelli di raso che vi permettono di sostenere la gonna senza che tocchi terra tenendo le mani libere), così per attraversare eventuali prati potrete sollevare tutto il vestito in un unico gesto…

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 3. ubriachi al volante, non è ne intelligente ne divertente, oltre che essere illegale e pericoloso, ma avete mai visto un ospite che rifiuti il vino o anche solo il brindisi finale a base di spumante? Poi ci sono gli ammazzacaffè, l’open bar… e sappiamo tutti come finisce. Le soluzioni sono due: verificare voi stessi che un numero sufficiente di astemi sia a disposizione per dare un passaggio ai più festaioli o organizzare direttamente un pullman che porti tutti dalla cerimonia al ricevimento e poi a casa uno per uno. Il costo è decisamente meno oneroso di quello che si pensi e in ogni caso preferibile al rischio di incidenti.

© Tana Photography via theknot.com

© Tana Photography via theknot.com

Numero 4. fiori che sfioriscono, non è necessariamente un segnale che il fiorista ha fatto il furbo, più spesso si scelgono varietà rare e preziose che richiedono lunghi trasporti e sono della massima delicatezza… il caldo non aiuta certo. Cominciate con l’evitare varietà troppo delicate, come tulipani, mughetti e gardenie, e poi verificate che non siano mai esposti a calore eccessivo (teneteli lontani da ogni fonte di calore e dalla luce diretta del sole il più a lungo possibile). Per ultimo sfruttate tutti gli accorgimenti “della nonna” per la conservazione dei fiori recisi, facendo aggiungere all’acqua in cui vengono immerse le spugne una mezza aspirina o una bustina di zucchero semolato ben sciolta.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 5. sorprese nel conto o nel servizio, perché magari avete fatto qualche modifica telefonica agli accordi firmati, o all’ultimo momento avete dovuto cambiare qualche cosa. Qui non c’è pezza, bisogna che tutto venga messo sempre per iscritto. Se avete una villa su due piani di cui preventivate di usare solo un piano, chiedete comunque una quotazione anche delle alternative possibili, così se all’ultimo cambierete idea (o necessità) avrete comunque sotto controllo i costi. Per tutti quegli accordi verbali presi al telefono nel caos generale, ricordate sempre di dare loro seguito anche solo con due righe di e-mail in cui ricapitolate quanto detto e chiedete un cenno di conferma. Queste mail saranno poi il riferimento per eventuali diatribe al momento del saldo.

© Heidi Ryder Photography via theknot.com

© Heidi Ryder Photography via theknot.com

Numero 6. ospiti persi per strada, tra cerimonia e ricevimento, che arrivano a piccoli gruppi anche a distanza di un’ora o che si perdono proprio, telefonano disperati e poi si deve mandare qualcuno a prenderli. A meno che le sedi di cerimonia e ricevimento non coincidano dovrete occuparvi voi di prevenire ogni disorientamento. Cominciate con l’allegare all’invito una mappa prima di tutto chiara del percorso che separa chiesa/Municipio/ecc dal luogo del rinfresco, così date modo a tutti di studiare in anticipo il percorso. Rinforzate il tutto allegando copia della mappa al programma della cerimonia (se lo prevedete) con magari i numeri di telefono di un paio di ospiti che si sono offerti di dare una mano e che conoscono bene il percorso e sono in grado di dare indicazioni chiare. Per ultimo prevedete lungo il percorso una segnaletica provvisoria fatta solo con fogli plastificati (così la pioggia non li rovina) da mettere in corrispondenza di incroci, semafori e cambi di direzione, il classico “freccia – sposo & sposa – data”. Se avete la possibilità, il percorso è eccessivamente complicato e volete occuparvi in un colpo solo anche del punto 3, noleggiate un paio di pullman e lasciate che gli ospiti si facciano trasportare allegramente.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 7. disastri metereologici, non se ne parla mai abbastanza se ancora ci sono sposi che ritengono il bel tempo un diritto acquisito! Ripetete con me “devo avere un piano B, devo avere un piano B, devo…” e così via, tutte le sere e fino alla nausea. Non stiamo parlando solo di una copertura sicura e solida in caso di maltempo, ma anche del noleggio di ombrelli da tenere a disposizione di tutti (non indispensabile, ma un gesto carino), della previsione di zerbini e stracci dove gli ospiti possano pulirsi le scarpe PRIMA di entrare nella tensostruttura, di sufficienti ingressi perché non si creino ingorghi, di pavimenti sollevati da terra per evitare l’allagamento della struttura… pensate a tutto! Per non dovere poi pensare più a niente.

© Sewell Photography via theknot.com

© Sewell Photography via theknot.com

Numero 8: le candele che bruciano troppo in fretta. Se siete voi ad occuparvi dell’approvvigionamento di candele per il ricevimento notturno che avete sempre sognato, prima di ordinare in blocco 200 candele votive acquistatene qualche campione e fate delle prove. Accendetele e vedete quanto ci mettono a consumarsi del tutto, POI fate l’ordine. Non vorrete certo ritrovarvi al buio prima del taglio della torta!

E se vi sembra veramente troppo dover pensare a tutto questo…

ingaggiate un/a wedding planner per il coordinamento del grande giorno!

Con una cifra ragionevole vi assicurerete un professionista esperto con il cellulare pieno di numeri di emergenza, e l’istinto necessario a prevenire i problemi e predisporre soluzioni efficaci ed economicamente efficienti.

Alla prossima!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: bambini, candele, fornitori, grandegiorno, imprevisti, itinerari, ricevimento, verde

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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