fatamadrina

wedding planner

  • IT
  • Home
  • Chi sono
    • Contatti
  • Portfolio
    • Matrimonio a Villa Catignano
    • Matrimonio a Villa Catureglio
    • Matrimonio al Castellazzo
    • Matrimonio al castello di Modanella
    • Matrimonio all’Hotel La Badia di Orvieto
    • Matrimonio in giardino
    • Matrimonio in grattacielo a New York
    • Matrimonio in Valpolicella
    • Matrimonio sul Lago di Como
    • Matrimonio sul Lago d’Orta
  • Blog

Cortesie per gli sposi – manabile per ospiti educati

9 Ottobre 2013 by Barbara 10 commenti

I primi anni in cui facevo questo lavoro mi è capitato di essere intervistata più o meno formalmente un paio di volte. La domanda che temevo di più era: “qual è la cosa più assurda che ti sia capitata a un matrimonio?” Non sapevo onestamente cosa rispondere. Il fatto è che dopo un matrimonio anche le idiosincrasie più strane manifestate da sposi e genitori (spesso frutto di mero stress) svaniscono di fronte ai ringraziamenti e ai complimenti. È tutto perdonato, tutto ridimensionato e nulla appare più così inconcepibile. Negli ultimi due anni invece ho accumulato una serie di aneddoti non indifferenti… solo che riguardano unicamente gli ospiti!

Non so. Sono solo io a notarlo o la qualità del comportamento degli ospiti ai matrimoni è drasticamente peggiorata? Per carità, non è che io mi aggiri per le vostre feste di nozze col bon ton di Lina Sotis in mano, a beccare in castagna l’ignaro e magari un po’ alticcio zio. Parlo propro di maleducazione eclatante, di quella che mette a disagio gli sposi, quando proprio non li ferisce/offende.

Siccome il mio stile è molto meno lamentoso di quanto non si pensi, e preferisco cercare e proporre soluzioni, piuttosto che lagnarmi a vuoto, ho raccolto una serie di piccoli consigli per l’ospite di buona volontà. Se siete una futura sposa sentitevi libera di stampare e linkare il post a tutti i vostri invitati, perché (ne sono convinta) spesso dietro un comportamento maldestro si nasconde solo un po’ di disattenzione, o semplice ignoranza (nel senso più neutro del termine).

Ecco il decalogo dell’ospite educato:

1. se ricevete l’invito a un matrimonio (l’invito è quel cartoncino che riporta luogo e orario del ricevimento) rispondete per tempo, cioè al massimo una settimana prima del matrimonio, e fate in modo di rispettare l’impegno preso [n.d.f. ok, questa è un’ovvietà in stile repetita iuvant, se volete approfondire rileggetevi un classico]. Già che ci siamo: le uniche ragioni accettabili per disdire a meno di una settimana dal matrimonio sono malattia, lutto, grave impedimento (gamba rotta, la babysitter vi ha lasciato a piedi, un arresto, vi hanno rapito gli alieni, cose così, insomma) NON vacanze, il fatto che avete cambiato idea, un evento più divertente (no, neanche se è l’unica tappa italiana del tour dei One Direction e lo organizzano nel vostro oratorio). Soprattutto: avvertite comunque per tempo;

2. al giorno d’oggi anche chi non assume un wedding planner probabilmente ha organizzato nei dettagli le proprie nozze, progettando ogni particolare con attenzione. Per questo evitate di organizzarvi per lanci fuori dalla chiesa, photobooth o altri elementi della festa, senza prima coordinarvi con chi sta supervisionandola. Informatevi con discrezione con gli sposi e procuratevi i dati della wedding planner (se ce n’è una coinvolta avrà già incoraggiato gli sposi a mettervi in contatto) o del gestore della location/responsabile del catering. Poi coordinatevi con attenzione e tempismo. Lo dico per voi, badate bene, che poi non ci rimaniate male se arrivati al grande giorno scoprite che l’idea del photbooth con le lavagnette l’hanno già avuta e allestita sposi e wedding planner…

3. visto che siamo in tema di scherzi/sorprese, ricordatevi che la festa di nozze dei vostri amici non è il gala della vostra scuola di danza, in cui ogni partecipante ha diritto ai suoi 15 minuti di riflettori. È il matrimonio dei vostri amici, sono *loro* i protagonisti, per cui se pensate di organizzare qualcosa fate in modo che la totalità delle sorprese/scherzi/animazioni non porti via più di 45 minuti della festa (in media un 10% dell’intera festa… ed è già troppo se ci pensate!). Prima di tutto perché magari gli sposi hanno già pensato a qualche forma di intrattenimento (tornate al punto 2 per ripassare), poi perché proprio non è la vostra festa (lo ripeterò spesso, oggi, portate pazienza). L’ideale poi sarebbe che tra tutti gli ospiti vi coordinaste per evitare doppioni, ripetizioni e anti-climax, e qui entra in ballo la splendida idea di Veronica (Ferrari, che un giorno avrà un sito web e nel frattempo si perde i linkback) che per il matrimonio di una cara amica ha allestito un gruppo segreto di Facebook tra tutti gli invitati, proprio per coordinare le sorprese. Se siete una sposa, incaricate di questa bella iniziativa una delle vostre testimoni, per mettere le mani avanti…

4. a proposito di coordinamento con la location, parliamo di lanterne cinesi e fuochi d’artificio. Le prime sono ormai vietate quasi ovunque, ma anche dove non lo sono vige il buonsenso. Se non piove da settimane, è inizio settembre e siete in Garfagnana, liberare una fiamma senza controllo in prossimità della vegetazione non è esattamente un colpo di genio! Per quanto riguarda i fuochi d’artifico (non professionali, tipo petardi, razzi, ecc.) sono sempre vietati nei centri abitati, quindi se la location non è molto isolata non pensate neanche di organizzarli. In entrambi i casi vale sempre la regola aurea al punto 2: coordinatevi per tempo con la location o con il wedding planner;

5. ci sono vari portali che da tempo dibattono il tema dei bambini ai matrimoni, e come sapete io sono nel complesso aperta a ogni situazione. Se state per sposarvi rileggetevi pure il guest post di Veronica di qualche anno fa, è ancora attualissimo. Se invece avete figli lattanti e siete invitati a un matrimonio, pensateci bene… e poi lasciate il lattante a casa. Non perché sia fonte disturbo, badate bene, ma perché il matrimonio sarà fonte di disturbo per la povera creatura! Fidatevi, non ha alcun senso costringere un povero infante di 5-6 mesi a cuccarsi ore di confusione, musica, ritmi sconclusionati, sbalzi di temperatura;

6. anche se al matrimonio sarà presente un’animatrice per occuparsi dei bambini, non abbandonate i vostri figli per passarli a ritirare al termine della festa, soprattutto se sapete che sono indisciplinati e non proprio obbedienti. Le babysitter vengono previste per permettervi di mangiare e godervi un po’ di festa, non per farvi dimenticare di avere figli. Se è quello che volete, assumete voi una babysitter e lasciate del tutto i figli a casa;

7. se vi sembra ci sia un errore nel piano delle sedute, segnalatelo al maître e/o alla wedding planner, ma senza arroganza o pretese. Non pensate neanche per un momento di parlarne agli sposi, o peggio ancora di lamentarvi platealmente di dove vi hanno messi a sedere. Neanche se è davanti all’ingresso dei bagni!

8. se nella location notate elementi decorativi è quasi sicuro che sono stati posizionati per un motivo, forse hanno persino una funzione specifica nel corso della festa. Evitate di rimuoverli o giocarci, rischiando di romperli. E assicuratevi che i vostri figli prestino la stessa attenzione. ***Roberta Sassoli aggiunge:*** prima di prendere e portare a casa una decorazione (segnatavolo, vasetti, porta-candeline, ecc…) chiedete ai camerieri o alla wedding planner/organizzatrice. Nove volte su dieci sono accessori presi a noleggio e in caso risultino dei pezzi mancanti alla fine del matrimonio saranno quasi sicuramente messi in conto agli sposi che non si meritano proprio di rimetterci anche economicamente!

9. può capitare che vi accorgiate che un elemento decorativo del matrimonio si è rotto o guastato, magari siete stati propri voi (non avevate letto il punto 8!). Non c’è nulla di male, sono cose che succedono. Ma fate in modo di segnalarlo prontamente a un cameriere, al maître o alla wedding planner, in modo che l’elemento possa essere riparato, o rimosso e sostituito. Non abbandonate l’oggetto rotto (col rischio che qualcuno si faccia male), e non cercate di ripararlo da soli (col rischio di peggiorare la situazione);

10. gli sposi ci tengono che voi vi divertiate, e probabilmente hanno anche investito una buona somma in un DJ o in una band che suonerà sicuramente anche la musica che vi piace. Ma questi musicisti non sono lì al vostro servizio, per farvi un concerto privato, quindi cercate di limitare le richieste e non cantate più di una canzone al karaoke. Forse vale la pena di ripeterlo: è la festa degli sposi, non la vostra!

Ogni riferimento in questo post a fatti o persone realmente esistiti è del tutto casuale e con funzione simbolico-pedagogica. Se siete tra gli ospiti che hanno rimosso *** al matrimonio di *** e *** rovinando la scenografia del ***, sappiate che non vi serbo rancore. Neanche gli sposi. Però ci siamo rimasti tutti male, quando ce ne siamo accorti, e si è guastato l’effetto previsto (e pagato) dagli sposi. Vi piacerebbe succedesse al vostro matrimonio?! No, vero? Allora fate girare questo post.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: bambini, consigli, galateo, inviti, matrimonio, musica, ospiti, scherzi, sorprese

Piccoli consigli per evitare grandi disastri! {guest post}

29 Dicembre 2010 by Barbara 13 commenti

Piccola introduzione di fatamadrina
Ve lo avevo promesso, ed eccoci finalmente qui, con la prima guest blogger che mi aiuterà a rendere ancora più utile e piacevole questo piccolo spazio di servizio.
Lei si chiama Veronica e chi di voi frequenta assiduamente la rete con particolare attenzione al mondo degli eventi l’avrà sicuramente incontrata almeno una volta. Perché Veronica non si può non notarla! È in gamba, simpatica, sempre entusiasta… insomma, un vero e proprio vulcano! Anche per questo sono stata contentissima che abbia subito risposto al mio appello. Ci vuole tanta energia per affrontare questo lavoro nel modo migliore, ma Veronica ha anche grandi capacità e un occhio speciale per i dettagli che le permettono di cogliere sfumature che ad altri possono sfuggire. Sarà forse merito della sua prossima laurea in Architettura, o della sua esperienza di grafica, teatro di figura e animazione, o semplicemente sarà colpa della passione inesauribile che a 24 anni la fa muovere tra Piemonte, Veneto, Liguria e Toscana con il chiodo fisso di diventare una wedding planner. Ma francamente, cosa ci importa del motivo, se questo è il risultato?!
Benvenuta Veronica! E mi raccomando, commentatela!

Guest blogger io?! Eccomi qui!
 Quando fatamadrina mi ha invitato a scrivere ho pensato: “di cosa potrei parlare?! …ovvio! Di qualcosa di allegro, giocoso, festoso e perché no, un po’ pazzerello…  proprio come sono io!”
Poi, con la compagnia teatrale di cui faccio parte, mi occupo ormai da parecchi anni di animazione per bambini, quindi ho deciso di giocare in casa. Da qui nasce l’idea del mio primo post, interamente dedicato ai bambini e alla loro presenza durante i matrimoni…
Ora non posso fare altro che ringraziare fatamadrina per avermi concesso questo spazio, per avermi dato fiducia e per avermi voluto nel suo mondo! Sarò all’altezza?! Ai commenti l’ardua sentenza! Buona lettura e grazie anche a voi!

La presenza dei bambini al ricevimento di nozze può rivelarsi alquanto complicata… Vi sarà capitato  di partecipare ad un ricevimento in “stile asilo”, almeno una volta. Troppo spesso ai matrimoni si vedono infatti mamme che corrono per le location e bambini che piangono perché annoiati. Certe famiglie di ospiti devono addirittura abbandonare il ricevimento perché la situazione è diventata ingestibile…

Se i bambini sono in numero consistente nel gruppo degli invitati, sarà fondamentale tenerne conto già al momento della scelta della location… difficilmente potrai scegliere una baita o uno spazio di design estremo per una festa in cui il 20% degli invitati ha meno di 7 anni! Quale che sia comunque la tua decisione finale e lo stile dell’evento ricordati di specificare sull’invito la politica del matrimonio in materia di bambini. Fallo sempre con delicatezza, sia in senso positivo (spiegando cosa hai previsto per loro) sia in senso negativo se desideri sconsigliarne la presenza. In entrambi i casi dovrai mettere in conto qualche defezione, ma quelli che parteciperanno saranno liberi di godersi la festa fino in fondo.

ph. Brittany Keene

ph. Brittany Keene

In ogni caso, invita pure i bambini dei tuoi amici, ma per evitare che questi nel bel mezzo del ricevimento si trasformino in una banda di piccole pesti scalmanate (pronte ad infastidire gli invitati con urla e schiamazzi di ogni genere), cerca di rendere la tua festa davvero a misura di bambino.

Non ci vuole molto, basta seguire alcuni piccoli consigli:

Numero 1.  Predisponi un servizio baby sitting, animazione, e/o intrattenimento


Prevedi di ingaggiare degli animatori che dovranno intrattenere i piccoli ospiti durante il ricevimento. Solitamente un animatore riesce a seguire 6/7 bambini, quindi se il numero dei  piccoli sarà superiore devi prevedere più animatori.
L’offerta del mercato è vasta e i prezzi variano molto… Personalmente vi consiglio di chiedere nella parrocchia o alle maestre della scuola più vicina se conoscono ragazzi che effettuano il servizio di animazione soprattutto durante le feste per bambini. Con un po’ di fortuna potrete trovare lo stesso servizio offerto dalle agenzie specializzate, ma a prezzi inferiori.
Sia che scegliate dei professionisti, sia che preferiate ragazzi/e della parrocchia non dimenticatevi mai che la cosa più importante è la professionalità del servizio offerto, soprattutto quando si ha a che fare con i figli degli altri.

ph. Edyta Szyszlo Photography

ph. Edyta Szyszlo Photography

Per questo, prima di effettuare la tua scelta:
– prendi in considerazione più tipi di animatori in modo da comparare le offerte e i relativi costi,
– conosci di persona gli animatori e chiedi le loro credenziali e magari qualche referenza (da verificare, ovviamente),
– accordati sul programma della giornata, fornitura materiali necessari, costo del servizio per le ore concordate e verifica qualsiasi extra previsto.

Numero 2. Riserva un tavolo per i bimbi
Se i pargoli sono autonomi e hanno più o meno la stessa età, raggruppali tutti insieme nello stesso tavolo, sotto la guida vigile e attenta di un babysitter/animatore. Saranno lusingati di essere considerati grandi e responsabili ed eviteranno di dare noia agli altri ospiti. Considera comunque che i bambini più piccoli (almeno fino a 3/4 anni) preferiscono stare sempre con la mamma, per cui se hai dubbi verifica direttamente coi genitori quale soluzione preferiscono.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Sistema il tavolo in un punto abbastanza separato dal resto del ricevimento, in modo che i bimbi possano essere liberi di schiamazzare a volontà… prevedi nei pressi una zona o una stanza dove poter giocare, addobbata con palloncini e festoni colorati, dove i bimbi possano divertirsi, sempre sotto controllo.
Nella maggior parte dei casi i bambini che “danno fastidio” lo fanno perché si annoiano. Prepara quindi un kit con fogli di carta, matite, libretti da colorare (qui puoi trovare un esempio perfetto per un matrimonio), tatuaggi da ricalcare sulla pelle, stickers, in modo che possano sfogare la loro creatività.

© Kate Parker via Wedding Belles Online

© Kate Parker via Wedding Belles Online

Ovviamente questo tavolo dovrà essere a misura di bambino ma non per questo trascurato nel decoro! Prevedi una tavola giocosa, apparecchiata con piatti e bicchieri in tinte vivaci e posate leggere e facili da impugnare. Richiedi che la tovaglia venga scelta appositamente per i bambini (magari anche di carta!) in maniera che possano utilizzare i loro nuovi giochi senza il pericolo di sporcare tutto.

© Flower Design Events

© Flower Design Events

Infine progetta un centrotavola pieno di caramelle, leccalecca, dolcini e dolcetti e non dimenticare qualche piccolo cadeaux (macchinine, braccialetti, bambole, peluche, libri…) che farà sentire i bambini al centro della festa, invece che messi da parte!

© Kate Parker via Wedding Belles Online

© Kate Parker via Wedding Belles Online

Numero 3. Crea un menù dedicato
Richiedi al catering o al ristorante di considerare un menù apposta per i bambini (che verrà quotato a parte), che li stimoli a mangiare invece che a gironzolare tra i tavoli.
La soluzione migliore di solito è una semplice pasta al pomodoro, bocconcini di milanese o mini hamburger con patatine fritte e torta al cioccolato o bignè alla crema come dessert. L’ideale poi è che ogni cibo offerto sia già porzionato in modo da non richiedere il taglio da parte di un adulto (come avviene con la carne). Per sicurezza verifica sempre questo menù coi genitori in anticipo per evitare spiacevoli sorprese o scatenare allergie pericolose. Nel complesso si tratta di piccole accortezze che eviteranno inutili sprechi di cibo e faranno felici i bambini che mangeranno tutto sentendosi partecipi della festa!
Curare questi piccoli particolari può rendere il ricevimento un piacevole ricordo per i bimbi che si divertiranno e per i genitori che potranno godersi serenamente la vostra giornata. Perché alla fine una festa ben riuscita si riconosce proprio dai ricordi che ha saputo costruire in chi vi ha preso parte…

Categoria: guest blogger Tag: animazione, baby sitter, bambini, centrotavola, menù, ricevimento

Feste da veri professionisti!

13 Dicembre 2010 by Barbara Lascia un commento

Si avvicina la stagione delle Festività, che per tutti (volenti o nolenti) è l’occasione per partecipare a feste aziendali, riunioni di famiglia e serate danzanti. Alcuni poi si trovano anche a doverle organizzare ed ospitare, e visto che party planner è uno dei cappellini appesi nell’armadio di fatamadrina, non potevo rinunciare a questa occasione per fornirvi qualche dritta ad hoc. Per non trascurare nessuno, ho diviso il post in due parti: come organizzare le feste migliori e come comportarsi nel modo migliore alle feste a cui si è invitati.

Di seguito troverete consigli sparsi (a volte ovvi) raccolti negli anni da riviste, letture varie e buon senso popolare. Il tutto come al solito corredato da qualche foto per illustrare il concetto, fornire ispirazioni concrete… o anche solo metterci di buon umore!

Be the perfect host! (Per padroni di casa impeccabili)

1. Chiunque di noi può trovarsi ad agire da padrone di casa a una festa (anche senza essere il vero anfitrione, magari perché ha ricevuto la patata bollente di organizzare la cena di Natale dell’ufficio…) e la regola numero uno perché ogni cosa vada per il meglio è sempre la stessa: organizzazione, organizzazione, organizzazione.

MarthaStewart party planning guide

© MarthaStewart.com

Via libera quindi alla lista delle cose da fare, da portare sempre con se per poterla aggiornare in qualsiasi momento (non si sa mai quando possono venirvi le idee o quando possa sorgere un imprevisto di cui tenere conto). Ricordatevi di prevedere con largo anticipo: la lista degli invitati, il menù della festa (se cucinate voi evitate di proporre ricette non testate in precedenza), con relativa lista della spesa, l’elenco dei materiali e degli addobbi necessari per rendere possibile l’evento. Create una scaletta delle cose da fare… o modificate a vostro uso e consumo quelle precisissime messe a disposizione da Martha Stewart o quelle altrettanto esaustive proposte da Real Simple.

2. Sarà la deformazione professionale, ma per me una festa non è una festa se non ci sono degli inviti su carta (o almeno creati su misura e poi inoltrati via e-mail). È una dimostrazione di cura e attenzione verso i vostri ospiti, ma anche un modo per recuperare lo strumento tradizionale della scrittura su carta in occasione di una delle feste più tradizionali che esistano.

RockScissorPaper open house

© RockScissorPaper

Le possibilità poi sono infinite: potete acquistare vecchie cartoline ai mercatini dell’antiquariato tutte diverse ma accomunate da un tema, potete ordinare gli adorabili inviti di Rock Scissor Paper (anche in versione “in bianco” da stampare voi direttamente dalla stampante di casa e acquistabili in sconto durante i saldi primaverili), oppure fare come le star (Gwyneth Paltrow tra le prime) e crearvi l’invito su Cocodot, che mette oltretutto a disposizione una vera e propria piattaforma di gestione dell’invio degli inviti e della raccolta delle risposte.

cocodot
3. Qualunque sia lo spazio che avete a disposizione, assicuratevi che sia pronto a mettere a proprio agio i vostri ospiti. Prevedete posti a sedere per tutti, anche scompagnati se necessario, ma comodi, e raggruppati in modo da favorire le conversazioni. Assicuratevi che la maggior parte delle superfici d’appoggio sia libera di accogliere bicchieri (e piatti, se la festa sarà a buffet). Attrezzate il bagno con tante candele profumate (che fanno immediatamente atmosfera, rendono piacevole l’ambiente e ammorbidiscono tutti i contorni) e con lavette monouso per le mani degli ospiti (all’Ikea le trovate nel reparto bimbi, e costano pochissimo) e relativo bidone in cui lasciarle cadere quando sono state usate.

© Domino Magazine, Condé Nast

© Domino Magazine, Condé Nast

Ricordate che sono i piccoli tocchi che fanno la differenza, non l’ampiezza del vostro appartamento o la qualità della cristalleria. Come dimostrò ampiamente Rita Konig, nell’ultimo numero natalizio di Domino, in cui aprì i suoi 40 mq di appartamento a un cocktail party per una decina di amici… con tanto di bar professionale allestito in camera da letto e accessoriato coi tovagliolini di carta monogrammati.

4. Il modo più semplice (ed economico, tra l’altro) per dare un’impronta di stile a una festa è sempre e solo uno: scegliere un filo conduttore e non mollarlo mai!

xmas table black and white

© Celebrations at Home

È vero che a Natale e Capodanno il filo conduttore di fatto c’è già, ma le riviste di arredamento e life style sono la costante dimostrazione che le declinazioni possono essere infinite e insolite. Sceglietene una, definitela precisamente, e applicatela a tutto: dagli addobbi natalizi di casa vostra, all’apparecchiata (centro-tavola, tovaglia, lega-tovaglioli, ecc), agli inviti, alla colonna sonora della serata (o del pomeriggio). Quest’anno io ho scelto il verde e, se avessi l’energia di avere ospiti in casa, copierei sicuramente l’ispirazione vintage fifties che ha prodotto questa playlist di Flashdance:

Rue issue 2 Bash Christmas

© Rue Magazine

4. In ogni caso, qualsiasi sia la festa che organizzate, il tema che avete scelto e l’atmosfera che avete in mente, non dimenticate mai di prevedere un intrattenimento adatto agli invitati. Ovviamente, essendo Natale, i VIP più presenti saranno i bambini… e allora parliamo soprattutto di loro.

Cercate sempre una mediazione tra allestimento ricco e piacevole e… infrangibilità! Inutile apparecchiare con i cristalli buoni d’antiquariato se metà degli invitati hanno meno di cinque anni. Piuttosto prevedete magari stoviglie infrangibili o di carta per i più piccoli e assicuratevi che abbiano le sedute adatte per arrivare a mangiare senza incidenti. Proponete ricette che possano essere gradite a tutti o ai più (di solito con la tradizione non si sbaglia di molto) e non allungate troppo i tempi tra una portata e l’altra per permettere ai bambini di partecipare al pasto senza viverlo come una tortura. Se proprio non riuscite a mediare tra le esigenze di adulti e bambini, separate i due pasti in maniera netta. Attrezzate lo spazio con giochi adatti all’età degli invitati (con le costruzioni e i Lego non si sbaglia mai) e con un bel film in DVD per tenerli tutti coinvolti e tranquilli. … e se i bambini sono in casa con voi… coinvolgeteli nell’organizzazione. Magari con questa bellissima idea di calendario dell’avvento:

advent calendar board

via Hip Hostess

5. Non dimenticatevi di chi non è invitato… come i vicini! Volenti o nolenti subiranno sicuramente un po’ il disagio della vostra festa, quindi l’ideale è avvertirli per tempo, magari con un piccolo biglietto da lasciare nella loro buca delle lettere, e poi prevedere una compensazione di qualche tipo… come un dolcetto fatto da voi, o un biglietto per il cinema. In ogni caso niente vi giustificherà del mancato rispetto delle comuni norme di buon vicinato, per cui prestate sempre attenzione agli orari e al livello sonoro!

6. Infine, ricordatevi che le feste sono fatte per essere godute e partecipate da tutti, per primi da voi che le organizzate. Per cui evitate di sparire per ore in cucina lasciando i vostri ospiti a loro stessi. Se necessario, prevedete un pranzo a buffet… nessuno può onestamente lamentarsi di aver passato una bella serata in compagnia!

Act like a guest star! (Per comparsate da Oscar)

1. Piccolo quiz: qual è la prima cosa da fare quando si riceve l’invito ad una festa? Facile. Rispondere! Sempre. Per tempo. In qualsiasi caso. È un gesto di cortesia verso chi vi ha invitato e bisognerebbe sempre farlo nella stessa forma in cui si è ricevuto l’invito.

rsvp example

© Emily Marsch

2. Ovviamente essere invitati a una festa comporta molto meno lavoro che organizzarne una. Però ricordate sempre che i piccoli gesti che potete compiere faranno tutta la differenza nella relazione che avete con chi vi ha invitato. Per questo è fondamentale essere sempre puntuali e non imporre troppo a lungo la propria presenza ai padroni di casa. Altrettanto importante è non presentarsi mai a mani vuote. Che portiate fiori (possibilmente di una varietà e colore graditi alla padrona di casa) o una bottiglia di vino non importa.

settedifiori bouquet

mazzo di peonie e cartone da imballaggio © Settedifiori

L’importante è che dimostriate la vostra gratitudine con un piccolo contributo alla serata… senza mai dimenticare i piccoli di casa (se ci sono). Con lo stesso spirito, offritevi sempre di aiutare i padroni di casa a fare qualcosa. Forse lo spazio è troppo poco e tutto è già stato predisposto, per cui la vostra offerta verrà inizialmente declinata. Ma se siete specialmente bravi ad aprire il vino o tagliare l’arrosto sicuramente i padroni di casa approfitteranno della vostra disponibilità per assicurarsi la riuscita della serata.

3. Certo questa parte del post sembra semplicemente un elenco di piccole regole di bon ton piuttosto che una guida ragionata e ricca di spunti, ma nondimeno credo sia utile ribadire quanto più chiaramente possibile l’importanza del comportamento dell’ospite per la buona riuscita della festa. Per la gran parte, la conversazione e il clima di serenità dipenderà anche da voi, che non avete lo stress di far funzionare tutto per forza (prerogativa dei padroni di casa), per cui agite di conseguenza. Non monopolizzate l’attenzione di tutti, dedicatevi equamente a ciascuno dei presenti (anche a chi non avete mai visto) facendo domande cortesi sulla loro vita e il loro lavoro (ma con grande delicatezza e rispetto della privacy… di questi tempi non si può mai sapere il piccolo o grande dramma che si nasconde dietro la superficie della vita di ciascuno), ma soprattutto, evitate di affrontare i tre argomenti perniciosi per eccellenza: politica, religione e salute. A meno che non siate nell’intimità della vostra ristretta cerchia famigliare, ovviamente.

Ma soprattutto, che siate invitanti o invitati, ricordate che l’ingrediente perfetto per una festa riuscita è solo uno: il sorriso.

Rue Magazine: Ribbons from Shark Pig on Vimeo.

Buone Feste a tutti, e buon divertimento!

Categoria: consigli di organizzazione Tag: bambini, bouquet, consigli, festa, galateo, idee, Natale, to-do list, tradizione, vintage

Tartan!!

4 Novembre 2010 by Barbara 3 commenti

Facendo ricerche per un tema che mi aveva colpito mesi fa (e che manco a dirlo sta esplodendo nelle vetrine autunnali proprio in questi giorni) mi sono imbattutta in tante di quelle idee eleganti e molto-molto autunnali che ho pensato di condividerle con voi… e non sarà un caso se mi paiono autunnali, perché il tema di cui parlo è…

*rullo di tamburi*

… lo SCOZZESE (o tartan, appunto)!

Dalla terra delle cornamuse, delle verdi vallate, della pioggia mescolata alla nebbia (fenomeni simili si trovano solo in Emilia!) arrivano infatti idee a tinte forti (rosso, blu, verde e nero, soprattutto) che sembrano fatte apposta per abbellire un matrimonio novembrino.

Ve ne propongo alcune che mi sembrano superbe… anche se forse io sono di parte, visto che adoro i motivi decorativi dei clan caledonici.

Intanto, come dicono i britannici first things first, ovvero ‘partiamo dall’inizio’… cioè la cancelleria. Un modo simpatico di attingere al motivo tartan rendendolo più urban chic può essere quello di declinarlo in tinte pastello e accompagnarlo a cornici decorative in nero, ripetendo l’accostamento tradizionale/moderno anche nella scelta dei caratteri tipografici, come in questa stilosissima proposta segnalata da Beast Pieces. È chiaro che progetti simili difficilmente li troverete in tipografia, ma sarà il caso che per realizzarli vi affidiate a un grafico di professione… oppure alla vostra wedding planner, se ne ha le competenze (come nel mio caso).

© Cheeky Design via Beast Pieces

© Cheeky Design via Beast Pieces

Una volta lanciato il la di questo tema, gli abiti degli sposi e di parenti, testimoni ed invitati, si adatteranno di conseguenza.

Se può sembrare troppo pretendere che il vostro futuro maritino si pieghi a indossare un kilt nel giorno delle proprie nozze solo per onorare il tema della festa (diciamocelo, è DECISAMENTE troppo, a meno che non sia un elemento della sua tradizione famigliare)… sarà comunque facile ravvivare qualsiasi completo classico con un dettaglio scozzese, magari la cravatta, o le più ironiche bretelle di lana.

© Scotland Shop

© Scotland Shop

Viceversa per la sposa le possibilità sono infinite, dai dettagli quasi impercettibili (è sufficiente un nastro tartan per cambiare volto alla più classica delle tuniche di mikado di seta, e donare un piccolo lampo di colore), agli abiti total look.

abito Kleinfield © Style Me Pretty Backstage

abito Kleinfield © Style Me Pretty Backstage

Dai singoli accessori floreali…

© Beckonline

© Beckonline

… al complemento spesso più ignorato creativamente dalle spose, ovvero le scarpe. Chi vi obbliga infatti a sceglierle di vitello panna su misura, magari con tacco 5?! I vostri piedi meritano lo stesso estro e passione che avete messo nello scegliere trucco e acconciatura per la testa, per cui via libera al colore e alla sorpresa che riserverete agli ospiti quando solleverete le falde di un classicissimo abito princesse di organza avorio!
chi dice che i tacchi sono obbligatori?!

© Caroline Tran

© Caroline Tran

E se avete testimoni (o vere e proprie damigelle) che vi assecondano nel tema del matrimonio e hanno voglia di coordinarsi nell’abito, perché non proporre loro questi adorabili tubini tartan, incendiati da meravigliosi bouquet porpora?!

© Kirk Mastin via Polka Dot Bride

© Kirk Mastin via Polka Dot Bride

L’importante con questo tema (come con tutti i temi graficamente forti) è non strafare, ovviamente. Quindi assicuratevi che lo scozzese che scegliete sia unico per trama e declinazione di colori in tutti i dettagli del matrimonio a cui lo applicate. Ogni combinazione di colori e motivo grafico tra l’altro fa riferimento a uno specifico clan (o famiglia) scozzese, quindi è segno di rispetto (oltre che di gusto) non mescolare tra loro diversi motivi.

Inoltre, sempre per evitare di accecare i vostri ospiti, fate in modo che il dettaglio tartan sia associato a elementi tinta unita che riprendono una delle tinte principali del disegno (quindi come dicevamo l’abito bianco col nastro tartan o con le scarpe, oppure l’abito fantasia accompagnato a un bouquet monocolore, e così via).

E poi sbizzarritevi con i colori insoliti e le applicazioni più sorprendenti… anche con i vostri cuccioli!

© Pecan Pie Puppies

© Pecan Pie Puppies

Per l’addobbo del ricevimento scoprirete che il motivo scozzese può avere applicazioni e declinazioni decisamente d’effetto, che potrebbero persino aiutarvi a contenere i costi eliminando quasi del tutto i fiori.

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

Oppure usare lo schema colori del tartan scelto per ispirare composizioni di forte impatto.

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

Ma se non non vi sentite sicure del risultato finale o temete di scontentare troppo gli invitati tradizionalisti, basta ricorrere a piccoli complementi per dare la vostra impronta senza soverchiare tutto il decoro del matrimonio. Così è sufficiente ‘vestire’ le tortine del buffet dei dolci…

© Cupcake Social

© Cupcake Social

… o addirittura la torta nuziale stessa per ottenere risultati eleganti e di effetto allo stesso tempo!

© Miss Ingredient

© Miss Ingredient

A questo punto basterà mandare a casa i vostri ospiti con un ricordino in lana, per scaldare i loro cuori e la vostra festa, tutto in un unico gesto!!

© SewnNatural

© SewnNatural

Per concludere, vi lascio con una foto di mia figlia, invitata tartan al matrimonio degli zii, quattro anni fa… era il 28 di ottobre ed Eloise aveva 2 anni da poco compiuti… l’abitino è di Zara, la giacca di H&M e le scarpe le classicissime Gazelle dell’Adidas. Sarò di parte, ma secondo me era adorabile!

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: abito da sposa, autunno, bambini, consigli, country chic, cupcakes, idee, inverno, matrimonio a tema, mode, partecipazioni, ricevimento, scarpe, scozzese, tartan

Disastri al ricevimento? Niente che non si possa evitare!

1 Settembre 2010 by Barbara Lascia un commento

Eccomi qui, oggi vi offro un digest di un utilissimo speciale redatto dal portale The Knot… con le mie considerazioni e i dovuti adattamenti alla realtà italiana.

Affrontiamo la spinosa questione di tutti gli imprevisti che si possono verificare al ricevimento, e come prevenirli e affrontarli.

© Artistic Imaging via theknot.com

© Artistic Imaging via theknot.com

Numero 1. il bambino intenibile, lo stesso adorabile piccolo gentiluomo che vi ha portato gli anelli durante la cerimonia, dopo una sana dose di zuccheri impazzisce e si mette a correre, urlare, disobbedire e in generale rovinare la festa per tutti quelli che hanno più di dieci anno. La questione si risolve ovviamente a monte, dal momento che è impensabile imporre a lungo un’atmosfera formale a bambini con meno di 8-10 anni. Il massimo sarebbe avere una persona dedicata a occuparsi di loro, magari un intrattenitore, ma se siete al risparmio va benissimo anche una semplice babysitter e lo spazio per fare andare un paio di DVD Disney. In ogni caso prevedete di fare sedere quelli autonomi in un tavolo a parte e “su misura”, senza centrotavola o segnaposti, senza argenteria e cristalleria, e magari con una tovaglia di carta da festa su cui possano disegnare con colori vari che lascerete a loro disposizione. Se tra i vostri ospiti ci sono anche bambini in fasce, allestite nei bagni un piccolo tavolo dove le loro mamme possano cambiarli comodamente e prevedete uno spazio un po’ raccolto dove possano allattarli. Sono tutte piccole delicatezze che costano poco o nulla ma aiutano i vostri ospiti a sentirsi a loro agio e tutti a godersi al meglio la festa, anche i bambini.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 2. il vestito rovinato, perché piove e tu hai ben pensato di scegliere un abito princesse con ampia gonna e sottogonna e crinoline varie e non c’è verso di arrivare al rinfresco senza ritrovarsi con 20 cm di stoffa fangosa e umidiccia in fondo al vestito. L’unica opzione è un grande ombrello. Anche di quelli promozionali in cui ci si sta sotto in quattro per intenderci. Sono di solito orribili a vedersi, ma mica vi ci farete fotografare, quindi fregatevene bellamente e pensate al fatto che vi copriranno ampiamente. Poi assicuratevi che la sarta monti almeno un paio di reggigonna sotto il vestito (quegli anelli di raso che vi permettono di sostenere la gonna senza che tocchi terra tenendo le mani libere), così per attraversare eventuali prati potrete sollevare tutto il vestito in un unico gesto…

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 3. ubriachi al volante, non è ne intelligente ne divertente, oltre che essere illegale e pericoloso, ma avete mai visto un ospite che rifiuti il vino o anche solo il brindisi finale a base di spumante? Poi ci sono gli ammazzacaffè, l’open bar… e sappiamo tutti come finisce. Le soluzioni sono due: verificare voi stessi che un numero sufficiente di astemi sia a disposizione per dare un passaggio ai più festaioli o organizzare direttamente un pullman che porti tutti dalla cerimonia al ricevimento e poi a casa uno per uno. Il costo è decisamente meno oneroso di quello che si pensi e in ogni caso preferibile al rischio di incidenti.

© Tana Photography via theknot.com

© Tana Photography via theknot.com

Numero 4. fiori che sfioriscono, non è necessariamente un segnale che il fiorista ha fatto il furbo, più spesso si scelgono varietà rare e preziose che richiedono lunghi trasporti e sono della massima delicatezza… il caldo non aiuta certo. Cominciate con l’evitare varietà troppo delicate, come tulipani, mughetti e gardenie, e poi verificate che non siano mai esposti a calore eccessivo (teneteli lontani da ogni fonte di calore e dalla luce diretta del sole il più a lungo possibile). Per ultimo sfruttate tutti gli accorgimenti “della nonna” per la conservazione dei fiori recisi, facendo aggiungere all’acqua in cui vengono immerse le spugne una mezza aspirina o una bustina di zucchero semolato ben sciolta.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 5. sorprese nel conto o nel servizio, perché magari avete fatto qualche modifica telefonica agli accordi firmati, o all’ultimo momento avete dovuto cambiare qualche cosa. Qui non c’è pezza, bisogna che tutto venga messo sempre per iscritto. Se avete una villa su due piani di cui preventivate di usare solo un piano, chiedete comunque una quotazione anche delle alternative possibili, così se all’ultimo cambierete idea (o necessità) avrete comunque sotto controllo i costi. Per tutti quegli accordi verbali presi al telefono nel caos generale, ricordate sempre di dare loro seguito anche solo con due righe di e-mail in cui ricapitolate quanto detto e chiedete un cenno di conferma. Queste mail saranno poi il riferimento per eventuali diatribe al momento del saldo.

© Heidi Ryder Photography via theknot.com

© Heidi Ryder Photography via theknot.com

Numero 6. ospiti persi per strada, tra cerimonia e ricevimento, che arrivano a piccoli gruppi anche a distanza di un’ora o che si perdono proprio, telefonano disperati e poi si deve mandare qualcuno a prenderli. A meno che le sedi di cerimonia e ricevimento non coincidano dovrete occuparvi voi di prevenire ogni disorientamento. Cominciate con l’allegare all’invito una mappa prima di tutto chiara del percorso che separa chiesa/Municipio/ecc dal luogo del rinfresco, così date modo a tutti di studiare in anticipo il percorso. Rinforzate il tutto allegando copia della mappa al programma della cerimonia (se lo prevedete) con magari i numeri di telefono di un paio di ospiti che si sono offerti di dare una mano e che conoscono bene il percorso e sono in grado di dare indicazioni chiare. Per ultimo prevedete lungo il percorso una segnaletica provvisoria fatta solo con fogli plastificati (così la pioggia non li rovina) da mettere in corrispondenza di incroci, semafori e cambi di direzione, il classico “freccia – sposo & sposa – data”. Se avete la possibilità, il percorso è eccessivamente complicato e volete occuparvi in un colpo solo anche del punto 3, noleggiate un paio di pullman e lasciate che gli ospiti si facciano trasportare allegramente.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 7. disastri metereologici, non se ne parla mai abbastanza se ancora ci sono sposi che ritengono il bel tempo un diritto acquisito! Ripetete con me “devo avere un piano B, devo avere un piano B, devo…” e così via, tutte le sere e fino alla nausea. Non stiamo parlando solo di una copertura sicura e solida in caso di maltempo, ma anche del noleggio di ombrelli da tenere a disposizione di tutti (non indispensabile, ma un gesto carino), della previsione di zerbini e stracci dove gli ospiti possano pulirsi le scarpe PRIMA di entrare nella tensostruttura, di sufficienti ingressi perché non si creino ingorghi, di pavimenti sollevati da terra per evitare l’allagamento della struttura… pensate a tutto! Per non dovere poi pensare più a niente.

© Sewell Photography via theknot.com

© Sewell Photography via theknot.com

Numero 8: le candele che bruciano troppo in fretta. Se siete voi ad occuparvi dell’approvvigionamento di candele per il ricevimento notturno che avete sempre sognato, prima di ordinare in blocco 200 candele votive acquistatene qualche campione e fate delle prove. Accendetele e vedete quanto ci mettono a consumarsi del tutto, POI fate l’ordine. Non vorrete certo ritrovarvi al buio prima del taglio della torta!

E se vi sembra veramente troppo dover pensare a tutto questo…

ingaggiate un/a wedding planner per il coordinamento del grande giorno!

Con una cifra ragionevole vi assicurerete un professionista esperto con il cellulare pieno di numeri di emergenza, e l’istinto necessario a prevenire i problemi e predisporre soluzioni efficaci ed economicamente efficienti.

Alla prossima!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: bambini, candele, fornitori, grandegiorno, imprevisti, itinerari, ricevimento, verde

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


Cerca

© 2023 · Barbara Pederzini · fatamadrina® · PIVA 03284240367
Site by Francesca Marano · Proudly powered by WordPress and Genesis · Privacy Policy

Copyright © 2023 · fatamadrina on Genesis Framework · WordPress · Accedi