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Matrimonio in 5 mesi

4 Novembre 2014 by Barbara Lascia un commento

Un matrimonio si può organizzare di solito in molto meno tempo di quanto non affermino i giornali specialistici e certi fornitori. La dimostrazione migliore forse è proprio in queste foto del matrimonio di Andrea e Chiara, che si sono sposati a Modena il 10 maggio scorso. Abbiamo organizzato questo matrimonio in 5 mesi scarsi eppure non credo gli faccia difetto nulla.

Come tante coppie che convivono da tempo, e che hanno già figli, Andrea e Chiara si sono rivolti a me chiedendomi di aiutarli a organizzare un matrimonio che fosse soprattutto una festa. Volevano avere intorno tutti i parenti e gli amici con cui sono cresciuti in questi anni e volevano che la giornata fosse per tutti occasione di gioia e ricordi felici per tanti anni a venire.

foto Elena Romani matrimonio di fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | composizione di Settedifiori

L’agriturismo che ha ospitato il pranzo di ricevimento e la festa danzante di tango in serata domina le colline dell’appennino, e coniuga la valorizzazione della natura circostante con un’estetica moderna che abbiamo voluto mantenere anche nell’allestimento e nei complementi. Giulia Marenzi di Settedifiori (autrice anche di parte delle installazioni fisse nell’agriturismo) ha saputo interpretare magistralmente un décor verde e minimale, allo stesso tempo informale e raffinatissimo.

foto Elena Romani matrimonio fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | composizione di Settedifiori

Le tovaglie di lino stropicciato e la splendida luce di quella giornata calda e assolata hanno fatto da cornice magica all’allestimento di Giulia e le foto di Elena Romani sono un capolavoro, secondo me.

foto Elena Romani matrimonio fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | composizione di Settedifiori

Il mio intervento grafico si è limitato a semplici cartoncini bianchi stampati in verde acido e marrone e fermati da mollette di legno. L’insieme credo sia davvero ben riuscito.

foto Elana Romani matrimonio di fatamadrina con Settedifiori

ph. Elena Romani | bouquet di Settedifiori

Spesso le spose sono ossessionate dalla ricerca con grande anticipo dell’abito da sposa, ed è vero che per abiti complessi la lavorazione può arrivare a oltre 90 giorni lavorativi. Ma non ha senso generalizzare. Chiara adorava un abito di Jenny Packham (il classico modello Eden) che le stava d’incanto e che ha richiesto due prove solo per leggeri aggiustamenti a spalline e orlo. E contro tutte le sue previsioni è riuscita anche a ballarci con agio e maestria (ok, confesso di essermi commossa quando lei e Andrea si sono lanciati in un tango struggente alla sera).

foto Elena Romani matrimonio fatamadrina con Enoteca Zanoli

ph. Elena Romani | bomboniere di Enoteca Zanoli

Persino le bomboniere sono state scelte in pochissimi giorni e realizzate la settimana prima del matrimonio dall’Enoteca Zanoli di Modena, confezionando semplici scatoline bianche con nastri di cotone bianco e verde legati intorno a ciuffetti di muschio e tillanzia.

Andrea e Chiara testimonial per fatamadrina

Agli sposi non è rimasto che godersi una giornata di festa, con gli ospiti che andavano e venivano dalle vetrate spalancate dell’agriturismo, i parenti che giocavano a carte sui tavolini della terrazza, gli amici di tango che si sono scatenati la sera e tanti bambini che giocavano felici. A me resta la soddisfazione di un lavoro ben fatto e della loro felicità.

Credits
Foto: Elena Romani
Location: Opera02
Allestimento: Settedifiori
Bomboniere: Enoteca Zanoli
Abito sposa: Jenny Packham presso Boutique Alba
Organizzazione, direzione creativa e coordinamento: fatamadrina

Categoria: real wedding Tag: fatamadrina, festa, organizzazione, ricevimento, wedding planner

Consigli per gli ospiti

21 Marzo 2011 by Barbara 9 commenti

Questo post nasce da alcune richieste che ho ricevuto proprio da voi lettori/lettrici, quindi spero che sia proprio come lo volevate: utile e bello da leggere… anche perché è lunghissimo!!

Il tema è per una volta quello di chi va a un matrimonio da ospite, perché se è pur vero che organizzare il proprio matrimonio è cruciale e importante… tendenzialmente capita una volta soltanto nella vita, mentre può capitare di essere ospiti anche a due/tre matrimoni all’anno, in certi periodi congiunturali!

… e non pensate che ci siano meno cose a cui prestare attenzione!

© Bonnie Tsang

© Bonnie Tsang

Prima di proseguire ci tengo a precisare che quello che leggerete è un vademecum di norme di galateo, usi, costumi e buon senso, il tutto filtrato dalla mia insindacabile opinione personale. Potrete in alcuni casi non essere daccordo (soprattutto quando parlerò di dress code) ed è giustissimo così, ma in linea di massima credo converrete che possa costituire una buona guida per chi è completamente a digiuno di eventi sociali.

Dunque, cominciamo dall’inizio.

Aprite la cassetta delle lettere e dentro ci trovate una busta pesante e color crema con il vostro nome ben scritto in evidenza… siete stati/e invitati/e a un matrimonio!

© ElloThere

© ElloThere

Prima di tutto osservate bene la busta e come è indirizzata. Ecco cosa potreste leggere:

– solo il vostro nome, il che significa che l’invito è singolo e personale. Nel caso voi abbiate una dolce metà può essere che i futuri sposi non lo sappiano o che per ragioni di budget o scelte personali abbiano deciso di non estendere l’invito a questa persona. Fate in modo di verificarlo quanto prima con la massima delicatezza e preparatevi a rispettare la decisione di chi vi invita senza scenate o gesti inconsulti (tipo telefonare comunicando “a proposito, viene anche la mia ragazza”… è una cafonata pazzesca eppure c’è gente che lo fa!). Sappiate che questo tipo di decisioni sono raramente indolori per cui non ha senso far sentire in colpa i poveri sposini, sottoponendoli all’ennesimo stress… a quello ci penseranno già i parenti!

– il vostro nome e la dicitura “e ospite”, è la designazione ufficiale per un invitato di cui non si conosce con esattezza lo stato sentimentale, e al quale si vuole lasciare la possibilità di portare un eventuale partner al matrimonio. Quando chiamate i futuri sposi ricordatevi di specificare se avrete effettivamente un ospite, magari comunicando il nome di questa persona (per facilitare la stesura del tableau de mariage e dei segnaposto) e ricordatevi in ogni caso di dare conferma anche per questa persona,

– il vostro nome e quello del/la vostro/a partner, non lascia adito a dubbi. Siete due invitati e darete due conferme (o due disdette);

– il vostro nome e la dicitura “e famiglia”, di solito si usa per coppie sposate con bambini, ed estende l’invito a tutto il nucleo famigliare. Ad ogni modo verificate tempestivamente se ci saranno altri bambini alla festa e cosa è previsto per loro. Ricordatevi inoltre di comunicare per tempo eventuali necessità speciali (seggiolone, pasto dedicato, ecc). Farlo con cortesia non è maleducazione, anzi, permette ai futuri sposi di organizzarsi per tempo con location e catering (o col ristorante). Magari anche con attività programmate per i più piccoli.

© Arlund Imagery via Style Me Pretty

© Arlund Imagery via Style Me Pretty

Terminata questa analisi preliminare aprite la busta e verificatene il contenuto.

Se all’interno troverete solo un cartoncino con i dettagli della cerimonia (data, orario e luogo) significa che avete ricevuto la cosiddetta “partecipazione”, ovvero la comunicazione ufficiale delle nozze ai conoscenti. Questo significa che la vostra partecipazione all’evento non è formalmente richiesta e che in ogni caso potete intervenire solo alla cerimonia.

Se invece c’è anche un cartoncino con i dettagli di un rinfresco o ricevimento (presso ristorante o altro), allora significa che ci si aspetta che non solo partecipiate alla cerimonia ma che siate anche presenti ai festeggiamenti.

In ogni caso, la prima cosa da fare è telefonare ai fidanzati per ringraziare dell’invio e per porgere le proprie congratulazioni per il fidanzamento.

In questa occasione potrete chiarire eventuali dubbi relativamente all’indirizzamento (vedi più sopra) e sarebbe meglio informarsi discretamente sui desideri dei fidanzati in materia di regali. Se hanno aperto una lista nozze, se hanno bisogno di qualcosa…

Se i fidanzati si schermiscono con frasi di convenienza del tipo “niente, per noi è importante la tua presenza” potete scegliere l’approccio diretto (se siete molto amici) e proporre direttamente il presente che avete in mente. Anni fa a una coppia di amici che aveva di tutto e di più, e aveva esaurito la lista nozze, io chiesi candidamente se potevo sbizzarrirmi con una serie di oggetti per la casa. Non sono sicura che la richiesta li abbia soddisfatti del tutto, ma hanno usato ogni cosa per anni (si trattava di piccoli gadget di design, in ogni caso) e questo è molto più si possa dire di tanti regali di nozze! Se credete potete anche chiedere candidamente se preferiscono una somma in denaro. I futuri sposi sono così sotto pressione finanziaria che se questo è il loro desiderio non lo negheranno certo!

A questo punto comincia l’attesa del Grande Giorno, e vi restano solo tre cose da fare:

1. acquistare o preparare il regalo. Quale che sia il desiderio espresso dai fidanzati ricordatevi di rispettare la loro volontà. Prima di tutto per ragioni di buon senso: sarebbe assurdo chiedere e poi fare di testa vostra! Poi per rispetto nei loro confronti. Questo vale soprattutto per quelle situazioni in cui gli sposi chiedono di fare una donazione a un’opera di beneficienza… insistere a regalare un oggetto per lasciare un ricordo tangibile di voi sarebbe egoistico e narcisistico al massimo, e in ogni caso di pessimo gusto.

© Save The Children

© Save The Children

Per quello che riguarda invece il valore del regalo che farete, il mio parere è che non esistano regole immutabili, ma solo valutazioni di buon senso. Prima di tutto dovrete serenamente valutare quanto potete investire, poi certo sarebbe il caso che piuttosto risparmiate sull’acquisto dell’abito che indosserete (magari riciclando dei capi che già avete). Un buon modo per valutare quanto in basso potete scendere senza apparire eccessivamente spilorci è quello di donare almeno la cifra che spendereste per un pranzo completo e abbondante in un buon ristorante. Facciamo 50 euro? Ma la valutazione è del tutto arbitraria, perché, come ogni dono, anche quello di nozze dovrebbe nascere dai sentimenti piuttosto che dai calcoli. Inoltre queste considerazioni non riguardano i parenti in linea diretta e i testimoni, dai quali ci si aspetta di solito un impegno maggiore.

2. decidere come vestirvi. In questo caso l’invito che riceverete dovrà guidarvi nella valutazione dello stile della festa, al quale farete bene ad adattarvi, per non sentirvi fuori posto:*
– se l’invito è su carta pesante e tagliata a mano, scritto in corsivo inglese o Bodoni, magari con caratteri in oro o spessorati, se riporta i nomi completi dei genitori degli sposi e i loro (eventuali titoli), ma soprattutto se riporta l’indicazione “cravatta nera”, allora significa che ci si aspetta che gli invitati siano vestiti in smoking (gli uomini) e abito da gran sera (le donne);
– se l’invito è semplice, su carta di medio spessore color crema, scritto in corsivo inglese, e la cerimonia è in cattedrale, allora avete a che fare tendenzialmente con un matrimonio tradizionale, pertanto dovrete vestirvi in maniera formale (uomini in completo, con cravatta di seta, le donne in abito elegante e con tacchi);
– se la partecipazione è stampata a colori su carta di buona qualità con un design moderno e accattivante, probabilmente avete a che fare con una festa elegante ma abbastanza casual, quindi gli uomini potranno permettersi lo spezzato (giacca e pantalone diversi) anche senza cravatta, e le donne potranno essere più rilassate, anche in pantaloni;
– se l’invito è stampato a colori su foglio A4 ripiegato, con un disegno buffo, tipo gattino e simili, quasi sicuramente la situazione sarà molto informale. È comunque meglio che uomini e donne evitino jeans e t-shirt.

L’altro elemento da valutate è l’orario della cerimonia: mattina, pomeriggio o sera. La sera impone sempre uno stile più formale, e il mattino di fatto esclude che una donna possa presentarsi in lungo.

Infine, se siete donne, affidatevi ad alcune norme base: niente ‘tutto bianco’ e niente ‘tutto nero’ (a meno che non sia un abito da sera per un eevnto oltre le 17). Il bianco vi farebbe spiccare sulla folla degli invitati, ed è indelicato che un’ospite (per quano splendida ed elegantissima) rubi la scena alla sposa. Il nero invece tende a dare un tono luttuoso che stonerebbe con lo spirito della festa.
Il cappello e i guanti? Nel dubbio (di non essere a vostro agio o che non siano consoni all’occasione) evitateli sempre. Ma se siete disinvolte e il matrimonio è elegante e di mattina, un bel cappello è un accessorio splendido che ridona vita a qualsiasi abito ripescato dall’armadio.

pinterest_bemyguest

Per una selezione di abiti e accessori eleganti (incluse alcune giacche) ma non troppo costosi disponibili sul web, guardate la mia bacheca di Pinterest dedicata all’argomento. Se siete ometti e volete qualche idea di stile, visitate il mitico blog The Sartorialist.

3. confermare con precisione e puntualità la vostra presenza, entro 15 giorni dalla data dell’evento. Salvo cause di forza maggiore, quali malattie in corso o figli molto piccoli. Anche in questi casi però sarà bene prendere per tempo una decisione definitiva e avere la buona creanza di comunicarla al massimo 7 giorni prima dell’evento.

© HelloTenfold

© HelloTenfold

Ed eccoci qui, infine, al giorno del matrimonio.

Se non avete mezzi propri e non sapete come raggiungere il luogo della cerimonia o del ricevimento, ricordatevi di chiedere ai futuri sposi il nome e numero di telefono di qualcuno che può darvi un passaggio, quando telefonate per confermare. In ogni caso non chiamate o messaggiate i futuri sposi nelle 48 ore precedenti al matrimonio. Piuttosto arrangiatevi con un taxi, ma non disturbateli per nessun motivo!

Se è previsto un rinfresco a casa delle famiglie di sposo e sposa, prima della cerimonia, verificate per tempo se ai diretti interessati fa veramente piacere avervi per casa o se si tratta solo di un’imposizione dei genitori. Soprattutto le spose potrebbero preferire un po’ di calma, mentre si preparano, a meno che ovviamente non siano state loro a richiedere la vostra presenza per fornire supporto morale o organizzativo.

Ad ogni modo siate puntualissimi. Se per qualsiasi motivo arrivate in ritardo alla cerimonia cercate di entrare senza disturbare, e se questo non è possibile aspettate fuori… sì, anche in caso di pioggia!

Non fate foto durante il momento clou della cerimonia (a meno che non vi sia stato espressamente richiesto dagli sposi). Prima di tutto ci sono già i professionisti, per questo, che conoscono le eventuali restrizioni imposte dai celebranti e dal luogo, poi ci si aspetta che la cerimonia sia un momento di commossa partecipazione di amici e parenti… non un coro di flash e di calpestii per posizionarsi con l’angolatura migliore!

Non portate regali al rinfresco (a meno che non consistano in una busta), perché così facendo imporreste agli sposi di organizzarsi per portarli a casa al termine del rinfresco. Piuttosto organizzatevi per fare recapitare il regalo a casa della sposa entro una settimana dall’evento.

© Elizabeth Messina

© Elizabeth Messina

Al rinfresco non ubriacatevi e non lamentatevi con gli sposi. Se anche avete avuto una giornata o una settimana spiacevoli, se il riso è scotto e la carne cruda… non importa! Evitate di rovinare la festa di chi vi ha invitato. In fondo si tratta di sopportare poche ore che due persone ricorderanno per tutta la vita…

Sempre per non rovinare la festa dei protagonisti, evitate scenette spiacevoli per il video (inclusi gli aneddoti imbarazzanti che riguardano gli sposi) e fate in modo di verificare in anticipo se i cosiddetti “scherzi” sono concessi nella location. Molte infatti non li gradiscono o preferiscono coordinarli direttamente, relegandoli in aree apposite (per evitare incidenti ‘sporchevoli’) e in momenti precisi. Se c’è un/a wedding planner, rivolgetevi a questa persona e attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni. In generale, se notate qualcuno che ha palesemente il ruolo di coordinare l’evento, sappiate che questa persona ha il mandato degli sposi, quindi cercate di assecondarla il più possibile.

Ricordate di salutare gli sposi prima di lasciare la festa, anche se dovete andarvene in anticipo rispetto alla conclusione. Muovetevi per tempo dunque e fate in modo di intercettare gli sposi (anche singolarmente) senza interromperli mentre stanno tagliando la torta o mentre stanno facendo le foto. Viceversa se vi trattenete fino alla fine, e gli sposi stanno distribuendo le bomboniere in un punto del ricevimento, raggiungeteli per tempo e non attardatevi troppo a chiacchierare al tavolo. Di solito la consegna delle bomboniere è un segnale per mettere fine ai festeggiamenti (a meno che non sia stato espressamente annunciato che la festa continua con le danze), in base anche agli orari della location e del servizio. Fare ‘sforare’ troppo gli sposi potrebbe causare loro un costo aggiuntivo.

© Featherlove

Ma in generale, come per chi organizza il matrimonio, esiste una sola norma generale che le raccoglie tutte:

divertitevi con rispetto per voi stessi e per gli altri e qualsiasi festa o situazione sarà stupenda.

* Piccolo aneddoto personale che smentisce in parte le mie indicazioni e vi insegna che tutto è relativo: anni fa a un matrimonio in una cittadina di provincia io mi sono trovata al centro (negativo) dell’attenzione per essere l’unica ospite vestita in accordo alle norme del galateo. Il matrimonio era in cattedrale, la sposa aveva il velo lungo, l’invito era super formale, la cerimonia di mattina. Io ero vestita con un completo in nuance di rosa cipria e avorio con nei capelli una delle acconciature di Accessorize con nastro rosa cipria e piccola piuma (dimensioni totali: 10 cm, mica un cappello a larga tesa). Gli altri ospiti erano per lo più in jeans o abiti super casual, le donne tendenzialmente in nero o marrone scuro (una tristezza che non vi dico). Eppure ero io a disagio e venivo schernita con risatine. Insomma, seguite i miei consigli… ma adattateli al contesto.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: cravatta nera, dress code, galateo, inviti, lista nozze, ospiti, partecipazioni, Pinterest, regali, ricevimento, RSVP

Piccoli consigli per evitare grandi disastri! {guest post}

29 Dicembre 2010 by Barbara 13 commenti

Piccola introduzione di fatamadrina
Ve lo avevo promesso, ed eccoci finalmente qui, con la prima guest blogger che mi aiuterà a rendere ancora più utile e piacevole questo piccolo spazio di servizio.
Lei si chiama Veronica e chi di voi frequenta assiduamente la rete con particolare attenzione al mondo degli eventi l’avrà sicuramente incontrata almeno una volta. Perché Veronica non si può non notarla! È in gamba, simpatica, sempre entusiasta… insomma, un vero e proprio vulcano! Anche per questo sono stata contentissima che abbia subito risposto al mio appello. Ci vuole tanta energia per affrontare questo lavoro nel modo migliore, ma Veronica ha anche grandi capacità e un occhio speciale per i dettagli che le permettono di cogliere sfumature che ad altri possono sfuggire. Sarà forse merito della sua prossima laurea in Architettura, o della sua esperienza di grafica, teatro di figura e animazione, o semplicemente sarà colpa della passione inesauribile che a 24 anni la fa muovere tra Piemonte, Veneto, Liguria e Toscana con il chiodo fisso di diventare una wedding planner. Ma francamente, cosa ci importa del motivo, se questo è il risultato?!
Benvenuta Veronica! E mi raccomando, commentatela!

Guest blogger io?! Eccomi qui!
 Quando fatamadrina mi ha invitato a scrivere ho pensato: “di cosa potrei parlare?! …ovvio! Di qualcosa di allegro, giocoso, festoso e perché no, un po’ pazzerello…  proprio come sono io!”
Poi, con la compagnia teatrale di cui faccio parte, mi occupo ormai da parecchi anni di animazione per bambini, quindi ho deciso di giocare in casa. Da qui nasce l’idea del mio primo post, interamente dedicato ai bambini e alla loro presenza durante i matrimoni…
Ora non posso fare altro che ringraziare fatamadrina per avermi concesso questo spazio, per avermi dato fiducia e per avermi voluto nel suo mondo! Sarò all’altezza?! Ai commenti l’ardua sentenza! Buona lettura e grazie anche a voi!

La presenza dei bambini al ricevimento di nozze può rivelarsi alquanto complicata… Vi sarà capitato  di partecipare ad un ricevimento in “stile asilo”, almeno una volta. Troppo spesso ai matrimoni si vedono infatti mamme che corrono per le location e bambini che piangono perché annoiati. Certe famiglie di ospiti devono addirittura abbandonare il ricevimento perché la situazione è diventata ingestibile…

Se i bambini sono in numero consistente nel gruppo degli invitati, sarà fondamentale tenerne conto già al momento della scelta della location… difficilmente potrai scegliere una baita o uno spazio di design estremo per una festa in cui il 20% degli invitati ha meno di 7 anni! Quale che sia comunque la tua decisione finale e lo stile dell’evento ricordati di specificare sull’invito la politica del matrimonio in materia di bambini. Fallo sempre con delicatezza, sia in senso positivo (spiegando cosa hai previsto per loro) sia in senso negativo se desideri sconsigliarne la presenza. In entrambi i casi dovrai mettere in conto qualche defezione, ma quelli che parteciperanno saranno liberi di godersi la festa fino in fondo.

ph. Brittany Keene

ph. Brittany Keene

In ogni caso, invita pure i bambini dei tuoi amici, ma per evitare che questi nel bel mezzo del ricevimento si trasformino in una banda di piccole pesti scalmanate (pronte ad infastidire gli invitati con urla e schiamazzi di ogni genere), cerca di rendere la tua festa davvero a misura di bambino.

Non ci vuole molto, basta seguire alcuni piccoli consigli:

Numero 1.  Predisponi un servizio baby sitting, animazione, e/o intrattenimento


Prevedi di ingaggiare degli animatori che dovranno intrattenere i piccoli ospiti durante il ricevimento. Solitamente un animatore riesce a seguire 6/7 bambini, quindi se il numero dei  piccoli sarà superiore devi prevedere più animatori.
L’offerta del mercato è vasta e i prezzi variano molto… Personalmente vi consiglio di chiedere nella parrocchia o alle maestre della scuola più vicina se conoscono ragazzi che effettuano il servizio di animazione soprattutto durante le feste per bambini. Con un po’ di fortuna potrete trovare lo stesso servizio offerto dalle agenzie specializzate, ma a prezzi inferiori.
Sia che scegliate dei professionisti, sia che preferiate ragazzi/e della parrocchia non dimenticatevi mai che la cosa più importante è la professionalità del servizio offerto, soprattutto quando si ha a che fare con i figli degli altri.

ph. Edyta Szyszlo Photography

ph. Edyta Szyszlo Photography

Per questo, prima di effettuare la tua scelta:
– prendi in considerazione più tipi di animatori in modo da comparare le offerte e i relativi costi,
– conosci di persona gli animatori e chiedi le loro credenziali e magari qualche referenza (da verificare, ovviamente),
– accordati sul programma della giornata, fornitura materiali necessari, costo del servizio per le ore concordate e verifica qualsiasi extra previsto.

Numero 2. Riserva un tavolo per i bimbi
Se i pargoli sono autonomi e hanno più o meno la stessa età, raggruppali tutti insieme nello stesso tavolo, sotto la guida vigile e attenta di un babysitter/animatore. Saranno lusingati di essere considerati grandi e responsabili ed eviteranno di dare noia agli altri ospiti. Considera comunque che i bambini più piccoli (almeno fino a 3/4 anni) preferiscono stare sempre con la mamma, per cui se hai dubbi verifica direttamente coi genitori quale soluzione preferiscono.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Sistema il tavolo in un punto abbastanza separato dal resto del ricevimento, in modo che i bimbi possano essere liberi di schiamazzare a volontà… prevedi nei pressi una zona o una stanza dove poter giocare, addobbata con palloncini e festoni colorati, dove i bimbi possano divertirsi, sempre sotto controllo.
Nella maggior parte dei casi i bambini che “danno fastidio” lo fanno perché si annoiano. Prepara quindi un kit con fogli di carta, matite, libretti da colorare (qui puoi trovare un esempio perfetto per un matrimonio), tatuaggi da ricalcare sulla pelle, stickers, in modo che possano sfogare la loro creatività.

© Kate Parker via Wedding Belles Online

© Kate Parker via Wedding Belles Online

Ovviamente questo tavolo dovrà essere a misura di bambino ma non per questo trascurato nel decoro! Prevedi una tavola giocosa, apparecchiata con piatti e bicchieri in tinte vivaci e posate leggere e facili da impugnare. Richiedi che la tovaglia venga scelta appositamente per i bambini (magari anche di carta!) in maniera che possano utilizzare i loro nuovi giochi senza il pericolo di sporcare tutto.

© Flower Design Events

© Flower Design Events

Infine progetta un centrotavola pieno di caramelle, leccalecca, dolcini e dolcetti e non dimenticare qualche piccolo cadeaux (macchinine, braccialetti, bambole, peluche, libri…) che farà sentire i bambini al centro della festa, invece che messi da parte!

© Kate Parker via Wedding Belles Online

© Kate Parker via Wedding Belles Online

Numero 3. Crea un menù dedicato
Richiedi al catering o al ristorante di considerare un menù apposta per i bambini (che verrà quotato a parte), che li stimoli a mangiare invece che a gironzolare tra i tavoli.
La soluzione migliore di solito è una semplice pasta al pomodoro, bocconcini di milanese o mini hamburger con patatine fritte e torta al cioccolato o bignè alla crema come dessert. L’ideale poi è che ogni cibo offerto sia già porzionato in modo da non richiedere il taglio da parte di un adulto (come avviene con la carne). Per sicurezza verifica sempre questo menù coi genitori in anticipo per evitare spiacevoli sorprese o scatenare allergie pericolose. Nel complesso si tratta di piccole accortezze che eviteranno inutili sprechi di cibo e faranno felici i bambini che mangeranno tutto sentendosi partecipi della festa!
Curare questi piccoli particolari può rendere il ricevimento un piacevole ricordo per i bimbi che si divertiranno e per i genitori che potranno godersi serenamente la vostra giornata. Perché alla fine una festa ben riuscita si riconosce proprio dai ricordi che ha saputo costruire in chi vi ha preso parte…

Categoria: guest blogger Tag: animazione, baby sitter, bambini, centrotavola, menù, ricevimento

Tartan!!

4 Novembre 2010 by Barbara 3 commenti

Facendo ricerche per un tema che mi aveva colpito mesi fa (e che manco a dirlo sta esplodendo nelle vetrine autunnali proprio in questi giorni) mi sono imbattutta in tante di quelle idee eleganti e molto-molto autunnali che ho pensato di condividerle con voi… e non sarà un caso se mi paiono autunnali, perché il tema di cui parlo è…

*rullo di tamburi*

… lo SCOZZESE (o tartan, appunto)!

Dalla terra delle cornamuse, delle verdi vallate, della pioggia mescolata alla nebbia (fenomeni simili si trovano solo in Emilia!) arrivano infatti idee a tinte forti (rosso, blu, verde e nero, soprattutto) che sembrano fatte apposta per abbellire un matrimonio novembrino.

Ve ne propongo alcune che mi sembrano superbe… anche se forse io sono di parte, visto che adoro i motivi decorativi dei clan caledonici.

Intanto, come dicono i britannici first things first, ovvero ‘partiamo dall’inizio’… cioè la cancelleria. Un modo simpatico di attingere al motivo tartan rendendolo più urban chic può essere quello di declinarlo in tinte pastello e accompagnarlo a cornici decorative in nero, ripetendo l’accostamento tradizionale/moderno anche nella scelta dei caratteri tipografici, come in questa stilosissima proposta segnalata da Beast Pieces. È chiaro che progetti simili difficilmente li troverete in tipografia, ma sarà il caso che per realizzarli vi affidiate a un grafico di professione… oppure alla vostra wedding planner, se ne ha le competenze (come nel mio caso).

© Cheeky Design via Beast Pieces

© Cheeky Design via Beast Pieces

Una volta lanciato il la di questo tema, gli abiti degli sposi e di parenti, testimoni ed invitati, si adatteranno di conseguenza.

Se può sembrare troppo pretendere che il vostro futuro maritino si pieghi a indossare un kilt nel giorno delle proprie nozze solo per onorare il tema della festa (diciamocelo, è DECISAMENTE troppo, a meno che non sia un elemento della sua tradizione famigliare)… sarà comunque facile ravvivare qualsiasi completo classico con un dettaglio scozzese, magari la cravatta, o le più ironiche bretelle di lana.

© Scotland Shop

© Scotland Shop

Viceversa per la sposa le possibilità sono infinite, dai dettagli quasi impercettibili (è sufficiente un nastro tartan per cambiare volto alla più classica delle tuniche di mikado di seta, e donare un piccolo lampo di colore), agli abiti total look.

abito Kleinfield © Style Me Pretty Backstage

abito Kleinfield © Style Me Pretty Backstage

Dai singoli accessori floreali…

© Beckonline

© Beckonline

… al complemento spesso più ignorato creativamente dalle spose, ovvero le scarpe. Chi vi obbliga infatti a sceglierle di vitello panna su misura, magari con tacco 5?! I vostri piedi meritano lo stesso estro e passione che avete messo nello scegliere trucco e acconciatura per la testa, per cui via libera al colore e alla sorpresa che riserverete agli ospiti quando solleverete le falde di un classicissimo abito princesse di organza avorio!
chi dice che i tacchi sono obbligatori?!

© Caroline Tran

© Caroline Tran

E se avete testimoni (o vere e proprie damigelle) che vi assecondano nel tema del matrimonio e hanno voglia di coordinarsi nell’abito, perché non proporre loro questi adorabili tubini tartan, incendiati da meravigliosi bouquet porpora?!

© Kirk Mastin via Polka Dot Bride

© Kirk Mastin via Polka Dot Bride

L’importante con questo tema (come con tutti i temi graficamente forti) è non strafare, ovviamente. Quindi assicuratevi che lo scozzese che scegliete sia unico per trama e declinazione di colori in tutti i dettagli del matrimonio a cui lo applicate. Ogni combinazione di colori e motivo grafico tra l’altro fa riferimento a uno specifico clan (o famiglia) scozzese, quindi è segno di rispetto (oltre che di gusto) non mescolare tra loro diversi motivi.

Inoltre, sempre per evitare di accecare i vostri ospiti, fate in modo che il dettaglio tartan sia associato a elementi tinta unita che riprendono una delle tinte principali del disegno (quindi come dicevamo l’abito bianco col nastro tartan o con le scarpe, oppure l’abito fantasia accompagnato a un bouquet monocolore, e così via).

E poi sbizzarritevi con i colori insoliti e le applicazioni più sorprendenti… anche con i vostri cuccioli!

© Pecan Pie Puppies

© Pecan Pie Puppies

Per l’addobbo del ricevimento scoprirete che il motivo scozzese può avere applicazioni e declinazioni decisamente d’effetto, che potrebbero persino aiutarvi a contenere i costi eliminando quasi del tutto i fiori.

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

Oppure usare lo schema colori del tartan scelto per ispirare composizioni di forte impatto.

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

Ma se non non vi sentite sicure del risultato finale o temete di scontentare troppo gli invitati tradizionalisti, basta ricorrere a piccoli complementi per dare la vostra impronta senza soverchiare tutto il decoro del matrimonio. Così è sufficiente ‘vestire’ le tortine del buffet dei dolci…

© Cupcake Social

© Cupcake Social

… o addirittura la torta nuziale stessa per ottenere risultati eleganti e di effetto allo stesso tempo!

© Miss Ingredient

© Miss Ingredient

A questo punto basterà mandare a casa i vostri ospiti con un ricordino in lana, per scaldare i loro cuori e la vostra festa, tutto in un unico gesto!!

© SewnNatural

© SewnNatural

Per concludere, vi lascio con una foto di mia figlia, invitata tartan al matrimonio degli zii, quattro anni fa… era il 28 di ottobre ed Eloise aveva 2 anni da poco compiuti… l’abitino è di Zara, la giacca di H&M e le scarpe le classicissime Gazelle dell’Adidas. Sarò di parte, ma secondo me era adorabile!

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: abito da sposa, autunno, bambini, consigli, country chic, cupcakes, idee, inverno, matrimonio a tema, mode, partecipazioni, ricevimento, scarpe, scozzese, tartan

Disastri al ricevimento? Niente che non si possa evitare!

1 Settembre 2010 by Barbara Lascia un commento

Eccomi qui, oggi vi offro un digest di un utilissimo speciale redatto dal portale The Knot… con le mie considerazioni e i dovuti adattamenti alla realtà italiana.

Affrontiamo la spinosa questione di tutti gli imprevisti che si possono verificare al ricevimento, e come prevenirli e affrontarli.

© Artistic Imaging via theknot.com

© Artistic Imaging via theknot.com

Numero 1. il bambino intenibile, lo stesso adorabile piccolo gentiluomo che vi ha portato gli anelli durante la cerimonia, dopo una sana dose di zuccheri impazzisce e si mette a correre, urlare, disobbedire e in generale rovinare la festa per tutti quelli che hanno più di dieci anno. La questione si risolve ovviamente a monte, dal momento che è impensabile imporre a lungo un’atmosfera formale a bambini con meno di 8-10 anni. Il massimo sarebbe avere una persona dedicata a occuparsi di loro, magari un intrattenitore, ma se siete al risparmio va benissimo anche una semplice babysitter e lo spazio per fare andare un paio di DVD Disney. In ogni caso prevedete di fare sedere quelli autonomi in un tavolo a parte e “su misura”, senza centrotavola o segnaposti, senza argenteria e cristalleria, e magari con una tovaglia di carta da festa su cui possano disegnare con colori vari che lascerete a loro disposizione. Se tra i vostri ospiti ci sono anche bambini in fasce, allestite nei bagni un piccolo tavolo dove le loro mamme possano cambiarli comodamente e prevedete uno spazio un po’ raccolto dove possano allattarli. Sono tutte piccole delicatezze che costano poco o nulla ma aiutano i vostri ospiti a sentirsi a loro agio e tutti a godersi al meglio la festa, anche i bambini.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 2. il vestito rovinato, perché piove e tu hai ben pensato di scegliere un abito princesse con ampia gonna e sottogonna e crinoline varie e non c’è verso di arrivare al rinfresco senza ritrovarsi con 20 cm di stoffa fangosa e umidiccia in fondo al vestito. L’unica opzione è un grande ombrello. Anche di quelli promozionali in cui ci si sta sotto in quattro per intenderci. Sono di solito orribili a vedersi, ma mica vi ci farete fotografare, quindi fregatevene bellamente e pensate al fatto che vi copriranno ampiamente. Poi assicuratevi che la sarta monti almeno un paio di reggigonna sotto il vestito (quegli anelli di raso che vi permettono di sostenere la gonna senza che tocchi terra tenendo le mani libere), così per attraversare eventuali prati potrete sollevare tutto il vestito in un unico gesto…

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 3. ubriachi al volante, non è ne intelligente ne divertente, oltre che essere illegale e pericoloso, ma avete mai visto un ospite che rifiuti il vino o anche solo il brindisi finale a base di spumante? Poi ci sono gli ammazzacaffè, l’open bar… e sappiamo tutti come finisce. Le soluzioni sono due: verificare voi stessi che un numero sufficiente di astemi sia a disposizione per dare un passaggio ai più festaioli o organizzare direttamente un pullman che porti tutti dalla cerimonia al ricevimento e poi a casa uno per uno. Il costo è decisamente meno oneroso di quello che si pensi e in ogni caso preferibile al rischio di incidenti.

© Tana Photography via theknot.com

© Tana Photography via theknot.com

Numero 4. fiori che sfioriscono, non è necessariamente un segnale che il fiorista ha fatto il furbo, più spesso si scelgono varietà rare e preziose che richiedono lunghi trasporti e sono della massima delicatezza… il caldo non aiuta certo. Cominciate con l’evitare varietà troppo delicate, come tulipani, mughetti e gardenie, e poi verificate che non siano mai esposti a calore eccessivo (teneteli lontani da ogni fonte di calore e dalla luce diretta del sole il più a lungo possibile). Per ultimo sfruttate tutti gli accorgimenti “della nonna” per la conservazione dei fiori recisi, facendo aggiungere all’acqua in cui vengono immerse le spugne una mezza aspirina o una bustina di zucchero semolato ben sciolta.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 5. sorprese nel conto o nel servizio, perché magari avete fatto qualche modifica telefonica agli accordi firmati, o all’ultimo momento avete dovuto cambiare qualche cosa. Qui non c’è pezza, bisogna che tutto venga messo sempre per iscritto. Se avete una villa su due piani di cui preventivate di usare solo un piano, chiedete comunque una quotazione anche delle alternative possibili, così se all’ultimo cambierete idea (o necessità) avrete comunque sotto controllo i costi. Per tutti quegli accordi verbali presi al telefono nel caos generale, ricordate sempre di dare loro seguito anche solo con due righe di e-mail in cui ricapitolate quanto detto e chiedete un cenno di conferma. Queste mail saranno poi il riferimento per eventuali diatribe al momento del saldo.

© Heidi Ryder Photography via theknot.com

© Heidi Ryder Photography via theknot.com

Numero 6. ospiti persi per strada, tra cerimonia e ricevimento, che arrivano a piccoli gruppi anche a distanza di un’ora o che si perdono proprio, telefonano disperati e poi si deve mandare qualcuno a prenderli. A meno che le sedi di cerimonia e ricevimento non coincidano dovrete occuparvi voi di prevenire ogni disorientamento. Cominciate con l’allegare all’invito una mappa prima di tutto chiara del percorso che separa chiesa/Municipio/ecc dal luogo del rinfresco, così date modo a tutti di studiare in anticipo il percorso. Rinforzate il tutto allegando copia della mappa al programma della cerimonia (se lo prevedete) con magari i numeri di telefono di un paio di ospiti che si sono offerti di dare una mano e che conoscono bene il percorso e sono in grado di dare indicazioni chiare. Per ultimo prevedete lungo il percorso una segnaletica provvisoria fatta solo con fogli plastificati (così la pioggia non li rovina) da mettere in corrispondenza di incroci, semafori e cambi di direzione, il classico “freccia – sposo & sposa – data”. Se avete la possibilità, il percorso è eccessivamente complicato e volete occuparvi in un colpo solo anche del punto 3, noleggiate un paio di pullman e lasciate che gli ospiti si facciano trasportare allegramente.

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

Numero 7. disastri metereologici, non se ne parla mai abbastanza se ancora ci sono sposi che ritengono il bel tempo un diritto acquisito! Ripetete con me “devo avere un piano B, devo avere un piano B, devo…” e così via, tutte le sere e fino alla nausea. Non stiamo parlando solo di una copertura sicura e solida in caso di maltempo, ma anche del noleggio di ombrelli da tenere a disposizione di tutti (non indispensabile, ma un gesto carino), della previsione di zerbini e stracci dove gli ospiti possano pulirsi le scarpe PRIMA di entrare nella tensostruttura, di sufficienti ingressi perché non si creino ingorghi, di pavimenti sollevati da terra per evitare l’allagamento della struttura… pensate a tutto! Per non dovere poi pensare più a niente.

© Sewell Photography via theknot.com

© Sewell Photography via theknot.com

Numero 8: le candele che bruciano troppo in fretta. Se siete voi ad occuparvi dell’approvvigionamento di candele per il ricevimento notturno che avete sempre sognato, prima di ordinare in blocco 200 candele votive acquistatene qualche campione e fate delle prove. Accendetele e vedete quanto ci mettono a consumarsi del tutto, POI fate l’ordine. Non vorrete certo ritrovarvi al buio prima del taglio della torta!

E se vi sembra veramente troppo dover pensare a tutto questo…

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Alla prossima!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: bambini, candele, fornitori, grandegiorno, imprevisti, itinerari, ricevimento, verde

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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