PREMESSA
Ad accompagnare il post ci sono le foto che Elodie Bergeron ha fatto al Labirinto di Alice a EuroDisney… le ho scelte per tre motivi: 1. anche io adoro quell’attrazione (ci passerei giorni e notti, vestita di azzurro, con un cerchietto bianco, a prendere tazze di thè e mangiare cupcake color confetto…) 2. trovo che sia un tema geniale per un matrimonio, e infatti quest’anno l’hanno proposto anche alcune riviste italiane (vi prego, vi prego, sceglietelo!) 3. Elodie stessa si è da poco sposata, organizzando una festa adorabile immortalata dalla fotografa inglese Marianne Taylor e che ha fatto il giro dei migliori blog di matrimoni che ci sono in giro.
POST
Chi legge questo blog da un po’ dovrebbe ormai sapere che la sincerità è una delle mie cifre stilistiche principali. E anche lo spirito critico, ma quella è un’altra storia!
Insomma, credo che sia mio dovere raccontarvi soprattutto cosa c’è dietro questa grande avventura che a volte affrontiamo insieme, organizzare una grande festa per il vostro matrimonio. Credo veramente che sapere anche le cose più spiacevoli sia utile. Soprattutto se le venite a sapere qui, in una specie di area protetta, lontano dal caos delle scadenze del vostro proprio matrimonio, e rese astratte dalla forma del presente storico così cara alle massime e ai luoghi comuni.
Ma tutti sono capaci di dirvi cosa non funziona, quali sono i problemi (anzi, è proprio una prerogativa di chiunque si incontri, quando si sta organizzando un evento importante!!! GRRR!), l’utilità è nell’aiutarvi a risolverli, nell’offrirvi delle prospettive diverse che vi permettano di superare gli ostacoli e fare funzionare tutto… utopia? No… ma forse è proprio un compito da fatamadrina!
Eccoci qui, quindi a parlare di quelle cose che quando si organizza un matrimonio succedono. Anche se non si vorrebbe. E di cosa fare per evitare che ci rovinino la festa.
Dunque, cominciamo:
1. circa un mese prima del matrimonio scoprite che la lista degli invitati si è allungata a dismisura per via di alcuni colleghi, amici, lontani parenti che i vostri rispettivi genitori hanno coinvolto a vostra insaputa. A questo si aggiungono gli autoinvitati, soprattutto vecchie zie, che incontrandovi per strada vi informano che verranno. Anche se non le avete invitate. Qui si tratta di gestire i nudi e crudi numeri con diplomazia. Sfogatevi per dieci minuti col fidanzato/a urlando e inveendo contro il parente insensibile che ha diffuso l’invito senza curarsi del vostro parere, poi mettetevi al lavoro per risolvere il tutto. La vostra location avrà una capienza massima che non può essere superata, e quello è il vostro limite invalicabile. Verificate il costo ulteriore prodotto dai nuovi ospiti e, se il genitore che li ha invitati è lo stesso che paga il rinfresco, valutate di chiudere un occhio. Fate comunque in modo che ci sia equilibrio nel rispettare le esigenze di rappresentanza di tutte e due le famiglie, che vi piaccia o no il vostro matrimonio è anche l’evento dell’anno per la vostra famiglia. Mantenete le informazioni precise su data, luogo e orario del matrimonio top secret per chiunque non sia invitato. Se la vecchia zia si autoinvita sappia che dovrà faticare per sapere dove andare.
2. solo un 10/15% degli invitati conferma esplicitamente e spontaneamente la propria presenza. E questo è un dato statistico che sospetto arrotondato per difetto. Sorvoliamo sulla maleducazione che sta dietro questa abitudine tutta italiana (le frasi “è gradita conferma” o “R.S.V.P.” sono considerati elementi decorativi degli inviti, pare), perché spesso c’è gente che non conferma in totale buona fede. Ciò che importa è che voi sappiate che due settimane prima del Grande Giorno dovrete armarvi di telefono e telefonare a tutti per estorcere una conferma precisa e definitiva della loro presenza. Per questo sarà bene che nell’elenco degli invitati voi abbiate già annotato non solo l’indirizzo ma anche tutti i numeri di telefono utili per raggiungerli. Lo stile che sceglierete dipenderà solo dal rapporto con la persona che state chiamando e dal vostro carattere. Un classico delle argomentazioni comunque è incolpare quei cerberi del catering che vi stanno sul collo pretendendo numeri certi. Io consiglio sempre ai miei sposi di dare la colpa a me, quando proprio non sono io a fare le telefonate. Unico caso in cui potete non insistere per la conferma sono le coppie con bambini piccoli, più soggette alle epidemie di influenza e quindi alle decisioni last minute… ma guarda caso sono anche quelle che di solito confermano spontaneamente.
3. il clima si guasta proprio il giorno del vostro matrimonio. Questa è una di quelle cose che quando succede dovete avere già risolto. Sembra un paradosso, ma per quello che riguarda il clima bisogna sempre essere pronti al peggio. Per me è la massima aurea dell’organizzazione di eventi “prepararsi al peggio, sperando per il meglio”. Non si tratta di pessimismo ma di buon senso. Sfidare gli eventi atmosferici non è una dimostrazione di coraggio, ma di incoscienza. Per cui, anche se vi siete innamorati di un giardino cittadino disponibile per gli eventi, organizzate sempre anche un’alternativa al chiuso che tenga conto della stagione e della zona. Se c’è caldo le tensostrutture mobili sono sconsigliate per l’effetto serra tremendo che generano senza adeguata climatizzazione. Se c’è vento idem.
4. il fiorista ha fatto un errore nel bouquet o in un dettaglio dell’allestimento. Se avete organizzato tutto da soli fate un bel respiro profondo e, per il momento, fregatevene. C’è poco che potete farci nel pieno della festa, e con ogni probabilità pochi noteranno la differenza. Però fate in modo che tutto venga fotografato e portatevi dietro le foto per il momento del saldo. A questo punto protestate col fornitore per il servizio non conforme agli accordi ed esigete uno sconto. Il discorso vale ovviamente solo per errori inconfutabili (resta famoso un arco di rose più basso di 50 cm del vano della porta che doveva orlare…) e a fronte di accordi preliminari chiari. Se invece avete un wedding planner, lasciate che sia questa persona a risolvere tutto. Con ogni probabilità avrà già notato l’errore in anticipo (un buon coordinatore è sul posto ore prima dell’inizio dell’evento proprio per verificare ogni dettaglio) e avrà già provveduto a tentare di risolverlo o dissimularlo il meglio possibile.
5. il cantante perde la voce, un fornitore fondamentale subisce un infortunio o una malattia proprio quel giorno, insomma, qualcuno si ammala e non è disponibile. Anche questo è un imprevisto che si risolve giocando d’anticipo e con la pazienza. Tenete comunque presente che qualsiasi fornitore ha di solito una rete di conoscenze che possono sostituirlo proprio per queste evenienze… e quando non ce l’ha lavora anche con la febbre a 40! L’unico caso “delicato” è quello dei fornitori-amici, cioè di un amico a cui si chiede di prestare un servizio, spesso proprio nell’ambito artistico. Per questi casi è sempre bene essere preparati al peggio, magari con uno stereo e una playlist di emergenza che possano sostituire un cantante senza voce o un chitarrista col braccio ingessato.
6. una vecchia “amica” decide di sposarsi il vostro stesso giorno… segue dramma secessionista per il gruppo di amici in comune, costretti a scegliere a quale evento partecipare. Siate superiori. Contattate personalmente tutte le persone che sapete potrebbero essere in imbarazzo liberandole dal dovere di partecipare al vostro matrimonio e organizzate con loro un brunch o una cena al ritorno dal viaggio di nozze per poter rimediare alla loro assenza. Quando una persona è così meschina da pianificare di proposito il proprio matrimonio per rovinare il vostro non ha senso scendere al suo livello. In ogni caso il vostro matrimonio sarà sicuramente più bello!
7. improvvisamente vi accorgete di non essere più così convinti di volervi sposare. Succede. Anche ai migliori di noi. O a quelli che sono fidanzati da 10 anni. Il punto è capire questo sentimento e chiarirne la natura. Se desiderate scappare a sposarvi alle Fiji lontano da tutto e da tutti forse non vi riconoscete più nella festa che state organizzando. Fermo restando che potete poi sempre effettivamente scappare alle Fiji, parlatene con chi vi aiuta ad organizzare e cercate di riprendere in mano le redini delle decisioni. Se avete dei dubbi sulla vostra relazione, potrebbe semplicemente essere che non vi era mai capito prima di dover confrontarvi su tante decisioni e che dai confronti siano nati litigi. E’ assolutamente normale, con i nervi tesi che precedono le nozze. Mettete in prospettiva i litigi sul gusto della torta e provate a confrontarvi su cose più importanti per verificare la vostra sintonia. Se i dubbi restano, aumentano, sono supportati da incompatibilità reali che emergono e in generale se non ve la sentite veramente più… siate onesti e annullate tutto. Meglio versare le penali piuttosto che legarsi a una persona che non amate.
Ben detto!
Fatamadrina sei sempre un ottimo esempio! questo post me lo stampo e me lo appendo in camera!
sono tutte cose che capitano…mamma mi racconta sempre che al suo matrimonio dovevano fare il rinfresco nel giardino di casa della nonna, ma la sera prima e il giorno stesso (dopo una settimana di sole splendente…) è arrivato il nubifragio, e loro non avevano pensato ad un piano B e hanno dovuto rimediare (per fortuna con successo!) e che il fiorista convinto che il matrimonio fosse il giorno dopo non aveva ancora preparato i fiori e i miei si sono accontentati di ciò che il fiorista aveva in casa!
…questo è uno dei tanti motivi per cui ho deciso di diventare una brava wedding planner!!!! =) SPERIAMO!
Infatti!! Perché se è vero che poi i matrimoni sono bellissimi anche quando “imperfetti”, un conto è essere preparati, un conto farsi investire dall’onda di stress proprio in quel momento… Sarebbe un vero peccato! Ed è esattamente per questo che esistiamo noi fatine wp 😉