Oggi ho deciso di mostrarvi un esempio pratico di una considerazione che faccio spesso ma che ho il sospetto passi inosservata e/o incompresa:
se non siete professionisti e/o non avete una squadra dedicata a tempo pieno all’organizzazione del vostro matrimonio il risultato che otterrete nel farlo sarà DIVERSO da quello che otterreste affidando tutto a dei professionisti esterni
Non migliore o peggiore, badate, ma diverso. E non mi stancherò di ribadirlo a tutti. La scelta di affidarsi o meno a un wedding planner/designer/coordinator, a catering professionali, a fioristi esperti eccetera deve essere presa sempre con questa serena consapevolezza.
E proprio con lo scopo di rinforzare questa consapevolezza e fornirvi quindi gli strumenti di scelta più completi possibile oggi vi mostro due matrimoni, uno in spirito fai-da-te ma in cui ogni dettaglio è stato curato e realizzato da professionisti e uno in cui tutto è veramente fai-da-te.
La distinzione è dovuta perché molti blog che mostrano ‘real weddings‘ spesso catalogano sotto la voce ‘do it yourself‘ o ‘diy‘ (fai-da-te, appunto) matrimoni che in realtà hanno un’atmosfera e un décor artigianali (che quindi in teoria possono essere replicati da chiunque si metta d’impegno a copiarne le idee e le realizzazioni) ma che sono stati realizzati da professionisti. Quindi il risultato che vi mostrano è quello raggiunto dai professionisti, fotografato da professionisti, non necessariamente quello che sarete in grado di raggiungere voi se e quando vi cimenterete nel replicarlo.
È un po’ come con le ricette di cucina, per intenderci. Martha Stewart ci propone sul suo sito la ricetta di questi fantastici cupcakes ma difficilmente la massaia media sarà in grado di replicare il risultato illustrato nella foto se non dopo svariati tentativi e con anni di esperienza alle spalle:

© Martha Stewart Living
Viceversa possiamo (quasi) tutti copiare questa ricetta apparsa su TasteSpotting e replicare la foto che la illustra…

© Petite Kitchenesse
Chiaro, no?
Bene, e allora cominciamo col matrimonio in atmosfera fai-da-te, pubblicato da Style Me Pretty pochi giorni fa (anche se risale a qualche tempo fa) ma già ripreso da tantissimi blog del settore: il matrimonio in riva al lago di Elizabeth e Colby.
Tanto per cominciare sarebbe carino che tutte sapeste che la sposa è Elizabeth Nixon (ha preso il nome del marito) di Clementine & Clover… ooops, agenzia di organizzazione matrimoni ed eventi! Quindi è lei stessa una professionista.
I suoi meravigliosi inviti in letterpress sono stati creati con Bellew Creative e realizzati dalla stessa agenzia di Elizabeth, come anche il bouquet:

© Tanja Lippert via Style Me Pretty
Perché capiate la mole di lavoro di cui stiamo parlando bisogna comunque leggere bene la parole di Elizabeth stessa: “Mi è piaciuto veramente progettare il nostro matrimonio da zero e con un budget ragionevole: collezionare barattoli vintage dai negozietti di antichità, i dispenser delle bevande, le luci da bar e i barattoli da farmacista e tutti decori di seconda mano; fare a mano i portacandele in sangallo per le candele, i centrotavola di legno, i segna-bevanda calligrafati che abbiamo appeso a uno specchio magnetizzato, e passare ore a creare le scatole sangallo per le bomboniere e altri progetti fai-da-te (I truly enjoyed designing our wedding from scratch on an affordable budget: collecting vintage jars from antique shops, beverage dispensers, café lights, apothecary jars and other décor second-hand; handmaking eyelet lace candle holders, birch wood centerpieces, calligraphy drink name tags which we hung on a magnet mirror, and spending hours crafting eyelet candy favor boxes and other DIY projects)”.
Insomma, stiamo osservando un matrimonio progettato da una professionista che l’ha realizzato con l’aiuto di professionisti, dedicandogli ore del suo tempo libero e professionale, scegliendo decorazioni di stile semplice e abbastanza replicabili.
Se vogliamo avere un’idea un po’ più realistica di com’è VERAMENTE un matrimonio fai-da-te, realizzato nel giardino dei genitori della sposa, allestito dal padre di lei, decorato dalla madre e da lei stessa, con torta e dolci realizzati dalle sorelle pasticciere, dobbiamo sbirciare le nozze di Jessica e Andy pubblicate da Forget Me Not Weddings.
I mazzi di fiori tutti diversi (anche per dimensioni) rendono bene l’idea del risultato che con un po’ di fiori da mercato e di buon gusto può ottenere chiunque. E le sedie sono semplici pieghevoli che potreste procurarvi facendo una colletta tra gli amici o chiedendole in prestito alla parrocchia.
Gli stessi mazzi (in vasi che sono semplicissimi barattoli di vetro che trovate anche al supermercato) sono usati per i centrotavola e le mise-en-place sono realizzate con tovaglioli di carta decorati ma scompagnati, come quelli che potreste avere avanzato da anni di feste di compleanno e merende pomeridiane. L’unico elemento decorativo particolare è la scultura “love”, un oggetto che però ormai si trova anche in tanti grandi magazzini per la casa a prezzi ragionevoli.
Vedete che carino questo buffet dei dolci? La tovaglia bianca è semplicissima (potrebbe essere un taglio di tessuto grezzo rimediato in qualsiasi outlet di tessuti) e la ghirlanda di decoro è stata realizzata con lo spago e la carta da pacchi ritagliata e stampata.
Che dire, per non ripetermi? È chiara la differenza? Ciascuno è liberissimo di scegliersi il matrimonio che vuole, che sia più simile a quello di Elizabeth o a quello di Jessica non importa. Ma è bene che prima di prendere una decisione sappiate cosa questa comporta. Perché se avete un lavoro full time e un’ossessione per i dettagli e la perfezione provare a copiare il risultato di Elizabeth da sole potrebbe essere garanzia di un esaurimento nervoso! Non esiste infatti che possiate ottenere gli stessi risultati senza dedicarvici 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana o senza l’aiuto di professionisti. Viceversa un matrimonio come quello di Jessica è sicuramente alla vostra portata e potrebbe darvi grandi soddisfazioni.
Insomma, (fatamadrina-pensiero di oggi):
siate sempre consapevoli dei vostri desideri e delle vostre aspirazioni, ma anche della loro realistica fattibilità e di ciò che essa comporta.
Barbara tra le altre cose da fare…aggiungici SCRIVERE UN LIBRO!!! Giuro che io lo compro! subito! mi piaci, mi piace come sei e come scrivi! incredibilmente schietta!
prima o poi vengo a conoscerti!
Hehe, Vero, potrei anche… perché lo sai come si dice?!
Chi sa fare, fa.
Chi non sa fare, insegna.
Chi non sa insegnare, ci scrive un libro 😉