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Matrimonio bohèmien in Toscana

6 Dicembre 2013 by Barbara Lascia un commento

Oggi vi mostro le foto di uno dei matrimoni della stagione appena conclusa, quello di una coppia a cui mi avete spesso letto fare riferimento come ‘Mr and Mrs Dom’ sui social network (cercate l’hashtag #mrandmrsdom su Twitter!).

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ph. Francesco De Tito

Non sta bene avere favoriti quando si lavora, ma nella vita non si può negare che certe persone ti colpiscano più di altre e che il rapporto che si instaura con alcuni vada al di là della semplice complicità tra organizzatore e coppia. Per me è successo con Lydia e Dominic. Ho già citato il loro matrimonio come l’esempio, per me, di quanto l’ingrediente migliore per un matrimonio ben riuscito siano alla fin fine le persone che avrete intorno. Ecco, gli amici e gli ospiti che hanno viaggiato da ogni parte del mondo per essere a Villa Catureglio il 9 settembre scorso, sono tra le persone più eccezionali e amorevoli che io abbia mai incontrato facendo questo lavoro. Così sinceramente affezionati agli sposi da adottare persino me, per il solo motivo che stavo aiutando a realizzare il loro sogno.

Le foto che vedete sono di Francesco De Tito che ha magistralmente catturato alcuni dei momenti più intimi ma anche i tanti dettagli che io, Lydia e le sue amiche abbiamo pensato, creato e assemblato insieme ai fornitori.

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ph. Francesco De Tito

L’addobbo floreale del matrimonio era di Andrea e Cinzia Stiatti, una metà della splendida famiglia che gestisce Stiatti Fiori a Montevarchi. Ho conosciuto per caso Nadia (l’altra metà) cercando fornitori per un matrimonio in zona Siena e il feeling telefonico è stato immediato. La disponibilità con cui lei e sua sorella sono state in grado di comprendere le esigenze delle mie spose e interpretare i progetti che avevo creato per loro è stata davvero eccezionale. Non capita spesso di sentirti chiamare due giorni prima di un matrimonio quasi in ottobre e sentirti dire “ho trovato delle peonie splendide del colore preciso che stiamo usando per l’addobbo, io le porto anche se non sono in conto”!

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ph. Francesco De Tito

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ph. Francesco De Tito

Gli inviti degli sposi erano stati interamente disegnati e calligrafati a mano dal patrigno di Lydia, un artista dalla manualità splendida. Per collegare ogni elemento dell’allestimento gli ho chiesto di disegnare e scansionare alcuni piccoli schizzi ispirati a immagini di Villa Catureglio e poi li ho usati per comporre diversi elementi della cancelleria, dai programmi della cerimonia (montati su palette per essere usati come ventagli) ai menù, alle cornici segnatavolo.

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ph. Francesco De Tito

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ph. Francesco De Tito

Lui stesso ha poi scritto a mano i nomi di tutti gli ospiti sui cartoncini segnaposto (che io ho appeso a fili di spago nella zona del ricevimento), e il menù e il piano delle sedute sulla lavagna che avevo preparato (è stato un anno di progetti fai-da-te!).

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ph. Francesco De Tito

L’allestimento floreale per il ricevimento all’aperto, al tramonto, è stato risolto da Cinzia Stiatti con composizioni romantiche di vasetti, bottiglie e tazze traboccanti di fiori colorati e rifinite da libri, nastri di pizzo, candele e cartoncini con citazioni significative per gli sposi. Ogni cornice segnatavolo riportava il nome del tavolo (un luogo importante nella storia degli sposi), e la sua breve storia.

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ph. Francesco De Tito

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ph. Francesco De Tito

Dagli ulivi che circondano il prato in cui è stato celebrato il ricevimento pendevano gabbie piene di fiori che io ho completato con nastri di raso con campanellini che tintinnavano nella brezza della serata.

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ph. Francesco De Tito

Nell’invito si parlava di una cerimonia in uno splendido giardino toscano, di una cena sotto le stelle e di una festa danzante nel granaio. Nonostante le previsioni meterologiche avverse, tutto è andato esattamente come previsto!

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ph. Francesco De Tito

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ph. Francesco De Tito

Lasciare la Toscana la mattina dopo per rientrare a Modena è stato come salutare gli amici più cari alla fine di una vacanza estiva, quando si è ragazzi. Ho abbracciato tantissime persone, scambiato numeri di telefono, versato qualche lacrima e onestamente sognato di poter rimanere nel mio cottage per altri due giorni. È stato senza ombra di dubbio uno dei matrimoni che mi sono goduta di più, tra tutti quelli che ho organizzato, e sono certa che non sarà l’ultima volta che collaborerò con Lydia a un progetto!

Allora, che ne dite? Vi piace questo primo assaggio della mia stagione 2013?

Crediti:
Progetto, organizzazione e coordinamento io, fatamadrina
Fotografia
Francesco De Tito
Location
  Villa Catureglio, Borgo a Mozzano (LU)
Catering Glamour Ricevimenti
Fiori Stiatti Fiori
Acconciatura sposa Alina Coiffeur, Diecimo (LU)
Gioielli sposa, amiche e wedding planner Chupi
Orchestra jazz Andrea Muzzarelli e band, lo sposo e la sua band

Categoria: real wedding Tag: cerimonia simbolica, fatamadrina, Toscana

… e se scappassimo?!

11 Giugno 2011 by Barbara 7 commenti

Buongiorno a tutti/e, il post di oggi è molto speciale, perché dimostra nel modo più splendido possibile come uno stesso budget possa produrre feste di nozze completamente diverse.

Avete presente quando state organizzando il vostro matrimonio e vi sembra di impazzire di fronte a tutti i dettagli e le mille decisioni che ci sono da prendere e l’ansia di non scontentare nessuno? A volte può capitare che vi guardiate e pensiate “e se scappassimo?!” ma di norma il pensiero viene accantonato perché sembra porre più problemi di quanti non risolva.

Tiffany e Brian invece si sono risposti “facciamolo” e in quattro settimane hanno organizzato un matrimonio intimo e strepitoso che è costato una frazione di quanto sarebbe costata la loro festa di nozze (la proporzione indicativa, dai miei calcoli, è 10.000 dollari contro circa 50.000) ma che ha permesso loro di concedersi lussi per molti inimmaginabili.

 

Parigi come location, tanto per cominciare. Certo non è stato possibile celebrare una cerimonia legale (le restrizioni francesi permettono di ottenere una licenza locale solo se si è risieduto almeno per 40 giorni in Francia) ma questo non ha impedito a Heather, la wedding planner locale, di organizzare una meravigliosa cerimonia per due, con celebrante e chiesa privata.

 

Gli sposi erano ospiti del centralissimo e simbolico Georges V (l’albergo in cui risiede anche Carrie Bradshaw nella puntata finale di Sex and the City, per dire) da cui sono stati prelevati in una Bentley d’altri tempi per raggiungere la Chapelle Expiatoire.

 

La sposa si è potuta concedere un abito Vera Wang da favola (che ha poi venduto, per permettere ad altre di rivivere il suo sogno).

 

La cena di nozze è stata allestita per due, nella sala Belle Otéro del celeberrimo Lapérouse, che era un tempo dimora privata dove gli amanti potevano incontrarsi. Il ristorante accoglie da anni coppie di novelli sposi o compagni, che tradizione vuole provino l’autenticità dei diamanti regalati scrivendo il proprio nome su uno specchio ottocentesco.

 

Il set del ricchissimo e abbondante servizio fotografico era senza pari: le strade e i ponti del centro di Parigi, quasi irreali tanto apparivano eterei e deserti.

 

E la mole di foto e video girati durante il giorno hanno animato un sito Internet costruito per l’occasione, che ha permesso agli sposi di coinvolgere parenti e amici nella loro festa, senza doverli far volare in Francia.

 

Ma il lusso più grande che Tiffany e Brian si sono concessi, secondo me, è stato avere un giorno da favola tutto per sé, per tenersi per mano, per guardarsi negli occhi, per dichiararsi il proprio amore, per sempre, costruendo ricordi che rimarranno con loro tutta la vita. C’è qualcosa di meglio? Non credo proprio!

 

Wedding planner: Heather, Rendez-vous in Paris
Location cerimonia: Chapelle Expiatoire, Paris
Location ricevimento: Lapérouse restaurant, Paris
Fotografia: Paris photographers Anthony and Audrey Brock
Video: Studio Artifice

Devo ringraziare Audrey Brock per le foto che mi ha gentilmente concesso di usare, perché se anche sono già apparse su tanti blog americani, è la prima volta che le vedete dalle nostre parti. Ovviamente il copyright è riservato.

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: fuga d'amore, matrimonio all'estero, matrimonio dal vivo, matrimonio dal vivo, matrimonio dal vivo, Parigi, Vera Wang

Fai-da-te contro risultato professionale

1 Dicembre 2010 by Barbara 2 commenti

Oggi ho deciso di mostrarvi un esempio pratico di una considerazione che faccio spesso ma che ho il sospetto passi inosservata e/o incompresa:

se non siete professionisti e/o non avete una squadra dedicata a tempo pieno all’organizzazione del vostro matrimonio il risultato che otterrete nel farlo sarà DIVERSO da quello che otterreste affidando tutto a dei professionisti esterni

Non migliore o peggiore, badate, ma diverso. E non mi stancherò di ribadirlo a tutti. La scelta di affidarsi o meno a un wedding planner/designer/coordinator, a catering professionali, a fioristi esperti eccetera deve essere presa sempre con questa serena consapevolezza.

E proprio con lo scopo di rinforzare questa consapevolezza e fornirvi quindi gli strumenti di scelta più completi possibile oggi vi mostro due matrimoni, uno in spirito fai-da-te ma in cui ogni dettaglio è stato curato e realizzato da professionisti e uno in cui tutto è veramente fai-da-te.

La distinzione è dovuta perché molti blog che mostrano ‘real weddings‘ spesso catalogano sotto la voce ‘do it yourself‘ o ‘diy‘ (fai-da-te, appunto) matrimoni che in realtà hanno un’atmosfera e un décor artigianali (che quindi in teoria possono essere replicati da chiunque si metta d’impegno a copiarne le idee e le realizzazioni) ma che sono stati realizzati da professionisti. Quindi il risultato che vi mostrano è quello raggiunto dai professionisti, fotografato da professionisti, non necessariamente quello che sarete in grado di raggiungere voi se e quando vi cimenterete nel replicarlo.

È un po’ come con le ricette di cucina, per intenderci. Martha Stewart ci propone sul suo sito la ricetta di questi fantastici cupcakes ma difficilmente la massaia media sarà in grado di replicare il risultato illustrato nella foto se non dopo svariati tentativi e con anni di esperienza alle spalle:

© Martha Stewart Living

© Martha Stewart Living

Viceversa possiamo (quasi) tutti copiare questa ricetta apparsa su TasteSpotting e replicare la foto che la illustra…

© Petite Kitchenesse

© Petite Kitchenesse

Chiaro, no?

Bene, e allora cominciamo col matrimonio in atmosfera fai-da-te, pubblicato da Style Me Pretty pochi giorni fa (anche se risale a qualche tempo fa) ma già ripreso da tantissimi blog del settore: il matrimonio in riva al lago di Elizabeth e Colby.

© Tanja Lippert via Style Me Pretty

© Tanja Lippert via Style Me Pretty

Tanto per cominciare sarebbe carino che tutte sapeste che la sposa è Elizabeth Nixon (ha preso il nome del marito) di Clementine & Clover… ooops, agenzia di organizzazione matrimoni ed eventi! Quindi è lei stessa una professionista.

I suoi meravigliosi inviti in letterpress sono stati creati con Bellew Creative e realizzati dalla stessa agenzia di Elizabeth, come anche il bouquet:

© Tanja Lippert via Style Me Pretty

© Tanja Lippert via Style Me Pretty

Perché capiate la mole di lavoro di cui stiamo parlando bisogna comunque leggere bene la parole di Elizabeth stessa: “Mi è piaciuto veramente progettare il nostro matrimonio da zero e con un budget ragionevole: collezionare barattoli vintage dai negozietti di antichità, i dispenser delle bevande, le luci da bar e i barattoli da farmacista e tutti decori di seconda mano; fare a mano i portacandele in sangallo per le candele, i centrotavola di legno, i segna-bevanda calligrafati che abbiamo appeso a uno specchio magnetizzato, e passare ore a creare le scatole sangallo per le bomboniere e altri progetti fai-da-te (I truly enjoyed designing our wedding from scratch on an affordable budget: collecting vintage jars from antique shops, beverage dispensers, café lights, apothecary jars and other décor second-hand; handmaking eyelet lace candle holders, birch wood centerpieces, calligraphy drink name tags which we hung on a magnet mirror, and spending hours crafting eyelet candy favor boxes and other DIY projects)”.

Insomma, stiamo osservando un matrimonio progettato da una professionista che l’ha realizzato con l’aiuto di professionisti, dedicandogli ore del suo tempo libero e professionale, scegliendo decorazioni di stile semplice e abbastanza replicabili.

Se vogliamo avere un’idea un po’ più realistica di com’è VERAMENTE un matrimonio fai-da-te, realizzato nel giardino dei genitori della sposa, allestito dal padre di lei, decorato dalla madre e da lei stessa, con torta e dolci realizzati dalle sorelle pasticciere, dobbiamo sbirciare le nozze di Jessica e Andy pubblicate da Forget Me Not Weddings.

© Kyle Hale via ForgetMeKnot Weddings blog

© Kyle Hale via ForgetMeKnot Weddings blog

I mazzi di fiori tutti diversi (anche per dimensioni) rendono bene l’idea del risultato che con un po’ di fiori da mercato e di buon gusto può ottenere chiunque. E le sedie sono semplici pieghevoli che potreste procurarvi facendo una colletta tra gli amici o chiedendole in prestito alla parrocchia.

© Kyle Hale via ForgetMeKnot Weddings blog

© Kyle Hale via ForgetMeKnot Weddings blog

Gli stessi mazzi (in vasi che sono semplicissimi barattoli di vetro che trovate anche al supermercato) sono usati per i centrotavola e le mise-en-place sono realizzate con tovaglioli di carta decorati ma scompagnati, come quelli che potreste avere avanzato da anni di feste di compleanno e merende pomeridiane. L’unico elemento decorativo particolare è la scultura “love”, un oggetto che però ormai si trova anche in tanti grandi magazzini per la casa a prezzi ragionevoli.

© Kyle Hale via ForgetMeKnot Weddings blog

© Kyle Hale via ForgetMeKnot Weddings blog

Vedete che carino questo buffet dei dolci? La tovaglia bianca è semplicissima (potrebbe essere un taglio di tessuto grezzo rimediato in qualsiasi outlet di tessuti) e la ghirlanda di decoro è stata realizzata con lo spago e la carta da pacchi ritagliata e stampata.

Che dire, per non ripetermi? È chiara la differenza? Ciascuno è liberissimo di scegliersi il matrimonio che vuole, che sia più simile a quello di Elizabeth o a quello di Jessica non importa. Ma è bene che prima di prendere una decisione sappiate cosa questa comporta. Perché se avete un lavoro full time e un’ossessione per i dettagli e la perfezione provare a copiare il risultato di Elizabeth da sole potrebbe essere garanzia di un esaurimento nervoso! Non esiste infatti che possiate ottenere gli stessi risultati senza dedicarvici 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana o senza l’aiuto di professionisti. Viceversa un matrimonio come quello di Jessica è sicuramente alla vostra portata e potrebbe darvi grandi soddisfazioni.

Insomma, (fatamadrina-pensiero di oggi):

siate sempre consapevoli dei vostri desideri e delle vostre aspirazioni, ma anche della loro realistica fattibilità e di ciò che essa comporta.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: consigli, creatività, faidate, fornitori, idee, wedding planner

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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