Buon giorno e buon lunedì a tutti/e!
L’autunno per me è la stagione dei buoni propositi, dell’auto-formazione (*quasi* tutto quello che so me lo sono insegnata da sola) e delle malattie. Se mi prendo un raffreddore di solito è proprio in questo periodo, quindi non c’è da stupirsi che la settimana scorsa mi sia trovata ‘allettata’ (o ‘addivanata’, nel mio caso) da una mini influenza stagionale. Come da manuale, ho approfittato dello stop forzato per scaricare manuali sull’iPad e cominciare a leggerli; uno di food styling (e più avanti vi spiegherò perché), uno di business per creativi (per riflettere su qualche cambiamento da fare) e uno di finanza per creativi, per documentarmi in previsione della mia rubrica su C+B. A proposito, ricordatevi di leggere il mio prossimo post, Niente è gratis… mi piacerebbe leggere i vostri commenti.

Dall’alto a sinistra, in senso orario, NYTimes, Apartment Therapy, Lonny Magazine, Design*Sponge. Dalla bacheca Lu-la-loos. Sì, ho una passione per i bagni!
Mentre sfogliavo i manuali e prendevo appunti per le mie riflessioni aziendali, pensavo anche a come ridisegnare la mia presenza sui social network. Pinterest in particolare mi dà tante soddisfazioni, con una crescita costante di followers, nonostante sia l’unico social network nel quale mi esprimo senza alcuna logica di marketing. Pensandoci, mi sono resa conto di quanto questo fatto sia lusinghiero.
Perché vedete, io pinno sempre e solo immagini che:
- mi piacciono follemente
- mi ispirano
- rappresentano quello che vorrei diventare/realizzare
- hanno a che fare con progetti di vita e di lavoro
Insomma, chi mi segue su Pinterest ha di fatto la possibilità di guardare dentro alla mia testa e scoprire in maniera immediata e diretta quali sono i miei gusti e le mie aspirazioni.
Il fatto che a tante persone piaccia questa visione è ovviamente motivo di grande orgoglio per me. Ma c’è di più.
Guardando alcune delle foto che trovate qui sul sito nel portfolio e sui miei album di Facebook, credo salti agli occhi come i miei matrimoni siano sempre diversi. Non ho uno stile particolare che si rifletta sui matrimoni che organizzo. Da un lato considero questo aspetto una caratteristica fondamentale del mio lavoro, perché garantisce agli sposi che io saprò scomparire nelle scelte stilistiche, facendo emergere sempre e soltanto il loro gusto. Dall’altro sicuramente lascia spiazzato che si aspetterebbe invece di identificare un mio stile, e magari decidere in base a quello, se affidarsi a me.

Dall’alto a sinistra, in senso orario, Vera Wang, Marchesa, Rami Kadi, Jo Fleming. Dalla bacheca ‘I do gowns’.
Ebbene, se anche voi siete curiosi di sapere quale sia il *mio* gusto, fatevi un giro tra le mie bacheche di Pinterest o scorrete semplicemente il flusso dei miei pin. Salterete senza soluzione di continuità da immagini dichiaratamente a tema matrimonio, a foto di interni, di oggetti, citazioni, libri che vorrei comprare o che mi piacciono, articoli di cancelleria, e tanto altro ancora. Ecco, quel collage lì, molto in sintesi, sono io.
Rispondi