Ognuno ha il suo sporco segreto. Uno dei miei l’avete scoperto proprio qui un paio di settimane fa, un altro ve lo rivelo oggi. Ed è uno di quelli grossi…
Spesso prendo impegni o apro progetti che fatico a portare a termine.
Niente panico, non si tratta di cose di lavoro *vero*, cioè di accordi contrattuali. Più spesso si tratta di buoni propositi, progetti collaterali di cui mi innamoro senza l’agenda davanti, iniziative di cui mi viene l’ispirazione e alle quali non so dire di no.
È un viziaccio che mi porto dietro dai tempi del liceo, con parabole che si ripetono nel tempo di io che dico ‘adesso basta, faccio troppe cose, eliminiamo qualcosa, semplifichiamo’ e giù a tagliare di netto per poi ritrovarmi dopo sei mesi impegnata peggio di prima.
Quest’autunno è cominciato così: reduce da una stagione intensissima mi sono detta che avrei ridotto i miei impegni. Perché da fuori magari sembra che non faccia poi tutte queste cose, ma da dentro, con due figli in età critiche, una casa e nessuna colf/tata Lucia, sembra di essere barbamamma con le braccia della Dea Kalì.
In due giorni ho troncato cose. Nella settimana dopo ne sono entrate QUATTRO nuove. Giuro. La prima reazione è stata di sconforto. La seconda di prenotare una giornata alle terme (ok, sto barando, la giornata me l’ha prenotata mia suocera, aka la mia donna preferita, per il mio compleanno). Poi il corriere ha consegnato una cosa che avevo ordinato in luglio (sic).
Il Day Designer di Whitney English è l’agenda che volevo disegnarmi e stamparmi. Ma l’ha già fatto Whitney English, quindi mi sono limitata ad ordinarla. È bastato tenerla per le mani per restituirmi la forza di conquistare la montagna di progetti in corso e portarli a termine! Sul calendario di dicembre ho già prenotato una settimana per compilare le prime pagine strategiche e non vedo l’ora di poter cominciare a usare quelle pagine giornaliere in cui c’è posto per gli impegni dalle 5 alle 9, una lista di 17 cose da fare e spazio per le tre più importanti, più angolini in cui ricordarsi di ciò di cui essere grati ogni giorno!
Gli impegni impilati? Ci sono ancora, ma sapere di poterli organizzare mi mette di buon umore e mi regala la convinzione di poterli portare a termine.
Ne parleremo sicuramente venerdì, con chi parteciperà al mio piccolo corso di Galateo per chi lavora da casa, allo stand n.197 pad.F ad Abilmente. Anche quest’anno sarò ospite di CasaFacile, in un contesto che ho proposto io stessa e che la stylist Vanessa Pisk ha trasformato in realtà, quello di una casa che si trasforma luogo di lavoro. Vi svelerò tutti i miei trucchi per manterere in equilibrio i figli e l’impegno professionale, per usare la casa come vantaggio commerciale, per rimanere sani di mente e non farvi rapire dalla tutona felpata. Alla base di tutto c’è (ormai l’avrete capito) l’organizzazione. È l’unica cosa che mi mantienere (relativamente) sana di mente e che mi permette di rispettare ancora (tutto sommato) gli impegni che prendo con me stessa e con gli altri!
A proposito di impegni! A settembre è nata anche C+B, la comunità per le imprenditrici creative che non c’era. Io mi occupo della sezione ‘pecunie’ per cui se lavorate in proprio, fate una professione creativa e avete voglia di parlare di soldi (investirli, farli, presentarli, gestirli) scrivetemi che cerco guest poster. Ma passate a leggerci comunque, vi sentirete a casa, garantito.
Ci vediamo venerdì a Vicenza!
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