Il 2014 è iniziato già ormai da un mese, ma mi leggete solo oggi perché è stato un mese pieno di appuntamenti, consulenze e in cui ho partecipato alla prima fiera dell’anno. Ma prima di parlare di me e di matrimoni bisogna che vi racconti qualcosa della seconda fiera a cui parteciperò nei prossimi mesi, l’Unconventional Happening. Se non sapete ancora cos’è, correte immediatamente a visitare il sito ufficiale. Oggi vi racconto il mio punto di vista.
Tutto per me è cominciato con Valeria e il suo blog, Spose Non Convenzionali. L’ho letto per la prima volta mentre ancora Valeria organizzava (con l’aiuto di Barbara e Carolina di Come Le Ciliegie) le sue nozze, e poi non ho più smesso. Quando ho creato l’allegato di CasaFacile ci ho voluto dentro le foto del suo matrimonio (e non solo nel collage finale) e considero il suo portale una delle risorse imprescindibili del panorama wedding italiano online. Perché Valeria ha saputo, con grande grazia e (auto)ironia infrangere il tabù del matrimonio ‘a modo mio’ e valorizzare il concetto che le convenzioni: 1. non sono necessariamente norme giuste e 2. non devono per forza essere seguite, se non rispondono ai nostri desideri e alle nostre esigenze.
Matrimonio non convenzionale non vuole (necessariamente) dire ‘strano’.
Vuole dire semplicemente organizzato secondo le proprie priorità e non secondo le convenioni sociali più diffuse.
La ‘non convenzionalità’ stava per me già tutta nel mio organizzare ‘dalla parte degli sposi’ (e non delle convenzioni, appunto), ma è bello rendersi conto di avere effettivamente intuito un’esigenza che esiste. E che tanti futuri sposi sentano questa esigenza è testimoniato anche dal successo che il portale di Valeria ha avuto in questi anni. Eppure vi viene in mente una qualsiasi fiera che tenga conto di questa esigenza?! Ecco, neanche a noi. Anni passati a sbavare con malcelata invida rabbiosa sulle foto di The Cream (e della sua precedente versione Hitched) ma nessuno di noi aveva mai trovato il tempo/la voglia/la forza/i capitali di cercare di realizzare qualcosa di simile in Italia.
Perché Unconventional Happening, come The Cream, non è proprio una fiera (anche se lo splendido payoff a doppio senso dell’evento è ‘fiera del tuo stile’) ma un vero e proprio happening, un evento, una situazione, in cui imparare, incontrarsi, conoscersi, scoprire nuove strade e soprattutto festeggiare (celebrandolo) un modo di vivere al di là delle convenzioni, personale. Insomma, un concetto già di per sé poco convenzionale e ‘difficile’ da vendere in un settore ancora molto ingessato come quello dei matrimoni in Italia. Ricordo una conversazione in privato su Skype con Silvia di Iciban (anche lei sarà a Roma, non a caso). Lei: “a Verona ci sarebbe uno spazio, dai facciamolo”. Io: “eh, sì, splendido, ma con chi? Come?” Che si sa sono piena di idee ma son anche sempre la prima che le smonta prima ancora di provare a montarle.
Così, quando Valeria ha scritto su Facebook “e se io organizzassi un Unconventional Happening, voi verreste?” credo di averle garantito la mia adesione nello spazio di secondi. [Altra cosa da sapere su di me è che sono pigra. La mia condizione ideale è vivere mollemente sdraiata su una chaise longue mentre dispenso idee a gettito continuo a volenterosi/e che poi le realizzano. Mentre io mangio pizza e guardo serie TV.] Avevo anche già pronte almeno due idee con cui partecipare. E così è poi stato.
Sabato 1 marzo fatamadrina scende a Roma per fare un po’ di casino. Dalle 12 alle 13 parlerò di Imprevisti e Probabilità, insomma, di cose che succedono ai matrimoni e come gestirle al di là delle convenzioni. Dalle 15 alle 17 invece condurrò un pazzo workshop Da pin a realtà. Avete salvato da mesi una foto su Pinterest per un progetto che volete usare al vostro matrimonio ma avete francamente paura della fattibilità?! No problem, me lo segnalate, io vi preparo la lista dei materiali da portare e quel pomeriggio lo facciamo insieme, però modificandolo secondo il vostro stile… e magari poi sbirciamo cosa fanno le altre! Entrambi gli eventi sono a numero chiusissimo, 12 posti per la lezione e 15 per il workshop, per cui affrettatevi a iscrivervi tramite il sito.
Se abitate in zona e state per sposarvi dovete assolutamente venire, soprattutto se siete di quelli che (come me) guardano i reality italiani di matrimonio con un’espressione di sconcerto misto a disgusto. Scoprirete prima di tutto che non siete soli, e poi che non siete voi ad essere strani. Sono loro che sono, semplicemente, convenzionali.
Non vedo l’ora di conoscerti Barbara!!! IO CI SARO’ DA CAPRI CON FURORE!