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Ancora sulle fiere, perché è la stagione

22 Ottobre 2015 by Barbara 6 commenti

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Sabato prossimo, per una congiunzione astrale che ha dell’incredibile (ovvero mi sono battuta con le unghie e coi denti affinché si verificasse), la consueta riunione famigliare a Milano per festeggiare otto compleanni coincide con l’edizione 2015 di The Love Affair. Considerato che venerdì scorso sono stata, dopo anni di defezioni, a farmi un giro alla fiera dei matrimoni locale, la situazione complessiva si presta ad uno dei miei famosi post sulle fiere (potete leggere gli altri qui e qui).

Spoiler: non amo le fiere di settore

 “Leggi tutto”

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: fiere, The Love Affair

Di The Love Affair e altre storie d’amore

24 Ottobre 2014 by Barbara 4 commenti

Tra i piani fatti e disfatti quest’anno ce n’è uno con cui ho a lungo faticato a riconciliarmi, ovvero la mia presenza a The Love Affair. Se vivete sotto un sasso, o rientrate ora da un ritiro in un ashram tibetano, o ancora avete scelto proprio quest’anno per un digital detox, sappiate che The Love Affair è il secondo evento “alternativo” del settore matrimoni di questo 2014. A marzo c’è stato Unconventional Happening a Roma (e ci sarà di nuovo il 22 novembre a Alessandria) che ha settato l’atmosfera giusta, e proprio pochi giorni prima è arrivata la richiesta di candidature per l’evoluzione di Wedding Factory, la mini-fiera sperimentale che Cristina Di Giovanna già organizzava a Milano da un paio d’anni.

The Love Affair Milano

The Love Affair si è presentato da subito come un progetto molto ambizioso. Confesso che quando un comunicato stampa recita “non la solita fiera, un evento unico” ormai mi innervosisco, perché troppo spesso tanti operatori usano questo giro di parole per rivendere poi proprio lo stesso identico approccio delle solite fiere. Fornitori a caccia di firme sui contratti, rivalità, allestimenti sovraffollati da mercato… Ma TLA (come Unconventional Happening, ma in modo ancora diverso) è davvero l’incarnazione del modello The Cream che dal 2010 sognavo di vedere realizzato, un contenitore chic e divertente per accogliere una selezione curata di fornitori che partecipano in prima persona alla creazione di decor e atmosfera. Se UH nella sua vocazione a 360 gradi sull’approccio non convenzionale, accoglie anime diverse, unite in una missione che valorizza le imprese al femminile, i percorsi di crescita e di empowerment, le diversità appunto, TLA richiede un maggiore sforzo dai suoi partecipanti, che insieme creano uno spettacolo omogeneo intorno al concept del matrimonio creativo. Insomma, TLA è sicuramente più inserito nelle mode di settore (come recita il suo payoff: “into the trends, breaking the rules”) ma è anche più concentrato sul settore matrimonio.

Per farla breve, il 20 febbraio ho sottoposto la mia candidatura. Nella proposta immaginavo “la natura che invade lo spazio industriale, con foglie secche e alberi … tanti angoli conversazione tra cui si snodano sentieri disegnati sul pavimento” e mi immaginavo in questo contesto “come una specie di chiromante in una tenda (da maga a fata il passo è breve), pronta a ricevere i dubbi e le domande degli sposi e a risolverli per loro”. Insomma, una cosa così:

bozzetto di fatamadrina per The Love Affair

il mio primo bozzetto per The Love Affair

Avrei preparato “una serie di tarocchi [con] le figure feticcio dei matrimoni tradizionali ‘la confettata’, ‘il piano-bar’, ‘il lancio della giarrettiera’” (ok, l’idea adesso è nell’etere, prendetela e fatene ciò che volete!) e avrei accolto gli sposi nella mia tenda, per fornire consulenze espresse con quel misto di magia e materna rassicurazione che per me hanno sempre le chiromanti. Che alla fine ti dicono che poi si risolverà tutto.

Vabbe’, poi è successo che ad aprile già mi avevano accettato la candidatura ed ero sul punto di cominciare a organizzarmi seriamente, quando una sposa straniera mi ha comunicato che proprio nei giorni di TLA sarebbe stata in Italia e avrebbe voluto vedermi per sopralluoghi in Toscana. Il matrimonio era di quelli speciali, così ho dovuto annullare la presenza a TLA a malincuore. Poi i sopralluoghi sono saltati ma ormai era troppo tardi. Fine della storia triste.

La parte bella invece, è che ora posso godermi TLA da visitatrice, e lo farò domenica, con un tour de force di appuntamenti. Alle 14 mi troverete alla tavola rotonda a riabbracciare Cinzia Bruschini, alle 16 mi farò un giro con una delle mie spose 2015, alle 18:30 prenderò l’aperitivo con un’altra coppia del 2015 e per finire alle 20 farò un’edizione speciale di #ffair in collaborazione con Federica Visconti (finalmente!). Se ci siete anche voi e mi riconoscete ditemi qualcosa, mi raccomando! Sarà una giornata di abbracci con tante persone che non vedo l’ora di incontrare finalmente di persona. Che alla fine, il bello di queste cose è proprio questo.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: Federica Visconti, fiera, fiere, matrimonio, Silovoglio, The Love Affair, unconventional happening

Alla fiera dei matrimoni…

26 Agosto 2014 by Barbara Lascia un commento

La prossima settimana è settembre e se avete da poco deciso di sposarvi probabilmente nei prossimi mesi visiterete almeno una fiera nella vostra zona. È normale, per molti è la prima occasione per incontrare dal vero qualche fornitore senza l’impegno di un appuntamento. Eppure può rivelarsi un’esperienza frustrante e persino infruttuosa, se non la si affronta con l’approccio giusto.

Per aiutarvi in questo momento cruciale, alcuni anni fa ho creato questo decalogo, ancora validissimo. Leggetevelo, stampatevelo e seguitelo con attenzione, per non perdere tempo ma trarre tutto il vantaggio possibile dalle fiere che visiterete!

Ma ho fatto di più, negli anni. Ho ideato anche una fiera che eliminasse tutti gli aspetti negativi delle fiere tradizionali (prezzo del biglietto, ore in piedi, fornitori invadenti) massimizzando gli aspetti positivi e mettendovi in contatto diretto con fornitori e altri sposi, per conoscerli in una situazione informale e direttamente dal divano di casa vostra: ffair, la Twitter chat dei matrimoni!

#ffair è una fiera virtuale che si svolge su Twitter una volta al mese, di domenica sera. Se avete tempo, curiosità o voglia di parlare di matrimoni potete collegarvi questa domenica, 31 agosto, alle 21, e unirvi a me e alcuni fornitori mentre parleremo proprio di fiere di matrimonio! Quest’autunno ce ne saranno un paio davvero non convenzionali che dovete assolutamente visitare: la seconda edizione di Unconventional Happening (le date sono ancora in via di definizione) e The Love Affair. Per capire meglio di cosa si tratta ho invitato a partecipare alla conversazione Cristina Di Giovanna e le ragazze dell’Officina Non Convenzionale, un’occasione davvero da non perdere!

Se domenica sera non potete essere dei nostri, ffair si presta comunque a esservi utile. Se postate le vostre domande qui sotto nei commenti, o sul blog ufficiale, o direttamente su Twitter nei prossimi giorni (taggando @ffairwed e #ffair nella vostra tweet-domanda!) mi assicurerò di inoltrarle alle nostre ospiti, poi potrete leggere le risposte nel blog post riassuntivo che pubblicherò sul blog ufficiale di ffair la prossima settimana!

Che ne dite? Conoscevate già ffair? E se non la conoscevate, vi piace l’idea? Parliamone!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: consigli, ffair, fiera, fiere, matrimonio, The Love Affair, unconventional happening

Perché vado all’Unconventional Happening

27 Gennaio 2014 by Barbara 1 commento

Il 2014 è iniziato già ormai da un mese, ma mi leggete solo oggi perché è stato un mese pieno di appuntamenti, consulenze e in cui ho partecipato alla prima fiera dell’anno. Ma prima di parlare di me e di matrimoni bisogna che vi racconti qualcosa della seconda fiera a cui parteciperò nei prossimi mesi, l’Unconventional Happening. Se non sapete ancora cos’è, correte immediatamente a visitare il sito ufficiale. Oggi vi racconto il mio punto di vista.

Tutto per me è cominciato con Valeria e il suo blog, Spose Non Convenzionali. L’ho letto per la prima volta mentre ancora Valeria organizzava (con l’aiuto di Barbara e Carolina di Come Le Ciliegie) le sue nozze, e poi non ho più smesso. Quando ho creato l’allegato di CasaFacile ci ho voluto dentro le foto del suo matrimonio (e non solo nel collage finale) e considero il suo portale una delle risorse imprescindibili del panorama wedding italiano online. Perché Valeria ha saputo, con grande grazia e (auto)ironia infrangere il tabù del matrimonio ‘a modo mio’ e valorizzare il concetto che le convenzioni: 1. non sono necessariamente norme giuste e 2. non devono per forza essere seguite, se non rispondono ai nostri desideri e alle nostre esigenze.

Matrimonio non convenzionale non vuole (necessariamente) dire ‘strano’.
Vuole dire semplicemente organizzato secondo le proprie priorità e non secondo le convenioni sociali più diffuse.

La ‘non convenzionalità’ stava per me già tutta nel mio organizzare ‘dalla parte degli sposi’ (e non delle convenzioni, appunto), ma è bello rendersi conto di avere effettivamente intuito un’esigenza che esiste. E che tanti futuri sposi sentano questa esigenza è testimoniato anche dal successo che il portale di Valeria ha avuto in questi anni. Eppure vi viene in mente una qualsiasi fiera che tenga conto di questa esigenza?! Ecco, neanche a noi. Anni passati a sbavare con malcelata invida rabbiosa sulle foto di The Cream (e della sua precedente versione Hitched) ma nessuno di noi aveva mai trovato il tempo/la voglia/la forza/i capitali di cercare di realizzare qualcosa di simile in Italia.

Perché Unconventional Happening, come The Cream, non è proprio una fiera (anche se lo splendido payoff a doppio senso dell’evento è ‘fiera del tuo stile’) ma un vero e proprio happening, un evento, una situazione, in cui imparare, incontrarsi, conoscersi, scoprire nuove strade e soprattutto festeggiare (celebrandolo) un modo di vivere al di là delle convenzioni, personale. Insomma, un concetto già di per sé poco convenzionale e ‘difficile’ da vendere in un settore ancora molto ingessato come quello dei matrimoni in Italia. Ricordo una conversazione in privato su Skype con Silvia di Iciban (anche lei sarà a Roma, non a caso). Lei: “a Verona ci sarebbe uno spazio, dai facciamolo”. Io: “eh, sì, splendido, ma con chi? Come?” Che si sa sono piena di idee ma son anche sempre la prima che le smonta prima ancora di provare a montarle.

Così, quando Valeria ha scritto su Facebook “e se io organizzassi un Unconventional Happening, voi verreste?” credo di averle garantito la mia adesione nello spazio di secondi. [Altra cosa da sapere su di me è che sono pigra. La mia condizione ideale è vivere mollemente sdraiata su una chaise longue mentre dispenso idee a gettito continuo a volenterosi/e che poi le realizzano. Mentre io mangio pizza e guardo serie TV.] Avevo anche già pronte almeno due idee con cui partecipare. E così è poi stato.

Sabato 1 marzo fatamadrina scende a Roma per fare un po’ di casino. Dalle 12 alle 13 parlerò di Imprevisti e Probabilità, insomma, di cose che succedono ai matrimoni e come gestirle al di là delle convenzioni. Dalle 15 alle 17 invece condurrò un pazzo workshop Da pin a realtà. Avete salvato da mesi una foto su Pinterest per un progetto che volete usare al vostro matrimonio ma avete francamente paura della fattibilità?! No problem, me lo segnalate, io vi preparo la lista dei materiali da portare e quel pomeriggio lo facciamo insieme, però modificandolo secondo il vostro stile… e magari poi sbirciamo cosa fanno le altre! Entrambi gli eventi sono a numero chiusissimo, 12 posti per la lezione e 15 per il workshop, per cui affrettatevi a iscrivervi tramite il sito.

Se abitate in zona e state per sposarvi dovete assolutamente venire, soprattutto se siete di quelli che (come me) guardano i reality italiani di matrimonio con un’espressione di sconcerto misto a disgusto. Scoprirete prima di tutto che non siete soli,  e poi che non siete voi ad essere strani. Sono loro che sono, semplicemente, convenzionali.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: fatamadrina, fiere, spose non convenzionali, unconventional happening

Pollice verso, pollice sù – special edition Abilmente

3 Novembre 2012 by Barbara 8 commenti

È un po’ di giorni che non ci vediamo qui, e mi spiace avervi lasciato a bocca asciutta per tanto tempo, ma scrivere è stato impossibile in queste ultime due settimane.

C’è il sito per il quale sto finalmente riuscendo a recuperare le foto di eventi passati e per il quale devo finire di scrivere i testi (dopo anni a parlare di me, trovare parole fresche, originali e appropriate per farlo è diventata un’impresa), c’è #theotherjob (vedrete il numero di dicembre di CasaFacile con la sua sorpresa fatamadrinosa!) e poi ci sono le coppie con cui sto lavorando. Non sono tante, lo sapete anche voi che c’è crisi e nel 2013 molte wedding planner forse dovranno prendere decisioni drastiche e responsabili. Ma le poche di noi che sono veramente in ballo devono ballare, e a un ritmo da quick step, mica da waltzer!

Però oggi mi ritaglio una mezzoretta per raccontarvi il meglio e il peggio dell’esperienza di ottobre ad Abilmente.

Per chi non lo sapesse, sabato 20 ero presente ad Abilmente come ospite del primo Meet the blogger italiano, organizzato da CasaFacile. Nel corso di un workshop per blogger creative ho parlato di cosa fare per trasformare il proprio blog in una fonte di reddito. Le slide del mio intervento e quelle delle altre relatrici sono disponibili online qui, e presto sarà possibile vedere anche il video completo della mattinata.

Domenica 21 invece sono stata ospite della direzione della fiera stessa, per proporre ai visitatori un’interpretazione ‘matrimoniale’ dell’esposizione. Per l’occasione avevo organizzato un minitour in cui ho guidato alcune visitatrici fornendo indicazioni generali su come visitare al meglio una fiera, come interpretare la merce disponibile, come carpire idee e ispirazioni.

È con una certa cognizione di causa, quindi che vi racconto il peggio e il meglio di questa fiera, alla mia solita maniera, senza troppi peli sulla lingua.

Pollice verso

In una fiera enorme come è Abilmente è inevitabile che ci sia molta fuffa, come si dice in gergo, cioè paccottiglia e creazioni passate per artigianali ma al contrario realizzate a macchina. Però a me mette una certa rabbia, perché se quella che va in scena deve essere una celebrazione della creatività allora che creatività sia, invece che scorciatoie per fare sentire tutte creative e quindi consumatrici di un certo filone merceologico. Chiariamo subito una cosa: non tutti abbiamo la dote della creatività, mi spiace essere io a dovervelo ricordare, ma qualcuno deve pur farlo. Mettere in scena prodotti scadenti, ripetitivi e massificati per farvi sentire meglio delle vostre imperfezioni è solo un trucco per farvi spendere (tantissimi) soldi in macchine e materie prime per il craft. Se siete contente così, va bene anche per me, ma siatene almeno consapevoli, magari risparmierete qualcosa.

Di pari passo con la carenza di vera creatività andava la spocchiosità di certi espositori. Di fronte al mio brief per il tour (l’intenzione di portare in giro future spose alla ricerca di materiali, ispirazioni tematiche e acquisti) sono stata accolta per lo più da diffidenza, avvertimenti minacciosi di non fare fotografare nulla (non vi ripeto cosa penso della demenzialità di vietare le foto in fiera… tutto il male possibile) e complessiva aria scocciata. Gli espositori più disponibili, cortesi, gentili e prodighi di foto e materiale promozionale erano guarda caso quelli che avevano la merce o le idee più innovative, creative e di qualità. Non so se mi spiego.

Un altro elemento terrificante delle fiere così grandi e di successo è la quantità improponibile di persone che si affollano per i corridoi e intorno agli stand. Le folle non mi esaltano, ma potrei sopportarle se ci fosse un minimo (e sottolineo minimo) di educazione. Sono stata pestata, urtata, scansata, presa a sberle (giuro, una signora stava indicando la strada a un’amica e mi è arrivata la manata), guardata male perché cercavo di passare chiedendo permesso. Il tutto da signore non meno che cinquantenni, dal fare altrimenti distinto, che però si erano trasformate in specie di bisonti imbufaliti. E che mi guardavano particolarmente male domenica, quando mi muovevo con la mia spilla identificativa e la mia cartellina con mappa, cercando di dribblare i flussi e portare le mie ragazze in oasi di tranquillità. Scommetto che a casa fanno una testa così ai nipotini per dire ‘per favore’, ‘grazie’, ‘scusa’…

Pollice sù

In questo mare di confusione, arroganza e posticcio ho scoperto non poche oasi di creatività e genialità che hanno compensato tutto quanto potesse avermi infastidito e che mi hanno fatto innamorare di Abilmente. Le ho condivise con le ragazze che mi hanno seguito in fiera e ve le riproporrò qui sul blog nei prossimi mesi, perché non si tratta solo di idee o prodotti interessanti, ma di esempi che dovrebbero guidare tutti quanti si appassionano al mondo della creatività. E poi sono risorse perfette per il mondo wedding, che è ciò che le rende rilevanti qui.

Una menzione d’onore all’attenzione per il sociale, a partire dalle geniali produzioni riciclose presenti nell’atelier del riciclo, per arrivare ai bottoni Buttonmad proposti da Alessio Perboni di Legend Art. Sono talmente splendidi da meritare un post a parte, quindi continuate a leggermi per scoprire in quanti modi potete usarli per personalizzare le vostre nozze!

Standing ovation per la “signora” più avanti che ci sia (per sua stessa ammissione), la mitica e pluripremiata Wilma Strabello in Bellini. Una capace di vestire in arancio, fucsia e viola, con gli occhiali a pois e le collane di lana cotta, apparendo elegante, distinta e veramente originale. Una che usa gli uncinetti come se fossero pennelli (nonna, eat your liver) e che tira fuori l’iPad per farti vedere le sue creazioni. Una donna serafica che si scusa se ultimamente non ha aggiornato sufficientemente il blog. Go Wilma, go!

Infine, vi presento Ulaola. Immaginate Etsy, ma con una vocazione tutta speciale nel presentare prodotti unici, made in Italy e ‘curati’. La squadra che ci lavora è preparata, entusiasta e dedicata, per cui vi consiglio di tenere d’occhio questo progetto. Secondo me ha il potenziale per poter diventare un punto di riferimento per chi cerca oggetti speciali da incorporare nelle proprie nozze. Io per il momento ci ho trovato tre ragazze veramente speciali con cui presto faremo cose interessanti!

Vi lascio qui, ci rivediamo settimana prossima magari?

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: Abilmente, Casa Facile, fiere, Meet the blogger, Ulaola

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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