Ho una confessione da farvi. Sono stanca.
Bell’inizio per il primo post del 2014, vero?! Dài, portate pazienza, non parlerà (del tutto) di matrimoni, ma vi assicuro che sarà meno drammatico di quanto non suoni l’incipit. Allora, vi va di stare con me fino in fondo?È dalla metà del 2013 che sono stanca, a dirla tutta, e che mi sento essenzialmente… spesa. Come se non avessi più creatività da mettere nella lavoro. Certo il 2013 è stato un anno ricchissimo, splendido ma faticoso, per cui ci sta che la mia vena creativa ne soffra. Le immagini che riempiono questo post sono di alcuni dei progetti che ho sviluppato nel corso dei mesi… dài, diciamo che se ho speso un po’ di creatività non c’è bisogno di dirvi dove è andata!
Il problema è che tra connessione quasi perpetua e bombardamento mediatico (riviste, blog, Pinterest, concorrenza) ho avuto la sensazione quest’anno di andare in completo sovraccarico e di non avere più posto (nella mia testa) per fare girare quello che c’era. Non so se capite cosa intendo. Comunque.
È anche per questo che la mia parola per il 2014 sarà MENO.
Tanto per cominciare sto cominciando a eliminare cose dalla mia vita. In famiglia abbiamo donato scatoloni pieni di articoli di puericultura e abbigliamento alla CARITAS parrocchiale, e ho deciso che nel 2014 non acquisterò abbigliamento, accessori, cancelleria e cosmesi che non siano strettamente indispensabili. Ve lo immaginate coma sarà per una feticista della carta come me?! Gennaio è andato bene (mi spiace, commercianti, quest’anno niente saldi per me) e confesso che sto riscoprendo il piacere di indossare tutto quello che ho, anche capi che non portavo più da anni, rinunciando invece ad altri che tenevo esclusivamente per valore affettivo.
Poi ho cominciato a progettare il mio piano ‘limiti’, che vi presenterò nel dettaglio nelle prossime settimane, e che mi dovrebbe portare nei prossimi sei mesi a stare meno tempo connessa a Internet e meno ore a leggere email, permettendomi così di concentrarmi molto meglio quando lo faccio. Sapete cosa vuol dire per voi sposi che mi assumete? Che vi risponderò meglio e prima, non mi perderò appuntamenti e informazioni per strada (mi vergogno ad ammetterlo ma succede) e che i nostri incontri saranno ben organizzati e super efficienti, lasciandovi più tempo per fare le cose che preferite. D’altra parte non è anche per questo che vi affidate a me? Perché il vostro tempo libero non sia risucchiato dall’organizzazione del vostro matrimonio!
Ho cercato di portare la strategia della sottrazione anche nella gestione della scrivania. Anni fa lessi un’intervista a Philippe Daverio in cui affermava di avere due diversi studi, uno per immergersi nel processo creativo (incasinato, sovraccarico di libri, carte, oggetti) e uno per concentrarsi e riflettere (bianco, minimale e ordinatissimo). Lo so, due studi sembrano un controsenso in un’ottica di ‘meno’, ma seguitemi nel mio ragionamento. Ho sempre sognato di poter imitare il critico d’arte e grazie all’esperienza di coworking che sto facendo con la mia ex collega e amica Emanuela ora ho anche io il mio studio per la concentrazione, ordinatissimo e in bianco e nero, dove rifugiarmi quando voglio lavorare con la massima concentrazione ma prendermi pause vere, di quelle in cui si fanno due chiacchiere intorno a un caffè. Ho rinunciato ad avere sempre tutto a portata di mano e ad abituarmi a organizzare bene la ‘cartella’ con le poche cose indispensabili per lavorare (ecco il MENO!) e farmele bastare.
Infine ho eliminato le continue liste di cose da fare, sparse per ogni dove, radunando tutto sotto due grandi famiglie: le liste giornaliere dettate da impegni famigliari e lavorativi che creo su Things e poi trascrivo sull’agenda, e la lista mensile strategica che nasce dai miei cinque obiettivi da raggiungere entro luglio. Ma questi prometto che non ve li propino!
Insomma, quest’anno ho deciso di risparmiare energie e concentrarle meglio in poche cose che contano: i sentimenti (invece delle cose), la comunicazione efficiente (invece che la connessione dispersiva), il fare (invece che il sognare all’infinito). Avete voglia di accompagnarmi per vedere dove mi porterà questo cammino?
sono molto curiosa di sapere come procederanno le tue sfide, perché in fondo di questo si tratta 🙂 Qualche proposito uguale al tuo l’ho fatto anch’io, anche se non l’ho scritto, e seguire il tuo percorso mi servirà a fare il punto sul mio 🙂
Allora bisogna proprio che vi aggiorni strada facendo! In bocca al lupo anche per i tuoi buoni propositi, intanto 🙂
Il meno è un bellissimo proposito. Less is more. So che ce la farai!
Speriamo, va. Dopo l’oroscopo di Bob che ho letto ieri ho forti dubbi…