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Matrimoni, prime volte e altro 2014

23 Dicembre 2014 by Barbara 4 commenti

Se mi seguite su Facebook avrete letto che quest’anno non ho nessuna intenzione di fare bilanci. Il 2014 è stato un anno in cui sono cominciate tantissime cose e molte sono ancora in svolgimento, per cui non voglio mortificarle con un giudizio finale.

Quello che ho voglia di fare invece, è guardarmi indietro per pochi minuti, prima di rivolgere lo sguardo a tutte le eccitanti iniziative che mi aspettano nel 2015, e prendermi il tempo di ringraziare tutte le persone che hanno reso quest’anno uno di quelli per gli annali.

Il 2014 per me è stato un anno di prime volte.

Rendermene conto mi ha galvanizzato per tutte le prime volte che mi aspettano anche nel 2015, non saranno tutte belle (non vedere mio marito per un mese intero e più alla volta per esempio sarà difficilissimo…) ma so che tutte porteranno una crescita profonda per me e le persone che amo, e di questo sono grata. Così è stato per le prime volte del 2014:

  • sono ritornata in fiera, e per la prima volta non è stata una delusione! Ma forse era fin troppo facile così, visto che le fiere in questione sono state l’Unconventional Happening e The Love Affair, due eventi che ormai non si può più neanche definire unici, visto che entrambi hanno avuto un successo tale da consolidarli come appuntamento fisso nel settore. In entrambe le occasioni ho incontrato per la prima volta colleghi e fornitori che ammiro a distanza da anni o con i quali ci sentiamo regolarmente. È stato bello scoprire un gruppo del quale sentirmi orgogliosa di fare parte, io che soffro sempre un po’ della sindrome della “diversa”, e ancora più bello trovare abbracci, sorrisi, sonori “finalmente!” laddove molti si aspettano di trovare solo competizione.  Secondo me il segreto è aprire sempre la porta a chiunque (figurativamente parlando). A Milano Ilaria (Badalotti di Le Mille e Una Nozze, una di quelle colleghe con cui si chatta sempre su Whatsapp) mi prendeva bonariamente in giro “sei terribile, conosci tutti!”, che ovviamente non è vero. Ma diciamo che salvo dimenticanze di email nei momenti di caos lavorativo, non ho mai snobbato nessuno, e ho sempre cercato di trasformare i contatti in occasioni vere (creative e/o professionali) con me, se posso, o con altri. Un ringraziamento speciale a Valeria Viola e le ragazze dell’Officina Non Convenzionale che sanno sempre farmi sentire amata e capita, a Cristina e Sofia per avere saputo fare The Cream senza fargli il verso, realizzando così un sogno che mi portavo dietro da quattro anni!
Miriam Lepore da Instagram

Miriam Lepore da Instagram

  • ho visto per la prima volta un mio matrimonio sulla carta stampata, senza che io avessi fatto nulla per farcelo finire (se non organizzarlo, ovvio!). Certo la maggior parte del merito ce l’ha Lelia Scarfiotti che ha saputo cogliere il meglio di quell’evento e renderlo memorabile anche per chi non c’era (se ve lo siete persi, il matrimonio è stato pubblicato anche sul mitico The Lane, uno dei siti di matrimoni più cool al mondo!). Lelia, rifacciamolo a maggio!
  • per la prima volta ho condotto un’intervista live e a un personaggio che adoro, Matthew Robbins. Incontrarlo a Roma, in maggio, è stata un’esperienza splendida e istruttiva. Parte di ciò che ho imparato è finito nell’articolo che poi ne ho tratto per il numero di giugno di CasaFacile, ma tante altre cose le porto con me ogni giorno nel lavoro che svolgo con gli sposi. Scoprire che la gran parte dei processi creativi che metto in campo con voi sposi sono gli stessi che applica anche lui, uno dei wedding designer più famosi della costa orientale degli Stati Uniti (per dieci anni è anche stato creative editor di Martha Stewart Weddings), mi ha dato sicurezza e mi ha permesso di elaborarli ancora meglio. La perfezione è ancora un’altra cosa, ma mi piace pensare che l’empatia possa per il momento supplire! A Matthew va la mia gratitudine per la cortesia squisita con cui è sempre disponibile a parlare e confrontarsi.
Io e Matthew Robbins da Instagram

Io e Matthew Robbins da Instagram

  • ho realizzato per la prima volta un progetto creativo interamente in blu, il mio colore preferito di sempre. È stata un’esperienza memorabile, nata dall’invito di Paola Colleoni, con la quale ci siamo talmente “trovate” da un punto di vista creativo, che dopo aver detto “dobbiamo fare meno shooting, ma con più intenzionalità”, ci siamo arrese all’evidenza che ci piacciono i divertissement cromatici, così nel 2015, se tutto va bene, ne produrremo altri due! Paola, per quella prima mail dal titolo ‘Blu’, grazie.
da Instagram

da Instagram

  • ho avuto la mia prima sposa vestita Jenny Packham, e lo so non è un mio traguardo personale, ma sapete quando chiedono alle wedding planner se hanno dei sogni da realizzare o un matrimonio ideale da organizzare?! Be’, nella mia bucket list lavorativa c’era (anche) questo, quindi l’emozione di vedere Chiara indossare Eden è stata davvero grande e per avermela regalata le sarò sempre grata.
da Instagram

da Instagram

  • ho lavorato (sì, lavorato) per la prima volta al matrimonio di amici, ed è stato comprensibilmente stressantissimo e divertentissimo. Un abbraccio enorme a Enrica e Ivan, per esistere, essenzialmente!
da Instagram

da Instagram

  • ho lavorato per la prima volta con una coppia americana, oltretutto (sempre per la prima volta) in una delle location feticcio, per me, l’Hotel La Badia di Orvieto, che con il suo refettorio scoperchiato con vista sulla rocca di Orvieto rimane uno dei luoghi più suggestivi per cerimonie all’aperto in Italia. Francesca è stata una sposa ideale (e lavora nel cinema! Un altro sogno avverato!) e lei e Tim sono tra quelle coppie che so continuerò a sentire molto a lungo…
fatamadrina wedding in Orvieto

da Instagram

  • ho ricevuto la mia prima recensione “pubblica” su Tripadvisor (lo so, è dentro un’altra recensione, ma è persino meglio, no?!), e sebbene tutti i feedback positivi che mi lasciano gli sposi in privato siano quello che conta veramente (ogni volta cerco di lavorare al meglio per voi, non per la mia reputazione, se anche da fuori non si dovesse vedere il mio lavoro sarei perfettamente felice se sapessi che ha aiutato voi), la gratitudine per i complimenti pubblici di Jennifer è grandissima.
  • ho compiuto i miei primi cinque anni di attività e sono sopravvissuta al mio primo anno fuori dal regime dei minimi. Son cose. Lo so, non l’ho festeggiato degnamente, ma vi assicuro che dentro faccio i salti mortali dalla gioia ogni volta che ci penso. Sopravvivere, anche in piccolo, facendo sempre la fattura, stando alle regole, si può!
  • ho lavorato per la prima volta con una coppia russa, due ragazzi giovani e innamorati del nostro Paese che pur avendo le idee molto chiare si sono fidati dei mie consigli (in particolare sulla scelta della location) e mi hanno regalato una giornata emozionante e ricca di soddisfazioni in riva al Lago d’Orta, di nuovo un contesto da sogno in cui non avevo mai lavorato prima.
Russian wedding by fatamadrina on Lake Orta

da Instagram

  • ho creato il progetto di formazione per chi vuole lavorare nel settore, che secondo me mancava. Dalla Parte Degli Sposi ora non è più solo il mio motto, è anche una serie di workshop da portare in giro per l’Italia e arricchire (spero presto) di nuove collaborazioni con esperti. Per ora ci siamo io e Enrica Crivello, io ci metto tutto quello che ho studiato e imparato in questi cinque anni di attività (ma anche negli anni di lavoro in azienda), lei la genialità di rendere il social media marketing facile senza semplificazioni riduttive. A Marzo torniamo in Emilia Romagna, per cui se conoscete qualcuno interessato dirottatelo sul sito ufficiale e invitatelo a iscriversi alla newsletter.
Dalla Parte Degli Sposi

da Instagram

  • ho compiuto i miei primi 40 anni. Statisticamente ne dovrei avere ancora altri 40 davanti, se così non fosse… pazienza, questi primi sono stati notevolmente interessanti e ricchi, grazie all’amore che le persone intorno a me mi regalano ogni giorno.

E poi sì, sono successe tantissime altre cose: la prima frattura, il viaggio di lavoro in Olanda per costruire il futuro de Il Blog Lab, il rientro alla redazione di CasaFacile (con l’allegato di ottobre sull’organizzazione e con un incarico un po’ più dietro le quinte ma ancora più eccitante che durerà ancora fino a primavera inoltrata), l’avventura con C+B, che è solo all’inizio e che mi ha regalato delle amicizie che vanno ben al di là del lavoro…

 

da Instagram

da Instagram

Ma nel complesso direi che il 2014 si è fatto amare abbastanza, no?! È su questa nota positiva che chiudo e vi saluto, fino al 6 gennaio compreso sarò in ferie per dedicarmi alla ripartenza nell’anno nuovo. Se mi scrivete troverete un risponditore automatico, portate pazienza e mangiate un po’ di panettone, quattordici giorni passano in fretta!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: blu, C+B, dalla parte degli sposi, Il Blog Lab, Jenny Packham, Lago d'Orta, matrimonio, Matthew Robbins, Orvieto, The Love Affair, Tripadvisor, unconventional happening

Di The Love Affair e altre storie d’amore

24 Ottobre 2014 by Barbara 4 commenti

Tra i piani fatti e disfatti quest’anno ce n’è uno con cui ho a lungo faticato a riconciliarmi, ovvero la mia presenza a The Love Affair. Se vivete sotto un sasso, o rientrate ora da un ritiro in un ashram tibetano, o ancora avete scelto proprio quest’anno per un digital detox, sappiate che The Love Affair è il secondo evento “alternativo” del settore matrimoni di questo 2014. A marzo c’è stato Unconventional Happening a Roma (e ci sarà di nuovo il 22 novembre a Alessandria) che ha settato l’atmosfera giusta, e proprio pochi giorni prima è arrivata la richiesta di candidature per l’evoluzione di Wedding Factory, la mini-fiera sperimentale che Cristina Di Giovanna già organizzava a Milano da un paio d’anni.

The Love Affair Milano

The Love Affair si è presentato da subito come un progetto molto ambizioso. Confesso che quando un comunicato stampa recita “non la solita fiera, un evento unico” ormai mi innervosisco, perché troppo spesso tanti operatori usano questo giro di parole per rivendere poi proprio lo stesso identico approccio delle solite fiere. Fornitori a caccia di firme sui contratti, rivalità, allestimenti sovraffollati da mercato… Ma TLA (come Unconventional Happening, ma in modo ancora diverso) è davvero l’incarnazione del modello The Cream che dal 2010 sognavo di vedere realizzato, un contenitore chic e divertente per accogliere una selezione curata di fornitori che partecipano in prima persona alla creazione di decor e atmosfera. Se UH nella sua vocazione a 360 gradi sull’approccio non convenzionale, accoglie anime diverse, unite in una missione che valorizza le imprese al femminile, i percorsi di crescita e di empowerment, le diversità appunto, TLA richiede un maggiore sforzo dai suoi partecipanti, che insieme creano uno spettacolo omogeneo intorno al concept del matrimonio creativo. Insomma, TLA è sicuramente più inserito nelle mode di settore (come recita il suo payoff: “into the trends, breaking the rules”) ma è anche più concentrato sul settore matrimonio.

Per farla breve, il 20 febbraio ho sottoposto la mia candidatura. Nella proposta immaginavo “la natura che invade lo spazio industriale, con foglie secche e alberi … tanti angoli conversazione tra cui si snodano sentieri disegnati sul pavimento” e mi immaginavo in questo contesto “come una specie di chiromante in una tenda (da maga a fata il passo è breve), pronta a ricevere i dubbi e le domande degli sposi e a risolverli per loro”. Insomma, una cosa così:

bozzetto di fatamadrina per The Love Affair

il mio primo bozzetto per The Love Affair

Avrei preparato “una serie di tarocchi [con] le figure feticcio dei matrimoni tradizionali ‘la confettata’, ‘il piano-bar’, ‘il lancio della giarrettiera’” (ok, l’idea adesso è nell’etere, prendetela e fatene ciò che volete!) e avrei accolto gli sposi nella mia tenda, per fornire consulenze espresse con quel misto di magia e materna rassicurazione che per me hanno sempre le chiromanti. Che alla fine ti dicono che poi si risolverà tutto.

Vabbe’, poi è successo che ad aprile già mi avevano accettato la candidatura ed ero sul punto di cominciare a organizzarmi seriamente, quando una sposa straniera mi ha comunicato che proprio nei giorni di TLA sarebbe stata in Italia e avrebbe voluto vedermi per sopralluoghi in Toscana. Il matrimonio era di quelli speciali, così ho dovuto annullare la presenza a TLA a malincuore. Poi i sopralluoghi sono saltati ma ormai era troppo tardi. Fine della storia triste.

La parte bella invece, è che ora posso godermi TLA da visitatrice, e lo farò domenica, con un tour de force di appuntamenti. Alle 14 mi troverete alla tavola rotonda a riabbracciare Cinzia Bruschini, alle 16 mi farò un giro con una delle mie spose 2015, alle 18:30 prenderò l’aperitivo con un’altra coppia del 2015 e per finire alle 20 farò un’edizione speciale di #ffair in collaborazione con Federica Visconti (finalmente!). Se ci siete anche voi e mi riconoscete ditemi qualcosa, mi raccomando! Sarà una giornata di abbracci con tante persone che non vedo l’ora di incontrare finalmente di persona. Che alla fine, il bello di queste cose è proprio questo.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: Federica Visconti, fiera, fiere, matrimonio, Silovoglio, The Love Affair, unconventional happening

Alla fiera dei matrimoni…

26 Agosto 2014 by Barbara Lascia un commento

La prossima settimana è settembre e se avete da poco deciso di sposarvi probabilmente nei prossimi mesi visiterete almeno una fiera nella vostra zona. È normale, per molti è la prima occasione per incontrare dal vero qualche fornitore senza l’impegno di un appuntamento. Eppure può rivelarsi un’esperienza frustrante e persino infruttuosa, se non la si affronta con l’approccio giusto.

Per aiutarvi in questo momento cruciale, alcuni anni fa ho creato questo decalogo, ancora validissimo. Leggetevelo, stampatevelo e seguitelo con attenzione, per non perdere tempo ma trarre tutto il vantaggio possibile dalle fiere che visiterete!

Ma ho fatto di più, negli anni. Ho ideato anche una fiera che eliminasse tutti gli aspetti negativi delle fiere tradizionali (prezzo del biglietto, ore in piedi, fornitori invadenti) massimizzando gli aspetti positivi e mettendovi in contatto diretto con fornitori e altri sposi, per conoscerli in una situazione informale e direttamente dal divano di casa vostra: ffair, la Twitter chat dei matrimoni!

#ffair è una fiera virtuale che si svolge su Twitter una volta al mese, di domenica sera. Se avete tempo, curiosità o voglia di parlare di matrimoni potete collegarvi questa domenica, 31 agosto, alle 21, e unirvi a me e alcuni fornitori mentre parleremo proprio di fiere di matrimonio! Quest’autunno ce ne saranno un paio davvero non convenzionali che dovete assolutamente visitare: la seconda edizione di Unconventional Happening (le date sono ancora in via di definizione) e The Love Affair. Per capire meglio di cosa si tratta ho invitato a partecipare alla conversazione Cristina Di Giovanna e le ragazze dell’Officina Non Convenzionale, un’occasione davvero da non perdere!

Se domenica sera non potete essere dei nostri, ffair si presta comunque a esservi utile. Se postate le vostre domande qui sotto nei commenti, o sul blog ufficiale, o direttamente su Twitter nei prossimi giorni (taggando @ffairwed e #ffair nella vostra tweet-domanda!) mi assicurerò di inoltrarle alle nostre ospiti, poi potrete leggere le risposte nel blog post riassuntivo che pubblicherò sul blog ufficiale di ffair la prossima settimana!

Che ne dite? Conoscevate già ffair? E se non la conoscevate, vi piace l’idea? Parliamone!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: consigli, ffair, fiera, fiere, matrimonio, The Love Affair, unconventional happening

Essere non convenzionale

1 Aprile 2014 by Barbara 10 commenti

Quando ho cominciato a scrivere questo post, doveva essere il racconto della mia esperienza a Roma, al primo Unconventional Happening, poi mi ha raggiunto una notizia molto triste e tutto è cambiato.

Due settimane fa è morta Bruna Musso, con cui avevo condiviso lo stand allo Sposalizio due mesi fa e con cui collaboravo da due anni (non solo sui matrimoni). Molti di voi non l’hanno conosciuta, ovviamente, e anche chi l’ha conosciuta forse non ha avuto modo di farlo approfonditamente, ma in questi giorni in cui elaboravo il senso di colpa per non essermi resa conto di quanto stesse davvero male (nonostante di fatto me l’avesse detto, ho poi capito), ho realizzato quanto Bruna fosse davvero non convenzionale. Così, seppure qualcosa vi dirò anche dell’esperienza romana, questo post lo dedico a lei.

Bruna si definiva “cuoca in catering”, e questo modello (che ora Aldo porta avanti) ha fatto di Commestibili e Vini un catering davvero unico nel suo genere e nella provincia di Modena. Scegliere Bruna e Aldo significava (ma significherà ancora) affidarsi a qualcuno che considera il matrimonio un’occasione (importante) come un’altra, in cui l’esperienza culinaria sia centrale. Cibo in abbondanza non perché debba essere abbondante, ma scelto e preparato con un’attenzione alle materie prime (i vini delle cantine migliori, i formaggi e le carni dagli allevatori piemontesi che Bruna conosceva personalmente, la borragine del giardino del laboratorio…) che si trova solo nei grandi ristoranti. Il tutto al giusto prezzo (quindi spesso meno di quanto richiesto da certi tagliagole).

Bruna era spesso burbera, molto pragmatica e poco incline a certi salamelecchi che vanno di moda in questo settore. Ma era aperta a conoscere le persone, e quando ne intuiva il valore si fidava ciecamente. È stato l’unico fornitore che mi abbia mai portato del vero lavoro, in un settore in cui molti mi scrivono con regolarità chiedendo gli porti clienti, ma appena possono occuparsi personalmente di alcuni miei servizi sono ben contenti di farmi fuori. Amava ripetere che non siamo in molti (io, lei e pochi altri) a dare un valore all’etica, nel settore. La contraddivo, anche se lei ne aveva viste senz’altro più di me, ma mi lusingava avere la sua stima e mi piaceva lavorare con una professionista così attenta ai valori del servizio. Insieme abbiamo infranto non poche ‘regole’ dei ricevimenti (per esempio servendo tortellini in brodo a un ricevimento di fine giugno) per garantire il meglio ai nostri clienti, al di là delle convenzioni.

Come tutte le persone non convenzionali che conosco, Bruna non aveva alcuna volontà conscia di essere non convenzionale. Semplicemente viveva secondo i propri valori, che non sempre combaciavano con le convenzioni. Ovviamente, andare fuori dal coro e seguire la propria bussola interiore non l’ha portata (né porterà me o chiunque altro viva in questo modo) ad essere popolare e sempre circondata di persone, perché spesso il cammino di chi vive secondo le proprie regole è solitario (non odiatemi, ma credo comunque che “meglio soli, che male accompagnati”). Per questo è stata un’esperienza splendida averla conosciuta e una grande tristezza perderla. E per questo sono così importanti le occasioni come l’Unconventional Happening organizzato da Valeria e dalla sua Officina Non Convenzionale.

Essere a Roma è stato un modo per sentirsi un po’ meno sola nel voler fare le cose in un certo modo. Che non è farle strane, o controcorrente per forza, o con snobismo per tutte le scelte stilistiche che non condivido, o con uno stile all’americana o anti-italiano, o con la presunzione di farle meglio di altri.

Ma che è farle con la convinzione di seguire un cammino di valori e impegno per dare agli sposi ciò che non trovano nelle risorse convenzionali.

A Roma ho rivisto (o visto per la prima volta) persone con cui mi trovo da tempo d’accordo su questa esigenza di offrire ‘altro’ nei matrimoni in Italia; in pochi minuti anni di email, chat Skype, messaggi sui social network, si sono tradotti in complicità e affinità immediata. Ho finalmente abbracciato Valentina e Luciana, ma anche Miriam e Monica, e poi tutte le bravissime sognatrici dell’Officina Non Convenzionale. Ho rivisto volti amici (Caterina, Anna…), dato il volto a qualche studentessa de Il Blog Lab (la bravissima e dolcissima Cecilia, Anabella che sarà dei nostri a maggio…) e incontrato finalmente un po’ di persone con cui non avevo ancora avuto modo di interagire più di tanto. Nadia, Barbara, Maria Consilia… ma soprattutto Maria Rita, che vive in un angolino d’Italia che adoro. Ci siamo parlate pochi minuti (perché eravamo entrambe impegnate in workshop) ma in quei pochi istanti mi ha fornito importantissimi feedback per un matrimonio che organizzo a giugno, e anche questo è non convenzionale in un mondo in cui è sempre difficile avere la collaborazione disinteressata di colleghi e collaboratori…

L’Unconventional Happening è stato davvero un bellissimo esperimento (tra l’altro organizzato magistralmente, perché essere non convenzionali non vuol dire fare i cialtroni) che spero si ripeta presto e aiuti magari tanti futuri sposi a scoprire un modo nuovo di organizzare il loro matrimonio.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: Bruna Musso, Commestibili e Vini, non convenzionale, Officina Non Convenzionale, unconventional happening

Da pin a realtà all’Unconventional Happening

18 Febbraio 2014 by Barbara Lascia un commento

Ciao a tutti! Questo è il terzo e ultimo post di anticipazioni sull’Unconventional Happening, e lo dedico tutto al mio workshop ‘Da pin a realtà’.

Nella migliore tradizione ‘pinterestiana’ l’idea del laboratorio mi è venuta proprio dopo aver visto un evento simile segnalato nella mia timeline di Pinterest! Mi sono detta che alla fine ormai tutte le spose sono capacissime di segnarsi decine (se non centinaia!) di idee su Pinterest, quello che spesso resta un po’ più complicato è partire da quelle idee per realizzare progetti su misura dello stile che si è scelto per la propria festa.

Non solo, spesso anche i progetti accompagnati da tutorial dettagliati si rivelano molto più complessi, una volta che si cerca di realizzarli. Piegare il fil di ferro, per esempio, è molto semplice in teoria, ma se non scegli lo spessore giusto può rivelarsi una faticaccia con risultati ben lontani dall’originale.

Se vi iscriverete al mio workshop, invece, avrete la possibilità di testare un’idea che vi ha colpito e provare a realizzare un campione da declinare poi magari in altri esemplari, con l’aiuto di qualche amica!

Il procedimento è semplicissimo. Dopo esservi iscritti, cominciate a seguire il profilo Pinterest di Unconventional Happening e fatevi invitare alla bacheca speciale in cui pinnerete il progetto che vorreste realizzare insieme.

Qualche giorno prima del workshop vi invierò un messaggio email con l’elenco dei materiali necessari a realizzare e personalizzare l’idea che avrete scelto. Ebbene sì, non ci limiteremo a realizzare esattamente l’oggetto o il progetto che vi aveva colpito, ma ci sforzeremo di declinarlo secondo il tema o lo stile che avete scelto per il vostro matrimonio.

Allora, cosa aspettate?! Correte a iscrivervi che mancano pochi giorni e i posti sono limitati!

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: creatività, diy, faidate, Pinterest, unconventional happening, workshop

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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