Allora, premetto che io sono una difficile da sorprendere. Ne ho viste abbastanza di tutti i colori nel corso della mia vita. Che non è lunghissima, ovvio, ma è stata abbastanza varia, finora.
Eppure c’è un comportamento diffuso tra i futuri sposi che continua a cogliermi di sorpresa.
È il contrasto tra la preoccupazione ossessiva per la scelta dell’abito da indossare il grande giorno rispetto alla selezione delle fedi. Seguite il mio ragionamento:
- l’abito lo indossate una volta. Salvo casi particolari, ovvio. La fede si presume che la porterete 24 ore al giorno per tutto il resto della vostra vita;
- se si presta fede agli atelier, un buon abito da sposa non costa meno di 2 mila euro. Per la mise dello sposo parliamo di almeno mille euro (accessori inclusi). Una fede top gamma (Tiffany&Co, per fare nomi) in platino con diamanti costa 2 mila euro circa. Ma è il limite massimo, praticamente, non il minimo;
- gli abiti degli sposi cambiano con le culture, il simbolo dell’anello è quasi universale. Ok, quasi, ma molto più dell’abito bianco.

Anello a fascia Tiffany Grace © Tiffany&Co
Non fraintendetemi, non sono scandalizzata, e ciascuno sceglie legittimamente le proprie priorità. Mi sembra strano, tutto qui. Comprensibile, ma strano.
Così, oggi dedico un post a questo argomento considerato marginale da tanti, e lo faccio per parlarvi di metallo, tradizioni, mode e pro e contro.

Fedina lucida © Tiffany&Co
Nella nostra tradizione le fedi sono sempre state realizzate in oro. Oro giallo, per intenderci. Poi, negli anni Novanta, in pieno boom rampante, hanno cominciato a diffondersi le fedi in platino. Le proponeva Damiani, poi è arrivato Tiffany&Co, insomma si vedevano ovunque. Una fede in platino è stata per molto tempo sicuramente uno status symbol, al punto che chi non poteva permettersela sceglieva comunque un anello in oro bianco, per imitare la tinta.
Da qualche anno, se ci avete fatto caso, il platino è invece stato nuovamente affiancato dall’oro giallo. Dall’anno scorso, poi, l’oro ha ricominciato a farla da padrone, soprattutto nella varietà cromatica ‘rossa’ (quell’oro più caldo, quasi rosa).

Fede Antenati © GalanteVisconti
La mia teoria personale è sempre stata che le ragioni di questa inversione di tendenza fossero da rintracciare nell’aumentato valore dell’oro. Poi ho parlato con un gioielliere, che mi ha spiegato alcune cose.
Dunque, i lati positivi del platino sono:
- la maggiore lucentezza;
- l’indeformabilità che ne conserva il valore nel tempo;
- il colore trasparente.
Però:
- la lucentezza svanisce con gli anni;
- l’anello una volta realizzato, non è poi allargabile né restringibile;
- resta da vedere che questo colore sia migliore del giallo dell’oro [per me sì, io non amo l’oro giallo, ma non stiamo parlando di me].
Poi c’è il problema lato rivenditore: fare magazzino di anelli indeformabili è un azzardo economico. Così i gioiellieri tengono in negozio al massimo un formato per modello e gli sposi devono spesso fare la loro scelta senza poter provare l’anello.
Viceversa l’oro può essere lavorato negli anni per rigenerare l’anello e permette ai gioiellieri di conservare a magazzino diversi formati, così gli sposi possono provare l’anello prima di acquistarlo e avere la certezza che l’anello li seguirà in ogni momento del loro matrimonio, adattandosi alle modifiche del loro corpo.
Ma basta con le mie chiacchiere, ditemi di voi? Quanta cura avete dedicato alla scelta delle vostre fedi? Quali decisioni avete preso e mossi da quali motivazioni? Sono sinceramente curiosa.
fedi d’oro ma con un tocco di originalita: l’interno è tagliato diagonalmente così la data o il nome dell’altro si possono sempre leggere da parte di chi indossa la fede. Per spiegarmi meglio, sono come quelle a questo link http://www.cappagli.it/Fedi%20Matrimoniali%20Comete%20Gioielli.htm
solo che le nostre erano artigianali e non ” di marca”.
Aneddoto simpatico, la mia fede è più grande di quella di mio marito ed il prete ha ovviamente sbagliato passando la fede piccola a mio marito! ho delle foto dove ci riscambiamo gli anelli ridendo! 🙂
Fedi in oro giallo piuttosto spesse (quasi 4mm) e piatte.
La scelta e’ stata indirizzata soprattutto da me, lo ammetto, mio marito era molto indeciso. Il fatto e’ che tutti gli anelli che ho sono in argento o oro bianco, quindi desideravo che la FEDE fosse qualcosa di diverso e unico.
E abbiamo deciso di comprarle qui in Olanda, ce lo ricorderemo anche quando magari non vivremo piu’ qui!
Io e Gio abbiamo le fedi classiche in oro giallo bombatucce da 5g con i nomi scritti all’interno…niente data sopratutto perchè noi ci siamo sposati il primo giorno in cui ci siamo guardati negli occhi…manca solo la firma ufficiale e la festa :). Cmq io detesto i monili in oro, ma le FEDI sono le FEDI e devono accompagnarti per sempre (in teoria!) e quindi devo essere adattabili e malleabili. Insomma le fedi in oro giallo descrivono perfettamente le caratteristiche e i requisiti di un matrimonio perfetto: malleabilità, adattabilità, durata, inossidabilità e un pizzico di tradizione (che non guasta mai!)…Antonella P.
Noi abbiamo scelto l’oro rosso, fedi classiche 4g ma rosse. Ce le siamo fatte fare da un orafo di fiducia e siamo contentissimi! Tra l’altro spesso mi capita che le persone mi facciano i complimenti per la fede.
Irene
Le abbiamo fatte fare da un’orafo. Parlando con lui di pro e contro, alla fine abbiamo optato per l’oro bianco rodiato, e una forma non bombata, molto simile a questa : http://www.nonvedolora.it/fontana/newsletter/11_7maggio2009/fedi2.jpg
Con qualche piccola differenza nella mia fede: avevo un diamante di 1,32 ct che mi era stato regalato anni fa, e ormai aspettava invano una montatura. Fare le fedi è stata l’occasione per utilizzarlo sulla mia: lo so, è un diamante ‘grandino’ per una fede, infatti la mia fede sembra un anello con solitario, in verità, però è molto bella, è molto piaciuta a chiunque l’abbia vista; e io ho trovato una sistemazione a quella pietra.
Non abbiamo inciso nulla all’interno: non ho voluto, con l’orafo siamo d’accordo di incidere la data solo a matrimonio celebrato.. gesto leggermente scaramantico…
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Allora ti sorprendo! Da sposa, per me è stato un dettaglio, emozionante nella prova, ma non molto considerato. Tanto che le abbiamo scelte classiche di oro giallo. E non le portiamo quasi mai, mio marito l’ha messa in viaggio di nozze e stop, io me ne ricordo solo ogni tanto. Confesso di preferire altri anelli, e portando un solo anello alla volta…
Che belle le vostre storie di fedi!! Anche la mia è più grande di quella del marito, con tanto di gag al momento dello scambio. Ma noi la portiamo sempre… A parte il marito quando va nei bar per single all’estero… SCHERZO! 😉
Le nostre fedi sono in oro rosso. La particolarità è che il nome e la data all’interno sono scritti a mano da noi, in corsivo. Devo dire che la scelta della fede è stato per me un momento più emozionante della scelta dell’abito: mi è ancora adesso incredibile pensare quanto potente sia questo cerchietto d’oro.. Abbiamo avuto entrambi la sensazione che questi due anelli identici come colore (ma non come taglia, la mia sta perfettamente all’interno della sua!) abbracciassero la nostra famiglia appena nata!
Che bella storia Alyna, e splendida l’idea di usare lavostra grafia per i nomi!