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Matrimonio a servizio completo

29 Aprile 2014 by Barbara Leave a Comment

Oggi vi racconto la storia di un matrimonio, e ne faccio un esempio di cosa significa per me seguire un matrimonio a servizio completo, e di cosa aspettarvi se volete affidarmi questo incarico.

Ho scelto di parlarvene così perché questo matrimonio è davvero esemplare rispetto a tanti altri che ho seguito comunque interamente… pensate che io e la sposa abbiamo cominciato a sentirci tre anni prima delle sue nozze! A questo si aggiunge poi che in queste ultime settimane ho cominciato a ripensare il mio business plan attraverso il corso di Francesca Marano (che in realtà comincerò ad affrontare sul serio in luglio) e quando sono impegnata a ‘ripensarmi’ sento sempre l’esigenza di spiegarmivi. Suona complicato? Speriamo che non lo sia davvero!

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Diciamo che il succo del mio lavoro è la relazione coi futuri sposi.

 

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Vi ascolto, vi osservo, vi imparo a conoscere, vi studio, vi cerco di rilassare e rassicurare, vi rielaboro… e poi sì, vi traduco nei dettagli di un evento.
Lo faccio sempre, anche se mi incaricate solo di una consulenza parziale, come la gestione di un fornitore o la supervisione del giorno delle nozze. Ma quando mi affidate il servizio completo (e davvero lasciate che vi consigli nella scelta di ogni aspetto) questa relazione contribuisce in maniera fondamentale alla riuscita del progetto che abbiamo condiviso.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

I matrimoni a servizio completo che organizzo sono eventi di successo non perché ci sia il catering giusto, il fotografo più bravo (anche se con foto come quelle di Alessandro persino un matrimonio orribile apparirebbe emozionante e carico di atmosfera!), il colore perfetto, la location più magica. Ma perché sono intrisi della fiducia, della disponibilità e del rispetto che si sono creati tra noi. E questo fa sì che voi siate soddisfatti e felici anche se qualche dettaglio non va come l’avevamo sognato insieme.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

{il mio complice Alessandro!} ph. Alessandro Roncaglione

Questa lunga premessa si adatta meravigliosamente alla storia di Alessandro e Aurora, che si sono sposati il 7 settembre 2013 a Romano di Lombardia. Aurora ha cominciato a seguirmi su Facebook nel 2010 e nei suoi commenti abbiamo iniziato a conoscerci. A gennaio 2012 mi ha scritto per annunciarmi che lei e Ale si erano fidanzati e il lavoro insieme è partito davvero a maggio con la ricerca della location.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Quando ci sono così tanti mesi per organizzare un matrimonio è facile che i nervosismi e i lunghi periodi di inattività rendano complesse le relazioni e favoriscano le incomprensioni. Perché soprattutto nella zone in cui le location si prenotano un anno per l’altro, è difficile fare capire agli sposi che tecnicamente, per organizzare un matrimonio, ci vogliono davvero “solo” dai due ai tre mesi lavorativi e il resto è attesa. Ma con Ale e Auri è stato tutto facilissimo.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Ho preparato per loro un calendario 16 mesi in cui sottolineavo le cose da fare e i periodi in cui potevano aspettarsi di non sentirci proprio (salvo magari un check-point mensile per verificare che tutto fosse in ordine) e loro mi hanno chiesto di consigliarli in ogni aspetto dell’organizzazione.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Dal design, alla preselezione dei fornitori, al coordinamento di tutti i professionisti coinvolti, ai dettagli dell’evento che ho supervisionato quel giorno.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Per loro ho creato la suite di cancelleria del matrimonio, il concept di allestimento che Cristian Agazzi ha poi realizzato coi suoi fiori splendidi, il progetto del piano delle sedute che ho anche realizzato, il progetto di bomboniera (che hanno poi assemblato personalmente gli sposi con l’aiuto di amici e parenti) e buffet di confetti, l’allestimento di palloncini bianchi poi realizzato da Giuliana Locatelli e l’allestimento di candele per il piano superiore della villa. Insomma, ogni cosa.

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Di questo matrimonio, pur così pieno dei dettagli che gli sposi mi ha hanno commissionato, ricordo soprattutto la luce splendida, il sorriso perpetuo sul viso di Aurora e l’amore che unisce questi due ragazzi e la loro famiglia. Mi perdonerete quindi (e mi perdoneranno loro, spero) se le foto che ho scelto sono piene di baci e momenti intimi.

Matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Ecco, se deciderete di affidarmi l’incarico di assistervi nell’intera organizzazione del vostro matrimonio, aspettatevi tanti sorrisi, tante parole, qualche progetto disegnato a mano e riprodotto al computer, tanti dettagli piccoli e grandi e un giorno che sembra non finire mai o che voi vorrete non finisca mai.

Matrimonio in rosa a Bergamo foto di Alessandro Roncaglione

ph. Alessandro Roncaglione

Categoria: real wedding Tag: bianco, matrimonio, oro, palloncini, rosa, succulente, wedding consultant, wedding planner

Come nasce lo stile di un matrimonio

14 Marzo 2014 by Barbara Leave a Comment

Vi siete mai chiesti come inizia la creazione di un progetto di nozze se vi affidate a un consulente come me? Oggi vi racconto il percorso che faccio con le mie coppie per guidarle nella definizione del loro stile.

Prima di cominciare lasciatemi chiarire due cose:
1. raramente uso categorie di stile definite quando lavoro con gli sposi. ‘Rustic chic’, ‘shabby’, ‘glam rock’ per me sono etichette inutili in questo contesto, perché fanno riferimento a standard assoluti, mentre quello che i miei clienti ricercano è uno stile personale. Qualsiasi cosa li rispecchi per me va bene, quindi finisco spesso per coniare neologismi tipo bohemien-rock (proprio come fa la collega americana Rhiannon!) e vi invito a fare lo stesso: cercate un nome per il vostro stile non uno stile da seguire!
2. la stragrande maggioranza dei miei clienti arriva da me senza la più pallida idea di ciò che vorrebbe, creativamente parlando, per le proprie nozze. Sono ragazzi che hanno le idee chiare sui propri gusti, magari che hanno persino investito i mesi precedenti nell’arredamento della loro prima casa, ma che di fronte alla domanda ‘che fiori ti piacciono?’ ammutoliscono. Insomma, è normale che un progetto nasca da una tabula rasa, non lasciate che questo vi scoraggi.

 

Tornando a me e ai miei clienti, tutto inizia con il questionario che vi sottopongo quando ci incontriamo la prima volta, e che vi ripropongo più avanti, al momento di affrontare l’aspetto creativo del matrimonio. Dato che di solito ho che fare con budget ‘normali’, di solito questo momento è subito dopo la scelta della location.

È infatti molto più semplice lavorare intorno alla location, declinando il vostro stile intorno a ciò che già esiste, piuttosto che andare alla ricerca di una situazione su misura di uno stile creato a tavolino.

Si può fare, per carità, ma è enormemente più dispendioso.

Parlare con voi dei vostri gusti e di ciò che avete in mente, per me assolve a due funzioni: prima di tutto mi permette di raccogliere dati tecnici (colori che non vi piacciono, elementi che vi infastidiscono ai matrimoni, ecc.) ma soprattutto mi da modo di cominciare a capirvi e a conoscervi meglio. Dalla combinazione di queste due analisi di solito faccio nascere un’idea. Può essere un oggetto a cui fate riferimento spesso, un colore, o un’atmosfera, persino un’immagine mentale che mi sono fatta di voi come coppia. Quello per me diventa il filo conduttore del progetto. Nei progetti che ho seguito l’anno scorso, tra i fili conduttori c’erano: il concetto di viaggio, il colore usato come esplosione di gioia e di festa, la combinazione pizzo romantico e rosa/grigio moderno…

Dal momento in cui ho definito l’idea principale, il progetto si sviluppa in maniera abbastanza naturale: attraverso Pinterest comincio ad assemblare una macro moodboard in cui vale quasi tutto, in cui esploro possibili ramificazioni ed evoluzioni del progetto. Da questo canovaccio di materiale estrapolo solo alcuni elementi che andranno a comporre le moodboard ‘ufficiali’, quelle con cui vi presento il progetto. Di solito ne creo tre: una per la cerimonia, una per il ricevimento e una per i complementi (cancelleria, bomboniera, accessori). Infine vi presento il tutto. In questa fase è possibile ovviamente che la mia idea sia del tutto fuori luogo e che mi offriate feedback per trovarne un’altra, ma se l’idea vi piace (di solito è proprio così) ne parliamo insieme per capire quali dei possibili sviluppi che ho abbozzato nelle moodboard vi piacciono e quali invece non ho considerato ma vorreste testare.

L’idea sviluppata e le moodboard che la rappresentano sono la carta d’identità del vostro stile, da qui al progetto completo vero e proprio mancano solo i miei bozzetti.

Vi piacerebbe un esempio concreto di questo processo? Parliamo di un inspiration shooting, allora, visto che i progetti di questo tipo a cui partecipo nascono in modo analogo. Se non sono io ad avere l’idea principale, infatti, lavoro sugli input degli altri componenti del team, cercando di svilupparli in uno stile che tenga conto delle aspirazioni e specificità di ciascuno.

Per esempio, per il nostro shooting ‘marocchino’ l’idea di base è nata da Sofia e Erica, che volevano cimentarsi per la prima volta con un’atmosfera esotica. Io ho proposto di farlo uscendo dagli schemi consueti, quindi ho lanciato una tavolozza di colori diversa dal solito fucsia/arancio di questo tipo di ambientazioni.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Conoscendo poi la cifra minimal e dal design deciso di Valentina, ho proposto di introdurre dei pattern geometrici, in particolare dei triangoli che potessimo declinare in modo semplice e versatile su allestimento e materiali cartacei.

Les Amis Photo fusion wedding stationery

ph. Les Amis Photo

Quando abbiamo identificato la location, ho cominciato a selezionare i materiali per rinforzare i tratti che di solito sono comuni delle atmosfere esotiche: natura selvaggia e lusso ricercato. La prima era già presente nel giardino lussureggiante dello Shambala che ci ha ospitato, per cui mi sono limitata a scegliere una tovaglia di lino grezzo e proporre lo spago per creare delle trecce legatovagliolo.

 

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Per il secondo invece ho puntato su piatti e posate con dorature, utilizzando della pellicola dorata anche per incursioni sui contenitori squadrati di legno usati per le composizioni floreali.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Proprio come avviene ai matrimoni, in cui il progetto sulla carta prende vita dal vero magari con variazioni e limature, durante l’allestimento Sofia e sua madre hanno proposto di usare i sassi che avevo ipotizzato come complemento, per dare elevazione alle composizioni.
Ed ecco il risultato finale.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Che ne dite? Vi state divertendo nel processo di creazione del vostro progetto di nozze? Ricordatevi che se incontrate qualche difficoltà potete sempre contare sul mio fatamadrina in a box. Fino al 21 marzo lo acquistate direttamente da Etsy a un prezzo speciale e vi portate a casa tutti i vantaggi di una consulenza creativa!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: dietro le quinte, fatamadrina-in-a-box, matrimonio, nozze, oro, progetto di nozze, stile, succulente, turchese, viola

Questioni di metallo

1 Febbraio 2012 by Barbara 10 Comments

Allora, premetto che io sono una difficile da sorprendere. Ne ho viste abbastanza di tutti i colori nel corso della mia vita. Che non è lunghissima, ovvio, ma è stata abbastanza varia, finora.

Eppure c’è un comportamento diffuso tra i futuri sposi che continua a cogliermi di sorpresa.

È il contrasto tra la preoccupazione ossessiva per la scelta dell’abito da indossare il grande giorno rispetto alla selezione delle fedi. Seguite il mio ragionamento:

  1. l’abito lo indossate una volta. Salvo casi particolari, ovvio. La fede si presume che la porterete 24 ore al giorno per tutto il resto della vostra vita;
  2. se si presta fede agli atelier, un buon abito da sposa non costa meno di 2 mila euro. Per la mise dello sposo parliamo di almeno mille euro (accessori inclusi). Una fede top gamma (Tiffany&Co, per fare nomi) in platino con diamanti costa 2 mila euro circa. Ma è il limite massimo, praticamente, non il minimo;
  3. gli abiti degli sposi cambiano con le culture, il simbolo dell’anello è quasi universale. Ok, quasi, ma molto più dell’abito bianco.
Anello a fascia Tiffany Grace © Tiffany&Co

Anello a fascia Tiffany Grace © Tiffany&Co

Non fraintendetemi, non sono scandalizzata, e ciascuno sceglie legittimamente le proprie priorità. Mi sembra strano, tutto qui. Comprensibile, ma strano.

Così, oggi dedico un post a questo argomento considerato marginale da tanti, e lo faccio per parlarvi di metallo, tradizioni, mode e pro e contro.

Fedina lucida © Tiffany&Co

Fedina lucida © Tiffany&Co

Nella nostra tradizione le fedi sono sempre state realizzate in oro. Oro giallo, per intenderci. Poi, negli anni Novanta, in pieno boom rampante, hanno cominciato a diffondersi le fedi in platino. Le proponeva Damiani, poi è arrivato Tiffany&Co, insomma si vedevano ovunque. Una fede in platino è stata per molto tempo sicuramente uno status symbol, al punto che chi non poteva permettersela sceglieva comunque un anello in oro bianco, per imitare la tinta.

Da qualche anno, se ci avete fatto caso, il platino è invece stato nuovamente affiancato dall’oro giallo. Dall’anno scorso, poi, l’oro ha ricominciato a farla da padrone, soprattutto nella varietà cromatica ‘rossa’ (quell’oro più caldo, quasi rosa).

Fede Antenati © GalanteVisconti

Fede Antenati © GalanteVisconti

La mia teoria personale è sempre stata che le ragioni di questa inversione di tendenza fossero da rintracciare nell’aumentato valore dell’oro. Poi ho parlato con un gioielliere, che mi ha spiegato alcune cose.

Dunque, i lati positivi del platino sono:

  1. la maggiore lucentezza;
  2. l’indeformabilità che ne conserva il valore nel tempo;
  3. il colore trasparente.

Però:

  1. la lucentezza svanisce con gli anni;
  2. l’anello una volta realizzato, non è poi allargabile né restringibile;
  3. resta da vedere che questo colore sia migliore del giallo dell’oro [per me sì, io non amo l’oro giallo, ma non stiamo parlando di me].

Poi c’è il problema lato rivenditore: fare magazzino di anelli indeformabili è un azzardo economico. Così i gioiellieri tengono in negozio al massimo un formato per modello e gli sposi devono spesso fare la loro scelta senza poter provare l’anello.

Viceversa l’oro può essere lavorato negli anni per rigenerare l’anello e permette ai gioiellieri di conservare a magazzino diversi formati, così gli sposi possono provare l’anello prima di acquistarlo e avere la certezza che l’anello li seguirà in ogni momento del loro matrimonio, adattandosi alle modifiche del loro corpo.

Ma basta con le mie chiacchiere, ditemi di voi? Quanta cura avete dedicato alla scelta delle vostre fedi? Quali decisioni avete preso e mossi da quali motivazioni? Sono sinceramente curiosa.

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: fede nuziale, oro, platino, Tiffany e Co

Weird colours!

23 Ottobre 2010 by Barbara Leave a Comment

L’avevo un po’ “minacciato”, questo post sugli insoliti temi cromatici. Ed eccomi qui ad eseguirlo, perché mi rendo conto che anche io inevitabilmente a volte mi… siedo sugli schemi più usuali e facili da ideare e realizzare… eppure lo spettro dell’arcobaleno ci offre tante di quelle possibilità che è un vero peccato non esplorarle!

© KELLY PRIZEL photography via So You're EnGAYged

© KELLY PRIZEL photography via So You’re EnGAYged

Intanto cominciamo con tutte quelle proposte che in questo strano, adorato, creativamente schizofrenico paese sono tabù, per un motivo e per l’altro:

1. Nero

Non so se ci avete fatto caso, ma per il 2011 ci aspetta una marea di ispirazioni goth, mistero, pizzo e tutto quanto può essere declinato in… NERO! Sì, nero per un matrimonio. E non solo quando la cerimonia è di sera quindi alle ospiti è concesso dal galateo, ma proprio per gli abiti da sposa, se Atelier Aimée gli dedica addirittura una collezione (chiamata Il bianco e il nero), se Oscar de La Renta lo usa per chiudere la sfilata bridal e se nastri, fiocchi e ricami neri sono ovunque anche nelle altre collezioni.

© Atelier Aimée

© Atelier Aimée

Personalmente io sono già una fan del bianco&nero, che trovo semplicemente super-chic, ma devo dire che una volta superato lo shock iniziale mi sono fatta sedurre anche da questo trend un po’ più audace.
Le possibilità, anche per le più titubanti, sono infinite. Potete limitarvi a scegliere le scarpe di Aruna Seth per stupire tutti quando aprirete le danze:

© Aruna Seth

© Aruna Seth

O puntare sul glam assoluto di una partecipazione in nero impreziosita da stampa silver:

© Emily and Jo

© Emily and Jo

Oppure ancora lasciare che siano i dettagli del rinfresco a tingersi di scuro… moltissimi catering e location già propongono le tovaglie in fiandra nera (una coppia di miei sposi le ha scelte proprio quest’anno), che sono spettacolari quando vengono illuminate da piatti di porcellana bianca e da candelabri d’argento (o dai più trivial proposti da Ikea).

© Ikea

© Ikea

E poi i particolari neri aggiungono carattere anche alle più classiche delle torte nuziali, come dimostra benissimo questa produzione di Zoe Clark:

© Zoe Clark cakes

© Zoe Clark cakes

… o diventano adorabili ma stilosi se il particolare in questione è il pois… non a caso quest’anno ho prodotto questi mega-ponpon in carta velina bianca a pois neri, appesi per un nastro di raso nero a pois bianchi… perfetti per decorare l’ingresso della sala di un ricevimento (lo so, lo so, me lo dico da sola).

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Insomma, converrete con me che non è poi un’idea così stramba come sembrava all’inizio, no? Ovviamente, come ogni trend, va preso con un grano di sale… per cui prima di investire svariate migliaia di euro nel modello di punta di Rosa Clarà in tulle nero accertatevi che non urti la sensibilità della parrocchia in cui vi sposerete, o se vi spaventa il total black, puntate su accostamenti più soft, magari illuminando il nero col giallo… senza paura, perché basta veramente poco a evitare l’effetto Ape Maia!!

© Niemierko

© Niemierko

2. Viola

Non lilla, non porpora, non pervinca. Viola. Il colore che viene usato per i paramenti funebri, per intenderci. E infatti a luglio mentre acquistavo il raso per il tavolo della cerimonia di un mio matrimonio sono stata redarguita pesantemente dalla commessa (peraltro una ragazza simpaticissima): “ma come? Raso funereo per un matrimonio?! Ma la gente è pazza!” E vi giuro che si trattava di un bel porpora luminoso, non di un pantone numero 2623!

© Pantone

© Pantone

E invece, ancora una volta, i blog americani e le riviste di settore da mesi sono un pullulare di viola intensi, vellutati, profondi e a tratti persino un po’ opprimenti. In questo caso non si parla di collezioni dedicate di abiti da sposa (anche se il viola in molte tonalità faceva capolino già quest’anno in molti modelli fantasia) ma è evidente che non ci siamo poi così lontani, se Pignatelli ha presentato questo capo nella sua collezione d’Alta Moda, Opere:

© Carlo Pignatelli

© Carlo Pignatelli

Voi sapete come la penso sulla schiavitù del lilla che ha tenuto in scacco il mondo dei matrimoni negli ultimi due-tre anni, e devo ammettere che anche nei confronti del viola non sono imparziale come dovrei (anche se è un colore che amo visceralmente) per via della colonizzazione della moda autunno-inverno (che io preferisco animata dai colori ‘blocco’, arancio, rosso, verde prato…). Ma da professionista devo ammettere che questa tinta è perfetta per la stagione che stiamo vivendo, e capace di dare spessore e carattere deciso a un matrimonio autunnale illuminato da tante candele e magari incentrato intorno al tema del vino, del cioccolato e dei loro colori.

© Wedding Nouveau

© Wedding Nouveau

Inoltre, per quanto siamo stati oggettivamente sommersi da qualsiasi combinazione di viola/violetto ecc negli ultimi mesi, esistono ancora abbinamenti insoliti di grandissimo effetto, come per esempio l’associazione di dettagli viola a una base grigio tortora e nera.

© Megan Dallor Photgraphy via The Sweetest Occasion

© Megan Dallor Photgraphy via The Sweetest Occasion

Forse ci sarà qualche zia che storcerà il naso (c’è sempre, d’altra parte), ma dopo queste ispirazioni nessuno potrà accusarvi di cattivo gusto se sceglierete il viola come colore per il vostro matrimonio!

Per concludere il post vorrei parlare di un altro colore che raramente troviamo usato massivamente nei nostri matrimoni, ma che usato in certi contesti e con certi accorgimenti può dare risultati… luminosi!

3. Oro

Il colore che fa brillare gli occhi di zio Paperone è rientrato in auge alla grande da alcuni mesi. Saranno le quotazioni del metallo giallo che schizzano alle stelle, o forse solo il pendolo inesorabile della moda che ritorna sui suoi passi dopo anni di dittatura dell’oro bianco/platino ecc, ma anche le riviste di settore hanno segnalato il ritorno dell’oro giallo negli anelli di fidanzamento e nelle fedi nuziali.

© Wedding Style Guide

© Wedding Style Guide

E, come spesso accade, dai dettagli all full blown theme il passo è brevissimo… così la “Perfect palette” presentata nell’ultimo numero di Martha Stewart Weddings era proprio la declinazione dei metalli bruniti (rame e oro) intervallati solo dal bagliore dell’argento:

© Martha Stewart Weddings

© Martha Stewart Weddings

A qualcuno di voi sarà già capitato di incontrare questo colore nel decoro di un matrimonio, e probabilmente avrà storto il naso, forse perché la location era già grandiosa di suo per cui l’uso dell’oro nell’allestimento risultava un filino barocco, o forse perché l’oro era declinato solo nella sua versione glitter, rendendo il tutto veramente un po’ troppo simile a un bagno nel forziere di Paperon de Paperoni.

Personalmente ritengo che questo colore dia il meglio di se in contesti intimi e raccolti, in feste con un numero contenuto di invitati, e giocando sulle diverse finiture (metallica, opaca, glitterata…) che il colore può prendere se applicato a diversi materiali… una cornice in legno tinto oro decapé può essere un modo elegante di incorniciare il tableau de mariage, magari realizzato con pezze di lino grezzo su cui vengono ricamate le iniziali degli sposi. E i tradizionali canapé possono diventare unici se avvolti in una sottilissima foglia d’oro commestibile.

© Gold Leaf Supplies

© Gold Leaf Supplies

Se poi state organizzando un matrimonio nel periodo delle festività natalizie l’oro vi aiuterà a illuminare una base candida trasformando qualsiasi location in una vera e propria terra delle meraviglie invernale.

© Wedding Nouveau

© Wedding Nouveau

Ma la versatilità dell’oro è unica, così, accompagnato a un azzurro polvere, potrà rendere speciale e stiloso un matrimonio primaverile pieno di palloncini.

© English Rose via You and Your Wedding

© English Rose via You and Your Wedding

In definitiva… cosa abbiamo imparato oggi, ancora una volta voi ed io insieme scartabellando tra riviste, siti e tante idee?

Che nessun colore è veramente strano o sbagliato, se vi appartiene e se lo fate vostro.

L’adagio così diffuso “your wedding, your way” (il tuo matrimonio, a modo tuo) ci ricorda proprio questo: che la festa di matrimonio deve prima di tutto essere fedele al carattere e allo spirito della coppia di sposi. Se lo sarà, nessun colore o tema sarà veramente inappropriato, perché tutti lo sentiranno immediatamente… giusto.

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: azzurro, bianco, glam, grigio, matrimonio a tema, mode, nero, oro, palloncini, pois, viola

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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