Questo post è scritto per te, futura sposa che mi leggi, e che non sai che il tuo nemico numero uno nell’organizzazione del tuo matrimonio potrebbe essere proprio lei, la tua migliore amica. Soprattutto se decide che si sposerà a distanza di una settimana o poco più dalla data che hai fissato per il tuo matrimonio.
Prima che tu insorga dicendo che sono la solita maligna affossatrice-di-donne-e-negatrice-di-solidarietà-femminile (ebbene sì, come Miss Marple, non guardo in faccia alcun sesso quando c’è da analizzare i comportamenti umani) sappi che l’eventualità che la tua affezionatissima amica si trasformi nella tua peggiore nemica non è rara alle soglie del matrimonio. La casistica mia personale (di amiche, conoscenti e clienti) è ampia, e in questi ultimi mesi ci si è messo un divertente fatto di cronaca che ho deciso di prendere a esempio per mostrarti i rischi della situazione e come si può gestirla.
Parlo di Lauren Conrad e Whitney Port, starlet lanciate dalla docu-soap di MTV The Hills (in cui erano migliori amiche) e ora ‘icone’ di stile molto seguite negli Stati Uniti. La prima ha annunciato il proprio fidanzamento in ottobre e il mese dopo la seconda ha confermato il proprio. E da lì è cominciato il confronto. Lauren Conrad ha stretto una partnership con Martha Stewart Weddings per cui è ora guest editor con consigli di stile per le spose. Whitney Port si è fatta organizzare una specie di addio al nubilato da Mindy Weiss, in cui ha presentato mock-up e inspiration board del proprio matrimonio. E via in un susseguirsi di botta e risposta di stile tra le due.
Il meccanismo per cui, dopo anni di vita in parallelo, tu e la tua migliore amica vi ritrovate a essere felicemente fidanzate quasi contemporaneamente non è strano né incomprensibile.
Avete fatto tante cose insieme, avete più o meno la stessa età, siete cresciute insieme, ci sta che vi ritroviate innamorate e pronte e sistemarvi più o meno nello stesso momento. Eppure. Anche se fino a questo momento la competizione non è mai entrata nelle vostre vite, la pressione sociale che circonda il matrimonio con le sue implicazioni (c’è ancora gente che pensa che sia il più grande successo che una donna possa realzzare, sposarsi e formare una famiglia… alla faccia dell’emancipazione) potrebbe farla emergere se una delle due decide di sposarsi quando l’altra ancora non ha fissato la data.
Se capita a te, di essere quella rimasta indietro, accetta un consiglio: non considerarla una sconfitta e non farti prendere dall’ansia di riguadagnare la posizione. Se anche il tuo fidanzato ti dovesse proporre di sposarvi nello stesso periodo, spiegagli con calma che preferisci poter lasciare i riflettori sulla tua amica, per il momento, e sposarvi con calma più avanti, magari 6/9 mesi dopo, persino un anno, se necessario. Se vi amate, davvero non cambia molto quando vi sposerete.
Se invece sei quella che ha fissato (dopo tanti progetti, pensieri, calcoli, alcuni anche condivisi con l’amica) la data del tuo matrimonio per l’inizio di giugno e il mese dopo la tua amica ti dice ‘sai che c’è? Anche noi ci sposiamo a giugno!’… respira. Non lo fa per cattiveria (forse). Però potrebbe essere una buona candidata a farti diventare una bridezilla in ansia da prestazione, quindi metti subito in chiaro (con tranquillità e cortesia) che preferisci organizzare le tue nozze da sola, per non rischiare di influenzarvi e di finire a fare lo stesso matrimonio.
Ti sembra improponibile tenere la tua amica fuori dall’organizzazione?
Fidati, è la soluzione migliore per entrambe!
1. tu hai bisogno di qualcuno che ti aiuti e allievi il tuo stress, soprattutto nel periodo finale dell’organizzazione, ma questo coinciderà anche con il suo periodo finale, quindi è altamente probabile che i livelli di stress si sovrappongano;
2. per lo stesso motivo sarebbe crudele chiedere di aiutarti quando il poco tempo che ha a disposizione dovrà essere dedicato alla propria organizzazione;
3. ‘tu cosa ti metti?’ la domanda innocua del sabato pomeriggio prima di un’uscita tra amiche si carica di implicazioni ben diverse quando di mezzo c’è un abito da sposa. Un giudizio negativo su una scelta che riguarda un momento importante come il matrimonio può essere facilmente interpretato come un giudizio negativo complessivo sulle nostre scelte. Meglio non mettervi in situazioni che avrebbero come unica conseguenza malumori e incomprensioni;
4. e se qualcosa che desiderate entrambe risultasse disponibile solo per una delle due? Il film Bride Wars offre un esempio di come potrebbe andare a finire. Non mi sembra il caso di rischiare, no?
Le amicizie tra donne, soprattutto quelle che si formano negli anni dell’adolescenza, ci aiutano spesso ad affrontare il senso di non appartenenza. Con un’amica ci sentiamo finalmente parte di un gruppo, quindi è normale che si cresca con lei in una specie di simbiosi conformistica, in cui le scelte e i gusti di una diventano le scelte e i gusti di entrambe. La verità però è che tu e lei siete esseri unici e nel matrimonio vi unite a una persona ancora diversa (a meno che non siate lesbiche, nel qual caso il problema non si pone, perché la state sposando, la vostra migliore amica!) con la quale creare un nuovo nucleo famigliare. Pretendere che queste combinazioni (tu e il tuo fidanzato, lei e il suo) riflettano perfettamente la simbiosi che avevate da ragazze è assurdo, irrealistico e una forzatura inutile sui gusti e le legittime aspirazioni dei vostri rispettivi fidanzati.
Infine, se anche tu e la tua migliore amica siete talmente affettuosamente legate da essere al di sopra da qualsiasi competizione (ma allora non vi ritrovate neanche nel caso del matrimonio in contemporanea, fidati), questa difficilmente risparmierà gli amici che avete in comune. Da un lato le amiche di entrambe non avranno probabilmente il tempo di aiutare entrambe nell’organizzazione, quindi si formeranno probabilmente due squadre, ciascuna di supporto a una di voi due. E le scelte saranno dolorose e non potranno non lasciare un minimo di amaro in bocca in chi si trova a doverle fare e in chi le subirà. Poi ci saranno gli amici che magari non navigano nell’oro e che forse non potranno permettersi di partecipare a due matrimoni così ravvicinati e dovranno fare una scelta… (per semplificargliela chiamali e spiega loro che possono salutarti anche in un secondo momento, senza venire al matrimonio). So che mi ripeto, ma il matrimonio tira fuori il peggio nelle persone, quindi non aspettarti che la situazione venga semplificata da chi ti starà intorno. Meglio prevenire.
E ora palla a te e a tutti voi che leggete: avete esperienze positive/negative di matrimoni di amiche in parallelo? Valgono anche quelle di seconda e terza mano! Scrivetemele nei commenti, insieme a eventuali ulteriori dubbi su come gestire la situazione. Piccola appendice: questo è proprio il genere di situazioni in cui la consulenza di una persona esterna è più utile… Insomma, prima di disperare, considera anche l’ipotesi di assumermi!
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