Buongiorno e grazie della pazienza con cui continuate a seguirmi in queste settimane di incertezza e generale confusione. Tutti gli operatori del settore sono in fermento con post, annunci, foto, racconti e la quotidiana gestione del nostro lavoro. Fa piacere che anche in questo mare di offerta troviate il tempo e la voglia di scoprire cosa combino.
In questo preciso momento sto approfittando di un raro momento di calma per aggiornare il blog secondo la pianificazione prestabilita, ma le difficoltà sono tante. Il primo virus della stagione (sono ancora un po’ acciaccata dopo un finesettimana ferale e qualche notte insonne), il rientro dei bambini a scuola e gli impegni famigliari non facilitano la gestione di un’agenda che è stagionalmente piena quasi fino a scoppiare. E per fortuna che in questi mesi ho (dolorosamente) rinunciato a una serie di impegni per cercare di semplificarmi la vita! Non lo ripeterò mai abbastanza: questo non è un lavoro per mamme-casalinghe. In realtà ben poche attività imprenditoriali lo sono, ma tutte quelle che si rivolgono ai privati e hanno a che fare con la creatività ancora meno. Tenetene conto, quando fate le vostre valutazioni professionali, e anche voi, future spose con bambini piccoli, accettate che l’organizzazione delle vostre nozze possa essere drammaticamente più ardua se contemporaneamente dovete occuparvi di un lattante o anche solo un bimbo sotto i 5 anni. Ed essere in maternità non aiuta. Fidatevi, ci sono passata.
Ma cambiamo argomento. Il post che ho scelto oggi dal Wedding Digest parla di fiori. Ha catturato la mia attenzione perché sembra offrire idee in contro-tendenza con la moda dilagante dei bouquet enormi che si vedono di recente nelle vetrine, sulle riviste e ancora peggio tra le manine di spose minute. In realtà le proporzioni dei due mazzi che vedrete nel post sono comunque molto generose, perché i fiori sono stati assemblati con la tecnica ‘a sbuffo’ come la chiamo io, che va tanto in questi ultimi due anni, con steli tenuti lunghi, disposizione dei fiori fintamente caotica e su diversi livelli per dare al bouquet quell’aria di “messo insieme sul momento coi fiori colti nel mio giardino” che è l’equivalente floreale del trucco “senza trucco”. Tuttavia nel complesso la proposta è molto distante da quanto si vede nelle mani delle spose italiane per cui mi è parso un ottimo spunto di ispirazione per chi tra voi sta organizzando le proprie nozze per la primavera e l’estate del 2013.
Che piacere il tuo blog mi unisco ai tuoi sostenitori! Io realizzo bomboniere, inviti e decorazioni, visita il mio blog anche per uno scambio di idee.
A presto,
Titti,
with hand, with love