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Da tema a nozze – romantico vintage

18 Aprile 2014 by Barbara 2 commenti

Il secondo articolo della serie “da tavola tematica a progetto di nozze” esce con qualche piccolo inconveniente tecnico, ma è romantico e sognante come i matrimoni più cliccati della rete. Se siete fan del vintage (quello vero, dei mercatini e dei robivecchi) e avete collezioni di oggetti di famiglia a disposizione è esattamente quello che fa per voi.

Ancora una volta il punto di partenza è una delle tavole ‘rubate’ dal lavoro di Anna Malhomme de la Roche per Country Homes and Interiors di marzo 2014.

moodboard in rosa di fatamadrina

ph. Jon Day

L’approccio comune al vintage, inteso come stile per un progetto di nozze, è quello di assemblare oggetti dall’apparenza vissuta o davvero vecchiotti (databili di solito dalla fine Ottocento alla metà del Novecento) in composizioni decorative che conferiscano una certa ‘aria di famiglia’ all’allestimento. Che si tratti di vecchi libri, ampolle da farmacista, valigie di cartone, vecchie macchine da scrivere, rocchetti di legno o bottoni spiaiati, poco importa. L’atmosfera di solito è quella di un rigattiere come tanti, ormai, visto che lo stile è abbastanza di moda da alcuni anni.

Il mio consiglio a monte, se vi piace l’atmosfera vissuta ma volete qualcosa di più personale, è di scavare nei vecchi album di famiglia, intervistare e scomodare le nonne ancora in vita, e recuperare alcuni elementi chiave della vostra tradizione di coppia. Bastano pochi elementi: la macchina da cucire della bisnonna, la tortiera di latta favorita della prozia, la teiera delle bambole di vostra madre. Insomma, pezzi unici che rappresentino un racconto della storia della vostra famiglia.

La composizione che vedete qui sopra, pur mescolando alcuni elementi diversi, a me ricorda soprattutto una delle mie perfidissime nonne (ho avuto due nonne sufficientemente diaboliche, i cui geni, tra l’altro, scorrono potenti in me!) e la sua straordinaria abilità con ago, filo e filati. Declinata in rosa modesti e anticati, dal pallidissimo al più caldo, per essere meno monotona si completa di bianchi sfumati di rosa e azzurri chiari. Avendo voluto celebrare la sua memoria alle mie nozze, il tema mi sarebbe stato immediatamente evidente e tra l’altro molto adatto alla dépendance rustica di una villa dell’Ottocento dove abbiamo davvero festeggiato il nostro ricevimento, io e mio marito!

Gli elementi centrali sarebbero stati quindi tutti quelli legati alle numerose arti del cucito, del ricamo e del filato:

1. bottoni di madreperla

I bottoni sono un elemento davvero duttile che può essere declinato in tantissimi modi, dal meccanismo di chiusura di una bustina di confetti (con lo spago che gira intorno a un bottone, appunto) alla corolla di un fiore interamente tessile, in un bouquet eterno di spille e bottoni (come i capolavori che realizza Ludovica di V as LoVe). Io li userei per comporre la superficie madreperlacea di un cuscino porta-anelli, perché adoro quella sfumatura traslucida di bianco e rosa tipica dell’interno delle conchiglie.

2. rocchetti di filo e ditali d’argento

I rocchetti di legno del filo da cucire sono ormai diventati un’oggetto del desiderio per chi è appassionato di creatività handmade, per cui se ne trovano in circolazione tanti e numerose ditte hanno cominciato a rimetterli in commercio. Io li userei come segnaposto, avvolti in un ‘nastro’ di carta spessa che rimane appena srotolata per lasciar leggere il nome del commensale. Ma la mia vera passione sono i ditali, coi quali se fossi una sposa giovane e romantica mi farei confezionare degli orecchini a pendente da indossare con un bell’abito di Nadia Manzato.

3. passamanerie e coperte a uncinetto

I bauli di mia nonna traboccavano di metri e metri di passamanerie avanzate da lavori finiti o accantonate per progetti futuri, ma anche le passamanerie moderne (come i nastri di cotone) sono una perfetta rivisitazione vintage dei nastri di raso. Si possono usare per realizzare l’impugnatura di un bouquet, per abbellire un banco della chiesa con un morbido fiocco, per personalizzare i barattoli di conserva delle composizioni centrotavola, oppure ancora per realizzare una ‘tenda’ colorata che faccia da sfondo alle foto del photo booth. E al posto delle solite tovaglie, si potrebbero vestire il tavolo delle bomboniere e quello della torta con una splendida coperta all’uncinetto di cotone bianco.

4. carta da tessuto e timbri

Con la carta velina color crema con cui si incartavano i tessuti si possono realizzare tutte quelle decorazioni moderne fai-da-te capaci di fare decor con poco impegno: pompom, tassel garland, bandierine sono piccoli progetti che si possono assemblare con l’aiuto delle amiche nei mesi precedenti il matrimonio, ma per un coppia che vuole davvero lasciare il segno, personalizzerei fogli di questa carta con un timbro con le loro iniziali, e lo userei per foderare le buste delle semplici partecipazioni bianche in corsivo inglese.

5. porcellane spaiate

Infine, a completamento del progetto, raccoglierei i piattini spaiati in giro per le credenze di famiglia e li affiderei al catering catering, affinché li usi al posto di ciotoline di servizio in giro per i buffet. Per me la tecnica di mescolare elementi standard con piccoli oggetti personali resta il modo più economico, semplice eppure efficace per lasciare la vostra impronta al vostro ricevimento.

Allora, che ne dite di questo stile di nozze vintage, ma personale? Spero vi sia piaciuto, perché la moodboard di venerdì prossimo ci catapulterà in giardino, verso un altro stile abbastanza di moda, il botanico…

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: azzurro, bottoni, bouquet, carta velina, Country Homes and Interiors, grigio, moodboard, perla, porcellane, rosa, stile, tema, timbri, uncinetto, vintage

The Wedding Digest – bouquet e organizzazione

18 Settembre 2012 by Barbara 1 commento

In inglese si dice a volte ‘easy does it’, se è semplice funziona. Il post che ho scelto dal Wedding Digest di questa settimana risponde a questo motto perché vi propone un tutorial veramente passo a passo per realizzare un bouquet… senza fiori! Ebbene sì, quelli che vedete nella foto qui sotto sono fiori finti, di tessuto, mescolati ad arte a piante e bacche durevoli, trasformando la realizzazione del bouquet in un progetto alla portata di una sposa di media manualità. Potete realizzarlo anche una settimana prima del matrimonio, con tutta calma! Certo, non passerà l’ispezione della zia pettegola, né sarà possibile annusarlo più di tanto. Ma è una meraviglia, non credete?! Attenzione solo al budget, perché il prezzo dei fiori di seta di qualità non lo rende un progetto low cost… anzi!

Wedding Chicks How To Fake a Flower Wedding Bouquet

 

Ed ora veniamo a noi, alle tantissime novità in cantiere per l’autunno (come sempre, no?!), a partire di una brevissima rubrica (solo tre puntate) che inaugurerò domani sul blog. L’argomento è organizzazione. Non intesa come organizzazione di matrimoni ma proprio come capacità di essere organizzati e gestire il proprio tempo, le proprie energie e i propri spazi. Questa estate ho investito molto tempo nel ripensare la mia routine lavorativa, cercando di renderla ancora più organizzata e consapevole, in modo da minimizzare le perdite di tempo e massimizzare i risultati. In questi tre post vi parlerò proprio di questo. A day in the life (un giorno nella mia vita, letteralmente) inaugura domani con una simulazione di una mia giornata lavorativa (non su evento) e la spiegazione di alcune scelte organizzative che ho fatto. Venerdì parleremo di come i criteri che ho applicato possano tornare utili a chiunque abbia poco tempo e tante cose da fare (quindi è perfetto per i futuri sposi!). Lunedì concluderò il tutto con uno speciale sull’organizzazione degli appunti, tra preferiti sul browser, pin su Pinterest, file nelle cartelle e quaderni vari. Perché se siete organizzati potete anche essere disordinati, ma otterrete comunque risultati!

 

 

Semplice, no?!

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: bouquet, faidate, organizzazione

The Wedding Digest – fiori

11 Settembre 2012 by Barbara 1 commento

Buongiorno e grazie della pazienza con cui continuate a seguirmi in queste settimane di incertezza e generale confusione. Tutti gli operatori del settore sono in fermento con post, annunci, foto, racconti e la quotidiana gestione del nostro lavoro. Fa piacere che anche in questo mare di offerta troviate il tempo e la voglia di scoprire cosa combino.

In questo preciso momento sto approfittando di un raro momento di calma per aggiornare il blog secondo la pianificazione prestabilita, ma le difficoltà sono tante. Il primo virus della stagione (sono ancora un po’ acciaccata dopo un finesettimana ferale e qualche notte insonne), il rientro dei bambini a scuola e gli impegni famigliari non facilitano la gestione di un’agenda che è stagionalmente piena quasi fino a scoppiare. E per fortuna che in questi mesi ho (dolorosamente) rinunciato a una serie di impegni per cercare di semplificarmi la vita! Non lo ripeterò mai abbastanza: questo non è un lavoro per mamme-casalinghe. In realtà ben poche attività imprenditoriali lo sono, ma tutte quelle che si rivolgono ai privati e hanno a che fare con la creatività ancora meno. Tenetene conto, quando fate le vostre valutazioni professionali, e anche voi, future spose con bambini piccoli, accettate che l’organizzazione delle vostre nozze possa essere drammaticamente più ardua se contemporaneamente dovete occuparvi di un lattante o anche solo un bimbo sotto i 5 anni. Ed essere in maternità non aiuta. Fidatevi, ci sono passata.

Wedding Chicks post fatamadrina

 

Ma cambiamo argomento. Il post che ho scelto oggi dal Wedding Digest parla di fiori. Ha catturato la mia attenzione perché sembra offrire idee in contro-tendenza con la moda dilagante dei bouquet enormi che si vedono di recente nelle vetrine, sulle riviste e ancora peggio tra le manine di spose minute. In realtà le proporzioni dei due mazzi che vedrete nel post sono comunque molto generose, perché i fiori sono stati assemblati con la tecnica ‘a sbuffo’ come la chiamo io, che va tanto in questi ultimi due anni, con steli tenuti lunghi, disposizione dei fiori fintamente caotica e su diversi livelli per dare al bouquet quell’aria di “messo insieme sul momento coi fiori colti nel mio giardino” che è l’equivalente floreale del trucco “senza trucco”. Tuttavia nel complesso la proposta è molto distante da quanto si vede nelle mani delle spose italiane per cui mi è parso un ottimo spunto di ispirazione per chi tra voi sta organizzando le proprie nozze per la primavera e l’estate del 2013.

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: bouquet, fiori

fatamadrina reads… the Mollie Makes DIY Wedding Lookbook!

18 Luglio 2012 by Barbara 3 commenti

Oggi torno a una rubrica che ho inaugurato da poco e che sarei curiosa di sapere se vi interessa o vi è utile, “fatamadrina reads…” (che poi sarebbe “fatamadrina legge…”).

Come sapete, svolgere un mestiere che riguarda in parte anche scelte di stile legate ai costumi e alle mode comporta un aggiornamento continuo, attraverso numerosissimi libri e riviste specializzate. Da quando poi il mondo dei matrimonio è diventato un catalizzatore di attenzione (e denaro) si moltiplicano le incursioni nel genere anche da parte di testate che di norma si occuperebbero di altro. Persino l’allegato speciale che ho realizzato con CasaFacile nel gennaio scorso ne è un esempio.

Visto che acquistare tutti i libri e le riviste disponibili sul mercato è un impegno economico non indifferente ho deciso di raccontarvi quello che penso di alcuni dei titoli che leggo, in modo che voi possiate decidere se valgono la pena dell’acquisto.

Oggi vi racconto il supplemento di Mollie Makes uscito con il numero 14. Il titolo completo della mini-rivista (50 pagine non brossurate) è Let’s get hitched! DIY Wedding Lookbook e sicuramente la pubblicazione riflette la tendenza di Mollie Makes in generale a privilegiare progetti facilmente replicabili e ispirazioni fatte a mano.

Mollie Makes DIY Wedding Lookbook

La struttura della rivista è molto semplice, e presenta tre sezioni costruite intorno ad altrettanti matrimoni da vero e uniformate dallo stile di ciascuno di essi. C’è la sezione funky retro, con un matrimonio colorato e molto influenzato dalla nostalgia per gli anni 50 e 60, la sezione vintage, con una festa di nozze all white piena di dettagli shabby chic e romantici, e in infine la sezione rustic, con un matrimonio bohémien in campagna. Ciascuna sezione presenta anche una rassegna di prodotti a tema in vendita su Etsy, che permettono di ricreare lo stile presentato, e un progetto fai-da-te decisamente alla portata di tutti.

Mollie Makes DIY Wedding Lookbook

Al centro della rivista ci sono infine alcuni spread (i servizi che coprono due pagine contigue) monotematici dedicati agli abiti per le damigelle e ai bouquet fatti a mano con stoffa e spille.

La verità è che tutti e tre i matrimoni presentati e la gran parte degli oggetti proposti sono già ampiamente circolati sul web. In particolare le nozze di Alanna di White Room Events sono state tra le più cliccate e pinnate nei mesi scorsi. Per questo, forse, se siete attente navigatrici la rivista potrà apparirvi superflua.

Mollie Makes DIY Wedding Lookbook

Eppure, se state organizzando il vostro matrimonio e volete una traccia facile da seguire per progettare lo stile della vostra festa, la quantità di link e siti web citati nelle didascalie può costituire una risorsa preziosa e un ottimo punto di partenza. In particolare, perfettamente in linea con la tradizione di Mollie Makes, le istruzioni per i fai-da-te sono decisamente chiare ed esaustive… a prova di incapace, diciamolo pure!

Mollie Makes DIY Wedding Lookbook

Mi resta solo un dubbio, riguardo a questa oggettivamente bella rivista… il pubblico di Mollie Makes è molto attivo sul web, non sarebbe stato meglio regalare loro più materiale originale?

Voi che ne dite? Fatemi la vostra recensione di queste mie recensioni, che lo sapete, se non serve a voi, non ha senso che lo scriva!

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: bouquet, Etsy, faidate, Mollie Makes, recensioni, retro, rustico, vintage

Feste da veri professionisti!

13 Dicembre 2010 by Barbara Lascia un commento

Si avvicina la stagione delle Festività, che per tutti (volenti o nolenti) è l’occasione per partecipare a feste aziendali, riunioni di famiglia e serate danzanti. Alcuni poi si trovano anche a doverle organizzare ed ospitare, e visto che party planner è uno dei cappellini appesi nell’armadio di fatamadrina, non potevo rinunciare a questa occasione per fornirvi qualche dritta ad hoc. Per non trascurare nessuno, ho diviso il post in due parti: come organizzare le feste migliori e come comportarsi nel modo migliore alle feste a cui si è invitati.

Di seguito troverete consigli sparsi (a volte ovvi) raccolti negli anni da riviste, letture varie e buon senso popolare. Il tutto come al solito corredato da qualche foto per illustrare il concetto, fornire ispirazioni concrete… o anche solo metterci di buon umore!

Be the perfect host! (Per padroni di casa impeccabili)

1. Chiunque di noi può trovarsi ad agire da padrone di casa a una festa (anche senza essere il vero anfitrione, magari perché ha ricevuto la patata bollente di organizzare la cena di Natale dell’ufficio…) e la regola numero uno perché ogni cosa vada per il meglio è sempre la stessa: organizzazione, organizzazione, organizzazione.

MarthaStewart party planning guide

© MarthaStewart.com

Via libera quindi alla lista delle cose da fare, da portare sempre con se per poterla aggiornare in qualsiasi momento (non si sa mai quando possono venirvi le idee o quando possa sorgere un imprevisto di cui tenere conto). Ricordatevi di prevedere con largo anticipo: la lista degli invitati, il menù della festa (se cucinate voi evitate di proporre ricette non testate in precedenza), con relativa lista della spesa, l’elenco dei materiali e degli addobbi necessari per rendere possibile l’evento. Create una scaletta delle cose da fare… o modificate a vostro uso e consumo quelle precisissime messe a disposizione da Martha Stewart o quelle altrettanto esaustive proposte da Real Simple.

2. Sarà la deformazione professionale, ma per me una festa non è una festa se non ci sono degli inviti su carta (o almeno creati su misura e poi inoltrati via e-mail). È una dimostrazione di cura e attenzione verso i vostri ospiti, ma anche un modo per recuperare lo strumento tradizionale della scrittura su carta in occasione di una delle feste più tradizionali che esistano.

RockScissorPaper open house

© RockScissorPaper

Le possibilità poi sono infinite: potete acquistare vecchie cartoline ai mercatini dell’antiquariato tutte diverse ma accomunate da un tema, potete ordinare gli adorabili inviti di Rock Scissor Paper (anche in versione “in bianco” da stampare voi direttamente dalla stampante di casa e acquistabili in sconto durante i saldi primaverili), oppure fare come le star (Gwyneth Paltrow tra le prime) e crearvi l’invito su Cocodot, che mette oltretutto a disposizione una vera e propria piattaforma di gestione dell’invio degli inviti e della raccolta delle risposte.

cocodot
3. Qualunque sia lo spazio che avete a disposizione, assicuratevi che sia pronto a mettere a proprio agio i vostri ospiti. Prevedete posti a sedere per tutti, anche scompagnati se necessario, ma comodi, e raggruppati in modo da favorire le conversazioni. Assicuratevi che la maggior parte delle superfici d’appoggio sia libera di accogliere bicchieri (e piatti, se la festa sarà a buffet). Attrezzate il bagno con tante candele profumate (che fanno immediatamente atmosfera, rendono piacevole l’ambiente e ammorbidiscono tutti i contorni) e con lavette monouso per le mani degli ospiti (all’Ikea le trovate nel reparto bimbi, e costano pochissimo) e relativo bidone in cui lasciarle cadere quando sono state usate.

© Domino Magazine, Condé Nast

© Domino Magazine, Condé Nast

Ricordate che sono i piccoli tocchi che fanno la differenza, non l’ampiezza del vostro appartamento o la qualità della cristalleria. Come dimostrò ampiamente Rita Konig, nell’ultimo numero natalizio di Domino, in cui aprì i suoi 40 mq di appartamento a un cocktail party per una decina di amici… con tanto di bar professionale allestito in camera da letto e accessoriato coi tovagliolini di carta monogrammati.

4. Il modo più semplice (ed economico, tra l’altro) per dare un’impronta di stile a una festa è sempre e solo uno: scegliere un filo conduttore e non mollarlo mai!

xmas table black and white

© Celebrations at Home

È vero che a Natale e Capodanno il filo conduttore di fatto c’è già, ma le riviste di arredamento e life style sono la costante dimostrazione che le declinazioni possono essere infinite e insolite. Sceglietene una, definitela precisamente, e applicatela a tutto: dagli addobbi natalizi di casa vostra, all’apparecchiata (centro-tavola, tovaglia, lega-tovaglioli, ecc), agli inviti, alla colonna sonora della serata (o del pomeriggio). Quest’anno io ho scelto il verde e, se avessi l’energia di avere ospiti in casa, copierei sicuramente l’ispirazione vintage fifties che ha prodotto questa playlist di Flashdance:

Rue issue 2 Bash Christmas

© Rue Magazine

4. In ogni caso, qualsiasi sia la festa che organizzate, il tema che avete scelto e l’atmosfera che avete in mente, non dimenticate mai di prevedere un intrattenimento adatto agli invitati. Ovviamente, essendo Natale, i VIP più presenti saranno i bambini… e allora parliamo soprattutto di loro.

Cercate sempre una mediazione tra allestimento ricco e piacevole e… infrangibilità! Inutile apparecchiare con i cristalli buoni d’antiquariato se metà degli invitati hanno meno di cinque anni. Piuttosto prevedete magari stoviglie infrangibili o di carta per i più piccoli e assicuratevi che abbiano le sedute adatte per arrivare a mangiare senza incidenti. Proponete ricette che possano essere gradite a tutti o ai più (di solito con la tradizione non si sbaglia di molto) e non allungate troppo i tempi tra una portata e l’altra per permettere ai bambini di partecipare al pasto senza viverlo come una tortura. Se proprio non riuscite a mediare tra le esigenze di adulti e bambini, separate i due pasti in maniera netta. Attrezzate lo spazio con giochi adatti all’età degli invitati (con le costruzioni e i Lego non si sbaglia mai) e con un bel film in DVD per tenerli tutti coinvolti e tranquilli. … e se i bambini sono in casa con voi… coinvolgeteli nell’organizzazione. Magari con questa bellissima idea di calendario dell’avvento:

advent calendar board

via Hip Hostess

5. Non dimenticatevi di chi non è invitato… come i vicini! Volenti o nolenti subiranno sicuramente un po’ il disagio della vostra festa, quindi l’ideale è avvertirli per tempo, magari con un piccolo biglietto da lasciare nella loro buca delle lettere, e poi prevedere una compensazione di qualche tipo… come un dolcetto fatto da voi, o un biglietto per il cinema. In ogni caso niente vi giustificherà del mancato rispetto delle comuni norme di buon vicinato, per cui prestate sempre attenzione agli orari e al livello sonoro!

6. Infine, ricordatevi che le feste sono fatte per essere godute e partecipate da tutti, per primi da voi che le organizzate. Per cui evitate di sparire per ore in cucina lasciando i vostri ospiti a loro stessi. Se necessario, prevedete un pranzo a buffet… nessuno può onestamente lamentarsi di aver passato una bella serata in compagnia!

Act like a guest star! (Per comparsate da Oscar)

1. Piccolo quiz: qual è la prima cosa da fare quando si riceve l’invito ad una festa? Facile. Rispondere! Sempre. Per tempo. In qualsiasi caso. È un gesto di cortesia verso chi vi ha invitato e bisognerebbe sempre farlo nella stessa forma in cui si è ricevuto l’invito.

rsvp example

© Emily Marsch

2. Ovviamente essere invitati a una festa comporta molto meno lavoro che organizzarne una. Però ricordate sempre che i piccoli gesti che potete compiere faranno tutta la differenza nella relazione che avete con chi vi ha invitato. Per questo è fondamentale essere sempre puntuali e non imporre troppo a lungo la propria presenza ai padroni di casa. Altrettanto importante è non presentarsi mai a mani vuote. Che portiate fiori (possibilmente di una varietà e colore graditi alla padrona di casa) o una bottiglia di vino non importa.

settedifiori bouquet

mazzo di peonie e cartone da imballaggio © Settedifiori

L’importante è che dimostriate la vostra gratitudine con un piccolo contributo alla serata… senza mai dimenticare i piccoli di casa (se ci sono). Con lo stesso spirito, offritevi sempre di aiutare i padroni di casa a fare qualcosa. Forse lo spazio è troppo poco e tutto è già stato predisposto, per cui la vostra offerta verrà inizialmente declinata. Ma se siete specialmente bravi ad aprire il vino o tagliare l’arrosto sicuramente i padroni di casa approfitteranno della vostra disponibilità per assicurarsi la riuscita della serata.

3. Certo questa parte del post sembra semplicemente un elenco di piccole regole di bon ton piuttosto che una guida ragionata e ricca di spunti, ma nondimeno credo sia utile ribadire quanto più chiaramente possibile l’importanza del comportamento dell’ospite per la buona riuscita della festa. Per la gran parte, la conversazione e il clima di serenità dipenderà anche da voi, che non avete lo stress di far funzionare tutto per forza (prerogativa dei padroni di casa), per cui agite di conseguenza. Non monopolizzate l’attenzione di tutti, dedicatevi equamente a ciascuno dei presenti (anche a chi non avete mai visto) facendo domande cortesi sulla loro vita e il loro lavoro (ma con grande delicatezza e rispetto della privacy… di questi tempi non si può mai sapere il piccolo o grande dramma che si nasconde dietro la superficie della vita di ciascuno), ma soprattutto, evitate di affrontare i tre argomenti perniciosi per eccellenza: politica, religione e salute. A meno che non siate nell’intimità della vostra ristretta cerchia famigliare, ovviamente.

Ma soprattutto, che siate invitanti o invitati, ricordate che l’ingrediente perfetto per una festa riuscita è solo uno: il sorriso.

Rue Magazine: Ribbons from Shark Pig on Vimeo.

Buone Feste a tutti, e buon divertimento!

Categoria: consigli di organizzazione Tag: bambini, bouquet, consigli, festa, galateo, idee, Natale, to-do list, tradizione, vintage

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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