Il post di oggi arriva dopo tanti giorni di silenzio, lo so. Anzi, lasciatemi prendere qualche riga per dare un senso al diverso ritmo che questo blog ha preso da alcuni mesi.
Non ho perso la speranza di condividere con voi pensieri, consigli, idee e ispirazioni che ruotano intorno ai matrimoni, ma soprattutto al mio personalissimo modo di approcciare questo settore. Non ho intenzione di ridimensionare pesantemente il blog riducendolo a vetrina dei miei lavori. Però la mia vita personale si è di molto complicata in questi mesi e l’aumento di lavoro che si è verificato contemporaneamente non ha semplificato le cose. Mantenere una routine produttiva è sempre più difficile e allo stesso tempo vitale. Così, è presto detto, il blog finisce in fondo alla MIT list (‘most important things‘).
Ma sapeste quante volte avrei avuto pensieri da condividere con voi, in queste settimane, e per economia ho dovuto riunciare! Alcune cose le ho scritte sulla mia pagina Facebook (condividendo anche commenti sull’attualità), altre le ho condivise in privato con colleghi, amici, parenti. Altre ancora ve le dirò forse quando avrò più tempo per il blog, perché credo sia importante che ascoltiate tutte le opinioni, quando vi informate sui matrimoni (da futuri sposi o aspiranti addetti ai lavori), e la mia opinione resta abbastanza fuori dal coro.
Oggi vi lascio un piccolo post con 5 consigli su come “ristrutturare” un budget che è diventato insufficiente per il matrimonio che state organizzando.
Sulla definizione di un budget di spesa per l’organizzazione del matrimonio troverete tanti articoli in rete, e capitoli dedicati nelle principali guide che trovate in libreria (ne ho appena acquistate un paio, come faccio con regolarità, e prometto che ve le recensirò appena possibile). Per brevità vi lascio la mia personale versione della scheda budget, come inclusa nell’agenda stampabile che vendo su Etsy:
Ma cosa succede se in corso d’opera, con alcuni fornitori già ingaggiati e altri fondamentali da prenotare, scoprite di non poter disporre di tutto il budget che avevate previsto? Può succedere di questi tempi di recessione. Magari vi trovate di fronte a una spesa improvvisa (in casa, per l’auto, per la salute) oppure avete ceduto all’infatuazione per una location o un fornitore “fuori budget” e ora dovete agire di conseguenza. Quale che sia il motivo, è fondamentiale che affrontiate la situazione con grande pragmatismo, per evitare disastri o inutile stress, per questo vi propongo alcuni strumenti davvero concreti. Badate che sono proprio cinque principi di buon senso, ma vi assicuro che vi saranno utili.
1. ANALISI
Prima di tutto quantificate esattamente la riduzione di budget a cui vi trovate di fronte. È inutile tergiversare o sperare che le cose cambino. Prima mettete nero su bianco la situazione, meglio potrete risolverla. Se finora avete affrontato da soli l’organizzazione delle nozze, valutate se è il caso di coinvolgere i vostri genitori per sostenere alcune voci di spesa.
2. GESTIONE
In caso di riduzione di disponibilità avete due possibilità: fare un taglio lineare, cioè eliminare del tutto una voce di spesa, per esempio le bomboniere, o ridimensionare, quindi cercare di ridurre l’impegno in ciascuna voce. Ovviamente dipende molto dal tipo di matrimonio che state organizzando e dalle vostre priorità, ma in linea di massima il secondo approccio è quello migliore, perché non vi costringe a drastiche rinunce ma vi permette magari di risparmiare qualcosa di più.
3. TRATTATIVA
Non escludete la possibilità di rinegoziare un contratto già sottoscritto con un fornitore. In linea di massima qualsiasi fornitore preferirà rinegoziare il contratto piuttosto che rischiare di non essere pagato, quindi provateci. Chiedete un incontro e spiegate con sincerità e chiarezza la vostra situazione, ma soprattutto fate richieste realistiche e siate disponibili al compromesso. Difficilmente un catering vi potrà proporre lo stesso menù da 80 euro a 50, ma forse potete rinunciare a una portata, o a una delle postazioni dell’aperitivo, o a parte del vino. Se il fornitore non sarà disposto (legittimamente) a rinegoziare, non irritatevi o perdetevi d’animo. Ci sono altre opzioni!
4. CANCELLAZIONE
In extrema ratio, può però essere necessario rinunciare a qualcosa. La tecnica per eliminare senza troppo dolore passa sempre per la consapevolezza delle vostre priorità. Se non avete fatto una lista degli elementi del matrimonio nell’ordine dell’importanza che hanno per voi, fatela ora, e cominciate a tagliare dal basso. Se non è sufficiente, mettete il naso in ogni voce di spesa e valutate quale elemento può slittare e quale può avere più funzioni. Per esempio potete aspettare a stampare/assemblare l’album di nozze, se non lo avete ancora prenotato. Oppure potete eliminare i centrotavola e sostituirli con composizioni di bomboniere (trasformando così le confezioni in decoro).
5. CREATIVITÀ
Di fronte alle rinunce, la reazione tipica di molti italiani sembra essere in questo periodo il rifiuto, la rabbia, o peggio la disperazione. Non entro nel merito del modo che ciascuno di noi ha di affrontare le proprie difficoltà, ma a voi devo consigliare un approccio diverso. Siate creativi e inventivi! Se vi sembra impossibile rinunciare a un servizio che ha un costo fisso e alto, provate a immaginare un’alternativa creativa. Sandra di NozzeFurbe offre sempre tanti consigli (anche di colleghi) su come affrontare le proprie nozze con uno spirito di parsimonia creativa. Ma in rete se ne trovano altrettanti. L’ultima novità in fatto di gestione alternativa delle nozze è il “crowd funding“, una vera e propria raccolta fondi, tra amici e parenti, per finanziare l’organizzazione. Da un punto di vista di galateo la soluzione è un po’ al limite, però se la trasformate in una lista nozze, una specie di “aiutaci a costruire una vita insieme”, e create delle quote realistiche e divertenti, potrebbe diventare un modo davvero simpatico di coinvolgere gli amici nella ristrutturazione del vostro budget!
Veramente un bellissimo e utilissimo post…. complimenti per riuscire a tenere tutti i pezzi insieme 😉 !!
Grazie mille, Isabel! 🙂