Il 2016 per molti versi è l’anno in cui ho deciso che farò succedere delle cose, invece che aspettare che mi succedano. Una di queste cose, e forse quella che mi entusiasma di più, è rendere di facile accesso il mio servizio per chi decide di sposarsi a New York, così le dedico il primo post della programmazione ufficiale dell’anno!
Oggi vi racconto come funziona venire a New York con me e perché è un’idea che vale la pena di prendere in considerazione, se avete in mente di sposarvi.
Una scelta facile.
Lo so che nell’immaginario collettivo gli Stati Uniti sono il paese in cui ci si sposa in 5 minuti, a Las Vegas, magari in una cappella con Elvis che officia (vi prego, guardatevi questo video in cui Serena e Paolo rinnovano i voti qualche mese fa. Adoro questi ragazzi!). La realtà è molto diversa, invece. In alcuni Stati per ottenere una licenza ci vogliono settimane e non sempre questa è valida immediatamente o accessibile ai non residenti. La procedura per rendere poi legale il matrimonio anche altrove è bizantina quanto quella italiana, ma proprio bizantina del tipo che andate a uno sportello con il vostro atto di matrimonio per registrarlo, e per averne una copia dovete spostarvi allo sportello a fianco e farne richiesta (e poi ci lamentiamo dell’Italia!). Insomma, non sempre sposarsi negli Stati Uniti è facile, ma farlo a New York è MOLTO più facile (le licenze vengono emesse immediatamente e potete già sposarvi 24 ore dopo). Per rendere il tutto proprio una passeggiata ci vuole l’assistenza di qualcuno, che sappia prendere accordi con location e celebrante e altri fornitori, e che poi mentre voi siete a strafogarvi di cupcakes alla Magnolia Bakery si faccia il lavoro di gambe di visitare i TRE uffici pubblici necessari per registrare il vostro matrimonio. Con l’aiuto di una persona così, sposarsi a New York diventa una cosa che potete organizzare anche in un mese e con molte meno difficoltà di quelle che incontrereste sposandovi in chiesa nella vostra città in Italia.
Una scelta personale.
Quella persona il 24 giugno 2015 per S+G sono stata io, ma in città ci sono innumerevoli alternative a pacchetto, che con 2000/3000 dollari vi garantiscono una cerimonia civile legale, una splendida location per i 20 minuti della cerimonia e un fotografo che vi scatta un paio di centinaio di foto. Per una fee extra vi aiutano anche con la registrazione del matrimonio in Italia, volendo, cioè vi accompagnano nel pellegrinaggio tra i tre uffici di cui dicevo sopra. Il problema è che questi pacchetti sono standardizzati all’inverosimile (è l’unico modo in cui possono permettersi di farvi pagare così poco), quindi non potete personalizzare la cerimonia oltre a un minimo intervento sulle promesse, non potete scegliere il fotografo (e se guardate sui siti delle agenzie che propongono questi pacchetti capite velocemente perché questo possa essere un problema) ma soprattutto non potete contare sull’assistenza di qualcuno che capisca ogni cosa che dite e ogni cosa che dicono gli americani e che vi aiuti a personalizzare e rendere davvero vostro quel momento. Con me invece potete. Se deciderete di venire a New York con me potrete contare sulla mia consulenza attenta e personalizzata in ogni fase, durante l’organizzazione in Italia e là, potremo scegliere insieme dei fotografi (locali o portandoli dall’Italia) che vi piacciano davvero e che saranno a vostra disposizione, se lo desidererete la vostra cerimonia potrà durare anche 40 minuti pieni di letture significative e del contributo degli amici più cari, perché la celebrante è una donna sensibile e in gamba che saprà emozionarvi. Ma soprattutto potrete approfittare del fatto che siete a New York per godervi la città, mentre qualcun altro pensa ai tecnicismi.
Una scelta di libertà.
Lo so, sposarsi a New York non è una scelta ovvia. Al contrario è una decisione che comporta rinunciare a tanti elementi che per molti italiani sono necessariamente legati all’idea di matrimonio. Avere tutti i parenti e tutti gli amici intorno, prepararsi nella propria casa d’infanzia, passare la prima notte nella vostra casa… sono tutti momenti importanti e significativi, per molte coppie. Ma non per tutte. Se siete tra quei ragazzi che preferiscono tenere per sé, il più intimo possibile, questo momento (e magari poi per gli amici e i parenti farete una grigliata al parco), se non volete sentirvi costretti a invitare persone che a stento conoscete o a fare un ricevimento con cena seduti, perché altrimenti le zie ci rimangono male, se per voi New York è una meta importante e significativa… scegliere di sposarvi là è la soluzione ideale. A New York ci si può sposare letteralmente ovunque (o quasi), in una casa privata, sulla terrazza di una suite, come al centro di un parco. Potete sposarvi qualsiasi sia il vostro genere e il vostro orientamento sessuale. E nessuno se la prenderà più di tanto se non viene invitato, visti i costi sostenuti che partecipare comporterebbe.
Una scelta politica.
Sposarvi all’estero è un regalo che vi fate, ma se appartenete alla comunità LGBTI può essere allo stesso tempo l’unica soluzione possibile (per il momento) e un gesto politico. Non solo a New York beneficerete della marriage equality così faticosamente ottenuta il 26 giugno 2015 (non senza battaglie che continuano), ma potrete accedere alla procedura di registrazione della cerimonia in Italia, tecnicamente. In questi giorni sto studiando e attivando una rete di assistenza proprio con questo obiettivo. Quando qualche mese fa qualcuno mi ha schernito perché avevo ancora l’immagine di profilo di Facebook ad arcobaleno mi sono resa conto che le opinioni, per quanto esplicite, di fronte a certe situazioni non sono più sufficienti, perché troppo spesso vengono confuse con le mode. Così ho deciso che tra le cose che avrei fatto quest’anno ci sarebbe stato l’impegno attivo, concreto e pubblico per fare in modo che tutti davvero possano sposarsi. Prima o poi anche in Italia, ma dove è già possibile intanto che viene colmato il vuoto legislativo. Certo, ci sono destinazioni più vicine di New York (e anche per quelle potete contare sul mio supporto), ma l’esperienza di questi mesi e una rete di conoscenze che in realtà sviluppo da anni mi permettono di offrire un servizio super-efficiente nella Grande Mela.
Sposarsi a New York con fatamadrina.
Eccoci qui, dunque, alla mia proposta, per chi di voi vorrà raccoglierla. Avere la mia assistenza completa per il vostro matrimonio a New York significa che sarò di fianco a voi all’Ufficio di Stato Civile per richiedere la licenza (è un’operazione che potete fare solo voi), per depositare l’atto e richiederne una copia (per questa pratica è possibile delegare il tutto a me, ma il costo di una procura notarile è davvero alto, quindi vi consiglio comunque di riservare un’oretta del vostro tempo per farlo personalmente, ma sempre con me accanto) e se lo desiderate per fare la dichiarazione sul regime di separazione dei beni in Consolato, che sarò presente al matrimonio e che vi aiuterò con la prenotazioni di spettacoli, biglietti, ristoranti e l’organizzazione di itinerari in città, oltre ovviamente che occuparmi del ricevimento.
Allora, che ne dite? Voliamo a New York?
Questa idea é bellissima!!! Mi fai venire voglia di venire con te a fotografare le tue coppie “a gratis”!!!!!
Vediamo come va 😉 Io ti tengo in mente, comunque!
Ciao Barbara, ti faccio una domanda insolita. Se due ragazzi decidessero di fare la pazzia di sposarsi a Ny da soli è poi possibile risposarsi in Italia con rito religioso e tutti i parenti ? Oppure è possibile solo fare il contrario, sposarsi in Italia e poi risposarsi a Ny ? Ti ringrazio per la risposta. Deborah
Ciao Deborah, scusa il ritardo. In effetti è possibile fare tutto 🙂 In particolare puoi sposarti con rito civile legale a NY e poi celebrare un rito religioso senza valore civile in Italia. Io stessa mi sono sposata prima civilmente e poi, un anno dopo, con rito religioso 🙂