Questo post è nato un lunedì di qualche settimana fa, dopo aver incastrato per benino tanti task (e averli portati a termine) e con alle spalle una chiacchierata piacevolissima quanto inaspettata con uno spirito affine al bar… poi però si sono accavallati gli impegni, la to-do list ha preso quella strana piega che prende sempre più spesso (allungarsi, invece che accorciarsi, col tempo)… e in mezzo c’è stato anche il corso promessisposi per cui il post è rimasto fermo.
E per fortuna, alla fine, così ho avuto anche il tempo di sbirciare alcune puntate di Wedding Planners su Real Time e raccogliere nuovo materiale!
Perché il tema del post è… i fornitori guru!
Ok, partiamo dalle definizioni. Che cosa intendo per “fornitori guru”? Diciamo che penso a tutti quei fornitori che diventano punti di riferimento per la categoria merceologica/di servizio di cui si occupano. Quelli che vengono intervistati regolarmente dai giornali (un’intervista una tantum come quella che mi ha fatto la redazione di Casa Facile a Ottobre 2010 non fa testo, sigh), di cui si chiede sempre l’opinione e poi la si riporta come se fosse LA LEGGE.

© Amy Atlas
Insomma, a tutti starà venendo già in mente più di un nome… e non solo tra i wedding planner rinomati, infatti ci sono fornitori guru tra i fioristi (flower designer, scusate), tra le società di catering e tra i sarti di abiti da sposa. Ci sono fornitori guru a livello nazionale e a livello locale (avete presente quel catering che si chiama mentre ancora il fidanzato vi tiene la mano con l’anello di fidanzamento appena infilato, per essere sicure che abbiano la data libera?!).
Ma soprattutto ci sono i fornitori guru che hanno un buon carattere e quelli che, francamente, si comportano come prime donne. Ed è di questo che vorrei parlare oggi. Lo vorrei fare per aiutare chi sta scegliendo i propri fornitori in questo momento e, di fronte alla vastità di offerta disponibile sul mercato, si chiede se non valga la pena spendere un po’ di più per accaparrarsi un fornitore rinomato e trend setter invece che un semplice artigiano come gli altri. L’opinione di fatamadrina? Dipende.
Prima di tutto, resto dell’idea che il rapporto umano che si riesce a instaurare con un fornitore sia sempre l’elemento fondamentale per determinare la buona riuscita del rapporto di lavoro.
Quindi prima ancora di chiedervi quanto è importante il fornitore che state incontrando, prima di contare le foto di celebrity che ha appese nel suo studio, prima persino di valutare lo spessore del suo portfolio, osservate attentamente la relazione che riesce a creare con voi. Quanto vi ascolta. Come vi ascolta. Non permettete a nessuno di farvi sentire come se steste elemosinando un favore, chiedendo una consulenza. Siete clienti paganti e come tali dovete sempre essere trattati.

© Martha Stewart
Ma c’è di più. Siete esseri umani alle prese con un evento importantissimo della vostra vita personale, un evento che coinvolge tutto il vostro essere, la vostra personalità e la vostra sfera affettiva. Insomma, siete voi la prima donna (o le prime donne… a seconda dell’ego del partner!) dell’occasione e nessuno deve permettersi di togliervi da questa posizione centrale. Non sostengo che dobbiate essere trattati come bambini viziati a cui tutto è concesso a priori, né che tutto il mondo si debba piegare ai vostri desideri incondizionati. Ma sicuramente i vostri sentimenti dovranno essere i primi ad essere presi in considerazione e i vostri desideri i primi ad essere ascoltati. Anche se non sono “alla moda”. Così, se tutte le riviste dicono che il rosa è il colore del 2011 (mmm, io la penso altrimenti, ma lasciamo perdere!) ma voi odiate il rosa, non dovreste avere neanche una sfumatura di quel colore coinvolta nel vostro matrimonio.
Non siete scolari discoli a scuola di bon ton, pertanto accettate i consigli espressi con cortesia e argomentazioni sensate ma rifiutatevi di piegare le vostre legittime aspirazioni e desideri ai dettami del “così non si fa”. Un buon fornitore sa che ogni evento a cui mette la firma andrà a formare un tassello del suo biglietto da visita più importante, pertanto è evidente che cercherà di evitare ogni cattivo gusto, ogni sbavatura e ogni gaffe. Ma se neppure lui (o lei) è in grado di spiegarvi perché vi sta dissuadendo da una certa decisione, o di fornirvi un’alternativa che rispetti la vostra personalità, allora diffidate dalla sua consulenza. Nella migliore delle ipotesi è basata su una certa arroganza di stile, nella peggiore è un servizio standard che prescinde dal cliente che ha di fronte.
Insomma, se volete il mio consiglio, io non sceglierei mai un fornitore solo perché è un guru. Piuttosto lo sceglierei, nonostante sia un guru, se lo trovassi rispondente alle caratteristiche di affidabilità, esperienza e disponibilità che mi aspetto da un fornitore.
PICCOLA NOTA PER ASPIRANTI WP
Alcuni anni fa, collaborando con una squadra di wedding planner molto affermata di Milano, che organizzava un matrimonio in una location spettacolare (e costosissima), ho assistito a un dialogo con gli sposi al limite del surreale. I fornitori dovevano spiegare agli sposi l’importanza del noleggio di una tensostruttura per rendere possibile l’evento (per dire quanto era rilevante, in seguito la location stessa ha reso obbligatorio questo accessorio per chiunque voglia prenotarla). Gli sposi, pur molto affluenti, nicchiavano di fronte all’investimento a 3 zeri per una serata d’estate. Invece che argomentare serenamente ma fermamente la loro insistenza (magari con qualche storia del terrore fin troppo reale, di feste rovinate dal maltemo, o con un banale confronto dei prezzi tra spesa previdente e spese per un recupero in extremis, come faccio io di solito in questi casi), i fornitori hanno alzato la voce, hanno accusato gli sposi di voler sabotare il loro stesso matrimonio, di voler fare risparmi da pezzenti e via con queste amenità. Con mio grande sconcerto gli sposi hanno piegato la testa alla lavata di capo e chiesto scusa. Il loro matrimonio è poi venuto benissimo, stilosissimo, rispondente ai loro desideri. Ma a me è rimasta da quel giorno la convinzione che un rapporto di lavoro del genere fosse sbagliato e potenzialmente minasse il mercato per tutti gli altri fornitori. Perché senza dialogo costruttivo coi nostri clienti non siamo nessuno. E la moda di oggi è spesso il fuori moda di domani, per cui meglio essere artigiani onesti e capaci che lavorano il giusto con costanza, piuttosto che fuochi di paglia che poi si ritrovano a litigare sul marchio che avevano creato, no?
…Direi che sono senza parole…per il comportamento di certe persone…che solo perchè hanno una posizione nella società si dimenticano di essere persone tali e quali a te…
Sono sconcertata che possano esistere persone che si lasciano comandare da estranei, ma che soprattutto si lasciano trattare senza rispetto…
uno non sarà mai “Guru” abbastanza per potersi permettere di comandarmi….
Per fortuna non possiamo fare di tutta l’erba un fascio!
Per fortuna esistono Professionisti che amano il loro lavoro, che mettono, nel farlo, tutta la passione possibile e che quello che desiderano è soprattutto realizzare, con un pizzico di magia, il sogno dei futuri sposi!
…ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente casuale!!!! 😉
Fata cara, una sola parola: fantastica!
Laura@RicevereconStile
@Laura, grazie mille 🙂