Poche ciance, la stagione 2013 si sta rivelando allo stesso tempo la più ricca di soddisfazioni e la più complessa che abbia mai affrontato. Gli imprevisti ormai sono all’ordine del giorno (e questo mi ha dato l’idea per un workshop che *forse* terrò a Roma in autunno) e i contrattempi sono così numerosi che tutte le mie pianificazioni se ne stanno andando beatamente a gambe all’aria. Immagino sia come con i bambini: stagione povera piccoli problemi, stagione ricca tanti problemi! Per fortuna che dall’altra parte ci siete voi, chi mi legge e chi mi ha scelto per farsi accompagnare nell’avventura delle proprie nozze, che mi volete tanto bene che avete la pazienza di aspettarmi. Spero!
Volevo premiare proprio questo affetto, con il post che vedete (e che era previsto per mercoledì della settimana scorsa… devo dire altro?!), e allo stesso tempo fornire un piccolo prontuario di ciò che spesso i futuri sposi pensano sia semplice (ed economico) da realizzare, ma più spesso richiede in realtà investimenti supplementari per farlo apparire così semplice.
Mi spiego? No?! Lasciate che elabori il concetto, allora.
Per qualche motivo da almeno un paio d’anni la prima risposta che una coppia mi fornisce alla domanda “come vorreste la vostra festa di nozze?” è spesso “vorremmo qualcosa di semplice, intimo, non troppo elaborato”. Magari le parole non sono tutte le stesse, a volte la richiesta è per una festa informale, a volte per un ricevimento elegante, ma il desiderio che sottende a tutte è quello di avere una festa non ostentata. Che è perfetto, per quel che mi riguarda. E probabilmente è quello che ci meritiamo per avere per anni pubblicizzato un’idea di festa di nozze ‘alla Enzo Miccio’. D’altra parte, nella mia esperienza, questo desiderio di semplicità si traduce nella mente di tantissimi futuri sposi in immagini di allestimenti e dettagli che sono o molto difficili da reperire o molto costosi (o molto più costosi di quanto ci si aspetti a prima vista).
Facciamo qualche esempio, vi va?
FIORI
La ‘sposa semplice’ (come mi permetterò di definirla in questo post) di solito va pazza per i tulipani o per i fiori di campo. Messi da parte i primi (che hanno una stagionalità molto corta, che si colloca di solito all’inizio della primavera e dura al massimo fino ai primi di maggio), quando le mostro immagini di bouquet alternativi di solito apre Pinterest e mi mostra uno di quei bei bouquet informali con tanti fiori diversi e dice “ma no, qualcosa di più semplice e non artificioso, magari come questo”. E mi mostra un bouquet tipo questo in foto.
Magari metà dei fiori in questo bouquet sono reperibili in Italia solo su ordinazione aerea, arrivano spesso con boccioli piccoli e chiusi, e sono disponibili con ordinativi minimi di 50 fiori. Immaginate che effetto avrà questo sul prezzo finale del bouquet. Anche per questo poi a tante spose vengono proposte le gerbere, ci sono in tutte le stagioni, sono resistenti e sono margheritone. Ma non è quello che volete, vero? Ecco il mio consiglio, allora: trovate un fiorista che dimostri di capirvi, valutate insieme l’idea complessiva dell’allestimento (budget, colori, forme, stile) e poi dategli carta bianca, permettendogli di scegliere la settimana prima del matrimonio i fiori più in linea con le vostre richieste e più facilmente reperibili.
MISE-EN-PLACE
Lo so. Anche a me certe mise-en-place classiche appaiono spesso eccessive. Sottopiatto e posate d’argento, calici di cristallo dall’apparenza fragilissima e piatti di porcellana con rigo di platino sono elementi che non si adattano a qualsiasi stile di ricevimento. D’altra parte l’alternativa proposta dai catering è spesso una linea moderna e minimale che può risultare sì semplice, ma anche anonima, ai nostri occhi di Pinterest-dipendenti. Insomma, non è che non capisco la richiesta di avere “magari dei piatti diversi tra loro, con motivi floreali, forme e colori diversi”. Sarei felicissima di accoglierla, ma come? I noleggi di attrezzature da banqueting questi pezzi non li hanno (perché la verità è che il mercato non li chiede in misura sufficiente per giustificare l’investimento economico di metterli a magazzino), i ristoranti raramente, acquistarli per l’occasione è un impegno economico davvero non indifferente (a meno che non lo sostituiate alla lista nozze!) e anche cercarli dai rigattieri è di per sé un lavoro a tempo pieno.
La soluzione che posso proporvi è quella di giocare con i tovaglioli, scegliendoli colorati a contrasto con la tovaglia e alternati (tovaglie e tovaglioli colorati si trovano nei noleggi più grandi, ma almeno si trovano), e completarli con menù stampati in diversi colori e formati.
ALLESTIMENTO
Il sogno di ogni coppia che stia organizzando una cerimonia simbolica all’aperto è sposarsi sotto un arco fiorito, o un piccolo baldacchino. Arrivano ancora una volta ‘armate’ di Pinterest e si aspettano di investire al massimo 200 euro in una struttura anche rudimentale, con un architrave realizzato con tre pali e fiori cascanti. Ora, la triste verità è che un arco fiorito costa di solito intorno ai 1000 euro, perché per decorare una struttura alta 2,30 mt (altezza necessaria per sovrastare in modo armonico la coppia) sono necessare parecchie decine di fiori, anche se state cercando un look non troppo composto. I famosi tre pali non si trovano in tutti i negozi di bricolage o vivai, ma solo in quelli che hanno sezioni specializzate in legname. Per creare una struttura stabile è necessario piantare i pali nel terreno, e devo ancora incontrare una location che sia felice di farvi fare due buchi nel loro giardino ben curato. Comunque, qualsiasi struttura scegliate, l’impegno di allestimento e la quantità di materiali richiesti sono ingenti e sicuramente non rientrano in 200 euro.
La soluzione che sto testando recentemente, e che incontra molto favore, è cercare un fiorista che disponga di suo di una struttura per arco e sia disposto a decorarla con tecnica mista, usando molto verde anche ‘povero’ (come l’edera e altre piante resistenti) e candele appese e nastri, mantenendo i fiori in minoranza. Con una soluzione simile ve la potrete cavare con circa 400 euro.
Questi sono solo alcuni esempi. Potreste propormene decine voi stessi, sono certa.
In molti casi, tutto sarebbe risolto se chi ha aspirazioni ‘semplici’ accettasse che solo un certo tipo di matrimoni in definitiva merita questa definizione, e sono i matrimoni con meno di 50 invitati.