Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti!
Mentre il “mio” allegato di CasaFacile se ne gira per edicole, case, uffici e fa il suo bravo lavoro dando soddisfazioni e aiuto, qui il blog torna alle origini, e alle pillole di fatamadrina.
Oggi mi rivolgo alle future spose e a tutte le fan del settore matrimonio, con 10 consigli per aprire un blog. Valgono per un wedding blog, ma non solo.
Il punto di partenza è che tantissime ragazze alle prese con l’organizzazione del loro matrimonio aprono un blog come diario delle loro esperienze e poi come potenziale strumento per altre spose. Molti di questi blog diventano punto di riferimento per centinaia di persone, molti di più rimangono abbandonati dopo poco. La differenze spesso la farebbe solo un minimo di tecnica di comunicazione social (perché un blog è uno strumento di questo tipo). Attingendo a diverse fonti ho raccolto qui un vademecum minimo che vi potrà essere utile, spero:
1. aprite un blog solo se avete materiale originale da postarvi. Se dovete solo fare copia e incolla di foto, parole, idee altrui c’è Pinterest e vi risparmiate anche un sacco di fatica! Altrimenti potete farvi un Tumblr. Un blog è un diario, pertanto usatelo come tale, per parlare di cose vostre, o delle vostre opinioni su cose d’altri. Ma assicuratevi che ogni parola esca con la vostra voce più vera;
2. datevi un obiettivo chiaro, che risponda a questa domanda: cosa volete ottenere aprendo un blog? Poi create post che contribuiscano sempre e solo al conseguimento di questo obiettivo;
3. non seguite il gregge. Il web è pieno di siti e blog di ogni genere, e ce n’è veramente per tutti i gusti. A lunga andare l’attenzione del pubblico resta su chi ha qualcosa di interessante da dire e lo fa in modo originale;
4. pensate prima di scrivere. È vero che la frequenza è importante, ma se non avete niente da dire non scrivete. Se invece avete qualcosa di cui parlare organizzatevi bene il discorso, proprio come facevate coi temi alle superiori. È un blog, ma state scrivendo, non parlando. Comportatevi di conseguenza;

32 tipi di post tra i più comuni, spiegati da Bree Lawson
5. scegliete un registro adatto al contenuto e al target. Quale che sia l’obiettivo che avete scelto, e il tipo di pubblico a cui vi rivolgete, adottate il registro di conversazione più indicato. Scrivere su un blog, infatti, è come intavolare una conversazione scritta con il vostro pubblico di riferimento (il target, appunto). Più il contenuto è di interesse generale e ampio è il vostro pubblico, più il registro dovrà essere ‘formale’. Parlate dei fatti vostri solo nella misura in cui sono di interesse generale (o riguardano il vostro contenuto di riferimento), non eccedete col linguaggio colloquiale e con i dialetti (da considerare una lingua straniera a tutti gli effetti, se il vostro pubblico non è regionale) ed evitate errori di ortografia grossolani;
6. progettate l’immagine del blog e applicatela con costanza. Proprio come fareste organizzando un matrimonio, scegliete un filo conduttore (colore, motivo grafico, ecc) e applicatelo a ogni cosa. I lettori impareranno a riconoscere ciò che è vostro al primo sguardo;
7. non usate sfondi per personalizzare il vostro blog. Ci mettono molto a caricarsi e più sono belli più vengono copiati. Insomma, molto meglio un fondino colorato semplice, che dia il giusto risalto ai vostri contenuti;
8. cercate font poco comuni. Se usate WordPress, Typekit è un’ottima soluzione per installare font chiare ma anche divertenti. Ricordate: colore accattivante + font creativa e leggibile = immagine forte e riconoscibile = più lettori;
9. usate i social network con parsimonia ed efficienza. Se postate una cosa su Facebook e il feed la rimanda automaticamente su Twitter, non ripostatela su Twitter. Se pubblicate un link sulla vostra fanpage, non condividetelo anche sul vostro profilo personale. Il problema dell’amplificazione sui social è che rischiate la saturazione e quindi la reazione di rigetto da spam!
10. meglio pochi ma buoni. L’argomento follower è spinoso. Perché ne volete tanti, chiedendo a chiunque di seguirvi? Logica vorrebbe che i follower ci siano se avete contenuti che meritano. E se non pensate di guadagnare con gli annunci pubblicitari perché affannarvi ad avere centinaia di follower?! Per ego? Se invece avete aperto il blog con lo scopo di farne una fonte di guadagno a maggior ragione fate in modo di mantenere alto il livello dei contenuti, cioè di postare tanto di quello che piace al vostro lettore di riferimento. Google è sempre più attento a valutare il reale impatto dei blog sui lettori. Avere molti follower non è di per sé una grande conquista, se i vostri lettori ‘fissi’ passano 20 secondi sul blog una volta ogni due mesi.
Ovviamente ci sarebbe molto di più da dire (come testimoniano le infinite risorse online e su carta, sull’argomento), ma sarei felice di sapere se questo vademecum vi è stato utile. Spammatemi i commenti con le vostre storie e i vostri pareri!