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Buoni motivi per assumere un wedding planner #4

21 Gennaio 2013 by Barbara 2 Comments

Buon lunedì, e bentornati alla mia lista di buoni (ma non ovvi) motivi per assumere un wedding planner. Per assumere me, anche ma non necessariamente, visto che naturalmente le riflessioni su questi buoni motivi nascono dal mio modo di lavorare, però sono certa che sono condivisi dalla grande maggioranza dei colleghi. Purtroppo le male marce ci sono ovunque, quindi vi consiglio sempre di:
1. intervistare attentamente i fornitori prima di firmare contratti;
2. verificare le referenze (se le forniscono), perché una sposa realmente rilassata e felice vale molto più di 200 foto di matrimonio postate su Facebook;
3. pretendere sempre accordi scritti e chiare clausole di recessione.

Ma quando avrete trovato il professionista giusto, siate certi che

vi farà risparmiare!

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Infatti la giusta wedding planner:
1. lavora con il vostro budget come tetto massimo. Se decidete di spendere 20mila euro, la wedding planner farà di tutto per stare all’interno di quella cifra, allertandovi per tempo quando una scelta che avete fatto può potenzialmente farvi ‘sforare’;
2. di norma ha più dimestichezza con la trattativa commerciale di quanta non ne abbiate voi (salvo eccezioni, ovvio) per cui a parità di fornitore e servizio scelto ci sono buone probabilità che vi faccia spendere meno;
3. ha un’idea dei prezzi medi di mercato nella vostra zona, per cui è in grado di proporvi fornitori bravi sì, ma anche onesti nei prezzi, permettendovi di avere il grado di servizio che volevate a un prezzo più basso di quanto non avreste speso da soli, con poco tempo per guardarvi intorno;
4. dedica il proprio tempo a seguire attentamente anche i fornitori ed è presente in ogni momento del matrimonio, dall’arrivo dei primissimi allestitori al momento in cui voi lasciate il ricevimento. Diciamo che questo è un buon incentivo per tutti a dare sempre il 100% garantendo a voi una piena efficienza del vostro investimento;
5. è al vostro fianco in ogni momento, soprattutto quando le pressioni sociali/parentali si fanno più difficili da gestire e c’è il rischio che ‘darla vinta’ a tutti si ripercuota sul vostro portafoglio. Non vi vietiamo di invitare amici lontani, di fare l’allestimento in grande stile come vuole mamma, ecc, ma vi aiutiamo a fermarvi e rifletterci a mente lucida, per capire cosa comporteranno queste scelte spesso umorali e poco ponderate. Soprattutto vi aiutiamo a capire se ve lo potete permettere, e così, spesso, vi evitiamo di trovarvi indebitati a fine matrimonio.
Coraggio, ditelo che non ci avevate pensato. E che anzi avete sempre creduto che un wedding planner fosse una spesa superflua (quando non proprio inutile). Lo so, che gira questa voce. E in alcuni casi è anche vero. Ma nella maggior parte dei casi alla fine assumere me o una collega è un risparmio, non una spesa!

Ci vediamo venerdì, e non dimenticate che questa è la penultima settimana per inviare la vostra storia d’amore per il contest PIN YOUR LOVE. Leggete bene il regolamento e scrivete-scrivete-scrivete. Cento delle mie pin potrebbero darvi l’idea giusta che stavate cercando per le vostre nozze creative!

A presto!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: auto, decor, fatamadrina, ponpon, risparmio

Wedding planner: un servizio, non un lusso

27 Luglio 2011 by Barbara 17 Comments

Oggi, mentre mi regalavo i miei 10 minuti di navigazione (ci vuole un isolamento digitale, per concludere certi progetti, ho scoperto), sono incappata in questo bellissimo post di una collega statunitense: What exactly DOES a wedding planner do? [che cosa fa una wedding planner in pratica?!]

Ve ne riporto alcune parti, parafrasandole liberamente, perché riprendono un mio intervento sull’argomento. Mi era capitato che in rete, in uno spazio comune, una donna (sicuramente ben intenzionata) argomentasse che i wedding planner sono snob esosi e presuntuosi, che svolgono un mestiere inutile imponendo eventi dispendiosi e di pessimo gusto agli sposi. La sua argomentazione era che chiunque può organizzarsi un matrimonio migliore da sé. La mia era che io, come molti colleghi, svolgiamo un servizio non indispensabile ma utile. Non per tutti ma per coloro che lo desiderano. Sostenevo inoltre che ci sono persone che a volte si fanno la tinta in casa (io, per dirne una), persone che si depilano con cerette a freddo domestiche (sempre io, quando non ho tempo di prendere appuntamento), ma che nessuno si sogna di dire che parrucchieri ed estetisti sono parassiti inutili (tanto meno io, che sarei persa senza Rosario e Betty!). Lei ribatteva che il paragone non reggesse.

Be’, con piacere leggo Ang Jandak proporre un ragionamento simile. Ang ci spiega che un wedding planner:

– produce un servizio, che gli sposi potrebbero certamente produrre da sé, come possono cambiarsi l’olio della macchina e ripararsi un rubinetto. Però, assumendo un wedding planner, si pagano il beneficio di avere qualcun altro che se ne occupi;
– è neutrale, non ha legami di parentela o amicizia con i parenti e gli amici degli sposi, quindi può permettersi di farsi portavoce di scelte impopolari, e gli sposi possono usarla proprio come parafulmini (quante volte, ai miei sposi, suggerisco di dare la colpa a me, per esclusioni o strane scelte di fornitori!) liberandosi di sensi di colpa e pressioni parentali;
– mantiene le distanze e ha una visione d’insieme che le permette di dare il giusto peso a ogni dettaglio, gestendo ogni elemento in base a criteri rigorosi di priorità e importanza;
– non è un ospite, quindi non è presente per godersi la festa, ma per far sì che questa funzioni!
– è l’intermediario degli sposi, il cuscinetto che filtra i piccoli drammi (per i quali altrimenti si richiederebbe l’intervento degli sposi) e li risolve prima che chiunque se ne accorga;
– organizza altri matrimoni oltre al vostro. Questo significa che se anche un fornitore qualsiasi può pensare di provare a fregarvi (perché tanto non vi sposerete una seconda volta), difficilmente lo farà in presenza di un wedding planner che potrebbe portargli altri clienti… o più nessuno;
– lavora nel migliore interesse degli sposi, perché è da loro che è pagata, sta sul collo ai fornitori perché diano il meglio di sé, risolve i problemi prima quasi che appaiano, vi aiuta a ottenere il massimo dalle vostre risorse, perché la vostra soddisfazione è la sua missione.

In breve: avete bisogno di una wedding planner a tutti i costi? No, ovviamente, ma potreste desiderare di assumerne una.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: consigli, domande, fornitori, priorità, risparmio, wedding planner

Chi più spende… più spende!

26 Aprile 2010 by Barbara Leave a Comment

Mia nonna amava dire che “chi più spende meno spende”, un po’ come dire che se si investe una grande somma in un oggetto questo durerà di più e quindi ci risparmierà ulteriori acquisti in seguito.

Di questi tempi non so quanto mi fiderei della saggezza di mia nonna… pensate a tutti quei capi di prêt-à-porter che poi si scopre vengono confezionati a Mauritius, o a certi “bravi” imprenditori che se calano i clienti aumentano i prezzi per mantenere inalterato il fatturato… Insomma, sempre più spesso staccare un assegno con tanti zeri fornisce ben poche garanzie sulla qualità del servizio acquistato.

Per questo quando intervisto i fornitori il prezzo è sempre l’ultima informazione che chiedo, in fondo a una lunga lista di domande sugli strumenti usati, le esperienze passate, la flessibilità, il processo creativo, le materie prime impiegate. E per questo nel mio database il campo prezzo non è criterio di ricerca.

Certo per chi vuole organizzare bene un evento il prezzo è un elemento imprescindibile, e il budget una specie di divinità pagana di cui non ci si può mai dimenticare! Ma prendere decisioni importanti solo in base al cartellino del prezzo sarebbe un errore madornale.

per dire... questa roulotte fotografata da Jose Villa è una locationmeravigliosa con un piccolissimo cartellino del prezzo

per dire… questa roulotte fotografata da Jose Villa è una location
meravigliosa con un piccolissimo cartellino del prezzo

Facciamo qualche esempio, che aiuta sempre! Location per un matrimonio estivo: chiaro che sembra stupido spendere 2000 euro per una grande villa quando prevedete di utilizzare solo il giardino, e magari una location con una piccola saletta e un bel parco vi chiede solo 1500 euro. Ma la location a 2000 euro vi mette al riparo da qualsiasi incidente metereologico… che è molto meglio che correre a ordinare una tensostruttura da 1500 euro all’ultimo momento, portando il costo finale a 3000!

Insomma, ci siamo capiti: prima di rincorrere il risparmio a tutti i costi, assicuratevi di avere considerato tutte le conseguenze della vostra decisione.

E nel dubbio, un classico: chiedete a fatamadrina!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: budget, consigli, prezzi, priorità, risparmio

Parliamo di prezzi

26 Marzo 2010 by Barbara 3 Comments

Oggi devo passare tutto il giorno fuori ufficio e fuori lavoro quindi ne sto approfittando per fare tutte quelle cose che di solito rimando: aggiornamento, ricerca, burocrazia e navigazione nel web-mare del mondo matrimoni/eventi. Grazie a Dio esistono le chiavette per la navigazione e i portatili!

Proprio nel corso della navigazione mi sono imbattuta in un post sul blog di una collega. Non mi dispiace per nulla citare Magnolia perché da quando l’ho scoperta, Silvia mi è sembrata la wedding planner che opera con lo spirito e gli obiettivi più affini ai miei. Poi comunque copre una piazza ben distinta dalla mia (lei è di Firenze, io di Modena) per cui trovo sia bello poterla consigliare a chi mi ha scoperto ma che comunque io non potrei aiutare al meglio.

In questo post Silvia spiega alcuni concetti semplici e trasparenti riguardo al metodo che entrambe utilizziamo per essere retribuite.

Intanto c’è una premessa fondamentale, che ho già citato spesso: un consulente professionista che vi assiste nell’organizzazione di un evento non è gratis. E non può esserlo. In quanto azienda (o libero professionista) deve potersi sostenere. Per cui quando intervistate un wedding planner che vi dice “io non ti costo nulla”, diffidate. Quello che intende è “il mio cachet non compare sulla fattura”. Molto più probabilmente questo consulente si sosterrà percependo una percentuale dai fornitori che vi propone (che quindi dovranno farvi un prezzo superiore a quello che otterreste come clienti diretti) o mettendo un ricarico sui materiali che utilizza per la realizzazione del matrimonio. Il risultato di questo sistema di definizione prezzi (molto in voga in Italia) è duplice: da un lato voi anche solo inconsciamente penserete che il lavoro del consulente è un di più senza reale valore (qualcosa che potreste fare anche voi a costo zero), dall’altro non avrete sotto controllo i prezzi del vostro matrimonio e quindi non potrete decidere dove operare tagli per rientrare nel vostro budget.

Postulato questo, come definisce i prezzi fatamadrina?
I costi vivi per progettare e coordinare un matrimonio sono in parte fissi (sostenere la struttura, le utenze, le trasferte in macchina, il consumo vivo di materiali da ufficio, il tempo profuso che non può essere dedicato ad altri incarichi) e in parte variabili (più il matrimonio è complicato, lontano e “in grande”, più lo sforzo per tenere le fila di ogni dettaglio sarà ampio). Per questo esiste un minimo di compenso (per i matrimoni meno complessi) che viene richiesto, e sotto il quale non si può scendere senza compromettere la qualità del lavoro. Questa quota è ovviamente aumentata nel caso di matrimoni più complessi e viene sempre quantificata anche in percentuale al budget totale del matrimonio. In ogni caso stiamo parlando di un minimo che vi costa poche centinaia di euro e di una percentuale che non supera il 15% del budget totale (a fronte di un mercato degli eventi che di solito lavora con percentuali dai fornitori che arrivano al 20%).

Il tutto ovviamente è incluso nel vostro budget.

Facciamo un esempio pratico.
Sposi A hanno un budget di 9.000 euro per un matrimonio con 90 invitati. Se non esistono complicazioni (matrimoni in altre regioni o paesi, location impervie e lontane dal luogo della cerimonia, ecc) il mio compenso sarà una cifra fissa inferiore al 10% del budget complessivo. Il che significa che oltre il 90% del budget sarà a disposizione per tutti gli altri fornitori e materiali.
Sposi B hanno un budget di 20.000 euro per un matrimonio con 150 invitati. A seconda della complicazione dell’evento il mio compenso sarà una cifra variabile compresa tra il 10 e il 15% del budget complessivo, definita preventivamente al momento della firma della lettera di incarico.

In ogni caso prima di firmare la lettera d’incarico saprete esattamente quanto vi costerò e potrete quindi operare una scelta consapevole.

Perché ho deciso di lavorare in questo modo?
I motivi sono tanti e li ripeto spesso. Alcuni sono quelli che ho già espresso più in alto. In particolare credo sia giusto che gli sposi decidano in piena consapevolezza di affidarsi a un consulente perché si fidano della sua esperienza e delle sue conoscenze, e non perché costa poco o nulla. La fiducia è la premessa imprescindibile per permettermi di realizzare al meglio i desideri dei miei clienti.

Inoltre avere un costo esplicito e dichiarato mi regala la libertà di scegliere ogni volta i fornitori più adatti a prescindere dagli accordi che riesco a creare con loro. Conoscere bene un fornitore o averci lavorato in precedenza è un valore aggiunto solo nella misura in cui quello è il fornitore migliore per l’evento del cliente. Viceversa il vincolo di accordi commerciali limita di molto l’accuratezza del mio servizio, soprattutto in un mercato con un’offerta così variegata e in continua evoluzione. Per questo non dovete preoccuparvi se vi porto a visitare una location in cui non ho ancora lavorato. Prima di tutto lo farò solo dopo avere intervistato a lungo il fornitore, verificato ogni dettaglio dello spazio e della sua offerta, avere fatto ricerche con precedenti clienti e così via. In secondo luogo sappiate che se lo sto facendo è perché ritengo che questo spazio sia la soluzione più adatta alle vostre esigenze in base alla mia esperienza e alle mie conoscenze.

Infine un piccolo consiglio a chi teme che il costo del wedding planner sia una cifra che si può tranquillamente risparmiare… fate un calcolo delle ore che passereste a fare ricerche, telefonate, giri in macchina e attribuitegli un valore in base alla vostra retribuzione lorda oraria, aggiungete i costi vivi della benzina, delle telefonate, della navigazione internet e poi il costo “emotivo” dello stress, dei bisticci, della stanchezza, delle occasioni di svago mancate per stare dietro a tutto… e adesso valutate il preventivo del vostro wedding planner in competizione con il vostro cachet virtuale… scommetto che il consulente non vi sembrerà più così caro, ma, al contrario, straordinariamente economico!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: budget, fornitori, prezzi, risparmio, wedding planner

Facile come 1, 2, 3… 879,99 euro

25 Febbraio 2010 by Barbara 2 Comments

Di questi tempi una delle spese più importanti e allo stesso tempo meno redditizie che una futura sposa deve affrontare è proprio la mise che indosserà il giorno del suo matrimonio.

I costi degli abiti da sposa sono spesso proibitivi e difficilmente scendono sotto i 1.000 euro. E non sempre il cartellino del prezzo è allacciato a un abito di gran marca, di tessuto prezioso, di fattura accurata. Più spesso è l’occasione che detta il prezzo, più che il contenuto. Gli atelier e i negozi contano ovviamente su un desiderio legittimo per ogni donna: sentirsi per un giorno speciale come una principessa. Sanno che ciascuna di voi è disposta a spendere cifre che normalmente riterrebbe ridicole, per quel giorno, e scommettono su quella disponibilità che spesso nella confusione del momento porta a confondere la cifra investita col risultato finale.

Vi rivelo un segreto: se spendete di più non sarete necessariamente più belle, eleganti, ammirate.

Oggi ho deciso di dimostrarvi che si può essere splendide, uniche, eleganti e in bianco per il proprio matrimonio, spendendo meno di 1.000 euro. Con qualche giretto in macchina in più si può addirittura fare spendendo poco più di 300 euro. Si tratta solo di pensare fuori dal coro.

Tre settimane fa lo store Max Mara di Modena ha dedicato una vetrina e un’esposizione fronte strada alla selezione sposa del marchio. Gli abiti esposti erano accomunati dalla linea semplice e senza fronzoli, ma con dettagli sartoriali già tipici degli abiti da sera della casa reggiana. In effetti lo stile non era dissimile da quello celeberrimo di Spose di Giò. La differenza però era nel prezzo.

La vetrina Max Mara a Modena

La vetrina Max Mara a Modena

L’abito che vedete nella foto costava poco più di 1.000 euro, ma era solo uno dei più costosi. Ho visto capi deliziosi a 850 euro.

Questi vestiti, che pur nascono per le spose, non saranno tradizionalmente pomposi ma hanno il vantaggio innegabile di essere sufficientemente simili a un abito da sera da poter essere riutilizzati in altre occasioni importanti (non a un matrimonio, però, a meno che non li facciate tingere di una tinta tenue).

Non crediate infatti che l’abito da sposa per essere speciale debba rimanere legato al giorno del matrimonio. Al contrario, chiedete alle amiche che si sono già sposate, se nei mesi e negli anni successivi non hanno desiderato indossare di nuovo quel capo unico, per coccolarsi e sentirsi più… principesse. Spesso sono costrette a farlo nel chiuso delle loro case, perchéla maggior parte degli abiti da sposa sono fuori luogo in qualsiasi altro contesto.

Pensare fuori dal coro è utile e furbo: scegliere un abito da sera come abito da sposa vi farà risparmiare, vi permetterà di essere più fedeli al vostro stile, vi garantirà di essere uniche e incantevoli… per tutte le volte che vorrete!

E lo stesso ragionamento si può applicare agli accessori. Se è vero che un velo lungo fino ai piedi di voile di seta vi costerà anche 150 euro, ma esalterà meravigliosamente un abito dalla linea semplice, per le scarpe si possono ottenere effetti notevoli con meno di 30 euro.

OVS Industry store di Modena

OVS Industry store di Modena

Queste erano oggi in vendita da Oviesse a 29,99 euro. Non pensate anche voi che sarebbero perfette per una sposa di maggio?

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: abito da sposa, budget, consigli, idee, risparmio

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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