Lunedì 24 giugno ho visitato SI SposaItalia a Milano, la rassegna della moda sposa per l’anno successivo a cui espongono (e sfilano) alcuni dei principali stilisti e produttori di moda sposa, sposo, accessori e cerimonia.
Io e Veronica (forse la ricordate, una delle mie guest blogger di alcuni anni fa… ora collabora con me e alcune colleghe) abbiamo sbirciato gli stand, chiesto permesso, osservato, commentato e, quando ci è stato permesso, fotografato alcuni abiti. Devo ringraziare le PR lungimiranti e gentilissime che mi hanno accolto con simpatica e collaborazione. I trade show sono tradizionalmente momenti di vendita pura, in cui i diversi atelier scelgono e ordinano i capi che terranno in negozio, per cui non mi aspetto mai che i venditori abbiano voglia di “perdere tempo” con una semplice wedding planner. In termini strettamente concreti io non assicuro loro alcuna vendita. D’altra parte possiamo parlarci chiaro. Oggi vi presenterò alcuni capi di marchi arcinoti, ma non tutti ben pubblicizzati in Italia. Scommettiamo che almeno un paio di decine di voi scopriranno qualcosa di nuovo? E magari decideranno di andare a provare uno di questi capi l’anno prossimo… Insomma, pur senza essere una testata giornalistica o un atelier, anche io nel mio piccolo contribuirò alla visibilità di questi marchi… sarebbe divertente spiegarlo al venditore Aimée che mi ha attaccato bottone fuori dal suo stand, e quando ha capito che ero una wedding planner mi ha quasi mandato a quel paese!
Oggi vi parlo di quattro marchi.
Partiamo da Amanda Wakeley. D’altra parte lo sapete che sono un po’ un’anglofila. Però è un fatto che gli stilisti britannici siano sempre più il riferimento per la sposa nonconvenzionale, alla ricerca di un abito da principessa moderna ma che si possa indossare anche in altre occasioni speciali. Amanda Wakeley è sempre stata una delle mie preferite, adoro che designi abiti allo stesso tempo elegantemente lineari ma anche estremi, con tocchi rock’n’roll. Immaginate quindi la mia gioia quando la p.r. Laura Fauvel mi ha permesso di scattare un po’ di foto della nuova collezione!
Guardate che meraviglia… I ricami, le applicazioni e i tagli davvero drammatici rendono questi abiti delle autentiche star!
Non sceglieteli se siete timide o timorose di scoprirvi, o tanto meno per una cerimonia religiosa. Ma sono perfetti come secondo abito da indossare al ricevimento, o se vi sposate con cerimonia civile.
Davanti dea…
… sul retro seduttrice!
Ormai l’avrete capito, il pizzo e i ricami arricchiti di paillettes e applicazioni saranno una delle tendenze più evidenti per il 2014. Gli abiti di Alessandra Rinaudo (distribuiti da Nicole Fashion Group) mi hanno colpito in modo particolare per la freschezza e la modernità con cui declinano questi trend.
Sono perfetti per chi cerca un abito magari colorato, che soddisfi sia la voglia di tradizione ed eleganza della mamma, sia la personalità più moderna della sposa.
E sono curati con dettagli moderni davvero interessanti.
Ovviamente anche qui le applicazioni la fanno da padrone.
Una sopresa piacevole per le spose più giovani è stato scoprire poi che Tosca Spose lancia proprio quest’anno la sua linea Flora, piena di capi divertenti e molto più semplici da portare della sua linea tradizionale.
Diciamocelo, un abito Tosca Spose richiede di solito un portamento e una consapevolezza di sé che spesso le donne sotto i 30 non hanno. Ma i capi che ho visto dal vivo (e che non ho potuto fotografare, quindi vi accontentate del catalogo) sono divertenti, spiritosi e davvero alla portata di una giovanissima.
Devo poi parlare degli onnipresenti pois?! Incorporati persino nei tessuti! (gli occhielli nella foto sono miei)
Ma l’apoteosi della giornata per me è stato lo stand di Acquachiara, un marchio che seguo da anni, e che ogni volta riesce a farmi innamorare.
Certo ha aiutato essere accolte dalla signora Basile (l’art director) in persona e poter intrattenere con lei e Chiara Morganti una piacevolissima conversazione intorno al lavoro che fanno sui loro capi.
Lo sapevate per esempio che questo capo qui sotto è ordinatissimo nelle taglie dalle 46 in sù? Il suo taglio raffinato, classico e curato ha un effetto snellente e lusinghiero anche sulle corporature più ‘forti’.
I tessuti sono in assoluto protagonisti in questa collezione. Tulli garzati e triple damascate, chiffon e organze incrostate di fili che disegnano fiori, foglie, rami; rasi satin e duchesse confort, con velature plumètis ricamate, sete fluide… un sogno praticamente.
Ma Acquachiara è anche ricerca, minimal che si evolve con l’aiuto dei ricami e di tagli davvero decisi, in volumi destrutturati e linee geometriche.
Io sono stata conquistata.
E voi? Se vi sposate l’anno prossimo quale di questi capi vorreste poter indossare? Raccontatemelo nei commenti, mi raccomando!