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Da tema a nozze – candore inedito

11 Aprile 2014 by Barbara 4 Comments

Oggi inauguro una nuova serie di post, che ha due obiettivi: da un lato mostrarvi ancora una volta come lavoro nel concreto, quando studio un progetto creativo, dall’altro fornirvi uno strumento di lavoro che possa esservi utile nella definizione del vostro progetto di nozze.

Del dove trovi ispirazione per i progetti a cui lavoro vi ho già parlato in passato, del come questa si trasformi in una mood board da usare per un progetto creativo, anche. Oggi vorrei mostrarvi come un progetto di nozze possa in realtà venire definito in modi diversi e personalizzato all’estremo anche se l’ispirazione non è originale. Insomma, non è tanto l’adesione a una moda o a un tema in cui vi riconoscete che toglierà personalità al vostro matrimonio, si tratta di saper gestire gli input creativi e farli vostri, molto semplicemente, affinché la vostra festa di nozze parli davvero di voi.

Ho pensato di affrontare questo punto di vista perché so quanto spesso, nell’insicurezza creativa delle prime fasi dell’organizzazione, tanti sposi tendano a ricercare un mood o un progetto già realizzato, che li ha fatti innamorare, e chiedere ai propri fornitori di replicarlo in toto. Esistono altre possibilità e vorrei dimostrarvelo.

Per questo esercizio mi sono permessa di ‘rubare’ le splendide tavole di stile create da Anna Malhomme de la Roche per Country Home and Interiors di marzo 2014. Se amate le atmosfere romantiche, informali e con tocchi rustici vi consiglio davvero la rivista (che si trova facilmente anche in Italia). Io la uso soprattutto proprio per scovare spunti di abbinamenti di materiali e colori.

moodboard in bianco fatamadrina

ph. Jon Day

La composizione che ho scelto per cominciare è ispirata alle tinte tenui e soffuse dell’alba, un mix di bianchi, grigi e colori neutri che offre spunti secondo me interessantissimi per chi ama il bianco e le atmosfere chic, ma vuole qualcosa di insolito e naturale.

Una board di questo tipo si adatta bene a diversi contesti: dall’edificio di recupero industriale (come Le Officine del Volo di Milano) alla villa d’epoca ristrutturata in chiave moderna (come Villa Giavazzi a Verdello, BG), ma anche a un agriturismo minimale o a una villa classica senza troppi colori interni.

Gli elementi che colpiscono la mia immaginazione sono quattro, ed è su quelli che concentrerò lo sviluppo del progetto, ma il mio consiglio è di guardare la foto e cogliere voi i dettagli che trovate più affini e stimolanti.

1. fiori di cotone e rami

Mi immagino composizioni di pochi rami di nocciolo (che si trovano in ogni stagione) e  fiori di cotone in vasi bianchi rivestiti di gesso, alternati a rametti di cerfoglio in piccole bottiglie di vetro. Il bouquet della sposa potrebbe essere composto da fiori di cotone, ranuncoli bianchi, qualche morbido lysianthus e del verde grigio a completare la composizione. Per le più originali, piume bianche nascoste tra i fiori. Per le più romantiche, un nastro di pizzo di lana per avvolgere l’impugnatura e decorarla.

2. carta spessa color panna

Se dovessi sviluppare io questo progetto, alternerei alle composizioni vegetali dei complementi realizzati in carta color panna, magari degli origami a cuore. Le partecipazioni e tutto il coordinato sarebbero stampate su tre tipi di carta diversi, in nuance, con caratteri moderni sottili e color seppia; in ogni busta ci sarebbero tre cartoncini legati insieme da un semplice nastro di cotone bianco. Per chi ama il vintage, il nastro sarebbe sostituito da uno spago bianco fermato con ceralacca bianca su cui stampigliare le iniziali degli sposi.

3. gesso e porcellana

Oltre al gesso dei vasi, mi immagino bomboniere con sacchetti di lino grigio legati con un fiocco bianco da cui pende un cuoricino di gesso bianco. Ma se l’idea vi sembra troppo romantica, una scatola di cartoncino bianco da take away cinese, decorata con un rametto di fiori di cotone, può contenere qualsiasi oggetto desideriate… magari un fermacarte di vetro a semisfera, con le vostre iniziali sul fondo. Al posto di un cuscino per anelli sceglierei una ciotolina finemente decorata di porcellana bianca (come quelle di GioveLAB).

4. lino e cotone

Ho sviluppato tutto il concetto di questa board pensando alla primavera, a un periodo in cui si possa apparecchiare con tovaglie di lino ma dove può capitare che la sera ci sia fresco. Mi immagino una sposa vestita di un abito liscio ed etereo che possa però coprirsi con una stola di filato di cotone lavorato a trama grossa. Se invece vi sposate in autunno o inverno, tante coperte di lana grossa a maxi knit potranno tenere caldi gli ospiti durante l’aperitivo all’aperto.

Come vedete, ho lavorato selettivamente sui dettagli proposti nella composizione: voi potreste essere attratti dai francobolli vintage e dalle stampe fotografiche color seppia (una bella idea bomboniera), dalle righe oppure dalle immagini naturali della silhouette degli alberi.

Il trucco quando si reinterpreta un tema infatti è sapere prima di tutto isolare l’atmosfera, che è dettata di solito dalle sensazioni, quindi da vista (colori), tatto (texture, materiali), olfatto (fiori). Una volta identificato il mood è possibile declinarne ogni aspetto in linea con le proposte o con qualche oggetto/elemento della vostra vita quotidiana che amate particolarmente. Nel dubbio, ricordate che con le parole potete inserire qualsiasi sfumatura di significato al vostro tema, e usarla sugli inviti ma anche su elementi del decoro, scrivendo su tessuti, su carta incorniciata, su elementi della cancelleria…

Allora, cosa ne dite? Il meccanismo vi sembra chiaro e replicabile? Se avete domande sarei felice di rispondervi nei commenti. La prossima settimana (venerdì 18 aprile) svilupperò un tema vintage romantico con tante sfumature di rosa…

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: bianco, gesso, grigio, gypsofila, lino, progetto di nozze

Come nasce lo stile di un matrimonio

14 Marzo 2014 by Barbara Leave a Comment

Vi siete mai chiesti come inizia la creazione di un progetto di nozze se vi affidate a un consulente come me? Oggi vi racconto il percorso che faccio con le mie coppie per guidarle nella definizione del loro stile.

Prima di cominciare lasciatemi chiarire due cose:
1. raramente uso categorie di stile definite quando lavoro con gli sposi. ‘Rustic chic’, ‘shabby’, ‘glam rock’ per me sono etichette inutili in questo contesto, perché fanno riferimento a standard assoluti, mentre quello che i miei clienti ricercano è uno stile personale. Qualsiasi cosa li rispecchi per me va bene, quindi finisco spesso per coniare neologismi tipo bohemien-rock (proprio come fa la collega americana Rhiannon!) e vi invito a fare lo stesso: cercate un nome per il vostro stile non uno stile da seguire!
2. la stragrande maggioranza dei miei clienti arriva da me senza la più pallida idea di ciò che vorrebbe, creativamente parlando, per le proprie nozze. Sono ragazzi che hanno le idee chiare sui propri gusti, magari che hanno persino investito i mesi precedenti nell’arredamento della loro prima casa, ma che di fronte alla domanda ‘che fiori ti piacciono?’ ammutoliscono. Insomma, è normale che un progetto nasca da una tabula rasa, non lasciate che questo vi scoraggi.

 

Tornando a me e ai miei clienti, tutto inizia con il questionario che vi sottopongo quando ci incontriamo la prima volta, e che vi ripropongo più avanti, al momento di affrontare l’aspetto creativo del matrimonio. Dato che di solito ho che fare con budget ‘normali’, di solito questo momento è subito dopo la scelta della location.

È infatti molto più semplice lavorare intorno alla location, declinando il vostro stile intorno a ciò che già esiste, piuttosto che andare alla ricerca di una situazione su misura di uno stile creato a tavolino.

Si può fare, per carità, ma è enormemente più dispendioso.

Parlare con voi dei vostri gusti e di ciò che avete in mente, per me assolve a due funzioni: prima di tutto mi permette di raccogliere dati tecnici (colori che non vi piacciono, elementi che vi infastidiscono ai matrimoni, ecc.) ma soprattutto mi da modo di cominciare a capirvi e a conoscervi meglio. Dalla combinazione di queste due analisi di solito faccio nascere un’idea. Può essere un oggetto a cui fate riferimento spesso, un colore, o un’atmosfera, persino un’immagine mentale che mi sono fatta di voi come coppia. Quello per me diventa il filo conduttore del progetto. Nei progetti che ho seguito l’anno scorso, tra i fili conduttori c’erano: il concetto di viaggio, il colore usato come esplosione di gioia e di festa, la combinazione pizzo romantico e rosa/grigio moderno…

Dal momento in cui ho definito l’idea principale, il progetto si sviluppa in maniera abbastanza naturale: attraverso Pinterest comincio ad assemblare una macro moodboard in cui vale quasi tutto, in cui esploro possibili ramificazioni ed evoluzioni del progetto. Da questo canovaccio di materiale estrapolo solo alcuni elementi che andranno a comporre le moodboard ‘ufficiali’, quelle con cui vi presento il progetto. Di solito ne creo tre: una per la cerimonia, una per il ricevimento e una per i complementi (cancelleria, bomboniera, accessori). Infine vi presento il tutto. In questa fase è possibile ovviamente che la mia idea sia del tutto fuori luogo e che mi offriate feedback per trovarne un’altra, ma se l’idea vi piace (di solito è proprio così) ne parliamo insieme per capire quali dei possibili sviluppi che ho abbozzato nelle moodboard vi piacciono e quali invece non ho considerato ma vorreste testare.

L’idea sviluppata e le moodboard che la rappresentano sono la carta d’identità del vostro stile, da qui al progetto completo vero e proprio mancano solo i miei bozzetti.

Vi piacerebbe un esempio concreto di questo processo? Parliamo di un inspiration shooting, allora, visto che i progetti di questo tipo a cui partecipo nascono in modo analogo. Se non sono io ad avere l’idea principale, infatti, lavoro sugli input degli altri componenti del team, cercando di svilupparli in uno stile che tenga conto delle aspirazioni e specificità di ciascuno.

Per esempio, per il nostro shooting ‘marocchino’ l’idea di base è nata da Sofia e Erica, che volevano cimentarsi per la prima volta con un’atmosfera esotica. Io ho proposto di farlo uscendo dagli schemi consueti, quindi ho lanciato una tavolozza di colori diversa dal solito fucsia/arancio di questo tipo di ambientazioni.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Conoscendo poi la cifra minimal e dal design deciso di Valentina, ho proposto di introdurre dei pattern geometrici, in particolare dei triangoli che potessimo declinare in modo semplice e versatile su allestimento e materiali cartacei.

Les Amis Photo fusion wedding stationery

ph. Les Amis Photo

Quando abbiamo identificato la location, ho cominciato a selezionare i materiali per rinforzare i tratti che di solito sono comuni delle atmosfere esotiche: natura selvaggia e lusso ricercato. La prima era già presente nel giardino lussureggiante dello Shambala che ci ha ospitato, per cui mi sono limitata a scegliere una tovaglia di lino grezzo e proporre lo spago per creare delle trecce legatovagliolo.

 

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Per il secondo invece ho puntato su piatti e posate con dorature, utilizzando della pellicola dorata anche per incursioni sui contenitori squadrati di legno usati per le composizioni floreali.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Proprio come avviene ai matrimoni, in cui il progetto sulla carta prende vita dal vero magari con variazioni e limature, durante l’allestimento Sofia e sua madre hanno proposto di usare i sassi che avevo ipotizzato come complemento, per dare elevazione alle composizioni.
Ed ecco il risultato finale.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Che ne dite? Vi state divertendo nel processo di creazione del vostro progetto di nozze? Ricordatevi che se incontrate qualche difficoltà potete sempre contare sul mio fatamadrina in a box. Fino al 21 marzo lo acquistate direttamente da Etsy a un prezzo speciale e vi portate a casa tutti i vantaggi di una consulenza creativa!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: dietro le quinte, fatamadrina-in-a-box, matrimonio, nozze, oro, progetto di nozze, stile, succulente, turchese, viola

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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