fatamadrina

wedding planner

  • IT
  • Home
  • Chi sono
    • Contatti
  • Portfolio
    • Matrimonio a Villa Catignano
    • Matrimonio a Villa Catureglio
    • Matrimonio al Castellazzo
    • Matrimonio al castello di Modanella
    • Matrimonio all’Hotel La Badia di Orvieto
    • Matrimonio in giardino
    • Matrimonio in grattacielo a New York
    • Matrimonio in Valpolicella
    • Matrimonio sul Lago di Como
    • Matrimonio sul Lago d’Orta
  • Blog

Perché i matrimoni costano tanto

21 Marzo 2014 by Barbara 2 commenti

Organizzare un matrimonio costa, è un assioma universale. Se non altro perché (di norma) comporta una festa con alcune decine, se non centinaia, di persone. Vi risparmio poi le considerazioni socio-culturali molto italiane in base alle quali si consideri questi eventi delle ‘esibizioni’ del prestigio e del valore della famiglia in cui avvengono. Il fatto inconfutabile è che spesso i matrimoni costano talmente tanto che la gente si indebita per organizzarli o peggio decide di soprassedere perché non se li può permettere.

In questi anni di lavoro mi è capitato spesso di parlare di giusto prezzo, qui e con i miei clienti,  e ho più volte affermato che non servano necessariamente tanti soldi per sposarsi. Sono arrivata anche al punto di gettare qualche ombra sulle politiche di prezzo di certi esercizi, perché diciamocelo, se vai a mangiare in un ristorante e spendi 30 euro, sentirti chiedere 50 o 60 euro per lo stesso menu e lo stesso numero di persone solo perché hai nominato la parola ‘matrimonio’ fa un po’ effetto. Però devo ammettere di aver sempre trattato l’argomento con superficialità, facendo l’errore di non spiegare come in realtà i matrimoni richiedano di per sé delle attenzioni particolari che giustificano anche sostanziali differenze di prezzo. Lasciate che oggi corregga il mio errore e vi spieghi meglio la cosa, spero che ne beneficerete tutti.

Tanto per cominciare è ovvio che ci sono anche esercizi e fornitori che si approfittano dell’investimento emotivo e delle tradizioni per spremervi come limoni, è inutile negarcelo, la scorrettezza esiste. Ma il campanello d’allarme che deve allertarvi a queste ‘fregature’ non deve essere il prezzo stesso, quanto l’attegiamento e la descrizione del servizio che corrisponde a quel prezzo. Ci sono cinque fattori importanti infatti che incidono sull’aumentato prezzo, per spiegarveli prenderò il caso tipico di un ristorante:

1. un matrimonio richiede un servizio su misura

Quando mangiate in un ristorante, allestimento e servizio rispondono a delle logiche standardizzate proprie del ristorante, perfettamente oliate da anni di attività. Il personale è abituato a quel tipo di orari, ritmi, abitudini che ruotano intorno a preparazione, allestimento, servizio. Gli avventori accettano le regole e le abitudini di questo servizio, senza aspettarsi attenzioni particolari. Se invece il ristorante è prenotato per un matrimonio l’intera gestione del servizio sarà diversa e su misura della richiesta della committenza. Un menù speciale, un allestimento da orchestrare insieme a un fornitore esterno con cui non si è mai lavorato, un turno diverso del gruppo di camerieri, l’aspettativa di un servizio impeccabile, sempre sorridente e che soddisfa ogni richiesta. Va da sé che questa differenza ha un costo. Si noti che i ristoranti di un certo livello, che già applicano queste regole al loro servizio, hanno menù nuziali allo stesso identico prezzo dei menù degustazione del servizio corrente.

2. il cliente di un matrimonio è un mostro con 100 teste

Laddove gli accordi di un ristorante con, diciamo, 10 tavolate di commensali, sono fatti privatamente con ciascun gruppo, che quindi prende decisioni abbastanza omogenee, quando una coppia prenota un matrimonio il fornitore dovrà poi avere a che fare con tutti gli invitati, con le loro richieste e le loro esigenze specifiche. È come se si duplicasse la trattativa, in certi casi. Anche perché gli invitati a un matrimonio si aspettano quel servizio su misura di cui parlavo prima, e un’attenzione quasi personale alle proprie esigenze. Voi potete decidere di fregarvene, ma il ristoratore sa che dovrà comunque gestire quel genere di richieste e ne tiene conto nello stabilire la quotazione del vostre servizio, perché la sua performance con gli invitati inciderà sulla sua reputazione persino di più di quella nei vostri confronti (dell’assurdità per cui gli sposi italiani non usino lo strumento del feedback negativo nei confronti dei fornitori ho già detto spesso).

3. a un matrimonio tutto succede contemporaneamente

Voi arrivate a cena alle 20, qualcuno alle 20:30, qualcuno alle 21. In cucina ci sono cuochi che preparano piatti diversi in piccole, controllabili quantità, a seconda del tuo tempo d’arrivo. A un matrimonio devono uscire dalla cucina 100/200 primi piatti in cottura perfetta e arrivare caldi sul tavolo dei commensali. Contemporaneamente. Questo significa un rapporto di camerieri al massimo 1:9 (uno ogni nove ospiti), 1:14 se cercate di risparmiare. Non certo 1:20 come di solito funziona in un ristorante in regime di servizio normale. Il personale in più si paga, ebbene sì, e spesso viene ingaggiato per l’occasione da agenzie specializzate, quindi ha bisogno di essere brevemente formato sul funzionamento del locale e della cucina, oltre che briefato (passatemi il termine orribile) sull’evento. Insomma, la contemporaneità (unità all’impeccabilità che ci si aspetta) richiede risorse diverse.

4. ci vogliono mesi per organizzare un matrimonio

Se ci pensate quando organizzate una cena per 100 persone, tipo per un’associazione di cui fate parte, prendete un appuntamento un mese prima, definite un menù e finisce lì. Se invece state organizzando il vostro matrimonio cominciate un anno prima chiedendo due o tre preventivi, volete (legittimamente) degustare, cambiate idea sul menù, richiamate varie volte per verificare che vada tutto bene, chiedete aiuto per l’allestimento, l’ultimo mese richiamate dieci volte per variazioni nelle conferme… Insomma, solo il tempo da dedicarvi è dieci volte di più di quello che ci vorrebbe per una cena aziendale qualsiasi. Non mi pare strano che il prezzo finale ne risenta.

5. gli sposi sono merce avariata

Non vi arrabbiate, è una traduzione letterale del termine damaged goods che si applica in inglese alle persone che hanno subito traumi e ne hanno ricavato uno stato di fragilità psicologica. Potete essere gli sposi più cool e rilassati del mondo, ma in media sarete comunque più stressati ed emotivamente coinvolti di quanto non sareste organizzando la famosa cena aziendale. Va da sé che chi tratta voi in questo periodo dovrà mettere in conto una gestione più paziente e disponibile di quella richiesta dal cliente medio. Non solo più tempo, ma anche una disponibilità, una flessibilità e una comprensione maggiori. È naturale secondo me che questo servizio abbia un costo.

Insomma, per farla breve, non sempre i costi alti associati all’organizzazione di un matrimonio sono sintomo di una scorrettezza commerciale di settore. Tenete conto dei cinque fattori più sopra quando prendete accordi coi fornitori e valutate i loro preventivi, e sono certa che riuscirete a trarre il massimo dall’investimento che farete!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: costo, matrimonio, prezzi

Quanta fatamadrina mi compro con…

6 Novembre 2013 by Barbara 4 commenti

I mesi tra settembre e febbraio sono per tantissime coppie di fidanzati quelli dedicati alla ricerca e selezione dei fornitori per le proprie nozze. Per questo, più che in altri periodi, in queste settimane cercherò di concentrare i miei post su argomenti utili in queste prime fasi dell’organizzazione.

Il post di oggi in particolare è nato nel backstage di C+B, durante una conversazione di redazione sul tema ‘prezzi’. La nostra esperta di marketing Enrica Crivello (se avete un blog e volete imparare a usare i social network per promuoverlo, il suo Push Up! è quello che fa per voi) stava preparando un articolo sull’importanza di pubblicare i prezzi sul proprio sito internet e ci invitava ad adeguarci prima della pubblicazione.

Come sapete io non ho un listino definito dei miei servizi, essenzialmente perché ho scelto di proporre un servizio sartoriale, che diventa piccolo o grande quanto le vostre esigenze richiedono e il vostro budget concede.

D’altra parte chi mi ha interpellato nel tempo, sa anche che mi bastano davvero poche informazioni per fornirvi un preventivo dettagliato, di solito con almeno due/tre proposte differenti, prenotabili insieme o separatamente. Insomma, anche solo darvi un prezzo di partenza per i servizi sartoriali mi è sempre sembrato fuorviante, perché un prezzo definitivo presuppone per me una standardizzazione del servizio, che francamente non ho voglia di proporre. Sarebbe più semplice e redditizio per me, badate bene. Ma tra lavorare tanto con poca soddisfazione e poco crescendo ogni volta, preferisco la seconda.

Confrontadomi con le mie compagne di redazione ho però colto un suggerimento furbissimo di Gioia Gottini, e mi sono detta che anche se non riesco a dirvi a priori cosa vi costa un certo servizio, posso farvi degli esempi di cosa potete ottenere con una certa cifra, per farvi capire cosa intendo esattamente con su misura!

La verità è che pur non essendo una wedding planner per tutti*, chiunque ne abbia bisogno può acquistare un mio servizio.

Volete la prova? Leggete qui sotto.

Quanta fatamadrina vi comprate con…

8 euro: l’Agenda wedding planner stampabile, perfetta se volete organizzare tutto da soli senza rischiare di perdervi per strada, e corredata dalle mie pillole;

11 euro: il Save the date in stile hipster stampabile e personalizzabile, per annunciare le vostre nozze via email ai parenti e gli amici lontani;

20 euro: partecipazione e invito stampabili e personalizzabili, con un motivo a coriandoli che fa subito festa, per chi non ama le ‘solite’ partecipazioni;

30 euro: il Coordinato di nozze minimal, personalizzabile e stampabile, per le coppie chic col budget piccolo;

50 euro: un’ora di consulenza via Skype, quando volete, per confrontarvi direttamente con me su un dubbio o un imprevisto che vi hanno gettato nel panico;

100 euro: la mia compagnia in atelier per assistervi nella selezione dell’abito da sposa, se volete un’opinione davvero imparziale ma allo stesso tempo esperta. E se volete sapere il mio parere, questo servizio si presta benissimo a fare da regalo di Natale per la migliore amica appena fidanzata e in crisi per i commenti di mamme e amiche!

150 euro: corso promessisposi, il corso fidanzati che vi insegna come creare la vostra festa senza cercare di vendervi alcun fornitore! Vi insegno le basi, vi fornisco gli strumenti, vi suggerisco a cosa stare attenti, vi aiuto a scoprire quale potrebbe essere il vostro stile, se non ci avete mai pensato;

300 euro: il coordinamento amministrativo della cerimonia civile per sposi non residenti in Italia, adatto ovviamente anche a tutti i residenti AIRE, per assistervi nel disbrigo delle pratiche burocratiche e nel collegamento con gli uffici locali. Il servizio costa anche meno se il comune in cui volete sposarvi è nel raggio di 80 km da Modena, mentre può costare un po’ di più se ci sono situazioni particolari da gestire;

450 euro: fatamadrina in a box, il vostro progetto di matrimonio su misura, studiato, interpretato, disegnato, rappresentato e raccontato. Insomma, pronto per essere realizzato dai vostri fornitori;

650 euro: a partire da questa cifra potrete garantirvi il coordinamento del giorno del matrimonio (pacchetto grandegiorno) e la serenità di un occhio esperto e una mano pronti a vigilare sul vostro ‘giorno più bello’;

da 700 euro: il servizio completo senza fatamadrina, ovvero la consulenza a distanza per chi vuole l’aiuto di una professionista nelle fasi di organizzazione ma può contare su una rete di amici e parenti in grado di farsi carico delle deleghe per il giorno del matrimonio;

da 1.400 euro: the full fatamadrina, il servizio completo di ideazione, organizzazione e coordinamento per portarvi dal giorno del fidanzamento al rientro dal viaggio di nozze. Ogni matrimonio è diverso, quindi la consulenza si adatterà a queste differenze e potrà includere un monte ore massimo di assistenza (per contenere i costi), o richiedere costi di trasferta indispensabili per portare a termine il lavoro. Più sarete precisi e vi divertirete a rispondere in profondità al mio famigerato questionario preliminare, più accurato sarà il preventivo e positivo il rapporto qualità/prezzo!

Il bello del proporre un servizio personalizzato e personalizzabile (nel senso che posso inventarne uno su misura per voi o potete prendere uno di quelli esistenti e chiedermi di adattarlo alle vostre esigenze) è che potete cambiare idea, partire in piccolo e aggiungere servizi integrativi col tempo, o combinare fin da subito due servizi parziali per integrare al meglio le vostre competenze e ciò che comunque avete deciso di fare da voi.

Allora, cosa ne pensate? Eravate curiosi di sapere quanto vi può costare fatamadrina? E ora che lo sapete, cosa ne pensate?

* Siamo onesti, se siete una sposa super classica e molto attenta a mode e tradizioni, probabilmente non vi troverete bene con il mio approccio dissacrante!

N.B. i prezzi di partenza citati in questo articolo si riferiscono al mese di novembre 2013 e possono avere subito variazioni quando leggerete questo post. Per quotazioni dettagliate, senza alcun impegno, contattatemi direttamente.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: agenda wedding planner, consulenza, coordinamento, fatamadrina, listino, matrimonio, personalizzazione, prezzi, servizi, wedding planner

Question time

21 Settembre 2010 by Barbara 1 commento

Siete tutte un fermento, eh sposine del 2011?! Vi vedo in giro per negozi e per fiere con lo sguardo febbrile, e vi sento, quando mi chiamate per chiedere informazioni o fissare colloqui.

Ed è proprio a voi che oggi dedico un piccolo post di quelli di servizio, per raccogliere in un unico spazio alcune risposte alle domande che mi state facendo più spesso, su come lavora fatamadrina e quali servizi offre. Così, se qualcuna non mi ha ancora contattato può comunque beneficiare delle informazioni, no?

1. Ma fatamadrina organizza solo matrimoni low cost?
Ovviamente no. Fatamadrina organizza il matrimonio con il budget che gli sposi hanno a disposizione, mini, midi o maxi che sia.. Se il budget è super-mini ovviamente vi proporrò una consulenza semplice senza occuparmi poi di tutto il coordinamento (garantendovi così il parere di un esperto senza gravarvi di un costo eccessivo). Viceversa se il budget è maxi farò sicuramente ricorso ad alcuni partner e collaboratori che mi permettano di tenere le fila di un evento di grandi dimensioni.

© Stacy Reeves via Style Me Pretty

© Stacy Reeves via Style Me Pretty

2. Quanto costa fatamadrina?
Qui sono costretta a dare la solita risposta che non piace alle spose: dipende. Lo so che vi piacerebbe la tranquillità di un pacchetto pre-confezionato a prezzo fisso uguale per tutti… ma fatamadrina non organizza matrimoni uguali per tutti. Ad ognuno di voi propongo soluzioni diverse e su misura delle vostre esigenze e dei vostri gusti, per questo poi il conto finale può variare. Per maggiori info, qui avevo già spiegato come calcolo i miei prezzi.

3. Quanto costa un matrimonio organizzato da fatamadrina, in tutto?
Non lo so! C’è stato il matrimonio da 10mila euro e c’è quello da 25mila, ce ne saranno sicuramente da 7mila come da 50mila (visto che ieri un articolo del Sole24 Ore ha confermato che il costo medio in Italia per un matrimonio si assesta ancora intorno ai 43mila euro), il punto è che io organizzo quello che voi mi chiedete usando il budget che voi avete in mente di spendere. Per me sarebbe molto più facile trovarmi un unico ristorante con cui lavorare, un unico fiorista che mi produca gli addobbi e strappare accordi standard che mi permettano di offrirvi il matrimonio chiavi in mano al costo che io decido coi fornitori… ma che senso avrebbe? Il ristorante non sarebbe adatto a chi magari desidera un buffet etnico, e il fiorista potrebbe non essere in grado di creare un allestimento grafico senza fiori per un cliente che vuole proteggere la natura. Per questo quando mi chiedete un preventivo iniziale non riceverete il dettaglio del costo del cibo, dei fiori ecc. Il preventivo di fatamadrina comprende il costo che fatamadrina vi chiede per realizzare il matrimonio che volete coi soldi che avete a disposizione.

4. Con tutte le idee fai-da-te che proponi chiunque si può organizzare da solo il matrimonio senza fioristi, fotografi ne tantomeno wedding planner, no?
Certo che può. Ma il risultato non sarà mai lo stesso. Non voglio essere brutale o maligna, ma solo realistica. Quando vi ho proposto un bouquet a 20 euro sono stata chiara: non è un risultato paragonabile a quello che può ottenere un fornitore professionista. Senza nulla togliere agli stupendi matrimoni fai-da-te che si riesce serenamente a realizzare. Le idee e i progetti che vi propongo sono in funzione della filosofia di ìmettere soluzioni creative, belle ed eleganti alla portata di tutti. Perché credo sia giusto che chi ha pochi soldi da spendere non debba rinunciare a soddisfare qualche desiderioì. Ma è chiaro che è tutta una questione di compromesso e che le due alternative (fai-da-te vs. professionista) non sono intercambiabili. Lo sanno bene gli editor di Martha Stewart Wedding che vi propongono nella stessa pagina una meravigliosa idea fai-da-te per l’abito da sposa e una pubblicità di Vera Wang, contando sul fatto che notiate la differenza e facciate uno sforzo per permettervi il secondo!

5. Quando dici che fai “una battaglia dalla parte degli sposi”, con chi ce l’hai?
Con tutti quelli che… conta quello che spendi e non quello che ottieni veramente…

© Michèle M. Waite via 100 Layer Cake

© Michèle M. Waite via 100 Layer Cake

… quelli che… le cose si fanno “come si deve” o niente…

© Artmis+Bib Russell via 100 Layer Cake

© Artmis+Bib Russell via 100 Layer Cake

… quelli che… una tavola senza tovaglia non è elegante…

© Ben Chrisman | styling Alison Events via Style Me Pretty

© Ben Chrisman | styling Alison Events via Style Me Pretty

… quelli che… le scarpe dello sposo devono essere delle stringate nere di vitello, altrimenti lo sposo è ridicolo…

© Kyle Metzger via Style Me Pretty

© Kyle Metzger via Style Me Pretty

… quelli che… le foto in posa vengono meglio…

… quelli che… pensano ai propri interessi e non a quelli degli sposi.

That’s all, folks!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: budget, consigli, faidate, fatamadrina, fornitori, galateo, low cost, prezzi, priorità, wedding planner

Chi più spende… più spende!

26 Aprile 2010 by Barbara Lascia un commento

Mia nonna amava dire che “chi più spende meno spende”, un po’ come dire che se si investe una grande somma in un oggetto questo durerà di più e quindi ci risparmierà ulteriori acquisti in seguito.

Di questi tempi non so quanto mi fiderei della saggezza di mia nonna… pensate a tutti quei capi di prêt-à-porter che poi si scopre vengono confezionati a Mauritius, o a certi “bravi” imprenditori che se calano i clienti aumentano i prezzi per mantenere inalterato il fatturato… Insomma, sempre più spesso staccare un assegno con tanti zeri fornisce ben poche garanzie sulla qualità del servizio acquistato.

Per questo quando intervisto i fornitori il prezzo è sempre l’ultima informazione che chiedo, in fondo a una lunga lista di domande sugli strumenti usati, le esperienze passate, la flessibilità, il processo creativo, le materie prime impiegate. E per questo nel mio database il campo prezzo non è criterio di ricerca.

Certo per chi vuole organizzare bene un evento il prezzo è un elemento imprescindibile, e il budget una specie di divinità pagana di cui non ci si può mai dimenticare! Ma prendere decisioni importanti solo in base al cartellino del prezzo sarebbe un errore madornale.

per dire... questa roulotte fotografata da Jose Villa è una locationmeravigliosa con un piccolissimo cartellino del prezzo

per dire… questa roulotte fotografata da Jose Villa è una location
meravigliosa con un piccolissimo cartellino del prezzo

Facciamo qualche esempio, che aiuta sempre! Location per un matrimonio estivo: chiaro che sembra stupido spendere 2000 euro per una grande villa quando prevedete di utilizzare solo il giardino, e magari una location con una piccola saletta e un bel parco vi chiede solo 1500 euro. Ma la location a 2000 euro vi mette al riparo da qualsiasi incidente metereologico… che è molto meglio che correre a ordinare una tensostruttura da 1500 euro all’ultimo momento, portando il costo finale a 3000!

Insomma, ci siamo capiti: prima di rincorrere il risparmio a tutti i costi, assicuratevi di avere considerato tutte le conseguenze della vostra decisione.

E nel dubbio, un classico: chiedete a fatamadrina!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: budget, consigli, prezzi, priorità, risparmio

Parliamo di prezzi

26 Marzo 2010 by Barbara 3 commenti

Oggi devo passare tutto il giorno fuori ufficio e fuori lavoro quindi ne sto approfittando per fare tutte quelle cose che di solito rimando: aggiornamento, ricerca, burocrazia e navigazione nel web-mare del mondo matrimoni/eventi. Grazie a Dio esistono le chiavette per la navigazione e i portatili!

Proprio nel corso della navigazione mi sono imbattuta in un post sul blog di una collega. Non mi dispiace per nulla citare Magnolia perché da quando l’ho scoperta, Silvia mi è sembrata la wedding planner che opera con lo spirito e gli obiettivi più affini ai miei. Poi comunque copre una piazza ben distinta dalla mia (lei è di Firenze, io di Modena) per cui trovo sia bello poterla consigliare a chi mi ha scoperto ma che comunque io non potrei aiutare al meglio.

In questo post Silvia spiega alcuni concetti semplici e trasparenti riguardo al metodo che entrambe utilizziamo per essere retribuite.

Intanto c’è una premessa fondamentale, che ho già citato spesso: un consulente professionista che vi assiste nell’organizzazione di un evento non è gratis. E non può esserlo. In quanto azienda (o libero professionista) deve potersi sostenere. Per cui quando intervistate un wedding planner che vi dice “io non ti costo nulla”, diffidate. Quello che intende è “il mio cachet non compare sulla fattura”. Molto più probabilmente questo consulente si sosterrà percependo una percentuale dai fornitori che vi propone (che quindi dovranno farvi un prezzo superiore a quello che otterreste come clienti diretti) o mettendo un ricarico sui materiali che utilizza per la realizzazione del matrimonio. Il risultato di questo sistema di definizione prezzi (molto in voga in Italia) è duplice: da un lato voi anche solo inconsciamente penserete che il lavoro del consulente è un di più senza reale valore (qualcosa che potreste fare anche voi a costo zero), dall’altro non avrete sotto controllo i prezzi del vostro matrimonio e quindi non potrete decidere dove operare tagli per rientrare nel vostro budget.

Postulato questo, come definisce i prezzi fatamadrina?
I costi vivi per progettare e coordinare un matrimonio sono in parte fissi (sostenere la struttura, le utenze, le trasferte in macchina, il consumo vivo di materiali da ufficio, il tempo profuso che non può essere dedicato ad altri incarichi) e in parte variabili (più il matrimonio è complicato, lontano e “in grande”, più lo sforzo per tenere le fila di ogni dettaglio sarà ampio). Per questo esiste un minimo di compenso (per i matrimoni meno complessi) che viene richiesto, e sotto il quale non si può scendere senza compromettere la qualità del lavoro. Questa quota è ovviamente aumentata nel caso di matrimoni più complessi e viene sempre quantificata anche in percentuale al budget totale del matrimonio. In ogni caso stiamo parlando di un minimo che vi costa poche centinaia di euro e di una percentuale che non supera il 15% del budget totale (a fronte di un mercato degli eventi che di solito lavora con percentuali dai fornitori che arrivano al 20%).

Il tutto ovviamente è incluso nel vostro budget.

Facciamo un esempio pratico.
Sposi A hanno un budget di 9.000 euro per un matrimonio con 90 invitati. Se non esistono complicazioni (matrimoni in altre regioni o paesi, location impervie e lontane dal luogo della cerimonia, ecc) il mio compenso sarà una cifra fissa inferiore al 10% del budget complessivo. Il che significa che oltre il 90% del budget sarà a disposizione per tutti gli altri fornitori e materiali.
Sposi B hanno un budget di 20.000 euro per un matrimonio con 150 invitati. A seconda della complicazione dell’evento il mio compenso sarà una cifra variabile compresa tra il 10 e il 15% del budget complessivo, definita preventivamente al momento della firma della lettera di incarico.

In ogni caso prima di firmare la lettera d’incarico saprete esattamente quanto vi costerò e potrete quindi operare una scelta consapevole.

Perché ho deciso di lavorare in questo modo?
I motivi sono tanti e li ripeto spesso. Alcuni sono quelli che ho già espresso più in alto. In particolare credo sia giusto che gli sposi decidano in piena consapevolezza di affidarsi a un consulente perché si fidano della sua esperienza e delle sue conoscenze, e non perché costa poco o nulla. La fiducia è la premessa imprescindibile per permettermi di realizzare al meglio i desideri dei miei clienti.

Inoltre avere un costo esplicito e dichiarato mi regala la libertà di scegliere ogni volta i fornitori più adatti a prescindere dagli accordi che riesco a creare con loro. Conoscere bene un fornitore o averci lavorato in precedenza è un valore aggiunto solo nella misura in cui quello è il fornitore migliore per l’evento del cliente. Viceversa il vincolo di accordi commerciali limita di molto l’accuratezza del mio servizio, soprattutto in un mercato con un’offerta così variegata e in continua evoluzione. Per questo non dovete preoccuparvi se vi porto a visitare una location in cui non ho ancora lavorato. Prima di tutto lo farò solo dopo avere intervistato a lungo il fornitore, verificato ogni dettaglio dello spazio e della sua offerta, avere fatto ricerche con precedenti clienti e così via. In secondo luogo sappiate che se lo sto facendo è perché ritengo che questo spazio sia la soluzione più adatta alle vostre esigenze in base alla mia esperienza e alle mie conoscenze.

Infine un piccolo consiglio a chi teme che il costo del wedding planner sia una cifra che si può tranquillamente risparmiare… fate un calcolo delle ore che passereste a fare ricerche, telefonate, giri in macchina e attribuitegli un valore in base alla vostra retribuzione lorda oraria, aggiungete i costi vivi della benzina, delle telefonate, della navigazione internet e poi il costo “emotivo” dello stress, dei bisticci, della stanchezza, delle occasioni di svago mancate per stare dietro a tutto… e adesso valutate il preventivo del vostro wedding planner in competizione con il vostro cachet virtuale… scommetto che il consulente non vi sembrerà più così caro, ma, al contrario, straordinariamente economico!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: budget, fornitori, prezzi, risparmio, wedding planner

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


Cerca

© 2023 · Barbara Pederzini · fatamadrina® · PIVA 03284240367
Site by Francesca Marano · Proudly powered by WordPress and Genesis · Privacy Policy

Copyright © 2023 · fatamadrina on Genesis Framework · WordPress · Accedi