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Meet Ara, graphic designer

10 Dicembre 2012 by Barbara 10 commenti

Ve l’avevo promesso. Nei prossimi mesi il blog ospiterà di lunedì alcuni addetti ai lavori che si sono prestati a rispondere alle mie domande a doppio taglio… nel senso che da un lato ci tengo a farveli conoscere meglio nella speranza che trovino sempre più occasioni di lavoro (perché se le meritano), ma dall’altro le loro risposte possono offrirvi uno sguardo dietro le quinte su aspetti di un matrimonio a cui magari non avete mai pensato. E la conoscenza è l’arma più potente, quando si è alle prese con scelte e investimenti importanti, secondo me.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

Oggi ospito Arabella Marsili, in arte Ara Marvin, che con il marchio caratterino offre servizi di wedding design, in particolare per quanto riguarda la progettazione e realizzazione di cancelleria e coordinati di nozze.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

Ara è stata anche una delle menti dietro il folle shooting di aprile a Grottammare, che è stato poi pubblicato su Green Wedding Shoes. Ecco qui le domande che le ho fatto, e le risposte che lei, ever gracefully, mi ha dato.

1. Raccontami qualcosa di te
Sono Ara, 32 anni, amante dei treni, dell’autunno, delle geometrie e del bianco/nero. Timidissima, goffa e un po’ lentona, non passa giorno in cui non ascolti musica, preferibilmente rumorosa. Amo circondarmi di un sano disordine. Forse è per contrappasso che ho sviluppato un gusto grafico molto ordinato e pulito: “Se non serve, è troppo”. Per la mia attività ho scelto il nome “caratterino”, citazione tipografica e tutt’altro che caratteriale: graphic designer, wedding supporter, paper addicted and fan of chaos.

2. Che cosa ti ha portato a diventare una grafica?
Ho iniziato a interessarmi di grafica durante gli studi di urbanistica; ero molto affascinata dalla fase di comunicazione e presentazione dei progetti, in particolare dall’uso dei simboli e delle icone. Tutt’ora l’aspetto simbolico della grafica è quello che preferisco, molto più della decorazione fine a se stessa. L’aspetto pratico e operativo l’ho invece imparato lavorando in un centro stampa digitale; la formazione teorica vera e propria l’ho alimentata e la alimento ancora da autodidatta, spinta dall’ansia da prestazione, dalla curiosità e dal bisogno di sentirmi “preparata” in materia.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

3. Perché hai deciso di dedicarti anche alla grafica per i matrimoni? 
Il mondo del wedding design l’ho scoperto a inizio 2011 tramite Cinzia [Bruschini, n.d.F.]. lei si stava già affermando nel settore come fotografa, io in quel periodo avevo appena deciso di tentare la strada del lavoro autonomo e mi stavo contemporaneamente interessando di carta e legatoria. Cinzia mi aveva contattato per delle richieste di stampa specifiche, e mi fece vedere degli esempi. Mi ricordo che quando ho visto Oh So Beautiful Paper per la prima volta mi sono chiesta dov’ero stata fino ad allora! Quello che mi ha subito colpito di questo settore, e che ancora mi esalta, è la versatilità: lavorando infatti su piccole quantità e dimensioni, ci si può sbizzarrire con finiture a mano e attenzioni al prodotto che la produzione seriale non permetterebbe, dalla cucitura all’uso di diversi materiali, alle fustelle. Si può rifinire e lavorare a mano ogni singolo pezzo. In più progettare un invito di matrimonio significa annunciare un momento di gioia, ma sopratutto pieno di storia; nella mia piccola esperienza, da ogni coppia per cui ho lavorato, è nata un’amicizia (e è scesa qualche lacrima di commozione).

4. Quali sono 5 consigli che daresti agli sposi per prendere decisioni relativamente alla grafica del loro matrimonio e per scegliere un fornitore di grafica?

– Rispecchiarsi: è importante sentirsi a proprio agio con l’aspetto grafico del proprio matrimonio. Tutto deve parlare della coppia, dei loro gusti e del loro vissuto, è inutile falsare il tutto solo per seguire le tendenze.
– Astrarre: possiamo distaccarci da una visione troppo didascalica del tema di matrimonio. Quindi non per forza dobbiamo usare le iniziali, o le conchiglie se siamo al mare o la neve se siamo in montagna.
– Curare l’invito: che sia fatto dagli sposi o da un professionista, scritto a mano o grafico, che sia stampato o virtuale, l’invito deve essere curato e rappresentativo di chi lo invia. A volte si preferisce investire sul tableau o sull’allestimento; va bene, ma se è necessario ridimensionare il budget, l’invito a mio parere è l’unica cosa a cui non si può rinunciare. In realtà è infatti l’unico pezzo che gli ospiti avranno la possibilità di avere tra le mani, “scartare”, vedere e rivedere più volte e con calma. È una forma di rispetto per i nostri ospiti. Devono poter già assaporare il gusto del matrimonio e sopratutto sentirsi presenze volute e desiderate.
– Incuriosire gli ospiti: attraverso l’invito si possono usare attenzioni per incuriosire gli ospiti, farli giocare, interagire, costruire puzzle, scoprire scritte con l’inchiostro simpatico, grattare talloncini argentati… insomma creare un’atmosfera giocosa che renda da subito gli ospiti partecipi della festa.
– Coordinare e semplificare: se si sceglie un tema è bene condensarlo in un elemento rappresentativo e portarlo avanti fino alla fine; meglio meditare qualche giorno in più ma essere certi di volerlo sviluppare anche nell’allestimento finale. Infine semplificare il più possibile, evitare per esempio di dare ai tavoli nomi di fiori in latino che gli invitati passeranno più tempo a decifrare che non a ricordare.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

5. Come nasce di solito l’idea del progetto grafico di un matrimonio, nella tua esperienza?
Non avendo un catalogo e costruendo di volta in volta il progetto, la base di partenza è la coppia; se è possibile mi piace incontrare entrambi gli sposi, anche se di solito poi mi relazioni sempre con la sposa. Capita anche di lavorare via mail e non aver modo di vedere mai dal vivo la coppia. In quel caso parto da una sorta di “questionario” che prima di tutto li invita a parlare di loro, di come si sono conosciuti, dove andranno a vivere, chi è la parte razionale e chi quella romantica, i loro gusti etc. poi la loro idea riguardo al giorno vero e proprio del matrimonio, dove si sposeranno, se avranno un colore principale, un tema portante o se hanno già scelto l’abito. Last but not least, un’idea di “tetto di investimento” entro cui stare per la realizzazione: le tecniche di stampa e i diversi tipi di carta utilizzati possono fare la differenza ma anche pesare sul budget complessivo. Da questi elementi nasce un’affannosa ricerca di spunti fino all’elaborazione di un paio di proposte da sviluppare.

6. Quante ore di progettazione ci sono in media, dietro una grafica di matrimonio interamente personalizzata?
Questa è la domanda più difficile: non so calcolare il tempo, ogni volta è diverso e non essendo una persona molto metodica faccio fatica a tenere il conto di quanto tempo impiego. Di certo il tempo dedicato alla ricerca è fondamentale; deve essere costante e a 360 gradi. Sembra una frase fatta ma è così: lo spunto definitivo può arrivare da qualunque campo. La fase di approvazione, anche qui, è random: se non si fa centro, o non si smuovono i sentimenti o ci sono troppe insicurezze da parte degli sposi, si può tentare di aggiustare un progetto per mesi. Quand’è così è d’obbligo darsi un limite e decidere eventualmente di ricominciare totalmente da capo.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

7. Quanto è importante la scelta dei materiali, dei metodi di stampa e del fornitore? E che impatto può avere sul budget? C’è un modo per ridurre questi costi senza compromettere la resa del progetto?
Stampa, carta e finitura possono fare la differenza nel risultato finale. Chi non ama la lamina oro, o la carta accoppiata o la tanto adorata letterpress? Tutto questo incide nella realizzazione, e il più delle volte in maniera significativa. Nonostante questo, io credo che si possano ottenere degli ottimi risultati anche dalla classica stampa digitale e da una carta più semplice. Ho anche visto inviti straordinari inviati esclusivamente via mail o inseriti in un sito web costruito ad hoc. L’incisività del progetto grafico serve a questo, a funzionare sempre e comunque. Quando si progetta un logo, amo dire che se funziona in nero, funziona sempre. Questa regola per me vale anche nel progetto di matrimonio; tutto quello che è rifinitura è senz’altro l’aspetto più originale e che conferisce unicità al progetto, credo però che nessuna letterpress possa fare i miracoli. Quello che è importante invece è che l’aspetto di progettazione e quello di realizzazione vadano di pari passo; quindi chiedo all’inizio se si ha intenzione di orientarsi su queste lavorazioni, perché è importante in fase di progettazione sapere che standard devo rispettare per poter ottenere quel risultato.

8. Come definiresti il tuo stile?
Vorrei che fosse percepito come pulito e simbolico.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

9. Wedding planner. Quali sono nella tua esperienza gli aspetti positivi di lavorare alla grafica di un matrimonio quando c’è una wedding planner nel team, e quali le eventuali controindicazioni?
Nella mia piccola esperienza, la figura della wedding planner è stata utilissima perchè in grado di dare dei vincoli fin da subito al progetto. Gli sposi arrivano con le idee già piuttosto lucide [quando lavorano con un wedding planner], non vagano nel nulla in cerca di ispirazione e hanno una figura di riferimento precisa e puntale. Sostanzialmente facilita il mio lavoro perché mi indirizza già sul risultato. In più è un ottima fonte di confronto e riscontro delle mie proposte. Inoltre dando un supporto professionale nell’organizzazione generale, è in grado di dare un parere autorevole, rispetto a me che magari posso consigliare ma non certo gestire professionalmente tutti gli aspetti del matrimonio. Le eventuali controindicazioni possono eventualmente derivare dagli stessi motivi: essendo un filtro così importante tra me e gli sposi, le mie motivazioni o le loro richieste potrebbero non arrivare completamente e generarsi fraintendimenti.

Allora, cosa ne pensate? Scommetto che adesso anche voi adorate Ara! Se avete altre curiosità che le mie domande non abbiano fatto emergere, mi raccomando scrivetele nei commenti e io e Ara cercheremo di rispondervi il più velocemente possibile!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: cancelleria, caratterino, coordinato, invito, matrimonio, partecipazioni, suite, wedding design

Consigli per gli ospiti

21 Marzo 2011 by Barbara 9 commenti

Questo post nasce da alcune richieste che ho ricevuto proprio da voi lettori/lettrici, quindi spero che sia proprio come lo volevate: utile e bello da leggere… anche perché è lunghissimo!!

Il tema è per una volta quello di chi va a un matrimonio da ospite, perché se è pur vero che organizzare il proprio matrimonio è cruciale e importante… tendenzialmente capita una volta soltanto nella vita, mentre può capitare di essere ospiti anche a due/tre matrimoni all’anno, in certi periodi congiunturali!

… e non pensate che ci siano meno cose a cui prestare attenzione!

© Bonnie Tsang

© Bonnie Tsang

Prima di proseguire ci tengo a precisare che quello che leggerete è un vademecum di norme di galateo, usi, costumi e buon senso, il tutto filtrato dalla mia insindacabile opinione personale. Potrete in alcuni casi non essere daccordo (soprattutto quando parlerò di dress code) ed è giustissimo così, ma in linea di massima credo converrete che possa costituire una buona guida per chi è completamente a digiuno di eventi sociali.

Dunque, cominciamo dall’inizio.

Aprite la cassetta delle lettere e dentro ci trovate una busta pesante e color crema con il vostro nome ben scritto in evidenza… siete stati/e invitati/e a un matrimonio!

© ElloThere

© ElloThere

Prima di tutto osservate bene la busta e come è indirizzata. Ecco cosa potreste leggere:

– solo il vostro nome, il che significa che l’invito è singolo e personale. Nel caso voi abbiate una dolce metà può essere che i futuri sposi non lo sappiano o che per ragioni di budget o scelte personali abbiano deciso di non estendere l’invito a questa persona. Fate in modo di verificarlo quanto prima con la massima delicatezza e preparatevi a rispettare la decisione di chi vi invita senza scenate o gesti inconsulti (tipo telefonare comunicando “a proposito, viene anche la mia ragazza”… è una cafonata pazzesca eppure c’è gente che lo fa!). Sappiate che questo tipo di decisioni sono raramente indolori per cui non ha senso far sentire in colpa i poveri sposini, sottoponendoli all’ennesimo stress… a quello ci penseranno già i parenti!

– il vostro nome e la dicitura “e ospite”, è la designazione ufficiale per un invitato di cui non si conosce con esattezza lo stato sentimentale, e al quale si vuole lasciare la possibilità di portare un eventuale partner al matrimonio. Quando chiamate i futuri sposi ricordatevi di specificare se avrete effettivamente un ospite, magari comunicando il nome di questa persona (per facilitare la stesura del tableau de mariage e dei segnaposto) e ricordatevi in ogni caso di dare conferma anche per questa persona,

– il vostro nome e quello del/la vostro/a partner, non lascia adito a dubbi. Siete due invitati e darete due conferme (o due disdette);

– il vostro nome e la dicitura “e famiglia”, di solito si usa per coppie sposate con bambini, ed estende l’invito a tutto il nucleo famigliare. Ad ogni modo verificate tempestivamente se ci saranno altri bambini alla festa e cosa è previsto per loro. Ricordatevi inoltre di comunicare per tempo eventuali necessità speciali (seggiolone, pasto dedicato, ecc). Farlo con cortesia non è maleducazione, anzi, permette ai futuri sposi di organizzarsi per tempo con location e catering (o col ristorante). Magari anche con attività programmate per i più piccoli.

© Arlund Imagery via Style Me Pretty

© Arlund Imagery via Style Me Pretty

Terminata questa analisi preliminare aprite la busta e verificatene il contenuto.

Se all’interno troverete solo un cartoncino con i dettagli della cerimonia (data, orario e luogo) significa che avete ricevuto la cosiddetta “partecipazione”, ovvero la comunicazione ufficiale delle nozze ai conoscenti. Questo significa che la vostra partecipazione all’evento non è formalmente richiesta e che in ogni caso potete intervenire solo alla cerimonia.

Se invece c’è anche un cartoncino con i dettagli di un rinfresco o ricevimento (presso ristorante o altro), allora significa che ci si aspetta che non solo partecipiate alla cerimonia ma che siate anche presenti ai festeggiamenti.

In ogni caso, la prima cosa da fare è telefonare ai fidanzati per ringraziare dell’invio e per porgere le proprie congratulazioni per il fidanzamento.

In questa occasione potrete chiarire eventuali dubbi relativamente all’indirizzamento (vedi più sopra) e sarebbe meglio informarsi discretamente sui desideri dei fidanzati in materia di regali. Se hanno aperto una lista nozze, se hanno bisogno di qualcosa…

Se i fidanzati si schermiscono con frasi di convenienza del tipo “niente, per noi è importante la tua presenza” potete scegliere l’approccio diretto (se siete molto amici) e proporre direttamente il presente che avete in mente. Anni fa a una coppia di amici che aveva di tutto e di più, e aveva esaurito la lista nozze, io chiesi candidamente se potevo sbizzarrirmi con una serie di oggetti per la casa. Non sono sicura che la richiesta li abbia soddisfatti del tutto, ma hanno usato ogni cosa per anni (si trattava di piccoli gadget di design, in ogni caso) e questo è molto più si possa dire di tanti regali di nozze! Se credete potete anche chiedere candidamente se preferiscono una somma in denaro. I futuri sposi sono così sotto pressione finanziaria che se questo è il loro desiderio non lo negheranno certo!

A questo punto comincia l’attesa del Grande Giorno, e vi restano solo tre cose da fare:

1. acquistare o preparare il regalo. Quale che sia il desiderio espresso dai fidanzati ricordatevi di rispettare la loro volontà. Prima di tutto per ragioni di buon senso: sarebbe assurdo chiedere e poi fare di testa vostra! Poi per rispetto nei loro confronti. Questo vale soprattutto per quelle situazioni in cui gli sposi chiedono di fare una donazione a un’opera di beneficienza… insistere a regalare un oggetto per lasciare un ricordo tangibile di voi sarebbe egoistico e narcisistico al massimo, e in ogni caso di pessimo gusto.

© Save The Children

© Save The Children

Per quello che riguarda invece il valore del regalo che farete, il mio parere è che non esistano regole immutabili, ma solo valutazioni di buon senso. Prima di tutto dovrete serenamente valutare quanto potete investire, poi certo sarebbe il caso che piuttosto risparmiate sull’acquisto dell’abito che indosserete (magari riciclando dei capi che già avete). Un buon modo per valutare quanto in basso potete scendere senza apparire eccessivamente spilorci è quello di donare almeno la cifra che spendereste per un pranzo completo e abbondante in un buon ristorante. Facciamo 50 euro? Ma la valutazione è del tutto arbitraria, perché, come ogni dono, anche quello di nozze dovrebbe nascere dai sentimenti piuttosto che dai calcoli. Inoltre queste considerazioni non riguardano i parenti in linea diretta e i testimoni, dai quali ci si aspetta di solito un impegno maggiore.

2. decidere come vestirvi. In questo caso l’invito che riceverete dovrà guidarvi nella valutazione dello stile della festa, al quale farete bene ad adattarvi, per non sentirvi fuori posto:*
– se l’invito è su carta pesante e tagliata a mano, scritto in corsivo inglese o Bodoni, magari con caratteri in oro o spessorati, se riporta i nomi completi dei genitori degli sposi e i loro (eventuali titoli), ma soprattutto se riporta l’indicazione “cravatta nera”, allora significa che ci si aspetta che gli invitati siano vestiti in smoking (gli uomini) e abito da gran sera (le donne);
– se l’invito è semplice, su carta di medio spessore color crema, scritto in corsivo inglese, e la cerimonia è in cattedrale, allora avete a che fare tendenzialmente con un matrimonio tradizionale, pertanto dovrete vestirvi in maniera formale (uomini in completo, con cravatta di seta, le donne in abito elegante e con tacchi);
– se la partecipazione è stampata a colori su carta di buona qualità con un design moderno e accattivante, probabilmente avete a che fare con una festa elegante ma abbastanza casual, quindi gli uomini potranno permettersi lo spezzato (giacca e pantalone diversi) anche senza cravatta, e le donne potranno essere più rilassate, anche in pantaloni;
– se l’invito è stampato a colori su foglio A4 ripiegato, con un disegno buffo, tipo gattino e simili, quasi sicuramente la situazione sarà molto informale. È comunque meglio che uomini e donne evitino jeans e t-shirt.

L’altro elemento da valutate è l’orario della cerimonia: mattina, pomeriggio o sera. La sera impone sempre uno stile più formale, e il mattino di fatto esclude che una donna possa presentarsi in lungo.

Infine, se siete donne, affidatevi ad alcune norme base: niente ‘tutto bianco’ e niente ‘tutto nero’ (a meno che non sia un abito da sera per un eevnto oltre le 17). Il bianco vi farebbe spiccare sulla folla degli invitati, ed è indelicato che un’ospite (per quano splendida ed elegantissima) rubi la scena alla sposa. Il nero invece tende a dare un tono luttuoso che stonerebbe con lo spirito della festa.
Il cappello e i guanti? Nel dubbio (di non essere a vostro agio o che non siano consoni all’occasione) evitateli sempre. Ma se siete disinvolte e il matrimonio è elegante e di mattina, un bel cappello è un accessorio splendido che ridona vita a qualsiasi abito ripescato dall’armadio.

pinterest_bemyguest

Per una selezione di abiti e accessori eleganti (incluse alcune giacche) ma non troppo costosi disponibili sul web, guardate la mia bacheca di Pinterest dedicata all’argomento. Se siete ometti e volete qualche idea di stile, visitate il mitico blog The Sartorialist.

3. confermare con precisione e puntualità la vostra presenza, entro 15 giorni dalla data dell’evento. Salvo cause di forza maggiore, quali malattie in corso o figli molto piccoli. Anche in questi casi però sarà bene prendere per tempo una decisione definitiva e avere la buona creanza di comunicarla al massimo 7 giorni prima dell’evento.

© HelloTenfold

© HelloTenfold

Ed eccoci qui, infine, al giorno del matrimonio.

Se non avete mezzi propri e non sapete come raggiungere il luogo della cerimonia o del ricevimento, ricordatevi di chiedere ai futuri sposi il nome e numero di telefono di qualcuno che può darvi un passaggio, quando telefonate per confermare. In ogni caso non chiamate o messaggiate i futuri sposi nelle 48 ore precedenti al matrimonio. Piuttosto arrangiatevi con un taxi, ma non disturbateli per nessun motivo!

Se è previsto un rinfresco a casa delle famiglie di sposo e sposa, prima della cerimonia, verificate per tempo se ai diretti interessati fa veramente piacere avervi per casa o se si tratta solo di un’imposizione dei genitori. Soprattutto le spose potrebbero preferire un po’ di calma, mentre si preparano, a meno che ovviamente non siano state loro a richiedere la vostra presenza per fornire supporto morale o organizzativo.

Ad ogni modo siate puntualissimi. Se per qualsiasi motivo arrivate in ritardo alla cerimonia cercate di entrare senza disturbare, e se questo non è possibile aspettate fuori… sì, anche in caso di pioggia!

Non fate foto durante il momento clou della cerimonia (a meno che non vi sia stato espressamente richiesto dagli sposi). Prima di tutto ci sono già i professionisti, per questo, che conoscono le eventuali restrizioni imposte dai celebranti e dal luogo, poi ci si aspetta che la cerimonia sia un momento di commossa partecipazione di amici e parenti… non un coro di flash e di calpestii per posizionarsi con l’angolatura migliore!

Non portate regali al rinfresco (a meno che non consistano in una busta), perché così facendo imporreste agli sposi di organizzarsi per portarli a casa al termine del rinfresco. Piuttosto organizzatevi per fare recapitare il regalo a casa della sposa entro una settimana dall’evento.

© Elizabeth Messina

© Elizabeth Messina

Al rinfresco non ubriacatevi e non lamentatevi con gli sposi. Se anche avete avuto una giornata o una settimana spiacevoli, se il riso è scotto e la carne cruda… non importa! Evitate di rovinare la festa di chi vi ha invitato. In fondo si tratta di sopportare poche ore che due persone ricorderanno per tutta la vita…

Sempre per non rovinare la festa dei protagonisti, evitate scenette spiacevoli per il video (inclusi gli aneddoti imbarazzanti che riguardano gli sposi) e fate in modo di verificare in anticipo se i cosiddetti “scherzi” sono concessi nella location. Molte infatti non li gradiscono o preferiscono coordinarli direttamente, relegandoli in aree apposite (per evitare incidenti ‘sporchevoli’) e in momenti precisi. Se c’è un/a wedding planner, rivolgetevi a questa persona e attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni. In generale, se notate qualcuno che ha palesemente il ruolo di coordinare l’evento, sappiate che questa persona ha il mandato degli sposi, quindi cercate di assecondarla il più possibile.

Ricordate di salutare gli sposi prima di lasciare la festa, anche se dovete andarvene in anticipo rispetto alla conclusione. Muovetevi per tempo dunque e fate in modo di intercettare gli sposi (anche singolarmente) senza interromperli mentre stanno tagliando la torta o mentre stanno facendo le foto. Viceversa se vi trattenete fino alla fine, e gli sposi stanno distribuendo le bomboniere in un punto del ricevimento, raggiungeteli per tempo e non attardatevi troppo a chiacchierare al tavolo. Di solito la consegna delle bomboniere è un segnale per mettere fine ai festeggiamenti (a meno che non sia stato espressamente annunciato che la festa continua con le danze), in base anche agli orari della location e del servizio. Fare ‘sforare’ troppo gli sposi potrebbe causare loro un costo aggiuntivo.

© Featherlove

Ma in generale, come per chi organizza il matrimonio, esiste una sola norma generale che le raccoglie tutte:

divertitevi con rispetto per voi stessi e per gli altri e qualsiasi festa o situazione sarà stupenda.

* Piccolo aneddoto personale che smentisce in parte le mie indicazioni e vi insegna che tutto è relativo: anni fa a un matrimonio in una cittadina di provincia io mi sono trovata al centro (negativo) dell’attenzione per essere l’unica ospite vestita in accordo alle norme del galateo. Il matrimonio era in cattedrale, la sposa aveva il velo lungo, l’invito era super formale, la cerimonia di mattina. Io ero vestita con un completo in nuance di rosa cipria e avorio con nei capelli una delle acconciature di Accessorize con nastro rosa cipria e piccola piuma (dimensioni totali: 10 cm, mica un cappello a larga tesa). Gli altri ospiti erano per lo più in jeans o abiti super casual, le donne tendenzialmente in nero o marrone scuro (una tristezza che non vi dico). Eppure ero io a disagio e venivo schernita con risatine. Insomma, seguite i miei consigli… ma adattateli al contesto.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: cravatta nera, dress code, galateo, inviti, lista nozze, ospiti, partecipazioni, Pinterest, regali, ricevimento, RSVP

Tartan!!

4 Novembre 2010 by Barbara 3 commenti

Facendo ricerche per un tema che mi aveva colpito mesi fa (e che manco a dirlo sta esplodendo nelle vetrine autunnali proprio in questi giorni) mi sono imbattutta in tante di quelle idee eleganti e molto-molto autunnali che ho pensato di condividerle con voi… e non sarà un caso se mi paiono autunnali, perché il tema di cui parlo è…

*rullo di tamburi*

… lo SCOZZESE (o tartan, appunto)!

Dalla terra delle cornamuse, delle verdi vallate, della pioggia mescolata alla nebbia (fenomeni simili si trovano solo in Emilia!) arrivano infatti idee a tinte forti (rosso, blu, verde e nero, soprattutto) che sembrano fatte apposta per abbellire un matrimonio novembrino.

Ve ne propongo alcune che mi sembrano superbe… anche se forse io sono di parte, visto che adoro i motivi decorativi dei clan caledonici.

Intanto, come dicono i britannici first things first, ovvero ‘partiamo dall’inizio’… cioè la cancelleria. Un modo simpatico di attingere al motivo tartan rendendolo più urban chic può essere quello di declinarlo in tinte pastello e accompagnarlo a cornici decorative in nero, ripetendo l’accostamento tradizionale/moderno anche nella scelta dei caratteri tipografici, come in questa stilosissima proposta segnalata da Beast Pieces. È chiaro che progetti simili difficilmente li troverete in tipografia, ma sarà il caso che per realizzarli vi affidiate a un grafico di professione… oppure alla vostra wedding planner, se ne ha le competenze (come nel mio caso).

© Cheeky Design via Beast Pieces

© Cheeky Design via Beast Pieces

Una volta lanciato il la di questo tema, gli abiti degli sposi e di parenti, testimoni ed invitati, si adatteranno di conseguenza.

Se può sembrare troppo pretendere che il vostro futuro maritino si pieghi a indossare un kilt nel giorno delle proprie nozze solo per onorare il tema della festa (diciamocelo, è DECISAMENTE troppo, a meno che non sia un elemento della sua tradizione famigliare)… sarà comunque facile ravvivare qualsiasi completo classico con un dettaglio scozzese, magari la cravatta, o le più ironiche bretelle di lana.

© Scotland Shop

© Scotland Shop

Viceversa per la sposa le possibilità sono infinite, dai dettagli quasi impercettibili (è sufficiente un nastro tartan per cambiare volto alla più classica delle tuniche di mikado di seta, e donare un piccolo lampo di colore), agli abiti total look.

abito Kleinfield © Style Me Pretty Backstage

abito Kleinfield © Style Me Pretty Backstage

Dai singoli accessori floreali…

© Beckonline

© Beckonline

… al complemento spesso più ignorato creativamente dalle spose, ovvero le scarpe. Chi vi obbliga infatti a sceglierle di vitello panna su misura, magari con tacco 5?! I vostri piedi meritano lo stesso estro e passione che avete messo nello scegliere trucco e acconciatura per la testa, per cui via libera al colore e alla sorpresa che riserverete agli ospiti quando solleverete le falde di un classicissimo abito princesse di organza avorio!
chi dice che i tacchi sono obbligatori?!

© Caroline Tran

© Caroline Tran

E se avete testimoni (o vere e proprie damigelle) che vi assecondano nel tema del matrimonio e hanno voglia di coordinarsi nell’abito, perché non proporre loro questi adorabili tubini tartan, incendiati da meravigliosi bouquet porpora?!

© Kirk Mastin via Polka Dot Bride

© Kirk Mastin via Polka Dot Bride

L’importante con questo tema (come con tutti i temi graficamente forti) è non strafare, ovviamente. Quindi assicuratevi che lo scozzese che scegliete sia unico per trama e declinazione di colori in tutti i dettagli del matrimonio a cui lo applicate. Ogni combinazione di colori e motivo grafico tra l’altro fa riferimento a uno specifico clan (o famiglia) scozzese, quindi è segno di rispetto (oltre che di gusto) non mescolare tra loro diversi motivi.

Inoltre, sempre per evitare di accecare i vostri ospiti, fate in modo che il dettaglio tartan sia associato a elementi tinta unita che riprendono una delle tinte principali del disegno (quindi come dicevamo l’abito bianco col nastro tartan o con le scarpe, oppure l’abito fantasia accompagnato a un bouquet monocolore, e così via).

E poi sbizzarritevi con i colori insoliti e le applicazioni più sorprendenti… anche con i vostri cuccioli!

© Pecan Pie Puppies

© Pecan Pie Puppies

Per l’addobbo del ricevimento scoprirete che il motivo scozzese può avere applicazioni e declinazioni decisamente d’effetto, che potrebbero persino aiutarvi a contenere i costi eliminando quasi del tutto i fiori.

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

Oppure usare lo schema colori del tartan scelto per ispirare composizioni di forte impatto.

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

© Sarah Maren Photography via Elizabeth Anne Designs

Ma se non non vi sentite sicure del risultato finale o temete di scontentare troppo gli invitati tradizionalisti, basta ricorrere a piccoli complementi per dare la vostra impronta senza soverchiare tutto il decoro del matrimonio. Così è sufficiente ‘vestire’ le tortine del buffet dei dolci…

© Cupcake Social

© Cupcake Social

… o addirittura la torta nuziale stessa per ottenere risultati eleganti e di effetto allo stesso tempo!

© Miss Ingredient

© Miss Ingredient

A questo punto basterà mandare a casa i vostri ospiti con un ricordino in lana, per scaldare i loro cuori e la vostra festa, tutto in un unico gesto!!

© SewnNatural

© SewnNatural

Per concludere, vi lascio con una foto di mia figlia, invitata tartan al matrimonio degli zii, quattro anni fa… era il 28 di ottobre ed Eloise aveva 2 anni da poco compiuti… l’abitino è di Zara, la giacca di H&M e le scarpe le classicissime Gazelle dell’Adidas. Sarò di parte, ma secondo me era adorabile!

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: abito da sposa, autunno, bambini, consigli, country chic, cupcakes, idee, inverno, matrimonio a tema, mode, partecipazioni, ricevimento, scarpe, scozzese, tartan

Progetti per il nuovo anno

4 Dicembre 2009 by Barbara Lascia un commento

In questo periodo il lavoro mi dà tante soddisfazioni: le coppie che incontro sono giovani e in cerca di idee non convenzionali per risparmiare sì, ma con stile; le famiglie che parteciperanno al “Capodanno con fatamadrina“ non vedono l’ora di riscoprire alcuni giochi di una volta; i vecchi clienti ritornano per nuovi progetti.

Mi sembra quindi un buon momento per pensare al nuovo anno, un 2010 che si annuncia pieno di iniziative organizzate da fatamadrina!

Prima di tutto c’è il corso “promessisposi” che torna per la sua seconda edizione a febbraio, giovedì 18 e giovedì 25.

Ancora una volta si tratta di due serate, di 1 ora e mezza ciascuna, rivolte alle coppie che hanno in progetto di sposarsi e desiderano organizzarsi da sole il matrimonio. Mi piace pensare a questa iniziativa come a un corso fidanzati laico, a cui la sposa e lo sposo partecipano insieme per imparare a ritagliarsi un grande giorno su misura senza spendere un patrimonio, o peggio, farsi prendere dal panico!

Poi c’è l’iniziativa rivolta agli sposi per il 2010… se vi siete appena fidanzati e dovete ancora fissare la data… aspettate ancora qualche settimana! Il giorno di Natale pubblicherò i termini e le condizioni di una grande offerta per un matrimonio a dicembre 2010. Solo la prima coppia che mi contatterà potrà beneficiare di questa preziosa opportunità, per cui fate in modo di collegarvi la mattina del 25 dicembre… fatamadrina quest’anno sarà un po’ anche Babbo Natale!

E infine, sto pensando di organizzare un nuovo mini-corso dedicato a partecipazioni e bomboniere per quanti di voi vorrebbero fare da sé, ma temono di non avere la creatività o la manualità necessarie.

In realtà, se fosse per me suggerirei a tutte le spose di affidarsi ad Astrid Mueller! Astrid disegna illustrazioni personalizzate per il matrimonio a partire anche solo da una foto dei futuri sposi. Una volta realizzata l’illustrazione (che potete richiedere in un particolare stile: moderno, retro, anni ’50…), Astrid la declina su partecipazioni, inviti, menù, bomboniere, accessori per il matrimonio… tutto quello che può servirvi o che potete desiderare.

© Astrid Mueller

© Astrid Mueller

Al momento le illustrazioni di Astrid Mueller sono disponibili in Italia solo con fatamadrina, approfittatene per garantirvi un dettaglio unico per il vostro matrimonio.

E adesso me ne vado a letto a godermi un po’ di meritato riposo. Ci rivediamo presto su questi schermi, con tante magiche novità!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: bomboniere, corsi, illustrazioni, partecipazioni, promessisposi, promozione

Passaparola!

15 Ottobre 2009 by Barbara Lascia un commento

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Oggi sono passata a ritirare i biglietti da visita e i cartoncini promozionali in stamperia e devo dire che sono proprio soddisfatta del risultato raggiunto con poca spesa.

E pensare che c’è ancora chi pensa che personalizzarsi la cancelleria sia un salasso insopportabile o una garanzia di pessima qualità. Credo di avere dimostrato che si possono ottenere risultati eleganti, piacevoli e di qualità anche senza investire centinaia e centinaia di euro.

Quando ci incontreremo lasciate che vi mostri le partecipazioni che si possono realizzare con la stampa digitale su carta Tintoretto neve. Vi mostrerò anche quelle in letterpress importate direttamente dall’America, ovviamente, perché potete avere stile e qualità a (quasi) qualsiasi prezzo!

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: partecipazioni

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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