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Il matrimonio della mia migliore amica

4 Aprile 2014 by Barbara Lascia un commento

Questo post è scritto per te, futura sposa che mi leggi, e che non sai che il tuo nemico numero uno nell’organizzazione del tuo matrimonio potrebbe essere proprio lei, la tua migliore amica. Soprattutto se decide che si sposerà a distanza di una settimana o poco più dalla data che hai fissato per il tuo matrimonio.

Prima che tu insorga dicendo che sono la solita maligna affossatrice-di-donne-e-negatrice-di-solidarietà-femminile (ebbene sì, come Miss Marple, non guardo in faccia alcun sesso quando c’è da analizzare i comportamenti umani) sappi che l’eventualità che la tua affezionatissima amica si trasformi nella tua peggiore nemica non è rara alle soglie del matrimonio. La casistica mia personale (di amiche, conoscenti e clienti) è ampia, e in questi ultimi mesi ci si è messo un divertente fatto di cronaca che ho deciso di prendere a esempio per mostrarti i rischi della situazione e come si può gestirla.

Parlo di Lauren Conrad e Whitney Port, starlet lanciate dalla docu-soap di MTV The Hills (in cui erano migliori amiche) e ora ‘icone’ di stile molto seguite negli Stati Uniti. La prima ha annunciato il proprio fidanzamento in ottobre e il mese dopo la seconda ha confermato il proprio. E da lì è cominciato il confronto. Lauren Conrad ha stretto una partnership con Martha Stewart Weddings per cui è ora guest editor con consigli di stile per le spose. Whitney Port si è fatta organizzare una specie di addio al nubilato da Mindy Weiss, in cui ha presentato mock-up e inspiration board del proprio matrimonio. E via in un susseguirsi di botta e risposta di stile tra le due.

Il meccanismo per cui, dopo anni di vita in parallelo, tu e la tua migliore amica vi ritrovate a essere felicemente fidanzate quasi contemporaneamente non è strano né incomprensibile.

Avete fatto tante cose insieme, avete più o meno la stessa età, siete cresciute insieme, ci sta che vi ritroviate innamorate e pronte e sistemarvi più o meno nello stesso momento. Eppure. Anche se fino a questo momento la competizione non è mai entrata nelle vostre vite, la pressione sociale che circonda il matrimonio con le sue implicazioni (c’è ancora gente che pensa che sia il più grande successo che una donna possa realzzare, sposarsi e formare una famiglia… alla faccia dell’emancipazione) potrebbe farla emergere se una delle due decide di sposarsi quando l’altra ancora non ha fissato la data.

Se capita a te, di essere quella rimasta indietro, accetta un consiglio: non considerarla una sconfitta e non farti prendere dall’ansia di riguadagnare la posizione. Se anche il tuo fidanzato ti dovesse proporre di sposarvi nello stesso periodo, spiegagli con calma che preferisci poter lasciare i riflettori sulla tua amica, per il momento, e sposarvi con calma più avanti, magari 6/9 mesi dopo, persino un anno, se necessario. Se vi amate, davvero non cambia molto quando vi sposerete.

Se invece sei quella che ha fissato (dopo tanti progetti, pensieri, calcoli, alcuni anche condivisi con l’amica) la data del tuo matrimonio per l’inizio di giugno e il mese dopo la tua amica ti dice ‘sai che c’è? Anche noi ci sposiamo a giugno!’… respira. Non lo fa per cattiveria (forse). Però potrebbe essere una buona candidata a farti diventare una bridezilla in ansia da prestazione, quindi metti subito in chiaro (con tranquillità e cortesia) che preferisci organizzare le tue nozze da sola, per non rischiare di influenzarvi e di finire a fare lo stesso matrimonio.

Ti sembra improponibile tenere la tua amica fuori dall’organizzazione?
Fidati, è la soluzione migliore per entrambe!

1. tu hai bisogno di qualcuno che ti aiuti e allievi il tuo stress, soprattutto nel periodo finale dell’organizzazione, ma questo coinciderà anche con il suo periodo finale, quindi è altamente probabile che i livelli di stress si sovrappongano;
2. per lo stesso motivo sarebbe crudele chiedere di aiutarti quando il poco tempo che ha a disposizione dovrà essere dedicato alla propria organizzazione;
3. ‘tu cosa ti metti?’ la domanda innocua del sabato pomeriggio prima di un’uscita tra amiche si carica di implicazioni ben diverse quando di mezzo c’è un abito da sposa. Un giudizio negativo su una scelta che riguarda un momento importante come il matrimonio può essere facilmente interpretato come un giudizio negativo complessivo sulle nostre scelte. Meglio non mettervi in situazioni che avrebbero come unica conseguenza malumori e incomprensioni;
4. e se qualcosa che desiderate entrambe risultasse disponibile solo per una delle due? Il film Bride Wars offre un esempio di come potrebbe andare a finire. Non mi sembra il caso di rischiare, no?

Le amicizie tra donne, soprattutto quelle che si formano negli anni dell’adolescenza, ci aiutano spesso ad affrontare il senso di non appartenenza. Con un’amica ci sentiamo finalmente parte di un gruppo, quindi è normale che si cresca con lei in una specie di simbiosi conformistica, in cui le scelte e i gusti di una diventano le scelte e i gusti di entrambe. La verità però è che tu e lei siete esseri unici e nel matrimonio vi unite a una persona ancora diversa (a meno che non siate lesbiche, nel qual caso il problema non si pone, perché la state sposando, la vostra migliore amica!) con la quale creare un nuovo nucleo famigliare. Pretendere che queste combinazioni (tu e il tuo fidanzato, lei e il suo) riflettano perfettamente la simbiosi che avevate da ragazze è assurdo, irrealistico e una forzatura inutile sui gusti e le legittime aspirazioni dei vostri rispettivi fidanzati.

Infine, se anche tu e la tua migliore amica siete talmente affettuosamente legate da essere al di sopra da qualsiasi competizione (ma allora non vi ritrovate neanche nel caso del matrimonio in contemporanea, fidati), questa difficilmente risparmierà gli amici che avete in comune. Da un lato le amiche di entrambe non avranno probabilmente il tempo di aiutare entrambe nell’organizzazione, quindi si formeranno probabilmente due squadre, ciascuna di supporto a una di voi due. E le scelte saranno dolorose e non potranno non lasciare un minimo di amaro in bocca in chi si trova a doverle fare e in chi le subirà. Poi ci saranno gli amici che magari non navigano nell’oro e che forse non potranno permettersi di partecipare a due matrimoni così ravvicinati e dovranno fare una scelta… (per semplificargliela chiamali e spiega loro che possono salutarti anche in un secondo momento, senza venire al matrimonio). So che mi ripeto, ma il matrimonio tira fuori il peggio nelle persone, quindi non aspettarti che la situazione venga semplificata da chi ti starà intorno. Meglio prevenire.

E ora palla a te e a tutti voi che leggete: avete esperienze positive/negative di matrimoni di amiche in parallelo? Valgono anche quelle di seconda e terza mano! Scrivetemele nei commenti, insieme a eventuali ulteriori dubbi su come gestire la situazione. Piccola appendice: questo è proprio il genere di situazioni in cui la consulenza di una persona esterna è più utile… Insomma, prima di disperare, considera anche l’ipotesi di assumermi!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: amici, competizione, fidanzamento, matrimonio, migliore amica, organizzazione

2014 è l’anno del MENO

4 Febbraio 2014 by Barbara 4 commenti

Ho una confessione da farvi. Sono stanca.

Bell’inizio per il primo post del 2014, vero?! Dài, portate pazienza, non parlerà (del tutto) di matrimoni, ma vi assicuro che sarà meno drammatico di quanto non suoni l’incipit. Allora, vi va di stare con me fino in fondo?

È dalla metà del 2013 che sono stanca, a dirla tutta, e che mi sento essenzialmente… spesa. Come se non avessi più creatività da mettere nella lavoro. Certo il 2013 è stato un anno ricchissimo, splendido ma faticoso, per cui ci sta che la mia vena creativa ne soffra. Le immagini che riempiono questo post sono di alcuni dei progetti che ho sviluppato nel corso dei mesi… dài, diciamo che se ho speso un po’ di creatività non c’è bisogno di dirvi dove è andata!

febbraio marzo 2013

ph. Barbara Pederzini

Il problema è che tra connessione quasi perpetua e bombardamento mediatico (riviste, blog, Pinterest, concorrenza) ho avuto la sensazione quest’anno di andare in completo sovraccarico e di non avere più posto (nella mia testa) per fare girare quello che c’era. Non so se capite cosa intendo. Comunque.

È anche per questo che la mia parola per il 2014 sarà MENO.

aprile maggio 2013

ph. Erica Brenci, Les Amis Photo – ph. Barbara Pederzini

Tanto per cominciare sto cominciando a eliminare cose dalla mia vita. In famiglia abbiamo donato scatoloni pieni di articoli di puericultura e abbigliamento alla CARITAS parrocchiale, e ho deciso che nel 2014 non acquisterò abbigliamento, accessori, cancelleria e cosmesi che non siano strettamente indispensabili. Ve lo immaginate coma sarà per una feticista della carta come me?! Gennaio è andato bene (mi spiace, commercianti, quest’anno niente saldi per me) e confesso che sto riscoprendo il piacere di indossare tutto quello che ho, anche capi che non portavo più da anni, rinunciando invece ad altri che tenevo esclusivamente per valore affettivo.

giugno agosto 2013

ph. Barbara Pederzini – ph. Francesco De Tito

Poi ho cominciato a progettare il mio piano ‘limiti’, che vi presenterò nel dettaglio nelle prossime settimane, e che mi dovrebbe portare nei prossimi sei mesi a stare meno tempo connessa a Internet e meno ore a leggere email, permettendomi così di concentrarmi molto meglio quando lo faccio. Sapete cosa vuol dire per voi sposi che mi assumete? Che vi risponderò meglio e prima, non mi perderò appuntamenti e informazioni per strada (mi vergogno ad ammetterlo ma succede) e che i nostri incontri saranno ben organizzati e super efficienti, lasciandovi più tempo per fare le cose che preferite. D’altra parte non è anche per questo che vi affidate a me? Perché il vostro tempo libero non sia risucchiato dall’organizzazione del vostro matrimonio!

settembre ottobre 2013

ph. Lelia Scarfiotti – ph. Barbara Pederzini

Ho cercato di portare la strategia della sottrazione anche nella gestione della scrivania. Anni fa lessi un’intervista a Philippe Daverio in cui affermava di avere due diversi studi, uno per immergersi nel processo creativo (incasinato, sovraccarico di libri, carte, oggetti) e uno per concentrarsi e riflettere (bianco, minimale e ordinatissimo). Lo so, due studi sembrano un controsenso in un’ottica di ‘meno’, ma seguitemi nel mio ragionamento. Ho sempre sognato di poter imitare il critico d’arte e grazie all’esperienza di coworking che sto facendo con la mia ex collega e amica Emanuela ora ho anche io il mio studio per la concentrazione, ordinatissimo e in bianco e nero, dove rifugiarmi quando voglio lavorare con la massima concentrazione ma prendermi pause vere, di quelle in cui si fanno due chiacchiere intorno a un caffè. Ho rinunciato ad avere sempre tutto a portata di mano e ad abituarmi a organizzare bene la ‘cartella’ con le poche cose indispensabili per lavorare (ecco il MENO!) e farmele bastare.

Infine ho eliminato le continue liste di cose da fare, sparse per ogni dove, radunando tutto sotto due grandi famiglie: le liste giornaliere dettate da impegni famigliari e lavorativi che creo su Things e poi trascrivo sull’agenda, e la lista mensile strategica che nasce dai miei cinque obiettivi da raggiungere entro luglio. Ma questi prometto che non ve li propino!

Insomma, quest’anno ho deciso di risparmiare energie e concentrarle meglio in poche cose che contano: i sentimenti (invece delle cose), la comunicazione efficiente (invece che la connessione dispersiva), il fare (invece che il sognare all’infinito). Avete voglia di accompagnarmi per vedere dove mi porterà questo cammino?

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: 2014, fatamadrina, organizzazione, priorità

La mia organizzazione per il 2014 e 5 strumenti per imitarmi

23 Dicembre 2013 by Barbara Lascia un commento

Eccoci qui, quello che state leggendo è l’ultimo post del 2013. Finalmente vi racconto l’agenda e il raccoglitore che avete già visto su Facebook, in quelle pagine c’è tutta la mia organizzazione per il 2014 e raccontandovela spero di offrirvi spunti per trovare anche voi il bandolo di tanti impegni.

scrivania organizzata

ph. Barbara Pederzini

Poi il blog chiude fino a circa il 7 gennaio. Dico circa perché approfitterò di questi giorni di festa per sistemare alcune cosine nel back end (cioè, ci penseranno soprattutto i Papermoustache) e non si può mai sapere come vanno queste cose, quando c’è di mezzo un trasferimento di database, soprattutto. Ho deciso di rimettere mano al sito perché in questo anno tante cose sono cambiate e man mano che l’ho vissuto ho cominciato a sentire bisogno di alcuni piccoli aggiustamenti. Ci sarà una nuova pagina interamente dedicata alle risorse GRATIS (ebbene sì) anche perché i miei servizi per un motivo e per l’altro diventeranno un po’ più costosi (vi ricordo che avete ancora solo fino al 31 dicembre per prenotarmi senza IVA), e mi sono sentita in dovere di compensare in qualche modo.

Il 2014 per me sarà un anno molto particolare. Lo so, quando si lavora in proprio tutti gli anni sono speciali, segnano sempre nuovi traguardi o sconfitte dolorose. Ma nel 2014 l’avventura di fatamadrina compirà cinque anni e questo per la legge significa che entrerà nella maturità. Una maturità ancora post-adolescenziale nel mio caso, perché continuo ad avere obiettivi di crescita piccoli e realistici piuttosto che sogni di grandezza (francamente è già un enorme successo crescere, di questi tempi) ma pur sempre un passaggio che richiede riflessioni e nuove competenze. E così mi sono rimessa a studiare. Già l’anno scorso avevo rivisto tanti aspetti del mio modo di lavorare formalizzando una serie di procedure e riorganizzando le mie attività, quest’anno ho deciso di puntare su due aspetti in particolare:
1. rifocalizzare i miei obiettivi per trasformarli in elenchi di azioni concrete;
2. calare nella quotidianità tutte le riflessioni e organizzare le azioni.

Mi sono procurata i Powersheets di Lara Casey proprio per portare a termine il primo compito. Ho incontrato Lara Casey per caso nella rete alcuni anni fa quando lei lanciava il servizio di branding Making Brands Happen e da allora ho seguito ognuna delle sue imprese (forse avete visto online Southern Weddings, la sua creatura), ammirando il lavoro che ha portato avanti su colleghe come Rhiannon di Hey Gorgeous Events. Di Lara adoro la grafia splendida (quante volte avrete visto su Pinterest la scritta qui sotto?!), le scelte di colori, i capelli rossi, la capacità di riuscire a mantenere in equilibrio l’epica motivazionale americana con consigli semplici e mirati, proprio per questo super-efficaci. I Powersheets sono una serie di fogli di lavoro da compilare nell’arco di 6 mesi per focalizzare i propri desideri e i propri obiettivi, trasformarli in progetti quantificabili e metterli in atto tenendone traccia con semplici liste. Sapete quanto adori le liste, ma il metodo di Lara (che non inventa nulla, ovvio, ma riformula il tutto con una grafica elegante e piccole frasi efficaci) ha soprattutto il pregio di costringermi a scrivere in modo schematico, cosa che non faccio più da tanto tempo. Non con la penna, comunque.

Lara Casey quote

ph. Barbara Pederzini

È per accogliere i Powersheets e le mie procedure che ho acquistato qualche settimana fa anche il raccoglitore di Emily Ley (amica e collaboratrice di Lara, quindi i due prodotti sono fatti per stare insieme). La bellezza grafica del tutto mi esalta. Dentro c’è ordine e organizzazione, fuori righe, colore e tocchi d’oro. Oltre al mantra “grace not perfection“, che francamente consiglio a qualsiasi sposa. Perché la perfezione non è di questo mondo (ne abbiamo parlato spesso) ma la grazia con cui affronterete qualsiasi cosa farà la differenza nel modo in cui vivrete sia le vostre nozze che il resto del vostro matrimonio! Se conoscete bene l’inglese vi consiglio davvero di usare i Powersheets durante l’organizzazione delle vostre nozze. Vi aiuteranno a identificare e tenere sempre a mente le vostre priorità ‘morali’, offrendovi una guida quando le pressioni sociali si faranno più pesanti.

powersheets

ph. Barbara Pederzini

Per parte mia, il 25 dicembre comincerò a compilare i Powersheets e man mano che completerò le diverse parti le trasferirò sulla mia nuova agenda cartacea, anche questa comprata in rete. Da due anni tengo traccia di qualsiasi agenda che vedo. Non mi piacciono piccole (io scrivo tanto e voglio farlo comoda) e le gradirei giornaliere. Non mi piace che non si aprano bene (sempre perché voglio scrivere comoda) e quando sono troppo neutre (tipo la Moleskine) tendo a non usarle appieno. Quest’estate ho scovato il Day Designer di Whitney English e mi sono innamorata (me se voi preferite un po’ più di colore il Simplified Planner di Emily Ley è più adatta e all’interno quasi identica). Mi è costata davvero tanto tra prezzo all’origine e spedizione, ma averla tra le mani è un’autentica soddisfazione. C’è tutto quello che cercavo per quest’anno:

– una parte introduttiva che accoglie perfettamente le conclusioni del lavoro preliminare sui Powersheets;
– riassunti mensili in cui c’è posto sia per le date più importanti e gli impegni principali (io ci ho cominciato a scrivere i matrimoni e gli eventi, e la uso già come riferimento per le prenotazioni), ma anche per gli obiettivi e i focus del mese (anche qui complementerà meravigliosamente le parti mensili dei Powersheets);
– pagine giornaliere in qui c’è posto per tutto quello che voglio avere sotto mano: appuntamenti, elenco delle cose da fare (coi quadratini per la spunta! Adoro!), top 3 delle cose da fare, promemoria, piani per i pasti, spese e scadenze, più le riflessioni serali (download dei pensieri in sospeso e gratitudine).

Day Designer

ph. Barbara Pederzini

Neanche a disegnarmela da sola sarei riuscita a farla così completa. In più mi permette di disconnettermi senza perdere il polso di impegni e flusso di lavoro. Da alcune settimane infatti uso Things su iPad e Mac per tenere traccia delle cose da fare, ma ovviamente questo comporta essere di fronte a uno schermo. Come tutti ormai in questo secolo io *vivo* di liste, ma di solito le perdo, le incasino, le sovrappongo e finisco spesso per lasciarle eternamente iniziate e mai effettivamente concluse (hmm, sento profumo di obiettivo per il 2014!). Da quando ho Things ho portato a termine oltre il 50% di progetti in più. Sì, ho calcolato la percentuale, perché ero troppo curiosa di quantificare il successo. So che tanti usano altri programmi di liste e sicuramente là fuori ce ne sarà uno che fa più per voi, ma Things si adatta perfettamente al mio stile e alle mie esigenze, quindi sono completamente convertita. Se volete saperne di più tenete d’occhio C+B perché nel nuovo anno dedicherò un intero post a come uso Things e ai vantaggi che ne ho tratto. Ad ogni modo, il Day Designer mi permette di portare in giro la lista del giorno in formato cartaceo e poterla integrare se mi vengono in mente cose nuove o diverse. Poi quando ritorno al terminale aggiorno Things, ma intanto non perdo nulla e ho sempre tutto sotto mano.

Ma, direte voi, tutti questi strumenti di organizzazione sono in inglese e comunque non mi dicono cosa devo fare per organizzare il mio matrimonio. Vero, ma per quello c’è sempre l’agenda wedding planner di fatamadrina, no? Che oltre ad essere una vera e propria consulenza su carta (con consigli, elenchi completi di tutto ciò che dovete fare e fogli di lavoro per trovare il vostro stile e intervistare i fornitori) ha anche mesi perpetui che potete duplicare se volete, per renderla efficace sia che manchino due anni, sia che manchino due mesi alla data delle vostre nozze! Se volete acquistarla tenete d’occhio il mio negozio di Etsy perché a gennaio ci saranno tante novità.

E con questo vi saluto. Sicuramente nei prossimi mesi vi terrò aggiornati su come mi trovo con questi strumenti, già so che buoni propositi a parte non riuscirò probabilmente a usarli al loro massimo potenziale… ma posso provarci, no? Ecco, per il 2014 auguro anche a voi di riuscire a vivere con questa serenità: che a volte basta davvero provarci. Così, senza eccessive ansie da successo, ma con una buone dose di organizzazione!

Categoria: consigli di organizzazione Tag: agenda, consigli, Etsy, organizzazione, to-do list, wedding planner

La predica del lunedì – gestire la perdita di controllo

2 Dicembre 2013 by Barbara 3 commenti

Non so esattamente quando è successo che questo lavorare in prioprio è diventato una cosa a tempo pieno, tutto l’anno e senza soluzione di continuità. Per una persona che ama avere tutto sotto controllo (lo so, non è possibile, è fonte di inesauribile frustrazione e blabla. Eppure son fatta così) l’idea di vedersi scippare l’esistenza da un’attività che dipende (sulla carta) esclusivamente da me e dalle mie decisioni è abbastanza demoralizzante.

Se avete cominciato a organizzare il vostro matrimonio da alcuni mesi scommetto che sapete esattamente di cosa parlo. È cominciata come una cosa solo vostra, è la celebrazione del vostro amore, dopo tutto. Vi siete imposti di non farvi condizionare eccessivamente da amici e parenti, e fin qui ci siete anche riusciti abbastanza bene. Poi scoprite che vostra zia ha deciso e prenotato una sopresa per quel giorno, e ovviamente non vuole dirvi di cosa si tratta “se no che sorpresa è?!”, e per quanto siate zen e sereni che sarà sicuramente qualcosa che vi piacerà (spoiler: non è mica detto) il tarlo vi rode e vi ritrovate a correre come trottole cercando di prevedere qualsiasi scenario e la relativa soluzione.

Bene (più o meno). Ora che sappiamo di essere in situazioni molto simili, come ce la caviamo?!, chiederete voi. Posso dirvi come me la cavo io e quello che dico spesso ai miei sposi. Al fondo è tutta una questione di elaborazione del lutto. Lutto per la perdita di controllo sulla nostra vita. Inevitabilmente ci sono cinque fasi da affrontare:

negazione

All’inizio facciamo finta di niente, non si sa mai che sia solo un’impressione la sensazione serpeggiante di perdita di controllo. Magari è solo perché siamo stanchi o sotto stress… No. Non è solo questo. Se vi ritrovate a dirvi “ma no, dài, non importa se la zia ha prenotato una sorpresa di cui non so nulla” a denti stretti, sappiate che è fatta, avete appena perso il controllo sull’organizzazione del vostro matrimonio.

rabbia

Ora che ve ne siete accorti potete arrabbiarvi. Sfogatevi con la vostra dolce metà, tirate accidenti (innocui, se possibile) alla zia e a chiunque le abbia fatto capire che era accettabile che si intromettesse nel vostro matrimonio in questo modo. Io ho momenti di assoluto furore in cui piego furiosamente i vestiti lavati immaginando conversazioni roventi con chi mi ha incastrato in un’attività che non volevo veramente intraprendere o costretto a gestirla in modo secondo me inefficiente. I miei armadi non sono mai in ordine come quando sono nel panico per dei programmi saltati!

negoziazione

È il momento di cercare di riprendere in mano la situazione! Telefonate a vostra madre e la assoldate come spia per scoprire che cavolo ha fatto esattamente la zia, con nel retro della mente ancora un barlume di negazione: “magari è uno scherzo! O la zia mi ha regalato un paio di Jimmy Choo Bridal!”. Io di solito tiro fuori Things e rimetto mano alle mie liste. Non si sa mai che spostando gli impegni ci stia ancora tutto… non si sa mai…

depressione

Le indagini di vostra madre confermano il peggio. La zia ha già ordinato un volo di colombe per l’uscita dalla chiesa e annullarlo costerebbe quanto prenotarlo, per cui dovete rassegnarvi. La vostra cerimonia semplice e personale sarà coronata da un momento eccessivo e del tutto avulso da chi siete e cosa desiderate voi. Non c’è nulla che potete fare. Io questo finesettimana ho dovuto annullare una gita fuori porta per gestire un paio di imprevisti tecnici che si sono sovrapposti a un lunedì pieno di scadenze (mentre leggete questo post io e la fatamobile siamo in autostrada, direzione Torino, per assistere a questo corso e poi partecipare alla prima riunione di redazione LIVE di C+B!). E poi la chiamano domenica!

accettazione

Solo quando avrete completato questo percorso potrete consapevolmente (quindi veramente) affrontare la soluzione, che è poi un classico: ‘fare buon viso a cattivo gioco’. Fatevi una ragione di non poter controllare ogni momento del matrimonio, e fatevi una ragione anche del fatto che non tutto si sistemerà. Mettete le vostre energie in ciò che potete influenzare e cercate di preoccuparvi il meno possibile dell’imponderabile (del tempo atmosferico, tanto per cominciare). Io mi getto a capofitto nel lavoro sul progetto in corso che è più in alto nella mia scala di priorità, e poi lavoro a testa bassa fino ai piedi della lista. Se qualcosa non ci sta, prendo in mano il telefono (o la mail) e mi faccio viva per scusarmi personalmente, offrendo una tempistica di rientro. Non è gran che, e sicuramente è una sconfitta professionale. Ma non ci sono alternative. Ricordate cosa vi dicevo alla fine di agosto? Non si può fare tutto. Ma si può scegliere consapevolmente cosa fare e cercare di dare il massimo con le carte che la vita ci distribuisce.

inspired by Emily Ley

inspired by Emily Ley

Novembre è stato il mese dell’eliminazione, e come previsto il lavoro da fare per raggiungere l’obiettivo è ancora tanto.

Ma l’unico modo per terminarlo è perseverare con grazia, fregandomene/fregandocene della perfezione.

Ecco il mio mantra per dicembre e fine anno! Se volete condividetelo, ma sappiate che non ho inventato nulla, anzi, mi sono limitata ad adottare il principio sponsorizzato da Emily Ley e Lara Casey.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: consigli, imprevisti, organizzazione, priorità

Consigli per i pin e uno stampabile

25 Novembre 2012 by Barbara 6 commenti

Hello lovelies, sapete quei giorni in cui la tecnologia rema contro? Ecco, io ne ho avuti due di fila… speriamo che siano finiti va’, perché ho un sacco di post in coda di pubblicazione!

Oggi vi lascio con un consiglio e un regalo. Ho scoperto nei giorni scorsi un profilo Pinterest da seguire, repinnare e sfogliare ossessivamente per ore… è il profilo di When Geeks Wed, un wedding blog specializzato in ispirazioni per matrimoni adatti a geeks, giocatori di ruolo, e altre creature mistiche come me!
Se non conoscete il blog… conoscetelo! Non è per tutti, è evidente, ma per chi ama il genere è un must/cult assoluto.

E poi tuffatevi nelle sue board, curate da Cassandra con un’attenzione e una passione che le fanno onore.

AVVERTENZA: astenersi amanti di shabby, minimal e colori tenui, ma anche tutti quelli che “il matrimonio non deve essere una carnevalata”. Sapete come la penso: il matrimonio deve essere su misura delle personalità degli sposi. Se gli sposi sono cosplayer, il matrimonio sarà steampunk senza ritegno. O almeno così crede la wedding planner *dalla parte degli sposi*.

E poi, in tempo per l’arrivo di dicembre, vi lascio il nuovo freebie targato fatamadrina, un calendario da tavolo stampabile per il 2013, con le pillole di fatamadrina più utili e cliccate… e un comodo link da usare quando sentite il bisogno di rileggerle!

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

© fatamadrina/Babepi di Barbara Pederzini

Il calendario è facilissimo da realizzare:

1. stampate il file pdf su carta di peso almeno 160 g/m,
2. tagliate le pagine seguendo i crocini di rifilo neri,
3. poi infilatele nella vecchia custodia di un cd che capovolgerete per tenere il calendario sempre in piedi sulla scrivania.

A ricordarvi piccole massime anti-stress, da applicare quando organizzarete le vostre nozze.

Che ne dite, vi piace questo regalo?

Fatemi sapere se ci sono errori, per favore, e aggiornerò il file. Purtroppo sono giorni lunghissimi e può capitare che mi sfugga un dettaglio, nei miei progetti… insomma, riservo l’infallibilità a fatamadrina, perché gli sposi possano avere il meglio!

Buona domenica!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: calendario, organizzazione, Pinterest, stampabile

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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