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Organizzare le emozioni

21 Ottobre 2014 by Barbara Lascia un commento

Organizzare un matrimonio è per l’80% una questione di testa e di cuore. Non nel senso (solo) di programmare, inventare, gestire, coordinare, che sono tutte occupazioni intellettuali in cui la passione può essere un motore determinante.

Ma proprio nel senso che l’80% di ciò che farete per dare vita alla vostra festa di nozze sarà gestire le vostre emozioni e prendere delle decisioni.

Capire questo concetto non è semplicissimo. Anche a me ci sono voluti anni per rassegnarmi al fatto che non vendo le telefonate che faccio, i sopralluoghi in cui vi accompagno, i ricevimenti che supervisiono. Io vendo la serenità, la fiducia, la relativa tranquillità di sapere che c’è qualcuno che pensa a voi anche quando temete che tutto sia perduto, vendo la magia di arrivare a quel giorno con il minimo possibile di preoccupazioni e vedere gli imprevisti che si trasformano in soluzioni entusiasmanti.

Ma cosa significa per voi sposi, questa considerazione? Significa che prima ancora dei pur importantissimi aspetti tecnico-logistici, quando vi apprestate a organizzare le vostre nozze dovete affrontare le vostre emozioni e le vostre paure, e imparare a governarle. Le tecniche che cerco di fornire ai miei clienti sono le stesse a cui potete attingere anche voi:

1. determinate delle priorità.

Forse non ci avete mai pensato prima, per cui potrebbe essere un lavoro di autoanalisi che vi porta via un po’ di tempo, ma è il primo e più importante da fare. Decidete qual è per voi la cosa più importante, e a scendere attribuite una graduatoria di valore a ogni singolo aspetto del vostro matrimonio. Come dovrebbe avvenire sul lavoro, anche nelle vostre nozze non ci sarà spazio per più di una cosa importante alla volta, quindi non potete avere come priorità numero uno la location E il vostro abito da sposa. Dovete imporvi di attribuire un seppur infinitesimo gradiente di valore a ciascun elemento, perché è solo con questa scala di valori che potrete approcciare serenamente la divisione del budget. Non solo, affrontare gli impegni per priorità vi permetterà di dosare le forze e risolvere prima di tutto ciò che vi sta più a cuore.

2. conducete analisi in base a criteri precisi, limitati e quantificabili.

Se avete difficoltà a decidere tra due elementi che vi appaiono prioritari in modo uguale, attribuite un valore da 1 a 3 a pochi semplici criteri inconfutabili. Per esempio: carico sul budget (se una cosa di per sé tende a costare tanto, e oltretutto la rendete la più importante delle nozze, questo aumenterà ancora la sua incidenza economica potenziale), durata di utilizzo e così via. Insomma, fattori a cui potete attribuire un valore basandovi sui fatti, non sulle vostre emozioni. Applicate lo stesso principio anche alla scelta tra due/tre fornitori che si equivalgono, e la decisione che prenderete sarà supportati da dati certi di cui non potrete pentirvi.

3. “compartimentate” (neologismo di libera traduzione dall’inglese, ma spero si capisca cosa intendo: ragionare a compartimenti separati).

Se avete dubbi, paure o difficoltà con diversi aspetti del matrimonio, affrontateli separatamente. Piccoli problemi, piccole soluzioni. Problemi sommati, problemi moltiplicati. Non sono frasi vuote di significato. Davvero se affrontate ogni elemento con calma e separatamente è più facile che riusciate a rimanere sereni nel farlo, al punto da individuare subito la potenziale soluzione. Viceversa, se cominciate a elencare tutto ciò che vi preoccupa o vi sembra non vada vi ritroverete ben presto soverchiati dal panico, prima ancora di aver potuto affrontare ogni singola criticità.

4. non perdete la visione d’insieme.

Lo so, sembra un controsenso, dopo avervi detto di compartimentare. Il punto è che la visione d’insieme vi permette di ridimensionare singole difficoltà riportando la vostra attenzione su ciò che conta veramente, ovvero l’insieme del giorno delle vostre nozze. La verità è che pur notando singoli elementi, sia voi che i vostri ospiti, porterete negli occhi e nel cuore il ricordo di un unico evento significativo. Di fronte a questa realtà, vale la pena ossessionarsi sulla perfezione di un singolo dettaglio?!

5. divertitevi.

Ricordatevi che organizzare le vostre nozze deve essere prima di tutto un’attività piacevole, un nuovo progetto da condividere con la persona che amate. Appena notate che il divertimento è stato soppiantato da preoccupazione, stress, frustrazione… cercate di ristabilire l’equilibrio della bilancia coi punti dall’1 al 4. Guardatevi negli occhi, prendetevi per mano, e ricordatevi perché lo state facendo. Perché vi amate.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: emozioni, matrimonio, nozze, organizzare un matrimonio, organizzazione, preoccupazioni, psicologia, serenità, soluzioni, stress, tensione

I 5 segreti per nozze perfette

14 Ottobre 2014 by Barbara Lascia un commento

Dopo tante settimane di post scarni, assenti e a singhiozzo, da oggi ritorno alla mia programmazione regolare sul blog, e lo faccio con una pillola amara che però guarisce da tutti i mali legati all’organizzazione del vostro matrimonio. Ho scritto questo post in aprile ma ho pensato fosse meglio pubblicarlo nella stagione in cui di solito si comincia a organizzare il matrimonio. Ecco qui, quindi, di seguito trovate gli unici, veri, assoluti segreti per ottenere nozze perfette. Potete ringraziarmi dopo!

Pillola di fatamadrina Il segreto di nozze perfette è che la perfezione non esiste

Perfection is the enemy of greatness

Temo di dover cominciare mettendovi in guardia dall’idea stessa di perfezione. La frase qui sopra non è mia ma chiunque si occupi di creatività e persone sa che la ricerca della perfezione spesso è l’ostacolo stesso al raggiugimento di ottimi e soddisfacenti risultati. Prima di tutto l’idea di perfezione che abbiamo in testa è di solito il frutto di mode e condizionamenti sociali che ci vengono trasmessi dalla pubblicità e dai media, insomma fa capo a ideali che vi sembra di condividere ma che non sempre coincidono con ciò che davvero sarebbe meglio per voi. Inseguirli rischia di portarvi lontano dai vostri stessi desideri. D’altra parte il senso si insoddisfazione che va di pari passo con la tensione a un ideale di perfezione è uno dei tarli più ferali di autostima e felicità. Lasciare che l’organizzazione del vostro matrimonio sia dominata dalla ricerca di perfezione rischia di rovinarvi la vita, dato che nella realtà la perfezione non esiste. La buona notizia?

L’imperfezione, in natura come nel vostro matrimonio, di solito produce risultati più belli ed emozionanti della perfezione!

Le persone giuste

L’ho già detto, ciò che influenza, più di ogni altra cosa, la riuscita delle vostre nozze è la compagnia con cui sceglierete di condividerla. Riducete dunque al minimo gli “obbligatori” (parenti lontani, conoscenze superficiali, colleghi) e circondatevi di chi amate di più, di chi vi è stato davvero vicino nelle difficoltà, di chi è felice di brindare con voi e vi rende felice con la propria presenza. Lasciate che il loro amore renda unica la vostra giornata!

Farsi aiutare

Non necessariamente da me, ovvio. Ma non abbiate paura di delegare la supervisione di quel giorno a qualcuno che lo faccia per lavoro e che debba rispondere solo a voi. Può trattarsi anche solo di una persona che si occupa esclusivamente del coordinamento del giorno delle nozze, ma è importante che voi possiate non occuparvi di ogni cosa quel giorno. Altrettanto importante è affidarvi a professionisti per ogni aspetto dell’organizzazione. Non investite della responsabilità della riuscita del giorno per voi più importante un amico o un parente. Se qualcosa dovesse poi andare storto (anche non per colpa loro) rischiereste di compromettere una relazione importante. E non c’è relazione umana che valga il risparmio, fidatevi.

Fregarsene

È un dato di fatto: meno aspettative avrete, meno condizioni porrete, meno dettagli pretenderete di dominare, più alte saranno le probabilità di ottenere una giornata entusiasmante. Ovviamente non dovete rinunciare a sentirvi a proprio agio e a perseguire le vostre priorità, ma da un lato queste ultime hanno un senso se sono in numero limitato (quando tutto è importante, niente è importante) dall’altro è bene ricordare che quello che state organizzando è un matrimonio, un evento, non il vostro matrimonio, inteso come la relazione con la persona che state sposando. In breve, it’s just a wedding.

Crederci

Non c’è nulla che regali emozione, valore, luce a un evento come l’investimento emotivo che fate in quel giorno. Il segreto di nozze perfette è proprio nell’entusiasmo con cui affronterete quella giornata, nella disponibilità a lasciarvi travolgere dalle emozioni e catturare dagli sguardi degli invitati, nella voglia di farne la giornata migliore che avreste mai potuto sognare. Alla fine, come spesso avviene, il segreto siete voi.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: aiuto, aspettative, consigli, coordinamento, matrimonio, mode, nozze, organizzazione, ospiti, perfezione

Foto in chiesa. Perché no?

10 Giugno 2014 by Barbara 4 commenti

In principio era il buon senso. Io ne sento una gran mancanza, in ogni ambito della mia vita, lo confesso. Se volevi scattare foto in chiesa durante una cerimonia dovevi rispettare alcuni momenti sacri e l’atmosfera complessiva del rito.

I fotografi professionisti lo sanno bene, si astengono dall’uso di flash nei momenti del rito del matrimonio, cercano di fotografare da lontano per non interferire con lo svolgimento della cerimonia nel complesso, si informano in anticipo e con discrezione col celebrante su qualsiasi indicazione particolare. Poi immagino ci siano fotografi meno rispettosi ed educati, magari semplicemente meno esperti [non apro qui la discussione sul come avviarsi a una professione senza l’adeguata formazione possa essere dannoso per sé e per la categoria a cui si vuole appartenere]. Ma se la tradizione dell’album nuziale all’italian è una carrellate di immagini della cerimonia religiosa vorrà dire che non ci sono gravi impedimenti religiosi a immortalare rispettosamente i momenti di questo evento così speciale.

foto in chiesa di Maurizio Codeluppi

ph. Maurizio Codeluppi

E invece.

In Gran Bretagna si va diffondendo l’abitudine dei vicari di negare l’accesso ai fotografi alle cerimonie (oltre ovviamente a dissuadere gli ospiti da improvvisarsi reporter) e anche da noi in Italia non va poi così bene. Alcune parrocchie applicano religiosamente il veto di scattare foto in chiesa (anche da lontano) durante il rito, altre appartengono a diocesi che hanno istuito corsi di formazione specifici per fotografi e cineoperatori, al termine dei quali vengono rilasciati patentini che sono conditio sine qua non per poter lavorare nelle chiese della zona, o che permettono l’accesso a un “albo” di fornitori “approvati” dalla diocesi. All’Arcidiocesi di Firenze il corso è dedicato anche ai fioristi, e abbraccia tutta la casistica delle celebrazioni liturgiche.

A titolo personale trovo che il proliferare di corsi (tenuti da chi? Che insegnano cosa?) sia una strana deriva dei nostri tempi, e che sarebbe meglio cercare di fare rispettare le norme del buon senso con la cortesia e la fermezza, piuttosto che inventare nuove regole che rischiano di complicare la vita a chi le regole già le rispetta. Ma la mia opinione è poco importante.

Ciò che conta è che se prevedete di sposarvi in chiesa è giusto che teniate conto di potenziali limiti insiti nella vostra scelta. Nessun dramma, basta informarvi con cortesia e senza pretendere di imporre i vostri desideri a un’istituzione che esiste da qualche secolo. Non abbiate paura di fare tutte le domande che vi vengono in mente al parrocco, durante i primi incontri organizzativi, meglio sapere tutto per tempo che trovarvi di fronte a brutte sorprese a cose fatte!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: buon senso, chiesa, consigli, diocesi, foto, fotografo, matrimonio, nozze, organizzazione, regole, rito religioso

Come nasce lo stile di un matrimonio

14 Marzo 2014 by Barbara Lascia un commento

Vi siete mai chiesti come inizia la creazione di un progetto di nozze se vi affidate a un consulente come me? Oggi vi racconto il percorso che faccio con le mie coppie per guidarle nella definizione del loro stile.

Prima di cominciare lasciatemi chiarire due cose:
1. raramente uso categorie di stile definite quando lavoro con gli sposi. ‘Rustic chic’, ‘shabby’, ‘glam rock’ per me sono etichette inutili in questo contesto, perché fanno riferimento a standard assoluti, mentre quello che i miei clienti ricercano è uno stile personale. Qualsiasi cosa li rispecchi per me va bene, quindi finisco spesso per coniare neologismi tipo bohemien-rock (proprio come fa la collega americana Rhiannon!) e vi invito a fare lo stesso: cercate un nome per il vostro stile non uno stile da seguire!
2. la stragrande maggioranza dei miei clienti arriva da me senza la più pallida idea di ciò che vorrebbe, creativamente parlando, per le proprie nozze. Sono ragazzi che hanno le idee chiare sui propri gusti, magari che hanno persino investito i mesi precedenti nell’arredamento della loro prima casa, ma che di fronte alla domanda ‘che fiori ti piacciono?’ ammutoliscono. Insomma, è normale che un progetto nasca da una tabula rasa, non lasciate che questo vi scoraggi.

 

Tornando a me e ai miei clienti, tutto inizia con il questionario che vi sottopongo quando ci incontriamo la prima volta, e che vi ripropongo più avanti, al momento di affrontare l’aspetto creativo del matrimonio. Dato che di solito ho che fare con budget ‘normali’, di solito questo momento è subito dopo la scelta della location.

È infatti molto più semplice lavorare intorno alla location, declinando il vostro stile intorno a ciò che già esiste, piuttosto che andare alla ricerca di una situazione su misura di uno stile creato a tavolino.

Si può fare, per carità, ma è enormemente più dispendioso.

Parlare con voi dei vostri gusti e di ciò che avete in mente, per me assolve a due funzioni: prima di tutto mi permette di raccogliere dati tecnici (colori che non vi piacciono, elementi che vi infastidiscono ai matrimoni, ecc.) ma soprattutto mi da modo di cominciare a capirvi e a conoscervi meglio. Dalla combinazione di queste due analisi di solito faccio nascere un’idea. Può essere un oggetto a cui fate riferimento spesso, un colore, o un’atmosfera, persino un’immagine mentale che mi sono fatta di voi come coppia. Quello per me diventa il filo conduttore del progetto. Nei progetti che ho seguito l’anno scorso, tra i fili conduttori c’erano: il concetto di viaggio, il colore usato come esplosione di gioia e di festa, la combinazione pizzo romantico e rosa/grigio moderno…

Dal momento in cui ho definito l’idea principale, il progetto si sviluppa in maniera abbastanza naturale: attraverso Pinterest comincio ad assemblare una macro moodboard in cui vale quasi tutto, in cui esploro possibili ramificazioni ed evoluzioni del progetto. Da questo canovaccio di materiale estrapolo solo alcuni elementi che andranno a comporre le moodboard ‘ufficiali’, quelle con cui vi presento il progetto. Di solito ne creo tre: una per la cerimonia, una per il ricevimento e una per i complementi (cancelleria, bomboniera, accessori). Infine vi presento il tutto. In questa fase è possibile ovviamente che la mia idea sia del tutto fuori luogo e che mi offriate feedback per trovarne un’altra, ma se l’idea vi piace (di solito è proprio così) ne parliamo insieme per capire quali dei possibili sviluppi che ho abbozzato nelle moodboard vi piacciono e quali invece non ho considerato ma vorreste testare.

L’idea sviluppata e le moodboard che la rappresentano sono la carta d’identità del vostro stile, da qui al progetto completo vero e proprio mancano solo i miei bozzetti.

Vi piacerebbe un esempio concreto di questo processo? Parliamo di un inspiration shooting, allora, visto che i progetti di questo tipo a cui partecipo nascono in modo analogo. Se non sono io ad avere l’idea principale, infatti, lavoro sugli input degli altri componenti del team, cercando di svilupparli in uno stile che tenga conto delle aspirazioni e specificità di ciascuno.

Per esempio, per il nostro shooting ‘marocchino’ l’idea di base è nata da Sofia e Erica, che volevano cimentarsi per la prima volta con un’atmosfera esotica. Io ho proposto di farlo uscendo dagli schemi consueti, quindi ho lanciato una tavolozza di colori diversa dal solito fucsia/arancio di questo tipo di ambientazioni.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Conoscendo poi la cifra minimal e dal design deciso di Valentina, ho proposto di introdurre dei pattern geometrici, in particolare dei triangoli che potessimo declinare in modo semplice e versatile su allestimento e materiali cartacei.

Les Amis Photo fusion wedding stationery

ph. Les Amis Photo

Quando abbiamo identificato la location, ho cominciato a selezionare i materiali per rinforzare i tratti che di solito sono comuni delle atmosfere esotiche: natura selvaggia e lusso ricercato. La prima era già presente nel giardino lussureggiante dello Shambala che ci ha ospitato, per cui mi sono limitata a scegliere una tovaglia di lino grezzo e proporre lo spago per creare delle trecce legatovagliolo.

 

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Per il secondo invece ho puntato su piatti e posate con dorature, utilizzando della pellicola dorata anche per incursioni sui contenitori squadrati di legno usati per le composizioni floreali.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Proprio come avviene ai matrimoni, in cui il progetto sulla carta prende vita dal vero magari con variazioni e limature, durante l’allestimento Sofia e sua madre hanno proposto di usare i sassi che avevo ipotizzato come complemento, per dare elevazione alle composizioni.
Ed ecco il risultato finale.

Les Amis Photo fusion wedding

ph. Les Amis Photo

Che ne dite? Vi state divertendo nel processo di creazione del vostro progetto di nozze? Ricordatevi che se incontrate qualche difficoltà potete sempre contare sul mio fatamadrina in a box. Fino al 21 marzo lo acquistate direttamente da Etsy a un prezzo speciale e vi portate a casa tutti i vantaggi di una consulenza creativa!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: dietro le quinte, fatamadrina-in-a-box, matrimonio, nozze, oro, progetto di nozze, stile, succulente, turchese, viola

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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