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In caso di pioggia

2 Settembre 2014 by Barbara Lascia un commento

Oggi parliamo di maltempo, e di tutto quello che dovete fare per assicurarvi un piano B a prova di bomba.

La verità è che tutti i futuri sposi vorrebbero poter scrivere sui loro inviti “in caso di pioggia l’evento sarà rinviato al primo giorno di bel tempo”. Non negatelo, è un desiderio umano e nessuno credo cominci a organizzare le proprie nozze pensando “come vorrei che quel giorno piovesse!”. Il punto è che non avete voce in capitolo sul meteo, quindi è inutile perdere tempo a illudervi, l’unica cosa utile e intelligente che potete fare è organizzare fin da subito il vostro matrimonio “in caso di pioggia”. Ovviamente avrete anche un piano alternativo ideale, e statisticamente 9 volte su 10 sia quello che viene realizzato, ma la configurazione a cui dovete prestare più attenzione è quella in caso di maltempo.

Tanto per cominciare, scegliete una location che possa ospitare all’interno almeno lo stesso numero di persone che invitereste per una festa all’aperto.

Lo spazio deve essere confortevole e ben attrezzato, in modo che gli ospiti si sentano ugualmente a loro agio. Attenzione ai portici e alle logge, che spesso le location spacciano come ottime soluzioni in caso di maltempo. Se i tavoli riescono ad essere almeno a un metro e mezzo dal confine del portico bene, altrimenti rischiate che alcuni ospiti si bagnino comunque. In generale in caso di vento non sono una soluzione ottimale.

Per una gestione ottimale la location dovrebbe avere anche uno spazio da attrezzare a guardaroba (se non proprio una stanza dedicata), in cui gli ospiti potranno lasciare eventuali soprabiti e ombrelli, anche se vi sposerete in estate. Ovviamente un guardaroba implica personale di servizio che lo gestisca, se la location non lo prevede attrezzatevi per una hostess. Altri elementi utilissimi in caso di maltempo: una tettoia all’ingresso, in modo che sia possibile sostarci sotto al riparo dagli elementi, se si deve aspettare una macchina o chiudere l’ombrello prima di entrare; se il ricevimento si articolerà tra più edifici sarebbe importante che il passaggio da uno all’altro fosse coperto.

Tuscany wedding table

alla mattina pioveva… | ph. Francesco De Tito

Se vorreste celebrare una cerimonia simbolica all’aperto, ovviamente la location dovrà avere spazio per il ricevimento e la cerimonia all’interno dell’edificio. Se avete commissionato un arco al vostro fiorista, assicuratevi che lo realizzi (lo fanno ormai tutti, ma è meglio verificare) su una struttura smontabile e autoportante, che può essere facilmente trasferita al coperto. Ovviamente anche sedie e composizioni devono essere facili da trasportare.

Se gli esterni sono talmente splendidi che non potete pensare di festeggiare al coperto, o gli interni insufficienti per accogliere tutti, l’unica soluzione adeguata che potete contemplare è una tensostruttura. I costi di questi elementi per un ricevimento con circa 100 invitati sono paragonabili al prezzo di noleggio di una location, si parte dai 1.500 euro in sù, che salgono per i modelli più belli (con pareti trasparenti, pavimentati, riscaldati e così via), il che vi ricorda perché sarebbe meglio scegliere una location con spazi interni adeguati. Inoltre, purtroppo, non potete chiamare il fornitore di tensostrutture il giorno prima del matrimonio, quando vedete che le previsioni proprio non migliorano. O meglio, potete pure farlo, ma avete il 50% di possibilità di sentirvi rispondere “mi spiace, sono tutte prenotate”. Insomma, la tensostruttura va prenotata, quindi i soldi dovete in parte spenderli a priori (non tutte le compagnie si accontentano dell’acconto, in caso di rinuncia last minute).

Poi bisogna considerare la superficie su cui la vorrette appoggiare. Se è un prato verde e rigoglioso, informatevi preventivamente perché i proprietari della location potrebbero opporsi, dato che queste strutture rovinano considerevolmente il terreno. Se invece vi danno il via libera ricordatevi di prenotare una tensostruttura con pavimentazione in legno rialzata (sì, costerà di più) l’unica che può impedire che i piedi dei vostri ospiti affondino nell’acquitrino in cui si trasforma un prato sotto la pioggia. Solo in caso di superfici in ghiaia, potete arrischiarvi senza pavimentazione. Ma in qualsiasi caso dovrete prevedere una struttura con pareti richiudibili. Sì, lo so che sareste disposti a concepire un tetto ma delle pareti vi fanno quasi rimpiangere l’interno della location, il problema è che la pioggia non cade mai perfettamente verticale e spesso è accompagnata da vento. Fate un po’ voi.

Ok, la buona notizia è che una volta messi in sicurezza i luoghi dove ospiterete cerimonia e ricevimento, il grosso è fatto.

Ora potete davvero godervi la giornata in qualsiasi condizione di meteo, anzi potreste pure divertirvi! Procuratevi un ombrello bianco e un paio di splendidi stivali di gomma color argento, come quelli di Hunter e teneteli nel baule della macchina. In caso di pioggia potrete essere glam e all’asciutto come non mai!

In caso di tempo incerto, informatevi preventivamente con location e catering su quali sono i tempi minimi previsti per un cambio di programma e chiedete loro se è possibile decidere la mattina stessa del matrimonio quale soluzione allestire. In ogni caso, fidatevi di quello che vi consiglieranno e non cercate di imporvi con decisioni ottimistiche.

tuscany castle wedding

…la mattina dopo si è allagata l’autostrada | ph. Lelia Scarfiotti

Il mio approccio al maltempo? Molto sereno, temo. Da sempre (anche quando i miei sposi non se ne rendono conto) organizzo i matrimoni con il cattivo tempo in mente. Quando la situazione è incerta passo ogni secondo a scrutare il cielo e le mappe meteo (non le previsioni!) e a verificare con tutti gli addetti la fattibilità di una rapida ritirata. Insomma, me ne preoccupo io in modo che non dobbiate farlo voi. Per fortuna, in 5 anni di lavoro, non ho ancora mai lavorato a un evento con il cattivo tempo.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: arco, cerimonia, location, ombrello, piano B, pioggia, tensostruttura, vento

Location scouting {what’s in a bag?}

25 Aprile 2012 by Barbara 4 commenti

Oggi recupero due argomenti già abbozzati in passato, e che mi sembra riscuotano un certo interesse: i sopralluoghi di location e una scuriosata dentro alla borsa che mi porto dietro sul lavoro.

Sabato scorso sono andata nelle Marche per un sopralluogo preliminare nel borgo caratteristico che il 28 aprile accoglierà il mio primo inspiration shooting. È un progetto molto speciale perché nasce sì da un mio concept, ma è in realtà il frutto della collaborazione attiva di professionisti eccezionali. Da Cinzia Bruschini (le cui foto di sabato scorso potete vedere qui) a Ara Marvin, la mente e la mano dietro caratterino, a Roberto Monaldi a molti altri ancora che hanno prestato il loro lavoro e la loro arte per renderlo possibile (la lista dei credits sarà lunghissima!).

Ad ogni modo, fare sopralluoghi è un’attività abbastanza comune per una wedding planner, ma una che anche i futuri sposi devono affrontare con lo spirito e la preparazione giuste. Per questo vi lascio cinque semplici indicazioni da seguire per non sprecare tempo e un’idea della borsa che potreste volervi portare dietro:

1. assicuratevi di avere il recapito corretto della location, l’itinerario migliore per arrivarci e i numeri di telefono cellulari di chiunque vi aspetti (in modo da poterli avvertire di eventuali ritardi). Avvicinandovi alla location esaminate la viabilità e verificate eventuali limitazioni e la distanza rispetto al luogo della cerimonia;
2. prima di partire fatevi un elenco di domande da porre ai proprietari, è sempre meglio che le scriviate a freddo, prima di arrivare sul posto, in modo da non rischiare di dimenticare qualcosa. Quando arrivate non abbiate paura di tirare fuori la vostra lista e leggerla, non state sostenendo un esame!
3. portatevi una macchina fotografica e scattate foto, dopo avere chiesto il permesso della proprietà. Nelle fasi successive dell’organizzazione vi sarà molto utile avere un promemoria visivo degli spazi a disposizione;
4. verificate in particolar modo la quantità dei servizi igienici disponibili, l’accessibilità della location e la capienza interna ed esterna (se vi innamorate di un giardino meraviglioso, assicuratevi sempre che lo spazio al chiuso accolga altrettanti ospiti);
5. chiedete il riferimento della persona che sarà sul posto il giorno dell’evento in modo da poterlo trasmettere agli altri fornitori per accordi.

E questa è la borsa che avevo con me sabato, che vi offre un buon punto di partenza per organizzare la vostra:

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

– la mia big bag di OVS, con manici corti e tracolla;
– la borsa della fotocamera, meglio averne una se usate una macchina con obiettivi intercambiabile e un minimo più evoluta delle semplici point-and-shoot;
– mini-beauty medico, con salviettine intime, disinfettante mani, Cibalgina, Imodium…
– porta-biglietti da visita, da distribuire a pioggia;
– occhiali da sole, per le ore centrali della giornata, in giro;
– occhiali da vista, per guidare con il buio;
– cartellina porta-documenti rosa fluo (anche se nella foto vedete quella blu) e con blocco integrato. Di queste ne ho almeno tre diverse, divise per categoria di lavoro. Ve le consiglio veramente: nella patella di sinistra c’è un raccoglitore a fisarmonica in pvc trasparente, in quella centrale il blocco e il portapenna, quella di destra si chiude col velcro!
– portafoglio con documenti, carte di credito e un po’ di contante;
– agenda cartacea, perché più mi immergo nella vita digitale più sento il bisogno di task puramente analogici, come scrivere un appuntamento nella pagina giusta!

Nella foto manca il mio preziosissimo iPhone, capace di farmi da navigatore, agenda, rubrica, calcolatore di risorse, blocco appunti, finestra sul mondo.

Sembra un sacco di roba, in realtà viaggiavo abbastanza leggera, come si evince dalla foto d’insieme:

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

Allora, che ne dite?

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: caratterino, Cinzia Bruschini, consigli, fatamadrina, location, Roberto Monaldi

A spasso per l’Italia

19 Gennaio 2012 by Barbara 2 commenti

Il settembre scorso ho macinato km alla ricerca della location perfetta per una delle mie coppie. Sapete come succede, una wedding planner non può conoscere tutto, quindi ci sono quei momenti in cui bisogna tirare fuori Google, un buon navigatore, fare il pieno di metano e via. Andare e vedere di persona.

La cosa simpatica è che nel corso di qualche centinaio di km sono riuscita a toccare quasi tutte le tipologie di location esistenti nel nostro Paese. Così, parlarne diventa un modo per ricapitolare pro e contro delle diverse location da ricevimento che potreste volere.

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

L’agriturismo. Perfetto per chi ama la natura e vuole una festa informale, in libertà. Non è forse adatto ai ricevimenti ultra-eleganti, ma sicuramente parla di una coppia con gusti semplici e che ama la sostanza e il rapporto con la natura. È raro che negli agriturismi si mangi poco o male, più spesso si possono assaporare piatti di una volta preparati secondo ritmi lenti, che la città difficilmente concede.

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

Il paesino medioevale. Con i suoi vicoli e le sue piazzette pedonali, con la sua comunità stretta e coesa (o almeno così ci piace pensare), il tipico paese di provincia mantiene talmente tante tradizioni di convivialità all’aperto, che si presta facilmente ad accogliere anche una festa di nozze, se volete coinvolgere quante più persone possibili, senza escludere nessuno. Con le tovaglie giuste, magari prestate da tutte le nonne del paese, le tavole da sagra possono diventare insolite tavolate ‘imperiali’ lungo le quali far scorrere ciotole di insalata, vassoi di affettati e cestini di pane fragrante e appena sfornato. Ovviamente scordatevi l’intimità di una festa per pochi!

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

Il borgo storico. Ne abbiamo talmente tanti, convertiti in tenute adatte all’ospitalità, che tutti possono trovare qualcosa per i propri gusti. Alcuni sono in posizioni scomode, ma quasi tutti offrono la possibilità di ospitare diverse decine di persone. Così un semplice ricevimento può trasformarsi, con spese ragionevoli, in una due giorni di feste da ricordare per tutta la vita. La ricetta di fatamadrina? Cocktail di benvenuto il sabato mattina, bagno in piscina nel pomeriggio, cerimonia alle 17, cena, taglio della torta con fuochi d’artificio sulla collina (perché no?!), brunch domenicale, saluti. Ci vuole il budget giusto, ma non poi così tanto come temete.

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

La villa privata. Sono tante le famiglie con dimore signorili, o seconde case in campagna, che per far fronte alle spese di mantenimento rinunciano a un pizzico di privacy e le affittano nella stagione dei matrimoni. Le cucine non sono sempre ben attrezzate quindi bisogna poi assicurarsi che il catering scelto disponga di attrezzatura per la cucina mobile (quasi tutti, in effetti). Ma il piacere di essere padroni di casa di certi di questi gioielli, almeno per un giorno, è una bella sensazione.

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

Il ristorante di campagna. Le gioie dell’agriturismo con qualche comfort in più. Cucina verace, porzioni abbondanti, servizio puntuale, e l’atmosfera bucolica fuori dalle finestre. In queste strutture è facile tenere sotto controllo il budget e difficilmente si hanno brutte sorprese. Sconsigliato per i parenti pretenziosi di città!

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

La dimora di charme. Un palazzo nobiliare in centro storico, un castello di proprietà del comune, una villa con giardino nella pianura veneta. Tutti gioielli disponibili per i futuri sposi proprio in virtù delle altissime spese di mantenimento, che spingono i proprietari ad affittarle per eventi esclusivi. Più sono eleganti e antiche, meno sono indicate per feste informali con bambini al seguito (che spesso corrono il rischio di cadere, farsi male o persino rompere qualcosa). D’altra parte l’effetto ‘principessa’ è garantito. Vi ci vedete? Un salone che sembra la galleria degli specchi di Versailles, con finestre che si aprono su un lussureggiante giardino pensile, protetto dagli sguardi indiscreti da muri ricoperti di edera. Parquet color miele e sedie chiavarine dorate, tovaglie color rosa cipria e grandi peonie rosa nei vasi. Anche il mio cuore di sposa fai-da-te si sta sciogliendo al pensiero…

E voi quale di queste location (tutte vere ed esistenti) vorreste per il vostro matrimonio?

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: consigli, location

Pillola di fatamadrina 1 – numero degli invitati

4 Novembre 2011 by Barbara 10 commenti

Eccomi qui, dopo svariati giorni di silenzio e un ‘pick of the week’ dal Wedding Digest saltato… ce ne saranno molti altri, temo. Nelle prossime settimane infatti sarò impegnata nella realizzazione di un allegato speciale che la rivista CasaFacile (Mondadori) ha deciso di dedicare ai matrimoni… credo di averli irrimediabilmente contagiati coi miei racconti e questo blog!

Non sto a dirvi l’ovvio: la gioia, l’orgoglio e il panico assoluto che mi hanno preso quando mi è stato chiesto di curare l’allegato. È una responsabilità enorme, e a rendere tutto più entusiasmante e terrificante c’è che i tempi editoriali sono del tipo ‘deve essere pronto per ieri’ e che io ho la presuntuosa ambizione di fare qualcosa che non abbiate mai visto. Né nelle edicole, né nelle librerie. Non in italiano, perlomeno.

Per fortuna che ad aiutarmi ci sarà una redazione spettacolare, fatta di persone splendide, talentuose ma soprattutto veramente aperte alle novità. E dato che io posso metterci le idee (hehe, quelle non mi mancano si sà) e le parole (e anche lì…), ma sono un essere umano coi miei limiti, potrò contare su una bravissima stylist per realizzare le immagini che correderanno il tutto.

Insomma, mi sto sbrodolando addosso, ma tutto quanto sopra era giusto per godermi i miei 15 minuti… e per introdurre la mia giustificazione per le assenze recenti e future. Eh, sì, mentre sarò lì a condensare il fatamadrina-matrimonio-pensiero in una settantina di pagine patinate non vorrete che tenga anche aggiornato il blog, no?! O comunque non con ritmi decenti. Però ho trovato una soluzione! Posterò piccoli consigli da fata a giorni alterni. Brevissime frasi che faranno da assaggio dell’allegato che vedrete a gennaio e che vi terranno compagnia mentre non ci sono.
Che ne dite? Può bastare?! Spero di sì, perché francamente non so cos’altro inventarmi!

© Antiquaria

© Antiquaria

Così cominciamo con una piccola ovvietà che però ci sta sempre bene: rispetto al numero degli inviti, il calo fisiologico al momento delle conferme è intorno al 20%. Quindi, a 100 invitati corrispondono di solito circa 80 partecipanti. Ma voi dovete comunque prenotare una location che abbia posto per 100 invitati.

PILLOLA

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: Casa Facile, conferme, inviti, location, Mondadori, save the date

A #ffair questo mese si parla di…

26 Ottobre 2011 by Barbara Lascia un commento

Vi sembrerà strano leggere qui questo post, invece che qui, ma volevo essere sicura che vi ricordaste tutti di partecipare a #ffair domenica sera!

Per stuzzicare il vostro interesse vi anticipo che il tema scelto (la location, ricerca, scelta, studio, gestione, ecc) sarà trattato in una chiave un po’ particolare e con un pizzico di gossip. Mi piacerebbe infatti che partecipaste raccontando qualche misfatto a cui avete assistito, o qualche episodio in cui una location splendida ha poi magari causato qualche disagio nel corso del matrimonio.

Io vi racconterò come si sarebbe potuto fare per evitare quegli inconvenienti o per risolverli in corso d’opera.

Insomma, sarà la solita chiacchierata, ma anche una specie di consulenza online. Che ne dite? È sufficiente per convincervi a partecipare?!

La formula è la stessa che trovate sul blog ufficiale, io vi aspetto su Twitter domenica 30 ottobre alle 21.

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: consigli, ffair, imprevisti, location

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Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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