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Cortesie per gli sposi – manabile per ospiti educati

9 Ottobre 2013 by Barbara 10 Comments

I primi anni in cui facevo questo lavoro mi è capitato di essere intervistata più o meno formalmente un paio di volte. La domanda che temevo di più era: “qual è la cosa più assurda che ti sia capitata a un matrimonio?” Non sapevo onestamente cosa rispondere. Il fatto è che dopo un matrimonio anche le idiosincrasie più strane manifestate da sposi e genitori (spesso frutto di mero stress) svaniscono di fronte ai ringraziamenti e ai complimenti. È tutto perdonato, tutto ridimensionato e nulla appare più così inconcepibile. Negli ultimi due anni invece ho accumulato una serie di aneddoti non indifferenti… solo che riguardano unicamente gli ospiti!

Non so. Sono solo io a notarlo o la qualità del comportamento degli ospiti ai matrimoni è drasticamente peggiorata? Per carità, non è che io mi aggiri per le vostre feste di nozze col bon ton di Lina Sotis in mano, a beccare in castagna l’ignaro e magari un po’ alticcio zio. Parlo propro di maleducazione eclatante, di quella che mette a disagio gli sposi, quando proprio non li ferisce/offende.

Siccome il mio stile è molto meno lamentoso di quanto non si pensi, e preferisco cercare e proporre soluzioni, piuttosto che lagnarmi a vuoto, ho raccolto una serie di piccoli consigli per l’ospite di buona volontà. Se siete una futura sposa sentitevi libera di stampare e linkare il post a tutti i vostri invitati, perché (ne sono convinta) spesso dietro un comportamento maldestro si nasconde solo un po’ di disattenzione, o semplice ignoranza (nel senso più neutro del termine).

Ecco il decalogo dell’ospite educato:

1. se ricevete l’invito a un matrimonio (l’invito è quel cartoncino che riporta luogo e orario del ricevimento) rispondete per tempo, cioè al massimo una settimana prima del matrimonio, e fate in modo di rispettare l’impegno preso [n.d.f. ok, questa è un’ovvietà in stile repetita iuvant, se volete approfondire rileggetevi un classico]. Già che ci siamo: le uniche ragioni accettabili per disdire a meno di una settimana dal matrimonio sono malattia, lutto, grave impedimento (gamba rotta, la babysitter vi ha lasciato a piedi, un arresto, vi hanno rapito gli alieni, cose così, insomma) NON vacanze, il fatto che avete cambiato idea, un evento più divertente (no, neanche se è l’unica tappa italiana del tour dei One Direction e lo organizzano nel vostro oratorio). Soprattutto: avvertite comunque per tempo;

2. al giorno d’oggi anche chi non assume un wedding planner probabilmente ha organizzato nei dettagli le proprie nozze, progettando ogni particolare con attenzione. Per questo evitate di organizzarvi per lanci fuori dalla chiesa, photobooth o altri elementi della festa, senza prima coordinarvi con chi sta supervisionandola. Informatevi con discrezione con gli sposi e procuratevi i dati della wedding planner (se ce n’è una coinvolta avrà già incoraggiato gli sposi a mettervi in contatto) o del gestore della location/responsabile del catering. Poi coordinatevi con attenzione e tempismo. Lo dico per voi, badate bene, che poi non ci rimaniate male se arrivati al grande giorno scoprite che l’idea del photbooth con le lavagnette l’hanno già avuta e allestita sposi e wedding planner…

3. visto che siamo in tema di scherzi/sorprese, ricordatevi che la festa di nozze dei vostri amici non è il gala della vostra scuola di danza, in cui ogni partecipante ha diritto ai suoi 15 minuti di riflettori. È il matrimonio dei vostri amici, sono *loro* i protagonisti, per cui se pensate di organizzare qualcosa fate in modo che la totalità delle sorprese/scherzi/animazioni non porti via più di 45 minuti della festa (in media un 10% dell’intera festa… ed è già troppo se ci pensate!). Prima di tutto perché magari gli sposi hanno già pensato a qualche forma di intrattenimento (tornate al punto 2 per ripassare), poi perché proprio non è la vostra festa (lo ripeterò spesso, oggi, portate pazienza). L’ideale poi sarebbe che tra tutti gli ospiti vi coordinaste per evitare doppioni, ripetizioni e anti-climax, e qui entra in ballo la splendida idea di Veronica (Ferrari, che un giorno avrà un sito web e nel frattempo si perde i linkback) che per il matrimonio di una cara amica ha allestito un gruppo segreto di Facebook tra tutti gli invitati, proprio per coordinare le sorprese. Se siete una sposa, incaricate di questa bella iniziativa una delle vostre testimoni, per mettere le mani avanti…

4. a proposito di coordinamento con la location, parliamo di lanterne cinesi e fuochi d’artificio. Le prime sono ormai vietate quasi ovunque, ma anche dove non lo sono vige il buonsenso. Se non piove da settimane, è inizio settembre e siete in Garfagnana, liberare una fiamma senza controllo in prossimità della vegetazione non è esattamente un colpo di genio! Per quanto riguarda i fuochi d’artifico (non professionali, tipo petardi, razzi, ecc.) sono sempre vietati nei centri abitati, quindi se la location non è molto isolata non pensate neanche di organizzarli. In entrambi i casi vale sempre la regola aurea al punto 2: coordinatevi per tempo con la location o con il wedding planner;

5. ci sono vari portali che da tempo dibattono il tema dei bambini ai matrimoni, e come sapete io sono nel complesso aperta a ogni situazione. Se state per sposarvi rileggetevi pure il guest post di Veronica di qualche anno fa, è ancora attualissimo. Se invece avete figli lattanti e siete invitati a un matrimonio, pensateci bene… e poi lasciate il lattante a casa. Non perché sia fonte disturbo, badate bene, ma perché il matrimonio sarà fonte di disturbo per la povera creatura! Fidatevi, non ha alcun senso costringere un povero infante di 5-6 mesi a cuccarsi ore di confusione, musica, ritmi sconclusionati, sbalzi di temperatura;

6. anche se al matrimonio sarà presente un’animatrice per occuparsi dei bambini, non abbandonate i vostri figli per passarli a ritirare al termine della festa, soprattutto se sapete che sono indisciplinati e non proprio obbedienti. Le babysitter vengono previste per permettervi di mangiare e godervi un po’ di festa, non per farvi dimenticare di avere figli. Se è quello che volete, assumete voi una babysitter e lasciate del tutto i figli a casa;

7. se vi sembra ci sia un errore nel piano delle sedute, segnalatelo al maître e/o alla wedding planner, ma senza arroganza o pretese. Non pensate neanche per un momento di parlarne agli sposi, o peggio ancora di lamentarvi platealmente di dove vi hanno messi a sedere. Neanche se è davanti all’ingresso dei bagni!

8. se nella location notate elementi decorativi è quasi sicuro che sono stati posizionati per un motivo, forse hanno persino una funzione specifica nel corso della festa. Evitate di rimuoverli o giocarci, rischiando di romperli. E assicuratevi che i vostri figli prestino la stessa attenzione. ***Roberta Sassoli aggiunge:*** prima di prendere e portare a casa una decorazione (segnatavolo, vasetti, porta-candeline, ecc…) chiedete ai camerieri o alla wedding planner/organizzatrice. Nove volte su dieci sono accessori presi a noleggio e in caso risultino dei pezzi mancanti alla fine del matrimonio saranno quasi sicuramente messi in conto agli sposi che non si meritano proprio di rimetterci anche economicamente!

9. può capitare che vi accorgiate che un elemento decorativo del matrimonio si è rotto o guastato, magari siete stati propri voi (non avevate letto il punto 8!). Non c’è nulla di male, sono cose che succedono. Ma fate in modo di segnalarlo prontamente a un cameriere, al maître o alla wedding planner, in modo che l’elemento possa essere riparato, o rimosso e sostituito. Non abbandonate l’oggetto rotto (col rischio che qualcuno si faccia male), e non cercate di ripararlo da soli (col rischio di peggiorare la situazione);

10. gli sposi ci tengono che voi vi divertiate, e probabilmente hanno anche investito una buona somma in un DJ o in una band che suonerà sicuramente anche la musica che vi piace. Ma questi musicisti non sono lì al vostro servizio, per farvi un concerto privato, quindi cercate di limitare le richieste e non cantate più di una canzone al karaoke. Forse vale la pena di ripeterlo: è la festa degli sposi, non la vostra!

Ogni riferimento in questo post a fatti o persone realmente esistiti è del tutto casuale e con funzione simbolico-pedagogica. Se siete tra gli ospiti che hanno rimosso *** al matrimonio di *** e *** rovinando la scenografia del ***, sappiate che non vi serbo rancore. Neanche gli sposi. Però ci siamo rimasti tutti male, quando ce ne siamo accorti, e si è guastato l’effetto previsto (e pagato) dagli sposi. Vi piacerebbe succedesse al vostro matrimonio?! No, vero? Allora fate girare questo post.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: bambini, consigli, galateo, inviti, matrimonio, musica, ospiti, scherzi, sorprese

Ecchec… carattere?!

17 Luglio 2013 by Barbara 2 Comments

Questo post lo avete chiesto, aspettato, desiderato forse, ma come spesso succede in questo periodo ha subito notevoli ritardi!

Oggi vi parlo di come scegliere il carattere (o i caratteri) giusto per le vostre partecipazioni, e di conseguenza per il coordinato di cancelleria per le vostre nozze.

Ma prima di cominciare vorrei fare un paio di considerazioni iniziali.

Il coordinato di cancelleria, anche detto suite, è tutto l’insieme degli elementi grafici stampati su carta che possono essere usati per una festa di nozze. Il primo elemento è spesso la partecipazione, a volte preceduta da un save the date o preinvito, che annuncia la sola data delle nozze con un certo anticipo (da usare se la data che avete scelto è in un giorno/periodo in cui i vostri ospiti non hanno facilità ad avere ferie, o se devono programmare lunghi viaggi aerei). Con la partecipazione si crea l’invito, e volendo una mappa dell’itinerario tra luogo della cerimonia e luogo del ricevimento, e magari un cartoncino per richiedere una conferma scritta e articolata (per esempio se volete sapere in anticipo quanti pasti vegetariani prevedere, o se prevedete eventi collaterali per il quale confermare il numero esatto di ospiti). A seguire verranno, se la vostra feste li prevede:
– il libretto per la cerimonia;
– il tableau de mariage;
– i segnatavolo;
– i segnaposto;
– i cartoncini per il buffet;
– i cartoncini per la confettata;
– la segnaletica per photobooth, guest book e altre fasi della festa;
– i cartoncini per i sacchetti dei confetti e per le bomboniere;
– i biglietti di ringraziamento da spedire a chi vi ha fatto un regalo.

Credetemi, assicurarvi che tutti questi elementi siano coordinati tra loro farà tutta la differenza nel dare ai vostri ospiti la sensazione di un evento ben organizzato e curato, basterà stampare tutto sullo stesso tipo di carta, usando gli stessi colori e gli stessi caratteri tipografici. Non ci vogliono necessariamente grandi capitali (ma se avete due soldi da spendere su questo elemento, vi *supplico* di contattare Ara o Valentina. Fidatevi, non ve ne pentirete!), volendo basta un programma di word processing sul vostro computer e una copisteria di fiducia che faccia stampe digitali di qualità. Trovate un mio semplicissimo tutorial di due anni fa per disegnare la vostra partecipazione moderna con MS Word.

Eccoci qui, quindi a parlare di caratteri tipografici o, come vengono definiti in inglese ‘font‘ (che come tutti i termini inglesi è neutro, ma i grafici italiani si dividono equamente tra chi dice “il font” e chi “la font”). Come decidere quale usare? E come usarle? Ecco un semplice elenco di indicazioni da seguire:

1. usate non più di due diversi font in tutto il vostro coordinato. Se il singolo font è da preferire se scegliete la strada della partecipazione classica tradizionale (con corsivo inglese su cartoncino tagliato a mano), se avete più testo e uno stile moderno e creativo vale la pena aggiungere un secondo font per dare movimento alla composizione e risalto alle diverse parti;

via Somewhere Splendid

via Somewhere Splendid

2. scegliete font di qualità, disegnati da designer bravi. Non c’è bisogno di spendere centinaia di euro (il costo di un set di caratteri professionale), su portali come Font Squirrel trovate ottime soluzioni scaricabili gratuitamente. Per chiarirci, Cominc Sans NON è un font di qualità. NON usatelo. NO, neanche se ve lo consiglia il cugino ingegnere informatico. Anzi, proprio perché ve l’ha consigliato dovreste avere dei dubbi;

3. se volete abbinare due font, assicuratevi di scegliere un font bastoni per tutte le informazioni importanti che devono essere perfettamente leggibili (nomi di luogo, indirizzi, numeri di contatto ecc), e poi sbizzarritevi con un bel corsivo o un font graziato per le informazioni che i vostri ospiti dovrebbero già conoscere (i vostri nomi, i testi di invito, l’anno…). Di solito l’abbinamento tra due font dovrebbe essere animato da una logica di accordo o di contrasto. Nel primo caso basterà scegliere due font della stessa famiglia, o usarne uno in titoletto (lo stile tutto maiuscolo che noi chiamiamo stampato maiuscolo) e l’altro in stile normale. Nel secondo caso vi consiglio di preferire un font bastoni molto minimale e appaiarlo magari con un font calligrafico pieno di svolazzi, questa è decisamente la tendenza dominante nei coordinati di nozze che vediamo nei blog americani. Se avete dei dubbi, potete usare la galleria di font di Google, che in ogni scheda vi offre degli esempi di abbinamenti (pairings);

© Peter loves Jane

© Peter loves Jane

4. scegliete font che completino la grafica dell’invito. Se avete una grafica morbida, romantica e ricca di linee curve, riequilibrate la composizione privilegiando font minimali e lineari, lasciando poche sottolineature in caratteri calligrafici graziati;

5. divertitevi con i cosiddetti dingbats (le font unicamente grafiche), i doodle (scarabocchi calligrafici) e con le e commerciali. Non è necessario che provengano dalla stessa famiglia delle font che avete già scelto (unica eccezione alla prima regola), perché li userete proprio per decorare la partecipazione, soprattutto se avete usato pochi altri elementi grafici.

Semplice, no?! Scherzi a parte, la materia è davvero meno lineare di quel che appare (non a caso impaginare un testo è una vera e propria arte!) quindi non spaventatevi. Cominciate per gradi, fatevi consigliare, e se volete sapete quali sono i font che uso io, visitate la mia board di Pinterest Fab fonts.

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: cancelleria, faidate, font, grafica, inviti, partecipazione, suite

Pillola di fatamadrina 1 – numero degli invitati

4 Novembre 2011 by Barbara 10 Comments

Eccomi qui, dopo svariati giorni di silenzio e un ‘pick of the week’ dal Wedding Digest saltato… ce ne saranno molti altri, temo. Nelle prossime settimane infatti sarò impegnata nella realizzazione di un allegato speciale che la rivista CasaFacile (Mondadori) ha deciso di dedicare ai matrimoni… credo di averli irrimediabilmente contagiati coi miei racconti e questo blog!

Non sto a dirvi l’ovvio: la gioia, l’orgoglio e il panico assoluto che mi hanno preso quando mi è stato chiesto di curare l’allegato. È una responsabilità enorme, e a rendere tutto più entusiasmante e terrificante c’è che i tempi editoriali sono del tipo ‘deve essere pronto per ieri’ e che io ho la presuntuosa ambizione di fare qualcosa che non abbiate mai visto. Né nelle edicole, né nelle librerie. Non in italiano, perlomeno.

Per fortuna che ad aiutarmi ci sarà una redazione spettacolare, fatta di persone splendide, talentuose ma soprattutto veramente aperte alle novità. E dato che io posso metterci le idee (hehe, quelle non mi mancano si sà) e le parole (e anche lì…), ma sono un essere umano coi miei limiti, potrò contare su una bravissima stylist per realizzare le immagini che correderanno il tutto.

Insomma, mi sto sbrodolando addosso, ma tutto quanto sopra era giusto per godermi i miei 15 minuti… e per introdurre la mia giustificazione per le assenze recenti e future. Eh, sì, mentre sarò lì a condensare il fatamadrina-matrimonio-pensiero in una settantina di pagine patinate non vorrete che tenga anche aggiornato il blog, no?! O comunque non con ritmi decenti. Però ho trovato una soluzione! Posterò piccoli consigli da fata a giorni alterni. Brevissime frasi che faranno da assaggio dell’allegato che vedrete a gennaio e che vi terranno compagnia mentre non ci sono.
Che ne dite? Può bastare?! Spero di sì, perché francamente non so cos’altro inventarmi!

© Antiquaria

© Antiquaria

Così cominciamo con una piccola ovvietà che però ci sta sempre bene: rispetto al numero degli inviti, il calo fisiologico al momento delle conferme è intorno al 20%. Quindi, a 100 invitati corrispondono di solito circa 80 partecipanti. Ma voi dovete comunque prenotare una location che abbia posto per 100 invitati.

PILLOLA

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: Casa Facile, conferme, inviti, location, Mondadori, save the date

Consigli per gli ospiti

21 Marzo 2011 by Barbara 9 Comments

Questo post nasce da alcune richieste che ho ricevuto proprio da voi lettori/lettrici, quindi spero che sia proprio come lo volevate: utile e bello da leggere… anche perché è lunghissimo!!

Il tema è per una volta quello di chi va a un matrimonio da ospite, perché se è pur vero che organizzare il proprio matrimonio è cruciale e importante… tendenzialmente capita una volta soltanto nella vita, mentre può capitare di essere ospiti anche a due/tre matrimoni all’anno, in certi periodi congiunturali!

… e non pensate che ci siano meno cose a cui prestare attenzione!

© Bonnie Tsang

© Bonnie Tsang

Prima di proseguire ci tengo a precisare che quello che leggerete è un vademecum di norme di galateo, usi, costumi e buon senso, il tutto filtrato dalla mia insindacabile opinione personale. Potrete in alcuni casi non essere daccordo (soprattutto quando parlerò di dress code) ed è giustissimo così, ma in linea di massima credo converrete che possa costituire una buona guida per chi è completamente a digiuno di eventi sociali.

Dunque, cominciamo dall’inizio.

Aprite la cassetta delle lettere e dentro ci trovate una busta pesante e color crema con il vostro nome ben scritto in evidenza… siete stati/e invitati/e a un matrimonio!

© ElloThere

© ElloThere

Prima di tutto osservate bene la busta e come è indirizzata. Ecco cosa potreste leggere:

– solo il vostro nome, il che significa che l’invito è singolo e personale. Nel caso voi abbiate una dolce metà può essere che i futuri sposi non lo sappiano o che per ragioni di budget o scelte personali abbiano deciso di non estendere l’invito a questa persona. Fate in modo di verificarlo quanto prima con la massima delicatezza e preparatevi a rispettare la decisione di chi vi invita senza scenate o gesti inconsulti (tipo telefonare comunicando “a proposito, viene anche la mia ragazza”… è una cafonata pazzesca eppure c’è gente che lo fa!). Sappiate che questo tipo di decisioni sono raramente indolori per cui non ha senso far sentire in colpa i poveri sposini, sottoponendoli all’ennesimo stress… a quello ci penseranno già i parenti!

– il vostro nome e la dicitura “e ospite”, è la designazione ufficiale per un invitato di cui non si conosce con esattezza lo stato sentimentale, e al quale si vuole lasciare la possibilità di portare un eventuale partner al matrimonio. Quando chiamate i futuri sposi ricordatevi di specificare se avrete effettivamente un ospite, magari comunicando il nome di questa persona (per facilitare la stesura del tableau de mariage e dei segnaposto) e ricordatevi in ogni caso di dare conferma anche per questa persona,

– il vostro nome e quello del/la vostro/a partner, non lascia adito a dubbi. Siete due invitati e darete due conferme (o due disdette);

– il vostro nome e la dicitura “e famiglia”, di solito si usa per coppie sposate con bambini, ed estende l’invito a tutto il nucleo famigliare. Ad ogni modo verificate tempestivamente se ci saranno altri bambini alla festa e cosa è previsto per loro. Ricordatevi inoltre di comunicare per tempo eventuali necessità speciali (seggiolone, pasto dedicato, ecc). Farlo con cortesia non è maleducazione, anzi, permette ai futuri sposi di organizzarsi per tempo con location e catering (o col ristorante). Magari anche con attività programmate per i più piccoli.

© Arlund Imagery via Style Me Pretty

© Arlund Imagery via Style Me Pretty

Terminata questa analisi preliminare aprite la busta e verificatene il contenuto.

Se all’interno troverete solo un cartoncino con i dettagli della cerimonia (data, orario e luogo) significa che avete ricevuto la cosiddetta “partecipazione”, ovvero la comunicazione ufficiale delle nozze ai conoscenti. Questo significa che la vostra partecipazione all’evento non è formalmente richiesta e che in ogni caso potete intervenire solo alla cerimonia.

Se invece c’è anche un cartoncino con i dettagli di un rinfresco o ricevimento (presso ristorante o altro), allora significa che ci si aspetta che non solo partecipiate alla cerimonia ma che siate anche presenti ai festeggiamenti.

In ogni caso, la prima cosa da fare è telefonare ai fidanzati per ringraziare dell’invio e per porgere le proprie congratulazioni per il fidanzamento.

In questa occasione potrete chiarire eventuali dubbi relativamente all’indirizzamento (vedi più sopra) e sarebbe meglio informarsi discretamente sui desideri dei fidanzati in materia di regali. Se hanno aperto una lista nozze, se hanno bisogno di qualcosa…

Se i fidanzati si schermiscono con frasi di convenienza del tipo “niente, per noi è importante la tua presenza” potete scegliere l’approccio diretto (se siete molto amici) e proporre direttamente il presente che avete in mente. Anni fa a una coppia di amici che aveva di tutto e di più, e aveva esaurito la lista nozze, io chiesi candidamente se potevo sbizzarrirmi con una serie di oggetti per la casa. Non sono sicura che la richiesta li abbia soddisfatti del tutto, ma hanno usato ogni cosa per anni (si trattava di piccoli gadget di design, in ogni caso) e questo è molto più si possa dire di tanti regali di nozze! Se credete potete anche chiedere candidamente se preferiscono una somma in denaro. I futuri sposi sono così sotto pressione finanziaria che se questo è il loro desiderio non lo negheranno certo!

A questo punto comincia l’attesa del Grande Giorno, e vi restano solo tre cose da fare:

1. acquistare o preparare il regalo. Quale che sia il desiderio espresso dai fidanzati ricordatevi di rispettare la loro volontà. Prima di tutto per ragioni di buon senso: sarebbe assurdo chiedere e poi fare di testa vostra! Poi per rispetto nei loro confronti. Questo vale soprattutto per quelle situazioni in cui gli sposi chiedono di fare una donazione a un’opera di beneficienza… insistere a regalare un oggetto per lasciare un ricordo tangibile di voi sarebbe egoistico e narcisistico al massimo, e in ogni caso di pessimo gusto.

© Save The Children

© Save The Children

Per quello che riguarda invece il valore del regalo che farete, il mio parere è che non esistano regole immutabili, ma solo valutazioni di buon senso. Prima di tutto dovrete serenamente valutare quanto potete investire, poi certo sarebbe il caso che piuttosto risparmiate sull’acquisto dell’abito che indosserete (magari riciclando dei capi che già avete). Un buon modo per valutare quanto in basso potete scendere senza apparire eccessivamente spilorci è quello di donare almeno la cifra che spendereste per un pranzo completo e abbondante in un buon ristorante. Facciamo 50 euro? Ma la valutazione è del tutto arbitraria, perché, come ogni dono, anche quello di nozze dovrebbe nascere dai sentimenti piuttosto che dai calcoli. Inoltre queste considerazioni non riguardano i parenti in linea diretta e i testimoni, dai quali ci si aspetta di solito un impegno maggiore.

2. decidere come vestirvi. In questo caso l’invito che riceverete dovrà guidarvi nella valutazione dello stile della festa, al quale farete bene ad adattarvi, per non sentirvi fuori posto:*
– se l’invito è su carta pesante e tagliata a mano, scritto in corsivo inglese o Bodoni, magari con caratteri in oro o spessorati, se riporta i nomi completi dei genitori degli sposi e i loro (eventuali titoli), ma soprattutto se riporta l’indicazione “cravatta nera”, allora significa che ci si aspetta che gli invitati siano vestiti in smoking (gli uomini) e abito da gran sera (le donne);
– se l’invito è semplice, su carta di medio spessore color crema, scritto in corsivo inglese, e la cerimonia è in cattedrale, allora avete a che fare tendenzialmente con un matrimonio tradizionale, pertanto dovrete vestirvi in maniera formale (uomini in completo, con cravatta di seta, le donne in abito elegante e con tacchi);
– se la partecipazione è stampata a colori su carta di buona qualità con un design moderno e accattivante, probabilmente avete a che fare con una festa elegante ma abbastanza casual, quindi gli uomini potranno permettersi lo spezzato (giacca e pantalone diversi) anche senza cravatta, e le donne potranno essere più rilassate, anche in pantaloni;
– se l’invito è stampato a colori su foglio A4 ripiegato, con un disegno buffo, tipo gattino e simili, quasi sicuramente la situazione sarà molto informale. È comunque meglio che uomini e donne evitino jeans e t-shirt.

L’altro elemento da valutate è l’orario della cerimonia: mattina, pomeriggio o sera. La sera impone sempre uno stile più formale, e il mattino di fatto esclude che una donna possa presentarsi in lungo.

Infine, se siete donne, affidatevi ad alcune norme base: niente ‘tutto bianco’ e niente ‘tutto nero’ (a meno che non sia un abito da sera per un eevnto oltre le 17). Il bianco vi farebbe spiccare sulla folla degli invitati, ed è indelicato che un’ospite (per quano splendida ed elegantissima) rubi la scena alla sposa. Il nero invece tende a dare un tono luttuoso che stonerebbe con lo spirito della festa.
Il cappello e i guanti? Nel dubbio (di non essere a vostro agio o che non siano consoni all’occasione) evitateli sempre. Ma se siete disinvolte e il matrimonio è elegante e di mattina, un bel cappello è un accessorio splendido che ridona vita a qualsiasi abito ripescato dall’armadio.

pinterest_bemyguest

Per una selezione di abiti e accessori eleganti (incluse alcune giacche) ma non troppo costosi disponibili sul web, guardate la mia bacheca di Pinterest dedicata all’argomento. Se siete ometti e volete qualche idea di stile, visitate il mitico blog The Sartorialist.

3. confermare con precisione e puntualità la vostra presenza, entro 15 giorni dalla data dell’evento. Salvo cause di forza maggiore, quali malattie in corso o figli molto piccoli. Anche in questi casi però sarà bene prendere per tempo una decisione definitiva e avere la buona creanza di comunicarla al massimo 7 giorni prima dell’evento.

© HelloTenfold

© HelloTenfold

Ed eccoci qui, infine, al giorno del matrimonio.

Se non avete mezzi propri e non sapete come raggiungere il luogo della cerimonia o del ricevimento, ricordatevi di chiedere ai futuri sposi il nome e numero di telefono di qualcuno che può darvi un passaggio, quando telefonate per confermare. In ogni caso non chiamate o messaggiate i futuri sposi nelle 48 ore precedenti al matrimonio. Piuttosto arrangiatevi con un taxi, ma non disturbateli per nessun motivo!

Se è previsto un rinfresco a casa delle famiglie di sposo e sposa, prima della cerimonia, verificate per tempo se ai diretti interessati fa veramente piacere avervi per casa o se si tratta solo di un’imposizione dei genitori. Soprattutto le spose potrebbero preferire un po’ di calma, mentre si preparano, a meno che ovviamente non siano state loro a richiedere la vostra presenza per fornire supporto morale o organizzativo.

Ad ogni modo siate puntualissimi. Se per qualsiasi motivo arrivate in ritardo alla cerimonia cercate di entrare senza disturbare, e se questo non è possibile aspettate fuori… sì, anche in caso di pioggia!

Non fate foto durante il momento clou della cerimonia (a meno che non vi sia stato espressamente richiesto dagli sposi). Prima di tutto ci sono già i professionisti, per questo, che conoscono le eventuali restrizioni imposte dai celebranti e dal luogo, poi ci si aspetta che la cerimonia sia un momento di commossa partecipazione di amici e parenti… non un coro di flash e di calpestii per posizionarsi con l’angolatura migliore!

Non portate regali al rinfresco (a meno che non consistano in una busta), perché così facendo imporreste agli sposi di organizzarsi per portarli a casa al termine del rinfresco. Piuttosto organizzatevi per fare recapitare il regalo a casa della sposa entro una settimana dall’evento.

© Elizabeth Messina

© Elizabeth Messina

Al rinfresco non ubriacatevi e non lamentatevi con gli sposi. Se anche avete avuto una giornata o una settimana spiacevoli, se il riso è scotto e la carne cruda… non importa! Evitate di rovinare la festa di chi vi ha invitato. In fondo si tratta di sopportare poche ore che due persone ricorderanno per tutta la vita…

Sempre per non rovinare la festa dei protagonisti, evitate scenette spiacevoli per il video (inclusi gli aneddoti imbarazzanti che riguardano gli sposi) e fate in modo di verificare in anticipo se i cosiddetti “scherzi” sono concessi nella location. Molte infatti non li gradiscono o preferiscono coordinarli direttamente, relegandoli in aree apposite (per evitare incidenti ‘sporchevoli’) e in momenti precisi. Se c’è un/a wedding planner, rivolgetevi a questa persona e attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni. In generale, se notate qualcuno che ha palesemente il ruolo di coordinare l’evento, sappiate che questa persona ha il mandato degli sposi, quindi cercate di assecondarla il più possibile.

Ricordate di salutare gli sposi prima di lasciare la festa, anche se dovete andarvene in anticipo rispetto alla conclusione. Muovetevi per tempo dunque e fate in modo di intercettare gli sposi (anche singolarmente) senza interromperli mentre stanno tagliando la torta o mentre stanno facendo le foto. Viceversa se vi trattenete fino alla fine, e gli sposi stanno distribuendo le bomboniere in un punto del ricevimento, raggiungeteli per tempo e non attardatevi troppo a chiacchierare al tavolo. Di solito la consegna delle bomboniere è un segnale per mettere fine ai festeggiamenti (a meno che non sia stato espressamente annunciato che la festa continua con le danze), in base anche agli orari della location e del servizio. Fare ‘sforare’ troppo gli sposi potrebbe causare loro un costo aggiuntivo.

© Featherlove

Ma in generale, come per chi organizza il matrimonio, esiste una sola norma generale che le raccoglie tutte:

divertitevi con rispetto per voi stessi e per gli altri e qualsiasi festa o situazione sarà stupenda.

* Piccolo aneddoto personale che smentisce in parte le mie indicazioni e vi insegna che tutto è relativo: anni fa a un matrimonio in una cittadina di provincia io mi sono trovata al centro (negativo) dell’attenzione per essere l’unica ospite vestita in accordo alle norme del galateo. Il matrimonio era in cattedrale, la sposa aveva il velo lungo, l’invito era super formale, la cerimonia di mattina. Io ero vestita con un completo in nuance di rosa cipria e avorio con nei capelli una delle acconciature di Accessorize con nastro rosa cipria e piccola piuma (dimensioni totali: 10 cm, mica un cappello a larga tesa). Gli altri ospiti erano per lo più in jeans o abiti super casual, le donne tendenzialmente in nero o marrone scuro (una tristezza che non vi dico). Eppure ero io a disagio e venivo schernita con risatine. Insomma, seguite i miei consigli… ma adattateli al contesto.

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: cravatta nera, dress code, galateo, inviti, lista nozze, ospiti, partecipazioni, Pinterest, regali, ricevimento, RSVP

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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