Il post di oggi doveva essere una sorpresa (e doveva uscire ieri, ma ormai lo sapete come la mia programmazione del blog sia la cenerentola delle priorità), poi mi sono abbattuta di fronte alle difficoltà tecniche, così lo leggerete normalmente. E no, non vi dico in cosa sarebbe consistita la sorpresa perché non ho abbandonato l’idea, quindi conto di rigiocarmela in futuro.
Il punto è che molti di voi capitano su questo sito cercando ‘wedding planner’, ma tanti altri mi hanno conosciuto/incontrato nella vita ‘vera’, in vesti del tutto diverse. Così, quando vedono questo sito non sono più sicuri di cosa io, in buona sostanza, faccia in realtà, nella vita.
Ecco, oggi vi rispondo molto in breve.
Nel 2009 ho aperto un’attività imprenditoriale per fornire servizi di consulenza alle coppie che stanno organizzando il loro matrimonio. Lo chiamo ‘fare la wedding planner’, sia per semplicità, sia perché negli Stati Uniti (dove la professione è nata) di solito è questo il termine che viene usato per chi ha un’attività come la mia. Molto genericamente, insomma, mi occupo di aiutare gli sposi nell’organizzazione delle nozze, di accompagnarli dal punto A (“evviva, ci sposiamo!”) al punto B (“wow, ci siamo sposati!”) nel modo più efficiente, piacevole e soddisfacente.
Ogni coppia (e ogni matrimonio) è diversa. Quindi può capitare che io:
– aiuti gli sposi a scegliere data e luogo del matrimonio, se sono indecisi per qualsiasi motivo;
– vada alla ricerca di fornitori e location, se gli sposi non ne hanno il tempo;
– metta in fila gli elementi che gli sposi vorrebbero nel loro matrimonio, creando un’agenda del grande giorno;
– prenda le idee e le ispirazioni degli sposi e le trasformi in un progetto creativo, poi vada a cercare oggetti, elementi e fornitori per realizzare quel progetto;
– organizzi il budget degli sposi in un foglio di calcolo, dividendolo nelle quote che saranno necessarie per pagare i diversi elementi e tenendo sotto controllo come vengono spese;
– sia presente dalla mattina presto alla sera tardi del giorno del matrimonio, verificando che tutti i fornitori facciano la loro parte e contribuendo in prima persona se è necessario.
Ma la lista potrebbe continuare o non contenere nessuna di queste voci.
Perché quello che vendo non è una job description, cioè un elenco definito di attività, ma un risultato: che gli sposi abbiano il matrimonio che desideravano alle proprie condizioni.
Questo è ciò che fa fatamadrina.
Barbara Pederzini, la persona dietro fatamadrina, fa tante altre cose, ma quella è un’altra storia.