fatamadrina

wedding planner

  • IT
  • Home
  • Chi sono
    • Contatti
  • Portfolio
    • Matrimonio a Villa Catignano
    • Matrimonio a Villa Catureglio
    • Matrimonio al Castellazzo
    • Matrimonio al castello di Modanella
    • Matrimonio all’Hotel La Badia di Orvieto
    • Matrimonio in giardino
    • Matrimonio in grattacielo a New York
    • Matrimonio in Valpolicella
    • Matrimonio sul Lago di Como
    • Matrimonio sul Lago d’Orta
  • Blog

Meet Ara, graphic designer

10 Dicembre 2012 by Barbara 10 commenti

Ve l’avevo promesso. Nei prossimi mesi il blog ospiterà di lunedì alcuni addetti ai lavori che si sono prestati a rispondere alle mie domande a doppio taglio… nel senso che da un lato ci tengo a farveli conoscere meglio nella speranza che trovino sempre più occasioni di lavoro (perché se le meritano), ma dall’altro le loro risposte possono offrirvi uno sguardo dietro le quinte su aspetti di un matrimonio a cui magari non avete mai pensato. E la conoscenza è l’arma più potente, quando si è alle prese con scelte e investimenti importanti, secondo me.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

Oggi ospito Arabella Marsili, in arte Ara Marvin, che con il marchio caratterino offre servizi di wedding design, in particolare per quanto riguarda la progettazione e realizzazione di cancelleria e coordinati di nozze.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

Ara è stata anche una delle menti dietro il folle shooting di aprile a Grottammare, che è stato poi pubblicato su Green Wedding Shoes. Ecco qui le domande che le ho fatto, e le risposte che lei, ever gracefully, mi ha dato.

1. Raccontami qualcosa di te
Sono Ara, 32 anni, amante dei treni, dell’autunno, delle geometrie e del bianco/nero. Timidissima, goffa e un po’ lentona, non passa giorno in cui non ascolti musica, preferibilmente rumorosa. Amo circondarmi di un sano disordine. Forse è per contrappasso che ho sviluppato un gusto grafico molto ordinato e pulito: “Se non serve, è troppo”. Per la mia attività ho scelto il nome “caratterino”, citazione tipografica e tutt’altro che caratteriale: graphic designer, wedding supporter, paper addicted and fan of chaos.

2. Che cosa ti ha portato a diventare una grafica?
Ho iniziato a interessarmi di grafica durante gli studi di urbanistica; ero molto affascinata dalla fase di comunicazione e presentazione dei progetti, in particolare dall’uso dei simboli e delle icone. Tutt’ora l’aspetto simbolico della grafica è quello che preferisco, molto più della decorazione fine a se stessa. L’aspetto pratico e operativo l’ho invece imparato lavorando in un centro stampa digitale; la formazione teorica vera e propria l’ho alimentata e la alimento ancora da autodidatta, spinta dall’ansia da prestazione, dalla curiosità e dal bisogno di sentirmi “preparata” in materia.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

3. Perché hai deciso di dedicarti anche alla grafica per i matrimoni? 
Il mondo del wedding design l’ho scoperto a inizio 2011 tramite Cinzia [Bruschini, n.d.F.]. lei si stava già affermando nel settore come fotografa, io in quel periodo avevo appena deciso di tentare la strada del lavoro autonomo e mi stavo contemporaneamente interessando di carta e legatoria. Cinzia mi aveva contattato per delle richieste di stampa specifiche, e mi fece vedere degli esempi. Mi ricordo che quando ho visto Oh So Beautiful Paper per la prima volta mi sono chiesta dov’ero stata fino ad allora! Quello che mi ha subito colpito di questo settore, e che ancora mi esalta, è la versatilità: lavorando infatti su piccole quantità e dimensioni, ci si può sbizzarrire con finiture a mano e attenzioni al prodotto che la produzione seriale non permetterebbe, dalla cucitura all’uso di diversi materiali, alle fustelle. Si può rifinire e lavorare a mano ogni singolo pezzo. In più progettare un invito di matrimonio significa annunciare un momento di gioia, ma sopratutto pieno di storia; nella mia piccola esperienza, da ogni coppia per cui ho lavorato, è nata un’amicizia (e è scesa qualche lacrima di commozione).

4. Quali sono 5 consigli che daresti agli sposi per prendere decisioni relativamente alla grafica del loro matrimonio e per scegliere un fornitore di grafica?

– Rispecchiarsi: è importante sentirsi a proprio agio con l’aspetto grafico del proprio matrimonio. Tutto deve parlare della coppia, dei loro gusti e del loro vissuto, è inutile falsare il tutto solo per seguire le tendenze.
– Astrarre: possiamo distaccarci da una visione troppo didascalica del tema di matrimonio. Quindi non per forza dobbiamo usare le iniziali, o le conchiglie se siamo al mare o la neve se siamo in montagna.
– Curare l’invito: che sia fatto dagli sposi o da un professionista, scritto a mano o grafico, che sia stampato o virtuale, l’invito deve essere curato e rappresentativo di chi lo invia. A volte si preferisce investire sul tableau o sull’allestimento; va bene, ma se è necessario ridimensionare il budget, l’invito a mio parere è l’unica cosa a cui non si può rinunciare. In realtà è infatti l’unico pezzo che gli ospiti avranno la possibilità di avere tra le mani, “scartare”, vedere e rivedere più volte e con calma. È una forma di rispetto per i nostri ospiti. Devono poter già assaporare il gusto del matrimonio e sopratutto sentirsi presenze volute e desiderate.
– Incuriosire gli ospiti: attraverso l’invito si possono usare attenzioni per incuriosire gli ospiti, farli giocare, interagire, costruire puzzle, scoprire scritte con l’inchiostro simpatico, grattare talloncini argentati… insomma creare un’atmosfera giocosa che renda da subito gli ospiti partecipi della festa.
– Coordinare e semplificare: se si sceglie un tema è bene condensarlo in un elemento rappresentativo e portarlo avanti fino alla fine; meglio meditare qualche giorno in più ma essere certi di volerlo sviluppare anche nell’allestimento finale. Infine semplificare il più possibile, evitare per esempio di dare ai tavoli nomi di fiori in latino che gli invitati passeranno più tempo a decifrare che non a ricordare.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

5. Come nasce di solito l’idea del progetto grafico di un matrimonio, nella tua esperienza?
Non avendo un catalogo e costruendo di volta in volta il progetto, la base di partenza è la coppia; se è possibile mi piace incontrare entrambi gli sposi, anche se di solito poi mi relazioni sempre con la sposa. Capita anche di lavorare via mail e non aver modo di vedere mai dal vivo la coppia. In quel caso parto da una sorta di “questionario” che prima di tutto li invita a parlare di loro, di come si sono conosciuti, dove andranno a vivere, chi è la parte razionale e chi quella romantica, i loro gusti etc. poi la loro idea riguardo al giorno vero e proprio del matrimonio, dove si sposeranno, se avranno un colore principale, un tema portante o se hanno già scelto l’abito. Last but not least, un’idea di “tetto di investimento” entro cui stare per la realizzazione: le tecniche di stampa e i diversi tipi di carta utilizzati possono fare la differenza ma anche pesare sul budget complessivo. Da questi elementi nasce un’affannosa ricerca di spunti fino all’elaborazione di un paio di proposte da sviluppare.

6. Quante ore di progettazione ci sono in media, dietro una grafica di matrimonio interamente personalizzata?
Questa è la domanda più difficile: non so calcolare il tempo, ogni volta è diverso e non essendo una persona molto metodica faccio fatica a tenere il conto di quanto tempo impiego. Di certo il tempo dedicato alla ricerca è fondamentale; deve essere costante e a 360 gradi. Sembra una frase fatta ma è così: lo spunto definitivo può arrivare da qualunque campo. La fase di approvazione, anche qui, è random: se non si fa centro, o non si smuovono i sentimenti o ci sono troppe insicurezze da parte degli sposi, si può tentare di aggiustare un progetto per mesi. Quand’è così è d’obbligo darsi un limite e decidere eventualmente di ricominciare totalmente da capo.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

7. Quanto è importante la scelta dei materiali, dei metodi di stampa e del fornitore? E che impatto può avere sul budget? C’è un modo per ridurre questi costi senza compromettere la resa del progetto?
Stampa, carta e finitura possono fare la differenza nel risultato finale. Chi non ama la lamina oro, o la carta accoppiata o la tanto adorata letterpress? Tutto questo incide nella realizzazione, e il più delle volte in maniera significativa. Nonostante questo, io credo che si possano ottenere degli ottimi risultati anche dalla classica stampa digitale e da una carta più semplice. Ho anche visto inviti straordinari inviati esclusivamente via mail o inseriti in un sito web costruito ad hoc. L’incisività del progetto grafico serve a questo, a funzionare sempre e comunque. Quando si progetta un logo, amo dire che se funziona in nero, funziona sempre. Questa regola per me vale anche nel progetto di matrimonio; tutto quello che è rifinitura è senz’altro l’aspetto più originale e che conferisce unicità al progetto, credo però che nessuna letterpress possa fare i miracoli. Quello che è importante invece è che l’aspetto di progettazione e quello di realizzazione vadano di pari passo; quindi chiedo all’inizio se si ha intenzione di orientarsi su queste lavorazioni, perché è importante in fase di progettazione sapere che standard devo rispettare per poter ottenere quel risultato.

8. Come definiresti il tuo stile?
Vorrei che fosse percepito come pulito e simbolico.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

9. Wedding planner. Quali sono nella tua esperienza gli aspetti positivi di lavorare alla grafica di un matrimonio quando c’è una wedding planner nel team, e quali le eventuali controindicazioni?
Nella mia piccola esperienza, la figura della wedding planner è stata utilissima perchè in grado di dare dei vincoli fin da subito al progetto. Gli sposi arrivano con le idee già piuttosto lucide [quando lavorano con un wedding planner], non vagano nel nulla in cerca di ispirazione e hanno una figura di riferimento precisa e puntale. Sostanzialmente facilita il mio lavoro perché mi indirizza già sul risultato. In più è un ottima fonte di confronto e riscontro delle mie proposte. Inoltre dando un supporto professionale nell’organizzazione generale, è in grado di dare un parere autorevole, rispetto a me che magari posso consigliare ma non certo gestire professionalmente tutti gli aspetti del matrimonio. Le eventuali controindicazioni possono eventualmente derivare dagli stessi motivi: essendo un filtro così importante tra me e gli sposi, le mie motivazioni o le loro richieste potrebbero non arrivare completamente e generarsi fraintendimenti.

Allora, cosa ne pensate? Scommetto che adesso anche voi adorate Ara! Se avete altre curiosità che le mie domande non abbiano fatto emergere, mi raccomando scrivetele nei commenti e io e Ara cercheremo di rispondervi il più velocemente possibile!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: cancelleria, caratterino, coordinato, invito, matrimonio, partecipazioni, suite, wedding design

fatamadrina su Green Wedding Shoes! Viva l’Italia!

20 Luglio 2012 by Barbara 4 commenti

Vi ricordate che l’aprile scorso sono stata nelle Marche per realizzare uno shooting di ispirazione con Cinzia Bruschini e una banda di fornitori di prim’ordine?!

Era un progetto nato da un serie di imprevisti e opportunità colte perché siamo persone che, quando succede qualcosa di spiacevole, cercano subito l’aspetto positivo. Avevamo un fine settimana libero al centro di una stagione strapiena e abbiamo deciso di dedicarlo a realizzare un progetto che potesse essere pubblicato sui blog stranieri.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Volevamo che rappresentasse un concetto di matrimonio all’italiana fedele ai migliori elementi della nostra tradizione così come è conosciuta all’estero (il piacere della buona cucina, la storia, i centri storici pittoreschi, i colori vibranti, la moda e la maestria del Made in Italy) e allo stesso tempo dissacrante e creativo.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Così, alla sera, terminato il lavoro (ed è stato un lavoraccio, vi assicuro), mentre seduti a un tavolo dell’Osteria dell’arancio aspettavamo la cena, abbiamo stilato la lista dei blog dove avremmo voluto vedere pubblicato il lavoro, in ordine di preferenza. Al primo posto c’era Green Wedding Shoes, perché rispetto ad altri è più simile alla sensibilità di tutti noi (io, Cinzia, Ara Marvin, Roberto Monaldi). Ci siamo detti che era un’ambizione folle ma ci abbiamo brindato sù.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Una settimana fa Jen ha pubblicato le nostre foto come ispirazione della settimana, col titolo “From Italy with love”.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Siamo fuori di noi dalla soddisfazione e per me è un’emozione particolarmente forte. Perché è il primo shooting allestito a cui collaboro e perché pur nascendo da una mia idea un po’ impopolare di questi tempi (usare il tricolore come base cromatica per tutto il progetto) l’esperienza di brainstorming avuta con Cinzia, Ara e Roberto è stata veramente eccezionale.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Ho portato a casa molte lezioni da questa esperienza. La più importante per voi che mi leggete è fidarvi dei vostri collaboratori, lasciando loro la possibilità di elaborare gli input che ricevono da voi e portare il loro contributo creativo al progetto.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

So che altre wedding planner avrebbero preteso da Roberto un allestimento con piccoli mazzolini in bottiglie di vetro, “che fa tanto Style Me Pretty“, io sono stra-orgogliosa di avere accettato con gioia la sua proposta geniale e irriverente, che ancora rimbalzava su Twitter e il web in questi giorni, tra gli operatori americani (siamo stati segnalati anche da Shouthbound Bride e da Kat, la RockN’Roll Bride).

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Prima di chiudere, e lasciarvi godere gli scatti inediti che accompagnano il post, voglio cogliere l’occasione per ringraziare un po’ di persone… l’architetto Pazzi per la squisita accoglienza che ci ha riservato a Casa Pazzi, permettendoci di trasformare le stanze e la terrazza in un pazzo e caotico studio fotografico. Se volete regalarvi un week-end speciale, prenotate la suite Il Melograno col suo giardino privato e inebriatevi dei suoi profumi meravigliosi.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

Prima di chiudere, lasciatemi ringraziare un po’ di persone speciali…

… Igor Vita del Comune di Grottammare, per avere capito la nostra idea e averla sponsorizzata col sindaco per farci avere il permesso per l’occupazione della splendida Piazza Peretti.

… Cinzia, perché è molto più che una fotografa, il suo occhio clinico e il suo gusto impeccabile la rendono una stylist nata.

… Ara, per averci messo una disponibilità infinita e un papà con una Guzzi d’epoca.

… Roberto per la pasta. Un genio.

… e tutti gli altri che hanno reso possibile tutto questo.

wedding inspiration From Italy With Love

ph. Cinzia Bruschini

E con questo vi saluto, e vi auguro buon fine settimana.

Crediti:
fotografia: Cinzia Bruschini
location: Piazza Peretti, Casa Pazzi
stationery: caratterino
styling e concept: fatamadrina
flower design: Robero Monaldi
catering: Osteria dell’arancio, Grottammare
torta: Sweet Cuc’s Cake
abito da sposa: Atelier Couture Hayez
farfallino: Annalisa Titolo
abiti invitate: Rosé à Pois
modelli: Elisa, Stefano
ospiti speciali e fotografi del backstage: Marta e Alessio – Studio A+Q

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: caratterino, Cinzia Bruschini, Couture Hayez, fatamadrina, inspiration shooting, matrimonio a tema, Roberto Monaldi, rosso, Studio A+Q

Location scouting {what’s in a bag?}

25 Aprile 2012 by Barbara 4 commenti

Oggi recupero due argomenti già abbozzati in passato, e che mi sembra riscuotano un certo interesse: i sopralluoghi di location e una scuriosata dentro alla borsa che mi porto dietro sul lavoro.

Sabato scorso sono andata nelle Marche per un sopralluogo preliminare nel borgo caratteristico che il 28 aprile accoglierà il mio primo inspiration shooting. È un progetto molto speciale perché nasce sì da un mio concept, ma è in realtà il frutto della collaborazione attiva di professionisti eccezionali. Da Cinzia Bruschini (le cui foto di sabato scorso potete vedere qui) a Ara Marvin, la mente e la mano dietro caratterino, a Roberto Monaldi a molti altri ancora che hanno prestato il loro lavoro e la loro arte per renderlo possibile (la lista dei credits sarà lunghissima!).

Ad ogni modo, fare sopralluoghi è un’attività abbastanza comune per una wedding planner, ma una che anche i futuri sposi devono affrontare con lo spirito e la preparazione giuste. Per questo vi lascio cinque semplici indicazioni da seguire per non sprecare tempo e un’idea della borsa che potreste volervi portare dietro:

1. assicuratevi di avere il recapito corretto della location, l’itinerario migliore per arrivarci e i numeri di telefono cellulari di chiunque vi aspetti (in modo da poterli avvertire di eventuali ritardi). Avvicinandovi alla location esaminate la viabilità e verificate eventuali limitazioni e la distanza rispetto al luogo della cerimonia;
2. prima di partire fatevi un elenco di domande da porre ai proprietari, è sempre meglio che le scriviate a freddo, prima di arrivare sul posto, in modo da non rischiare di dimenticare qualcosa. Quando arrivate non abbiate paura di tirare fuori la vostra lista e leggerla, non state sostenendo un esame!
3. portatevi una macchina fotografica e scattate foto, dopo avere chiesto il permesso della proprietà. Nelle fasi successive dell’organizzazione vi sarà molto utile avere un promemoria visivo degli spazi a disposizione;
4. verificate in particolar modo la quantità dei servizi igienici disponibili, l’accessibilità della location e la capienza interna ed esterna (se vi innamorate di un giardino meraviglioso, assicuratevi sempre che lo spazio al chiuso accolga altrettanti ospiti);
5. chiedete il riferimento della persona che sarà sul posto il giorno dell’evento in modo da poterlo trasmettere agli altri fornitori per accordi.

E questa è la borsa che avevo con me sabato, che vi offre un buon punto di partenza per organizzare la vostra:

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

– la mia big bag di OVS, con manici corti e tracolla;
– la borsa della fotocamera, meglio averne una se usate una macchina con obiettivi intercambiabile e un minimo più evoluta delle semplici point-and-shoot;
– mini-beauty medico, con salviettine intime, disinfettante mani, Cibalgina, Imodium…
– porta-biglietti da visita, da distribuire a pioggia;
– occhiali da sole, per le ore centrali della giornata, in giro;
– occhiali da vista, per guidare con il buio;
– cartellina porta-documenti rosa fluo (anche se nella foto vedete quella blu) e con blocco integrato. Di queste ne ho almeno tre diverse, divise per categoria di lavoro. Ve le consiglio veramente: nella patella di sinistra c’è un raccoglitore a fisarmonica in pvc trasparente, in quella centrale il blocco e il portapenna, quella di destra si chiude col velcro!
– portafoglio con documenti, carte di credito e un po’ di contante;
– agenda cartacea, perché più mi immergo nella vita digitale più sento il bisogno di task puramente analogici, come scrivere un appuntamento nella pagina giusta!

Nella foto manca il mio preziosissimo iPhone, capace di farmi da navigatore, agenda, rubrica, calcolatore di risorse, blocco appunti, finestra sul mondo.

Sembra un sacco di roba, in realtà viaggiavo abbastanza leggera, come si evince dalla foto d’insieme:

ph. Barbara Pederzini

ph. Barbara Pederzini

Allora, che ne dite?

Categoria: dietro le quinte di fatamadrina Tag: caratterino, Cinzia Bruschini, consigli, fatamadrina, location, Roberto Monaldi

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


Cerca

© 2023 · Barbara Pederzini · fatamadrina® · PIVA 03284240367
Site by Francesca Marano · Proudly powered by WordPress and Genesis · Privacy Policy

Copyright © 2023 · fatamadrina on Genesis Framework · WordPress · Accedi