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Ecchec… carattere?!

17 Luglio 2013 by Barbara 2 commenti

Questo post lo avete chiesto, aspettato, desiderato forse, ma come spesso succede in questo periodo ha subito notevoli ritardi!

Oggi vi parlo di come scegliere il carattere (o i caratteri) giusto per le vostre partecipazioni, e di conseguenza per il coordinato di cancelleria per le vostre nozze.

Ma prima di cominciare vorrei fare un paio di considerazioni iniziali.

Il coordinato di cancelleria, anche detto suite, è tutto l’insieme degli elementi grafici stampati su carta che possono essere usati per una festa di nozze. Il primo elemento è spesso la partecipazione, a volte preceduta da un save the date o preinvito, che annuncia la sola data delle nozze con un certo anticipo (da usare se la data che avete scelto è in un giorno/periodo in cui i vostri ospiti non hanno facilità ad avere ferie, o se devono programmare lunghi viaggi aerei). Con la partecipazione si crea l’invito, e volendo una mappa dell’itinerario tra luogo della cerimonia e luogo del ricevimento, e magari un cartoncino per richiedere una conferma scritta e articolata (per esempio se volete sapere in anticipo quanti pasti vegetariani prevedere, o se prevedete eventi collaterali per il quale confermare il numero esatto di ospiti). A seguire verranno, se la vostra feste li prevede:
– il libretto per la cerimonia;
– il tableau de mariage;
– i segnatavolo;
– i segnaposto;
– i cartoncini per il buffet;
– i cartoncini per la confettata;
– la segnaletica per photobooth, guest book e altre fasi della festa;
– i cartoncini per i sacchetti dei confetti e per le bomboniere;
– i biglietti di ringraziamento da spedire a chi vi ha fatto un regalo.

Credetemi, assicurarvi che tutti questi elementi siano coordinati tra loro farà tutta la differenza nel dare ai vostri ospiti la sensazione di un evento ben organizzato e curato, basterà stampare tutto sullo stesso tipo di carta, usando gli stessi colori e gli stessi caratteri tipografici. Non ci vogliono necessariamente grandi capitali (ma se avete due soldi da spendere su questo elemento, vi *supplico* di contattare Ara o Valentina. Fidatevi, non ve ne pentirete!), volendo basta un programma di word processing sul vostro computer e una copisteria di fiducia che faccia stampe digitali di qualità. Trovate un mio semplicissimo tutorial di due anni fa per disegnare la vostra partecipazione moderna con MS Word.

Eccoci qui, quindi a parlare di caratteri tipografici o, come vengono definiti in inglese ‘font‘ (che come tutti i termini inglesi è neutro, ma i grafici italiani si dividono equamente tra chi dice “il font” e chi “la font”). Come decidere quale usare? E come usarle? Ecco un semplice elenco di indicazioni da seguire:

1. usate non più di due diversi font in tutto il vostro coordinato. Se il singolo font è da preferire se scegliete la strada della partecipazione classica tradizionale (con corsivo inglese su cartoncino tagliato a mano), se avete più testo e uno stile moderno e creativo vale la pena aggiungere un secondo font per dare movimento alla composizione e risalto alle diverse parti;

via Somewhere Splendid

via Somewhere Splendid

2. scegliete font di qualità, disegnati da designer bravi. Non c’è bisogno di spendere centinaia di euro (il costo di un set di caratteri professionale), su portali come Font Squirrel trovate ottime soluzioni scaricabili gratuitamente. Per chiarirci, Cominc Sans NON è un font di qualità. NON usatelo. NO, neanche se ve lo consiglia il cugino ingegnere informatico. Anzi, proprio perché ve l’ha consigliato dovreste avere dei dubbi;

3. se volete abbinare due font, assicuratevi di scegliere un font bastoni per tutte le informazioni importanti che devono essere perfettamente leggibili (nomi di luogo, indirizzi, numeri di contatto ecc), e poi sbizzarritevi con un bel corsivo o un font graziato per le informazioni che i vostri ospiti dovrebbero già conoscere (i vostri nomi, i testi di invito, l’anno…). Di solito l’abbinamento tra due font dovrebbe essere animato da una logica di accordo o di contrasto. Nel primo caso basterà scegliere due font della stessa famiglia, o usarne uno in titoletto (lo stile tutto maiuscolo che noi chiamiamo stampato maiuscolo) e l’altro in stile normale. Nel secondo caso vi consiglio di preferire un font bastoni molto minimale e appaiarlo magari con un font calligrafico pieno di svolazzi, questa è decisamente la tendenza dominante nei coordinati di nozze che vediamo nei blog americani. Se avete dei dubbi, potete usare la galleria di font di Google, che in ogni scheda vi offre degli esempi di abbinamenti (pairings);

© Peter loves Jane

© Peter loves Jane

4. scegliete font che completino la grafica dell’invito. Se avete una grafica morbida, romantica e ricca di linee curve, riequilibrate la composizione privilegiando font minimali e lineari, lasciando poche sottolineature in caratteri calligrafici graziati;

5. divertitevi con i cosiddetti dingbats (le font unicamente grafiche), i doodle (scarabocchi calligrafici) e con le e commerciali. Non è necessario che provengano dalla stessa famiglia delle font che avete già scelto (unica eccezione alla prima regola), perché li userete proprio per decorare la partecipazione, soprattutto se avete usato pochi altri elementi grafici.

Semplice, no?! Scherzi a parte, la materia è davvero meno lineare di quel che appare (non a caso impaginare un testo è una vera e propria arte!) quindi non spaventatevi. Cominciate per gradi, fatevi consigliare, e se volete sapete quali sono i font che uso io, visitate la mia board di Pinterest Fab fonts.

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: cancelleria, faidate, font, grafica, inviti, partecipazione, suite

Meet Ara, graphic designer

10 Dicembre 2012 by Barbara 10 commenti

Ve l’avevo promesso. Nei prossimi mesi il blog ospiterà di lunedì alcuni addetti ai lavori che si sono prestati a rispondere alle mie domande a doppio taglio… nel senso che da un lato ci tengo a farveli conoscere meglio nella speranza che trovino sempre più occasioni di lavoro (perché se le meritano), ma dall’altro le loro risposte possono offrirvi uno sguardo dietro le quinte su aspetti di un matrimonio a cui magari non avete mai pensato. E la conoscenza è l’arma più potente, quando si è alle prese con scelte e investimenti importanti, secondo me.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

Oggi ospito Arabella Marsili, in arte Ara Marvin, che con il marchio caratterino offre servizi di wedding design, in particolare per quanto riguarda la progettazione e realizzazione di cancelleria e coordinati di nozze.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

Ara è stata anche una delle menti dietro il folle shooting di aprile a Grottammare, che è stato poi pubblicato su Green Wedding Shoes. Ecco qui le domande che le ho fatto, e le risposte che lei, ever gracefully, mi ha dato.

1. Raccontami qualcosa di te
Sono Ara, 32 anni, amante dei treni, dell’autunno, delle geometrie e del bianco/nero. Timidissima, goffa e un po’ lentona, non passa giorno in cui non ascolti musica, preferibilmente rumorosa. Amo circondarmi di un sano disordine. Forse è per contrappasso che ho sviluppato un gusto grafico molto ordinato e pulito: “Se non serve, è troppo”. Per la mia attività ho scelto il nome “caratterino”, citazione tipografica e tutt’altro che caratteriale: graphic designer, wedding supporter, paper addicted and fan of chaos.

2. Che cosa ti ha portato a diventare una grafica?
Ho iniziato a interessarmi di grafica durante gli studi di urbanistica; ero molto affascinata dalla fase di comunicazione e presentazione dei progetti, in particolare dall’uso dei simboli e delle icone. Tutt’ora l’aspetto simbolico della grafica è quello che preferisco, molto più della decorazione fine a se stessa. L’aspetto pratico e operativo l’ho invece imparato lavorando in un centro stampa digitale; la formazione teorica vera e propria l’ho alimentata e la alimento ancora da autodidatta, spinta dall’ansia da prestazione, dalla curiosità e dal bisogno di sentirmi “preparata” in materia.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

3. Perché hai deciso di dedicarti anche alla grafica per i matrimoni? 
Il mondo del wedding design l’ho scoperto a inizio 2011 tramite Cinzia [Bruschini, n.d.F.]. lei si stava già affermando nel settore come fotografa, io in quel periodo avevo appena deciso di tentare la strada del lavoro autonomo e mi stavo contemporaneamente interessando di carta e legatoria. Cinzia mi aveva contattato per delle richieste di stampa specifiche, e mi fece vedere degli esempi. Mi ricordo che quando ho visto Oh So Beautiful Paper per la prima volta mi sono chiesta dov’ero stata fino ad allora! Quello che mi ha subito colpito di questo settore, e che ancora mi esalta, è la versatilità: lavorando infatti su piccole quantità e dimensioni, ci si può sbizzarrire con finiture a mano e attenzioni al prodotto che la produzione seriale non permetterebbe, dalla cucitura all’uso di diversi materiali, alle fustelle. Si può rifinire e lavorare a mano ogni singolo pezzo. In più progettare un invito di matrimonio significa annunciare un momento di gioia, ma sopratutto pieno di storia; nella mia piccola esperienza, da ogni coppia per cui ho lavorato, è nata un’amicizia (e è scesa qualche lacrima di commozione).

4. Quali sono 5 consigli che daresti agli sposi per prendere decisioni relativamente alla grafica del loro matrimonio e per scegliere un fornitore di grafica?

– Rispecchiarsi: è importante sentirsi a proprio agio con l’aspetto grafico del proprio matrimonio. Tutto deve parlare della coppia, dei loro gusti e del loro vissuto, è inutile falsare il tutto solo per seguire le tendenze.
– Astrarre: possiamo distaccarci da una visione troppo didascalica del tema di matrimonio. Quindi non per forza dobbiamo usare le iniziali, o le conchiglie se siamo al mare o la neve se siamo in montagna.
– Curare l’invito: che sia fatto dagli sposi o da un professionista, scritto a mano o grafico, che sia stampato o virtuale, l’invito deve essere curato e rappresentativo di chi lo invia. A volte si preferisce investire sul tableau o sull’allestimento; va bene, ma se è necessario ridimensionare il budget, l’invito a mio parere è l’unica cosa a cui non si può rinunciare. In realtà è infatti l’unico pezzo che gli ospiti avranno la possibilità di avere tra le mani, “scartare”, vedere e rivedere più volte e con calma. È una forma di rispetto per i nostri ospiti. Devono poter già assaporare il gusto del matrimonio e sopratutto sentirsi presenze volute e desiderate.
– Incuriosire gli ospiti: attraverso l’invito si possono usare attenzioni per incuriosire gli ospiti, farli giocare, interagire, costruire puzzle, scoprire scritte con l’inchiostro simpatico, grattare talloncini argentati… insomma creare un’atmosfera giocosa che renda da subito gli ospiti partecipi della festa.
– Coordinare e semplificare: se si sceglie un tema è bene condensarlo in un elemento rappresentativo e portarlo avanti fino alla fine; meglio meditare qualche giorno in più ma essere certi di volerlo sviluppare anche nell’allestimento finale. Infine semplificare il più possibile, evitare per esempio di dare ai tavoli nomi di fiori in latino che gli invitati passeranno più tempo a decifrare che non a ricordare.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

5. Come nasce di solito l’idea del progetto grafico di un matrimonio, nella tua esperienza?
Non avendo un catalogo e costruendo di volta in volta il progetto, la base di partenza è la coppia; se è possibile mi piace incontrare entrambi gli sposi, anche se di solito poi mi relazioni sempre con la sposa. Capita anche di lavorare via mail e non aver modo di vedere mai dal vivo la coppia. In quel caso parto da una sorta di “questionario” che prima di tutto li invita a parlare di loro, di come si sono conosciuti, dove andranno a vivere, chi è la parte razionale e chi quella romantica, i loro gusti etc. poi la loro idea riguardo al giorno vero e proprio del matrimonio, dove si sposeranno, se avranno un colore principale, un tema portante o se hanno già scelto l’abito. Last but not least, un’idea di “tetto di investimento” entro cui stare per la realizzazione: le tecniche di stampa e i diversi tipi di carta utilizzati possono fare la differenza ma anche pesare sul budget complessivo. Da questi elementi nasce un’affannosa ricerca di spunti fino all’elaborazione di un paio di proposte da sviluppare.

6. Quante ore di progettazione ci sono in media, dietro una grafica di matrimonio interamente personalizzata?
Questa è la domanda più difficile: non so calcolare il tempo, ogni volta è diverso e non essendo una persona molto metodica faccio fatica a tenere il conto di quanto tempo impiego. Di certo il tempo dedicato alla ricerca è fondamentale; deve essere costante e a 360 gradi. Sembra una frase fatta ma è così: lo spunto definitivo può arrivare da qualunque campo. La fase di approvazione, anche qui, è random: se non si fa centro, o non si smuovono i sentimenti o ci sono troppe insicurezze da parte degli sposi, si può tentare di aggiustare un progetto per mesi. Quand’è così è d’obbligo darsi un limite e decidere eventualmente di ricominciare totalmente da capo.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

7. Quanto è importante la scelta dei materiali, dei metodi di stampa e del fornitore? E che impatto può avere sul budget? C’è un modo per ridurre questi costi senza compromettere la resa del progetto?
Stampa, carta e finitura possono fare la differenza nel risultato finale. Chi non ama la lamina oro, o la carta accoppiata o la tanto adorata letterpress? Tutto questo incide nella realizzazione, e il più delle volte in maniera significativa. Nonostante questo, io credo che si possano ottenere degli ottimi risultati anche dalla classica stampa digitale e da una carta più semplice. Ho anche visto inviti straordinari inviati esclusivamente via mail o inseriti in un sito web costruito ad hoc. L’incisività del progetto grafico serve a questo, a funzionare sempre e comunque. Quando si progetta un logo, amo dire che se funziona in nero, funziona sempre. Questa regola per me vale anche nel progetto di matrimonio; tutto quello che è rifinitura è senz’altro l’aspetto più originale e che conferisce unicità al progetto, credo però che nessuna letterpress possa fare i miracoli. Quello che è importante invece è che l’aspetto di progettazione e quello di realizzazione vadano di pari passo; quindi chiedo all’inizio se si ha intenzione di orientarsi su queste lavorazioni, perché è importante in fase di progettazione sapere che standard devo rispettare per poter ottenere quel risultato.

8. Come definiresti il tuo stile?
Vorrei che fosse percepito come pulito e simbolico.

© Cinzia Bruschini

© Cinzia Bruschini

9. Wedding planner. Quali sono nella tua esperienza gli aspetti positivi di lavorare alla grafica di un matrimonio quando c’è una wedding planner nel team, e quali le eventuali controindicazioni?
Nella mia piccola esperienza, la figura della wedding planner è stata utilissima perchè in grado di dare dei vincoli fin da subito al progetto. Gli sposi arrivano con le idee già piuttosto lucide [quando lavorano con un wedding planner], non vagano nel nulla in cerca di ispirazione e hanno una figura di riferimento precisa e puntale. Sostanzialmente facilita il mio lavoro perché mi indirizza già sul risultato. In più è un ottima fonte di confronto e riscontro delle mie proposte. Inoltre dando un supporto professionale nell’organizzazione generale, è in grado di dare un parere autorevole, rispetto a me che magari posso consigliare ma non certo gestire professionalmente tutti gli aspetti del matrimonio. Le eventuali controindicazioni possono eventualmente derivare dagli stessi motivi: essendo un filtro così importante tra me e gli sposi, le mie motivazioni o le loro richieste potrebbero non arrivare completamente e generarsi fraintendimenti.

Allora, cosa ne pensate? Scommetto che adesso anche voi adorate Ara! Se avete altre curiosità che le mie domande non abbiano fatto emergere, mi raccomando scrivetele nei commenti e io e Ara cercheremo di rispondervi il più velocemente possibile!

Categoria: organizzare un matrimonio Tag: cancelleria, caratterino, coordinato, invito, matrimonio, partecipazioni, suite, wedding design

Tutorial 3 – cancelleria coordinata con Word

24 Giugno 2011 by Barbara 5 commenti

Eccoci qui con il terzo tutorial… oggi vi guiderò nella realizzazione di una suite completa per matrimonio, tutta disegnata e concepita con MS Word!

Ebbene sì, niente programmi di grafica o complessi lavori ad acquerello, stencil e scrapbooking, ma il gelido (e spesso un po’ recalcitante) programma di videoscrittura di Microsoft® piegato alle esigenze creative di una coppia moderna e con un budget all’osso. Perché avere una suite ideata per voi da un bravo grafico non ha necessariamente un costo proibitivo, sappiatelo. I costi possono variare dai 100 ai 300 euro per la grafica principale, a cui aggiungere poi dai 20 ai 250 euro per la declinazione sui vari strumenti, e la stampa. Detto questo, so per esperienza quanto raramente la cancelleria sia nelle priorità degli sposi con budget risicati, ed è proprio per questo che vi offro gli strumenti per non rinunciare comunque a un prodotto gradevole e declinato con i colori della vostra festa.

Tutto ciò di cui avete bisogno è un personal computer con installato il programma Word, ed eventualmente una stampante, se decidete di stampare in proprio il materiale. Altrimenti potete affidarvi ad una copisteria assicurandovi un risultato più preciso per corrispondenza colore e allineamento delle testine.

Nota bene: le immagini che vedrete sono di un Microsoft® Word 2008 per Mac, ma le funzioni che utilizzerò sono comuni a qualsiasi versione.

© fatamadrina® wedding planner

© fatamadrina® wedding planner

Tanto per cominciare fate un bell’elenco degli elementi di cancelleria che vi serviranno. Potrebbero esserci:

– partecipazione, il cartoncino che tradizionalmente ‘fa partecipi’ tutti quanti della futura celebrazione di un matrimonio, specificando i nomi degli sposi, luogo e data della cerimonia;
– invito, il cartoncino che costituisce formale invito al ricevimento di nozze;
– annuncio, il cartoncino che si usa in caso di celebrazione privata, per annunciare le avvenute nozze ad amici e conoscenti;
– cartolina di conferma (anche detta RSVP, dalla dicitura francese Répondez s’il vous plaît, che significa appunto ‘Si prega di rispondere’), che gli invitati possono usare per confermare la propria presenza al ricevimento, specificando eventualmente allergie o limitazioni alimentari;
– mappa con itinerario per raggiungere le sedi di cerimonia e ricevimento;
– dress code, il cartoncino che può eventualmente specificare il ‘tono’ della giornata attraverso al richiesta di un abito formale;
– programma della giornata, utilizzato per celebrazioni complesse con più di una cerimonia e/o più di un ricevimento. Spesso utilizzato per i destination wedding, in cui vengono organizzate più attività per coinvolgere gli invitati;
– indicazioni per pernottamento, gite, ecc, anche questo utile se molti invitati viaggiano più di 200 km per raggiungere la sede del matrimonio;
– timbro o etichetta adesiva, il primo può essere composto in qualsiasi negozio specializzato per cifre anche inferiori ai 10 euro e può essere usato per decorare ogni elemento cartaceo della festa, oppure realizzato con i nomi e l’indirizzo degli sposi e usato come ‘mittente’ su tutte le corrispondenze per il matrimonio e oltre. Il secondo può essere stampato in casa e usato per sigillare buste, decorare confezioni delle bomboniere e qualsiasi altro dettaglio;
– libretto o programma della cerimonia (il primo in caso di celebrazione religiosa, il secondo in caso di civile o simbolica) che dettaglia i momenti;
– segnaletica per location e per itinerario, può essere utile prevederla se entrambe le situazioni sono complicate da identificare (per esempio per location divise in più spazi, o per lunghi percorsi in auto tra una location e l’altra);
– tableau de mariage in cui esporre il piano delle sedute perché ogni ospite possa trovare facilmente posto;
– escort cards (una divertente alternativa al tableau de mariage);
– menù da disporre sul piatto o in una cornice al centro del tavolo;
– segnatavolo che indichi il numero o il nome del tavolo;
– segnaposto;
– tag per buffet, i cartoncini che indicano i gusti dei confetti, o gli ingredienti del pane, o le varietà di formaggi ecc;
– tag per bomboniere, incluso cartoncino dei confetti ed eventuale cartoncino esterno.

A questo punto identificate l’elemento grafico principale, che dovrà evidentemente essere coordinato con il filo conduttore del matrimonio.

Io per questo progetto ho ipotizzato un matrimonio ispirato al mare e ai suoi colori più freschi, raffigurati in un trittico di tondi in nuance.

Per prima cosa disegnate il formato dell’elemento che volete progettare, usando una forma. Io ho scelto il quadrato coi bordi arrotondati in una dimensione poco tradizionale (8,5×13,5 cm), ma che potesse stare dentro una piccola busta bianca che già possiedo (9×14 cm). Ovviamente questa forma richiede che tagliate a mano ogni cartoncino quindi la consiglio solo per quantitativi sotto i 50 pezzi.

© fatamadrina® wedding planner

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© fatamadrina® wedding planner

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Fate in modo che la forma non abbia colore di riempimento ma abbia i bordi grigio chiaro, in modo da identificare facilmente il percorso lungo il quale ritagliare il cartoncino.

© fatamadrina® wedding planner

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Create poi una casella di testo con allineamento centrale, selezionate un carattere e scrivete il testo della partecipazione.

© fatamadrina® wedding planner

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Potrete rifinire il testo scegliendo una dimensione diversa e un colore alternativo al nero, ma fate attenzione che sia sufficientemente scuro per essere leggibile da tutti.

© fatamadrina® wedding planner

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A questo punto vivacizzate l’aspetto del biglietto con il decoro grafico che avete scelto. Volendo (se avete una mano molto ferma e una tavoletta grafica) potete usare anche lo strumento di elaborazione libera per aggiungere un altro elemento grafico di contorno.

© fatamadrina® wedding planner

© fatamadrina® wedding planner

Ripetete i procedimenti per il cartoncino di invito.

Noterete alcuni particolari:
– ho usato gli strumenti di allineamento per verificare che testi e forme fossero sempre perfettamente centrati;
– ho usato il carattere in corsivo per l’invito per differenziarlo dalla partecipazione (visto che le dimensioni del cartoncino erano uguali);
– ho usato la formula “è gradito un cenno di conferma” con un recapito telefonico, invece del molto in voga “R.S.V.P.”, perché alcuni potrebbero non sapere cosa significa.

© fatamadrina® wedding planner

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Con procedimenti analoghi potete creare, per esempio:
– un cartoncino segnatavolo in formato cartolina (10×15 cm) che riporta il nome del tavolo e il decoro grafico);
– un cartoncino per i confetti (9×2,5 cm) in cui il decoro è adattato al formato più piccolo.

© fatamadrina® wedding planner

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Una volta terminata la progettazione in Word abbiate cura di salvare il tutto in formato PDF. Questo vi garantirà che la stampa rifletta fedelmente quanto avete creato.

E adesso viene il bello: via a stampare nelle quantità desiderate e ritagliare il tutto. Per questa attività vi consiglio di invitare le vostre amiche più care, comperare qualche pasticcino o macarons e una bottiglia di spumante e passare una serata in chiacchiera a lavorare tutte insieme!

Ovviamente l’esempio che vedete è molto ‘spartano’, ma era giusto per darvi le linee guida di base e per farvi superare le indecisioni… you can do it!

Categoria: ispirazione per matrimoni Tag: cancelleria, faidate, MS Word, suite, tutorial

Destination wedding planner basata a Modena, fino al 2016.


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